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Che cosa dice in questo momento a noi, qui raccolti in preghiera e in meditazione, il nostro amato Fratello Cardinale, che ci ha lasciati? L'aver servito la Chiesa per tutta la sua vita, in tanti Paesi diversi e in svariate mansioni, sempre con assoluta dedizione e totale generosità, dev'essere per noi uno stimolo a credere con fede sempre più ferma in Gesù Cristo, il Verbo Incarnato, e ad amare con sempre più convinto impegno la Chiesa, da Lui voluta e fondata per il magistero autentico e perenne della Verità, per il ministero che salva e santifica e per la guida del Popolo di Dio, "Corpo Mistico di Cristo", chiamato a vivere eternamente nella comunione beatificante della vita trinitaria. Nella storia dell'umanità, sempre turbata da sconvolgimenti e da burrasche, la Chiesa rimane, quale faro di luce e porto di salvezza. Anche se, inserita com'è nelle umane vicende, può esserne talvolta influenzata e scossa, la Chiesa sempre si riprende e si rinnova: divina è infatti la sua origine e la sua missione! "Non sia turbato il vostro cuore – diceva Gesù agli Apostoli –. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me!" (Gv 14, 1 ). Ed aggiungeva: "Questa è la vita eterna: che conoscano Te, unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo" (Gv 17, 3 ). E questo sembra volerci ripetere il Cardinale Baggio, ora che ha compiuto il suo cammino terreno ed è entrato nel gaudio del Signore.
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Sebastiano Baggio (Rosà, 16 maggio 1913; † Roma, 21 marzo 1993) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Biografia
Nacque il 16 maggio 1913 a Rosà, Diocesi di Vicenza. Suo fratello Giorgio era scalabriniano.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrato nel seminario di Vicenza per gli studi classici, si trasferì a Roma alla Pontificia Università Gregoriana per gli studi teologici; conseguì il dottorato in diritto canonico e in diplomazia e scienze delle biblioteche presso presso la "Scuola di paleografia" nella Città del Vaticano.
Ordinato presbitero il 21 dicembre 1935 dal Vescovo di Vicenza Ferdinando Rodolfi [2], entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede dall'anno seguente. Divenne addetto nella nunziatura apostolica in Austria fino al 1938 e poi a El Salvador, dal 1938 al 1940; fu trasferito come segretario di nunziatura in Bolivia, 1940-1942; in Venezuela, 1942-1946; in Austria, da agosto a dicembre 1946. Fu promosso cappellano di Sua Santità il 3 marzo 1939. Rientrò a Roma in veste di addetto della prima sezione della Segreteria di Stato dal 1946 al 1948. Fu trasferito come incaricato d'affari di nunziatura in Colombia, 1948-1950. Divenne membro supplente della Sacra Congregazione Concistoriale dal giugno 1950 al 1953, cappellano nazionale degli scout cattolici italiani e curò il collegamento tra la Santa Sede e la Federazione internazionale dello scoutismo.
Fu nominato Prelato domestico di Sua Santità il 4 ottobre 1951.
Ministero episcopale e attività diplomatica
Eletto arcivescovo titolare di Efeso il 30 giugno 1953 da Pio XII, fu nominato nunzio in Cile il 1º luglio seguente. Fu consacrato il 26 luglio dello stesso anno nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma dal cardinale Adeodato Giovanni Piazza, O.C.D., vescovo di Sabina e Poggio Mirteto, segretario del Sacra Congregazione Concistoriale, assistito da Antonio Samorè, arcivescovo titolare di Tirnovo, segretario della Sacra Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari e da Carlo Zinato [3], vescovo di Vicenza. Il suo motto episcopale era Operando custodire. Fu trasferito alla delegazione apostolica in Canada il 12 marzo 1959 e alla nunziatura apostolica in Brasile dal 26 maggio 1964. Partecipò alle sessioni del Concilio Vaticano II dal 1962 al 1965.
Cardinalato
Fu creato cardinale da Paolo VI nel concistoro del 28 aprile 1969; ricevette la berretta rossa e la diaconia dei Santi Angeli Custodi a Città Giardino due giorni dopo. Nominato arcivescovo di Cagliari il 23 giugno 1969. Rientrò in Vaticano in veste di prefetto della Congregazione per i Vescovi il 26 febbraio 1973. Optò per l'ordine dei cardinali presbiteri e il titolo di San Sebastiano alle Catacombe il 21 dicembre 1973. Partecipò alle varie Assemblee del Sinodo dei Vescovi a Città del Vaticano convocate dal 1974 al 1991: presidente delegato alla Quarta Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, dal 30 settembre al 29 ottobre 1977.
Nominato cardinale vescovo del titolo di Velletri il 12 dicembre 1974; il 21 ottobre 1981 la sede di Segni fu unita alla sede di Velletri]] e divennero sede di Velletri e Segni; cambiò nome in Velletri-Segni il 30 settembre 1986. Fu inviato speciale papale al Congresso Eucaristico Boliviano di Quito in Ecuador dal 9 al 16 giugno 1974 e al IX Congresso Eucaristico Nazionale Brasiliano, Manaus, 6 al 20 luglio 1975. Fu uno dei tre presidenti della Terza Conferenza Generale dell'Episcopato latinoamericano nominato il 2 febbraio 1978; l'assemblea era prevista si svolgesse dal 12 al 28 ottobre 1978 a Puebla in Messico ma fu sospesa a causa della morte del Papa.
Partecipò al conclave dell'agosto 1978 che elesse Papa Giovanni Paolo I e al conclave del ottobre 1978 che elesse Papa Giovanni Paolo II.
Fu confermato prefetto della Congregazione per i Vescovi, presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina e presidente delegato della Terza Assemblea Generale dell'Episcopato Latinoamericano che si svolse a Puebla in Messico dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979. Partecipò alla prima assemblea plenaria del Sacro Collegio cardinalizio svoltosi a Città del Vaticano dal 5 al 9 novembre 1979, alla Seconda Assemblea Plenaria dal 23 al 26 novembre 1982 e alla Terza Assemblea Plenaria dal 21 al 23 novembre 1985.
Diede le sue dimissioni dalla Congregazione per i vescovi l'8 aprile 1984 e fu nominato presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano lo stesso giorno. Divenne Cardinale patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta il 26 maggio 1984 e Camerlengo di Santa Romana Chiesa il 25 marzo 1985. Fu inviato speciale papale al X Congresso Eucaristico Nazionale Brasiliano svoltosi ad Aparecida dal 16 al 21 luglio 1985. Svolse la mansione di sottosegretario del Collegio cardinalizio dal 15 aprile 1986. Diede le dimissioni della presidenza della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano il 31 ottobre 1990.
Morte
Morì il 21 marzo 1993 all'età di 79 anni a causa di un'emorragia cerebrale al Policlinico Agostino Gemelli a Roma. Martedì 23 marzo Papa Giovanni Paolo II presiedette le esequie nella basilica patriarcale vaticana e pronunciò l'omelia. Fu sepolto nella tomba di famiglia a Rosà.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
- Sebastiano Baggio. Annuario pontificio per l'anno 1970, Tipografia Poliglotta Vaticana, Roma, 1970, p. 35
- Jean Le Blanc, Dictionnaire biographique des évêques catholiques du Canada. Les diocèses catholiques canadiens des Églises latine et orientales et leurs évêques - repères chronologiques et biographiques, 1658-2002, Wilson & Lafleur, Ottawa, 2002, (Collection Gratianus - Série instruments de recherche), pp. 265-266
- Joseph Marie Sauget, Genealogia episcopale del cardinale Sebastiano Baggio, Roma, 1978, [s.n.]
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Collegamenti esterni |
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