Conclave del 1534

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1leftarrow.png Voce principale: papa Paolo III.
Conclave del 1534
Sede vacante.svg
Durata dall'11 al 13 ottobre 1534
Luogo Cappella Paolina
Partecipanti 35 (11 assenti)
Decano Alessandro Farnese il Vecchio
Vice Decano Giovanni Piccolomini
Camerlengo Agostino Spinola
Protodiacono Alessandro Cesarini
Eletto
Papa
Alessandro Farnese
Paolo III
Precedente

Conclave del 1523
eletto
Giulio de' Medici

Clemente VII
Successivo

Conclave del 1549-1550
eletto

Giovanni Maria Ciocchi del Monte
Giulio III
Collegamenti esterni
(EN) Scheda su Salvador Miranda
(EN) Scheda su Chatolic Herarchy

Il conclave del 1534 venne convocato a seguito della morte di Clemente VII avvenuta il 25 settembre. Si svolse dall'11 al 13 ottobre e vide l'elezione del cardinale decano Alessandro Farnese che assunse il nome di Paolo III.

Quadro generale

Al momento della morte di Clemente VII, i 46 cardinali viventi erano divisi in due schieramenti, i francesi e gli imperialisti, ma all'interno dei due schieramenti c'erano diversi leaders. Il cardinale Farnese, decano del Sacro Collegio, sembrava il favorito, sostenuto dal cardinale Ippolito de' Medici e dai cardinali fiorentini creati da Leone X e Clemente VII. L'assenza di un candidato imperiale aumentò la debolezza di questa fazione.

Novendiali

Domenica 10 ottobre, la messa dello Spirito Santo fu celebrata dal cardinale Giovanni Domenico de Cupis, dopo la quale fu pronunciata l'orazione de pontifice eligendo dal vescovo di Viterbo, Giampietro Grassi[1]. Il canto del Veni Creator e la recita del Pater Noster, furono guidati dal cardinale Farnese. In serata dopo che, il Camerlengo e diversi cardinali designati avevano ispezionato l'area, fecero uscire le persone che non erano sulla lista dei conclavisti e le porte furono chiuse.

Il conclave e l'elezione

Il conclave si aprì l'11 ottobre. Il Maestro delle Cerimonie, Biagio da Cesena, lesse le varie istruzioni riguardanti l'elezione di un papa. Infine, ciascuno dei cardinali giurò di osservare tutti i requisiti della Bolla di Giulio II. Su richiesta del Maestro delle Cerimonie Giovanni Francesco Firmano, fu deciso che quando si sarebbero iniziate le votazioni il giorno successivo, sarebbero state fatte a viva voce e ci sarebbe stata un accessio.

Poco dopo il tramonto dell'11 ottobre poiché vi era un vasto consenso, i cardinali inviarono due rappresentanti, Ippolito de' Medici e Jean de Lorraine, a conferire con il cardinale Alessandro Farnese per informarlo che era stato scelto come prossimo papa. Martedì 12 ottobre fu eletto ufficialmente[2]. La messa fu celebrata dal sagrestano. Tutti i cardinali espressero i loro voti per "cedulam" secondo l'usanza, sebbene Farnese stesso non espresse alcun voto. Dopo che il cardinale protodiacono Cibò, ebbe ufficializzato l'esito del voto, fece aprire una finestra e annunciò ufficialmente l'elezione al popolo e le porte del conclave furono aperte. Fu incoronato papa Paolo III il 3 novembre 1534 nella Basilica vaticana dal cardinale protodiacono, al termine delle cerimonie religiose di Ognissanti del 1° novembre e dei defunti del 2 novembre, a cui alla fine il papa eletto decise di non partecipare. Prese formalmente possesso della Basilica lateranense l'11 aprile 1535[3].

Collegio cardinalizio

Al momento della morte del papa c'erano quarantasei cardinali. Un elenco dei cardinali è fornito da Onuphrio Panvinio[4]. Egli afferma che trentasette cardinali parteciparono al conclave (include François de Clermont, Albrecht von Brandenburg, Claude de Longuy de Givry e Bernhard von Cles). Gregorio Leti afferma che trentacinque cardinali entrarono nel conclave l'11 ottobre 1534[5]. Il Maestro delle Cerimonie Giovanni Francesco Firmano, afferma che il cardinale Grimani non si unì alle cerimonie di apertura, essendo costretto a letto. Un elenco di trentasei cardinali che parteciparono al conclave e all'incoronazione di Paolo III è fornito dal maestro delle cerimonie Biagio da Cesena[6], ma senza il nome di Luigi di Borbone e con il nome di Niccolò Gaddi. Eubel III, p. 20 n. 1 elenca quindici cardinali come assenti, ma i suoi elenchi per questo conclave non sono accurati.

Note
  1. cfr. Bishop Giampietro Grassi su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 10-03-2025
  2. Joannes Baptista Gattico 1753, op. cit., 331
  3. (Diario di Biagio Martinelli da Cesena) in Joannes Baptista Gattico 1753, op. cit., 386-389
  4. Onuphrio Panvinio 1557, op. cit., 398-417
  5. Gregorio Leti 1668, op. cit., 163
  6. Joannes Baptista Gattico 1753, op. cit., 389
  7. Piero Marini 2006, I Magistri Cæremoniarum custodi e promotori della Liturgia romana
  8. cfr. Donatella Rosselli, FIRMANO, Giovanni Francesco su treccani.it. URL consultato il 10-03-2025
  9. Trovandosi con Paolo III nella cappella Sistina e avendogli il papa chiesto cosa pensasse del Giudizio, il Martinelli, "persona scrupolosa", rispose che era cosa "disonestissima" che tanti nudi figurassero in un luogo sacro e che non era opera da cappella papale, ma da stufe e osterie. Michelangelo si risentì e raffigurò i tratti del Martinelli nella figura di Minosse, giudice degli inferi, la cui coda termina in un serpente che gli morde il sesso. Massimo Ceresa, MARTINELLI, Biagio su treccani.it. URL consultato il 10-03-2025
  10. Joannes Baptista Gattico 1753, op. cit., 330
  11. 11,0 11,1 assente secondo catholic-hierarchy.org
Bibliografia
  • (LA), Joannes Baptista Gattico, Acta Selecta Caeremonialia Sanctae Romanae Ecclesiae ex variis mss. codicibus et diariis saeculi xv. xvi. xvii, vol. Tomus I, Roma, 1753, pp. 325-331
  • (LA), Onuphrio Panvinio, Epitome Pontificum Romanorum a S. Petro usque ad Paulum IIII - Gestorum (videlicet) electionisque singulorum & Conclavium compendiaria narratio, Jacob Strada, Venezia, 1557
  • (IT), Gregorio Leti, Il cardinalismo di Santa Chiesa Parte Terza, 1668, pp. 162-165
  • (IT), Giuseppe De Novaes, Elementi della storia de' sommi pontefici da San Pietro a Pio Papa VII, vol. VII 3-7, Roma, 1822, pp. 258-259
  • (IT), Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa, vol. Tomo Terzo (Farnese), Roma, 1793, p. 265
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