San Filippo apostolo

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San Filippo apostolo
Personaggio del Nuovo Testamento · Martire
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Albrecht Dürer, San Filippo apostolo (1516), tempera su tela; Firenze, Galleria degli Uffizi
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Betsaida
Morte Gerusalemme
62
Sepoltura Roma, Basilica dei Santi Dodici Apostoli
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Extra San Filippo apostolo
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Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 3 maggio
Altre ricorrenze 1º maggio (anglicani)
14 novembre (ortodossi)
18 novembre (copti)
17 novembre (armeni)
Santuario principale
Attributi Croce, pani, pesci, drago
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Uruguay, Lussemburgo
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 3 maggio, n. 1:
« Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio. »

San Filippo apostolo (Betsaida; † Gerusalemme, 62) è indicato al quinto posto nell'elenco degli Apostoli di Gesù[1] Non va confuso con l'omonimo diacono.

Nel Nuovo Testamento

Quello che si conosce di questo apostolo ci viene narrato principalmente nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli. Solo Giovanni ci dà notizie del suo carattere, presentandocelo uomo generoso, molto vicino a Gesù, e desideroso di farlo conoscere ad altri.

Egli annuncia il Messia allo scettico Natanaele[2] viene interrogato da Cristo sul costo dei pani da procurare alla folla prima del miracolo della moltiplicazione dei pani[3], presenta dei proseliti greci a Gesù[4] e da ultimo, prima dell'Ultima Cena, chiede

« Signore, mostraci il Padre e ci basta »

e Gesù, a mo' di rimprovero, gli risponde

« da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre... »

Secondo gli Atti degli Apostoli, dopo l'Ascensione di Gesù, un tale di nome Filippo sarebbe stato eletto tra i sette addetti al servizio delle mense[5]. Non è probabile tuttavia che si debba identificare questo Filippo con l'apostolo.

Successivamente nella narrazione degli Atti, Filippo parte per evangelizzare la Samaria e Cesarea[6]; in questo periodo, secondo questa narrazione, converte Simon Mago. Il capitolo 8 degli Atti viene anche chiamato Atti di Filippo (da non confondere con l'omonimo testo apocrifo).

Sempre negli At 21,8 si racconta di una visita di Paolo a Cesarea presso Filippo, e in questo brano si parla di Filippo come evangelista, e si racconta che avesse quattro figlie nubili, che profetizzavano.

La tradizione

La tradizione riporta che era sposato e con figli.[7] La sua morte è avvenuta, secondo la tradizione, a Hierapolis, ma esistono più versioni sulle modalità della morte: secondo alcuni crocifisso, secondo altri invece in tarda età e per cause naturali.

Miniatura del X secolo del Martirio di san Filippo, dal Menologio di Basilio II

Culto

È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella evangelica (commemorazione liturgica il 3 maggio), dalla Chiesa anglicana (1 maggio), dalla Chiesa ortodossa (14 novembre), dalla Chiesa copta il 18 novembre, dalla Chiesa armena il 17 novembre.

Viene festeggiato, nella liturgia latina, insieme a san Giacomo il minore, il 3 maggio,il giorno in cui si ricorda la dedicazione della chiesa attualmente chiamata dei Dodici Apostoli, in Roma, dove, sotto l'altare maggiore sono custodite le sue reliquie.

Le ossa dei santi Apostoli Filippo e Giacomo furono trasferite a Roma nel VI secolo, ai tempi dei papi Pelagio e Giovanni III (556-574), e composte nella Basilica paleocristiana fatta appositamente costruire e ad essi dedicata, quale tempio votivo per la liberazione di Roma dai Goti, nei pressi del Foro Traiano. La devozione a questi Santi Apostoli crebbe grandemente anche per le esortazioni del papa Giovanni III, il quale invitava i fedeli romani a rendersi conto della "luce che promana da questo luogo", eretto per essere protetti nei tempi di afflizione.

Attraverso i secoli la Basilica fu ricostruita più volte, subendo varie trasformazioni, sino all'attuale struttura in stile barocco e neoclassico. Anche la sua denominazione con il tempo è cambiata in quella dei Santi Dodici Apostoli, pur essendo stata dedicata inizialmente solo ai santi Filippo e Giacomo.

Nel 2011 è stata annunciata la scoperta della tomba dell'apostolo presso Hierapolis, nell'attuale Turchia, dove erano conservati i suoi resti fino alla traslazione a Roma. La scoperta è stata fatta da archeologi italiani coordinati da Francesco D'Andria.[8][9]

Patrono

San Filippo è patrono di numerose città in Italia e in Europa:

Scritti apocrifi

Vengono attribuiti a questo apostolo due testi apocrifi:

Note
  1. (Mt 10,3; Mc 6,18; Lc 6,14; At 1,13 )
  2. Gv 1,43-46,
  3. Gv 6,5-7
  4. (Gv 12,20-22)
  5. At 6,1-7
  6. Atti 8,4-40
  7. Eusebio di Cesarea, Historia ecclesiastica, iii.39, che cita Papia vescovo di Hierapolis (Gerapoli).
  8. Francesco D’Andria, "Conversion, Crucifixion and Celebration. St. Philip’s Martyrium at Hierapolis draws thousands over the centuries", Biblical Archeology Review, online.
  9. Articolo sul Sole 24 ore del 14 agosto 2011.
Bibliografia
  • Rosa Giorgi, Santi, col. "Dizionari dell'Arte", Mondadori Electa Editore, Milano 2002, p. 126 ISBN 9788843596744
Voci correlate
Collegamenti esterni