Beato Benedetto Passionei
Beato Benedetto Passionei, O.F.M. Cap. Presbitero | |
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al secolo Marco Passionei | |
Beato | |
Beato Benedetto da Urbino | |
Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Urbino 13 settembre 1560 |
Morte | Fossombrone 30 aprile 1625 |
Professione religiosa | maggio 1585 |
Ordinazione presbiterale | XVI secolo |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1867, da Pio IX |
Ricorrenza | 30 aprile |
Santuario principale | Santuario Beato Benedetto Passionei da Urbino - Convento Frati Cappuccini - Colle dei Santi - Via S. Antonio, 78 - 61034 Fossombrone (PU) |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale o di riferimento Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 30 aprile, n. 17:
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Beato Benedetto Passionei, al secolo Marco Passionei, conosciuto anche come Beato Benedetto da Urbino (Urbino, 13 settembre 1560; † Fossombrone, 30 aprile 1625), è stato un religioso e presbitero italiano.
Biografia
Il conte Marco Passionei, che da religioso prenderà il nome di Benedetto da Urbino, nacque a Urbino (PU) il 13 settembre 1560 da Domenico Passionei e Maddalena Cibo, settimo degli undici figli della nobile famiglia. La notizia della nascita non risulta da documenti ufficiali, ma ci viene fornita direttamente dal padre Domenico, in un suo libro di memorie.
Al momento del battesimo gli venne imposto il nome Marco per rinnovare quello del suo parente Marco Vigerio della Rovere, vescovo di Senigallia.
Giovanissimo, restò orfano di entrambi i genitori e per alcuni anni Marco, i suoi fratelli e le tre sorelle, dimorarono presso uno zio di Cagli (PU).
Nel 1577 iniziò gli studi di legge e filosofia presso l'Università di Perugia per poi trasferirsi a Padova dove si laureò il 28 maggio 1582.
Per alcuni anni soggiornò a Roma alla corte del Cardinale Girolamo Albani, ma l’esperienza venne giudicata da Marco negativamente e si trasferì a Gubbio, ospite di Ippolito Conventini, dove si dilettò nella lettura e nella composizione di opere in prosa e in versi.
Rientrato a Fossombrone frequentò assiduamente il Convento dei Cappuccini e in più di una occasione chiese di esserne accolto, senza, però, che il suo desiderio fosse dai frati esaudito a causa della sua salute malferma e della delicata costituzione. Solo dopo l'intervento del padre Provinciale dell’Ordine Cappuccino, Padre Giacomo da Pietrarubbia, Marco, potrà entrare nel convento di Santa Cristina di Fano in cui, sotto la direzione del guardiano e maestro Padre Bonaventura da Sorrento, prese il nome di Fra Benedetto da Urbino.
La vita austera e la faticosa penitenza a cui si sottopose, lo costrinsero ad interrompere il noviziato e a trascorrere un breve periodo di tempo nel Convento di Fossombrone.
Rientrato a Fano, il 30 aprile 1585 fece testamento lasciando buona parte dei suoi averi ai poveri. In un giorno imprecisato dello stesso anno emise la professione religiosa. Il suo impegno ascetico e la sua dedizione verso i poveri e i più bisognosi caratterizzarono tutta la sua vita.
Fino al 1600, anno in cui partì per la Germania, Fra Benedetto svolse il suo servizio in varie località del pesarese e delle Marche. Nel 1601 si trovava a Vienna dove soggiornò per circa due anni.
Nel 1602 si trovò a Fossombrone per poi spostarsi in varie altre località: Fano, Jesi, Fermignano, Pesaro, Cagli, Genova, Camerino, Castel Durante. Nei luoghi in cui si recò per svolgere il suo ministero pastorale venne considerato unanimemente un "vero servo di Dio", e la sua fama di santità aumentò con il passare degli anni.
Nella quaresima del 1625, trovandosi a predicare a Sassoferrato, lo stato di salute si aggravò notevolmente al punto da farlo trasferire prima al convento di Urbino e poi in quello di Fossombrone dove morì il 30 aprile 1625. La sera del 1° maggio se ne celebrarono le esequie nel Convento Colle dei Santi dei Cappuccini di Fossombrone.
Culto
Quando Gabriele da Modigliana e Bonaventura da Imola scrissero il Leggendario cappuccino con la Vita di Benedetto Passionei da Urbino (1560-1625), pubblicato nella seconda metà del XVIII secolo, il corpo del beato non era stato ancora ritrovato. I frati, due secoli prima, in obbedienza alla Chiesa che vietava il culto pubblico ai Servi di Dio non ancora beatificati, avevano segretamente cambiato il luogo della sua sepoltura, sempre affollato di pellegrini. Il corpo venne identificato solo nel 1792. Per questo motivo, anche i processi canonici, ordinario e apostolico, iniziarono le loro procedure solo tra il 1793 e 1795 e successivamente dal 1838 al 1844. Le pratiche culminarono nel 1867 con la beatificazione da parte di Papa Pio IX.
Bibliografia | |
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