San Pietro d'Alcántara

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San Pietro d'Alcántara, O.F.M. Alc.
Presbitero
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al secolo Juan Garavita
battezzato
Santo
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Anonimo pittore, San Pietro d'Alcántara in estasi davanti alla croce (XVII secolo), olio su tela
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 63 anni
Nascita Alcántara
1499
Morte Arenas
18 ottobre 1562
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa 1515
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1524
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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pontificato
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione 18 aprile 1622, da Gregorio XV
Canonizzazione 28 aprile 1669, da Clemente IX
Ricorrenza 18 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Brasile, Estremadura
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda nel sito della diocesi o congregazione
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 18 ottobre, n. 6:
« Ad Arenas nella Castiglia in Spagna, san Pietro di Alcántara, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che, insigne per il dono del consiglio e per la sua vita di penitenza e di austerità, rinnovò la disciplina dell'osservanza nei conventi dell'Ordine in Spagna e fu consigliere di santa Teresa di Gesù nella riforma dell'Ordine Carmelitano. »

San Pietro d'Alcántara, al secolo Juan Garavita (Alcántara, 1499; † Arenas, 18 ottobre 1562) è stato un presbitero e fondatore spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori: da una sua riforma introdotta nella famiglia francescana ebbe origine il ramo degli Scalzi.

Biografia

Suo padre, Pietro Garavita, era il governatore della regione e sua madre apparteneva alla nobile famiglia dei Sanabia. Dopo aver studiato grammatica e filosofia nella sua città natale, a quattordici anni fu inviato all'Università di Salamanca.

Terminati gli studi, nel 1515 entrò tra i francescani del convento di più Stretta Osservanza a Manxaretes: a ventidue anni fu mandato a fondare una nuova comunità di più Stretta Osservanza a Badajoz. Fu poi ordinato sacerdote nel 1524 e l'anno seguente venne eletto Padre guardiano del convento di Santa Maria degli Angeli a Robredillo.

Divenne un apprezzato predicatore: le sue omelie, ispirate ai libri profetici e ai libri sapienziali della Bibbia, erano indirizzate preferibilmente alle fasce più umili della popolazione.

Riforma dei Francescani Scalzi

Il ramo riformato dei Frati scalzi possedeva, al tempo in cui Pietro entrò nell'Ordine, oltre ai conventi spagnoli, la Custodia di Santa Maria della Pietà in Portogallo, sottoposta al Generale degli Osservanti.

Dopo essere stato eletto ministro della Provincia di san Gabriele nel 1538, Pietro si mise subito al lavoro. Al capitolo di Plasencia nel 1540, redasse le Costituzioni dei Membri di più Stretta Osservanza, ma l'opposizione ai suoi severi ideali fu tale che egli rinunciò all'incarico di provinciale e si ritirò con Giovanni d'Avila sulle montagne di Arabida, in Portogallo, dove si unì a Padre Martino da Santa Maria che conduceva una vita eremitica in perfetta solitudine. Ben presto, comunque, altri frati si associarono a lui e numerose piccole comunità furono stabilite. Pietro fu scelto come guardiano e maestro dei novizi al convento di Pallais. Nel 1560 queste comunità furono erette nella Provincia di Arabida.

Al suo ritorno in Spagna nel 1553, egli trascorse più di due anni in solitudine, successivamente intraprese un viaggio a piedi nudi fino a Roma e ottenne il permesso da papa Giulio III di avviare la fondazione di alcuni poveri conventi in Spagna sotto la giurisdizione del Generale dei Conventuali. Conventi furono eretti a Pedrosa, Plasencia e altrove: nel 1556 questi conventi furono raggruppati in un commissariato e Pietro ne fu il superiore; nel 1561 composero una vera Provincia, con il titolo di San Giuseppe.

Senza essere scoraggiato dall'opposizione e dagli insuccessi che i suoi sforzi di riformatore avevano incontrato nella Provincia di San Gabriele, Pietro redasse le costituzioni della nuova Provincia con una severità persino più rigorosa. La riforma si diffuse con rapidità nelle altre province di Spagna e Portogallo.

Nel 1562 la provincia di San Giuseppe fu posta sotto la giurisdizione del Generale degli Osservanti e due nuove custodie furono formate: quella di San Giovanni Battista a Valencia e quella di San Simone in Galizia.

Rapporti

Luca Giordano, Apparizione di san Giovanni da Capestrano a san Pietro d'Alcántara (seconda metà del XVII secolo), olio su tela; Londra, collezione privata

Tra gli ammiratori e i sostenitori dell'opera di Pietro, vanno ricordati anche san Francesco Borgia, san Giovanni d'Avila e il venerabile Luigi di Granata.

Appoggiò Teresa d'Avila nella sua opera di riforma dell'Ordine Carmelitano. Fu proprio una lettera di Pietro del 14 aprile 1562 a incoraggiare Teresa a fondare il suo primo convento ad Avila, il 24 agosto di quello stesso anno. L'Autobiografia di Teresa è la fonte di molte informazioni concernenti la vita, l'azione, i doni soprannaturali, i miracoli e profezie del nostro.

Opere

Oltre alle Costituzioni dei Membri di più Stretta Osservanza e molte lettere a contenuto spirituale, indirizzate specialmente a Teresa, compose un breve trattato sulla preghiera, tradotto in diverse lingue.

Sviluppi della sua riforma

Papa Leone XIII, con la bolla Felicitate quidam (4 ottobre 1897), riunì gli Alcantarini e altre famiglie francescane nell'Ordine dei Frati Minori (O.F.M.): il ramo femminile della riforma (suore francescane Alcantarine, approvate nel 1874) è tuttora fiorente.

Il culto

Fu beatificato da papa Gregorio XV il 18 aprile 1622; il 28 aprile 1669 papa Clemente IX lo iscrisse nel numero dei santi: durante la stessa cerimonia venne canonizzata anche santa Maria Maddalena de' Pazzi.

Nel 1826 Pietro di Alcántara fu nominato patrono del Brasile e nel 1962 (in occasione del quarto centenario della sua morte), dell'Estremadura.

Voci correlate
Collegamenti esterni