Adam Kozłowiecki

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Adam Kozłowiecki, S.J.
Cardinale
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battezzato
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In Nomine Domini

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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte S anni
Nascita Huta Komorowska
1º aprile 1911
Morte Lusaka
28 settembre 2007
Sepoltura Cortile della cattedrale metropolitana di Gesù Bambinob (Lusaka).
Appartenenza
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Ordinazione presbiterale Lublin, 24 giugno 1937 da Mons. Carlo Niemira
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Consacrazione vescovile 11 settembre 1955 da Monsignor James Robert Knox
Elevazione ad Arcivescovo 25 aprile 1959 da Giovanni XXIII
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Creazione
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21 febbraio 1998 da Giovanni Paolo II (vedi)
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al pontificato
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Proclamazioni
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
Biografia su vatican.va
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Adam Kozłowiecki, S.J. (Huta Komorowska, 1º aprile 1911; † Lusaka, 28 settembre 2007), è stato un cardinale, arcivescovo e missionario polacco.

Biografia

Nato a Huta Komorowska, diocesi di Przemyšl, Polonia, Impero austriaco. Di nobili genitori, era figlio di Adam Kozłowiecki e di Maria Janochów. Aveva due fratelli, Czesław e Jerzy.

Formazione e ministero sacerdotale

Dal 1921 al 1925 frequentò il "Collegio Pedagogico-Educativo San Giuseppe" a Chyrów, gestito dai Padri Gesuiti; a causa dell'interesse del giovane Adam per la Compagnia di Gesù, i suoi genitori lo mandarono in una scuola privata a Poznan; dopodiché passò al "Ginnasio Santa Maria Maddalena" a Poznán dove studiò dal 1926 al 1929.

Dopo la maturità, conseguita il 30 luglio 1929, entrò nella Compagnia di Gesù. Svolse il noviziato a Stara Wies presso Brzozów e in seguito studiò a Cracovia, dal 1931 al 1933, presso la facoltà di filosofia dei Padri Gesuiti. Dopo il tirocinio di un anno, come educatore dei giovani nel convitto di Chyrów, continuò gli studi presso la facoltà teologica "Bobolanum" di Lublino dal 1934 al 1938, A Lublino fu Ordinato presbitero il 24 giugno 1937. Nella seconda metà del 1938 si recò a Leopoli per la terza probazione.

All'inizio della Seconda guerra mondiale, il 10 novembre 1939, fu arrestato nel collegio dei Padri Gesuiti di Cracovia dalla Gestapo, insieme ai 24 confratelli. Fu rinchiuso inizialmente nella prigione in via dei Montelupich di Cracovia e a Wisnicz, poi nei campi di concentramento: ad Auschwitz dal giugno al dicembre 1940, internato con il numero 1006 e a Dachau fino al 29 aprile 1945. Ha descritto le dolorose prove di quel periodo e anche le straordinarie esperienze spirituali nel libro "Ucisk gli strapienie. Pamiętnik więźnia 1939-1945" (Oppressione e afflizione. Diario di un prigioniero 1939-1945), pubblicato a Cracovia nel 1967.

Liberato dal campo di concentramento dai soldati dell'esercito americano, si fermò nel collegio dei Gesuiti a Pullach. Non molto tempo dopo, in seguito alla proposta del Vicario Generale, decise di partire per la Rhodesia del Nord (odierno Zambia), nella missione gestita dai gesuiti polacchi.

Il 15 agosto 1945, nella chiesa del Gesù a Roma pronunciò gli ultimi voti religiosi.

Nella Rhodesia del Nord arrivò il 14 aprile 1946 e subito diede impulso a una fiorente attività, soprattutto nel campo dell'educazione, nella regione di Kasisi. Lì per due anni fu anche superiore della casa religiosa. Quando nel 1950 la Santa Sede innalzò la prefettura di Lusaka al rango di vicariato, Adam Kozłowiecki fu nominato suo primo Amministratore Apostolico. Intraprese il lavoro con zelo, visitando le parrocchie e le case della missione nei piccoli paesi e nella foresta e allacciando rapporti personali con i missionari.

Ministero episcopale

La crescita della Chiesa nei territori delle missioni fu la motivazione della nomina da parte di Papa Pio XII, il 4 giugno 1955, a Vescovo titolare di Diospoli inferiore e Vicario Apostolico di Lusaka. La celebrazione dell'ordinazione si svolse l'11 settembre 1955.

Il coronamento dell'ulteriore sviluppo del cristianesimo sul fiume Zambezi, sotto il governo del Vescovo Adam Kozłowiecki, avvenne il 25 aprile 1959, con l'istituzione, da parte di Papa Giovanni XXIII, di una piena struttura ecclesiale composta di sei diocesi e due prefetture apostoliche. Adam Kozłowiecki fu così nominato primo Arcivescovo Metropolita di Lusaka.

La nuova dignità non cambiò in niente lo stile di vita del pastore. Continuava a passare la maggior parte del tempo effettuando le sue visite pastorali, facendosi incontro alla gente a lui affidata, procurando loro i nuovi missionari dalle congregazioni maschili e femminili (anche della Polonia), accumulando i fondi necessari per lo sviluppo delle strutture e delle opere apostoliche nell'arcidiocesi.

Non gli furono estranei i cambiamenti sociali e politici in corso in Africa. Molte volte difese l'uguaglianza delle razze e la giustizia. Insieme agli altri missionari svolse un ruolo importante nel raggiungimento dell'indipendenza del Paese avvenuta il 24 ottobre 1964.

Durante il Concilio Vaticano II si fece conoscere dai Vescovi di molti Paesi come pastore zelante della Chiesa dello Zambia. Partecipava attivamente a tutte le sue sessioni, prendendo la parola molte volte nelle discussioni, per esempio sulla liturgia, sulla Chiesa, sull'apostolato dei laici, sui compiti dei Vescovi, sulla vita consacrata e sulla libertà religiosa.

Partecipò anche al primo Sinodo dei Vescovi nel 1967. Nel 1994, su invito di Giovanni Paolo II, prese parte all'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi dedicata all'Africa.

Dal momento della fondazione dello Stato dello Zambia indipendente, l'Arcivescovo Adam Kozłowiecki si è rivolto più di una volta alla Santa Sede chiedendo di essere rimosso dal più alto incarico nella gerarchia ecclesiastica di quel Paese per fare assegnare la Sede a un africano. Così il 29 maggio 1969 venne trasferito alla Chiesa titolare di Potenza Picena.

Fedele alla sua vocazione missionaria, dopo la rinuncia all'incarico di Arcivescovo di Lusaka, è rimasto nello Zambia tra il popolo amato, dove ha continuato a lavorare in vari posti della foresta africana come semplice missionario. È stato anche membro della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e direttore, dal 1970 al 1991, delle Pontificie Opere per le Missioni nello Zambia.

Per i meriti acquisiti nell'ambito dello sviluppo dello Zambia indipendente, è stato onorato dal governo di quel Paese con la "Grande Commenda dell'Indipendenza". Ha ricevuto anche la "Commenda al merito della Repubblica Polacca", assegnatagli da Lech Wałesa e, nel 2006, la "Legione d'Onore" francese.

Cardinalato

Da Giovanni Paolo II è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 1998, del Titolo di Sant'Andrea al Quirinale.

Morte

Morì il 28 settembre 2007, fu sepolto nel terreno della cattedrale metropolitana di Gesù Bambino a Lusaka.

Onorificenze

Gran Croce dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce dell'Ordine della Polonia Restituta
«Per il suo straordinario contributo al lavoro missionario, come avvocato per le persone bisognose di aiuto e per l'atteggiamento patriottico nel creare il nome polacco nel mondo»
— 24 maggio 2007

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale
... imparare che cosa vuol dire essere Cardinale...
« Ti confesso, Santo Padre, che sono rimasto completamente sbalordito da questa notizia, mi riusciva difficile capire questo e riordinare i pensieri che, ovviamente, a 87 anni erano impegnati in ben altri problemi. Con il bacio della mano e dei piedi di Sua Santità e con profonda gratitudine accetto questo segno di fiducia, soprattutto in quanto segno di riconoscimento per ogni semplice missionario che per volontà di Dio svolge il servizio alla Chiesa e ai poveri, ai fratelli e alle sorelle che non conoscono il Padre. Mi hanno insegnato che cosa vuol dire essere religioso-gesuita, mi hanno insegnato in seguito che cosa vuol dire essere sacerdote, e ora devo ancora imparare che cosa vuol dire essere Cardinale, perché questo non me l'hanno insegnato. »
(Lettera al Santo Padre del cardinale Adam Kozłowiecki)

Successione degli incarichi

Predecessore: Amministratore apostolico di Lusaka Successore: BishopCoA PioM.svg
Bruno Wolnik, S.I.
(prefetto apostolico)
15 luglio 1950-4 giugno 1955 sé stesso come vicario apostolico I
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VIII
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X
con
con
Bruno Wolnik, S.I.
(prefetto apostolico)
{{{data}}} sé stesso come vicario apostolico
Predecessore: Vescovo titolare di Diospoli Inferiore Successore: BishopCoA PioM.svg
- 4 giugno 1955-25 aprile 1959 Paul-Maurice Choquet, C.S.C I
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con
con
- {{{data}}} Paul-Maurice Choquet, C.S.C
Predecessore: Vicario apostolico di Lusaka Successore: BishopCoA PioM.svg
sé stesso come amministratore apostolico 4 giugno 1955-25 aprile 1959 - I
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con
con
sé stesso come amministratore apostolico {{{data}}} -
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Lusaka Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
- 25 aprile 1959-29 maggio 1969 Emmanuel Milingo I
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X
con
con
- {{{data}}} Emmanuel Milingo
Predecessore: Presidente dell'Associazione dei Membri delle Conferenze Episcopali dell'Africa Orientale Successore: Mitra heráldica.svg
- 1961 - 1964 Vincent J. McCauley, C.S.C. I
II
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con
con
- {{{data}}} Vincent J. McCauley, C.S.C.
Predecessore: Presidente della Conferenza Episcopale dello Zambia Successore: Mitra heráldica.svg
- 1966 - 1969 James Corboy, S.I. I
II
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IX
X
con
con
- {{{data}}} James Corboy, S.I.
Predecessore: Vescovo titolare di Potenza Picena
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
- 29 maggio 1969-21 febbraio 1998 Franco Croci I
II
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X
con
con
- {{{data}}} Franco Croci
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Andrea al Quirinale Successore: CardinalCoA PioM.svg
- 21 febbraio 1998-28 settembre 2007 Odilo Pedro Scherer I
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con
con
- {{{data}}} Odilo Pedro Scherer
Collegamenti esterni