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Carlo Maria Pedicini (Benevento, 2 novembre 1769; † Roma, 19 novembre 1843) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Benevento, figlio del marchese Dionisio Pedicini e di Beatrice Vulcano. I Pedicini, molto legati alla Santa Sede, erano un casato feudatario e patrizio di Benevento privilegiato dall'imperatore Carlo V sin dal 1536. L'ingresso nel patriziato di Benevento, enclave pontificia nel Regno di Napoli, fu incoraggiato da Roma per contrastare la vecchia nobiltà filo-napoletana
[1].
Formazione e attività prelatizia
Sotto la protezione del concittadino mons. Bartolomeo Pacca, completò gli studi di diritto a Roma presso il Collegio Nazareno dal 1783 al 1789. Dal 1790 al 1792 si formò in diplomazia alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici in vista di un inserimento nella Curia romana.
Sotto papa Pio VI divenne prelato domestico e referendario dei Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica dal 12 gennaio 1792. Fu consulente della C.S.C. Di Riti dal 1794. L'anno seguente divenne prelato della congregazione del Concilio. Dopo la prima restaurazione del governo pontificio a Roma, fu nominato relatore della Sacra Consulta il 30 ottobre 1800. L'anno seguente divenne prelato della congregazione dell'immunità ecclesiastica. Durante l'occupazione napoleonica di Roma fu nominato pro-segretario della Sacra Consulta prima del 22 giugno 1808.
Nel 1814 il delegato apostolico Agostino Rivarola lo nominò membro della Commissione di Stato, istituita l'11 maggio 1814, in previsione del restauro dello Stato Pontificio. In tale veste fu incaricato, insieme all'avvocato Giovanni Barberi[2], di sbrigare gli affari di ultima istanza della Sacra Consulta e dell'amministrazione sanitaria. Il 2 luglio 1814 fu nominato sostituto del segretario di Propaganda Fide, mons. Giovanni Battista Quarantotti. Ne assunse il segretariato quando questi divenne cardinale il 22 luglio 1816 e mantenne l'incarico fino alla propria promozione al cardinalato.
Ministero sacerdotale
Dopo aver ricevuto, in rapida successione, gli ordini minori il 26 marzo 1815 fu ordinato presbitero, divenendo il giugno seguente segretario della congregazione dell'esame dei vescovi. Nel 1818 fu ascritto come consultore del Sant'Uffizio.
Cardinalato
Papa Pio VII lo creò cardinale nel concistoro del 10 marzo 1823. Tre giorni dopo ricevette il cappello rosso e il 16 maggio seguente il titolo presbiterale di santa Maria in Via. Alla morte del pontefice prese parte al conclave del 1823 che elesse papa il cardinale Annibale Sermattei della Genga che prese il nome di Leone XII. Questi nel 1826 lo volle prefetto della Congregazione dell'Immunità Ecclesiastica, carica che ricoprì sino al 1830. Nel 1828 optò per il titolo di santa Maria della Pace. Fu al conclave del 1829, che elesse papa Pio VIII. Questi lo nominò pro-segretario dei Memoriali, carica che ricoprì dal 1829 fino al 1831. Nel 1830 divenne prefetto della congregazione dei Riti, carica che tenne fino alla sua morte.
Ministero episcopale
Assunta la sede suburbicaria di Palestrina fu consacrato vescovo dal suo protettore, cardinale Bartolomeo Pacca, vescovo di Ostia e Velletri e decano del Collegio Cardinalizio, assistito da mons. Giuseppe della Porta Rodiani, allora patriarca latino titolare di Costantinopoli e vice-gerente di Roma e da mons. Lorenzo Girolamo Mattei, allora patriarca latino titolare di Antiochia.
Nel 1830 fu nominato prefetto della Sacra Congregazione dei Riti. Partecipò al conclave del 1830-1831 che elesse papa Gregorio XVI. Questi lo nominò prefetto di Propaganda Fide, carica che tenne sino al 1834 quanto divenne Vice cancelliere, carica che tenne sino alla morte, assumendo in commenda il titolo di san Lorenzo in Damaso, proprio di quella carica. Fu camerlengo del Collegio Cardinalizio nell'anno 1840-1841. Divenne nel 1840 Vice-decano del collegio cardinalizio adottando la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina e Civitavecchia propria al vice-decano. Fu direttore spirituale della Beata Anna Maria Taigi e contribuì all'apertura della causa di beatificazione.
Morte
Morì a Roma il 19 novembre 1843, i funerali si tennero nella Basilica di San Lorenzo in Damaso (Roma) dove trovò sepoltura.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
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Collegamenti esterni |
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Voci correlate |
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