Santuario della Verna
Santuario della Verna | |
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Santuario della Verna, complesso conventuale | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Arezzo |
Comune | Chiusi della Verna |
Diocesi | Arezzo-Cortona-Sansepolcro |
Religione | Cattolica |
Indirizzo | Via del Santuario, 45 52010 Chiusi della Verna (AR) |
Telefono | +39 0575 5341 |
Fax | +39 0575 599320 |
Posta elettronica | santuarioverna@gmail.com |
Sito web | |
Oggetto tipo | Convento |
Oggetto qualificazione | Santuario |
Dedicazione | Maria Vergine |
Sigla Ordine qualificante | O.F.M. |
Fondatore | San Francesco d'Assisi |
Data fondazione | 1213 |
Inizio della costruzione | 1213 |
Completamento | 1568 |
Data di consacrazione | 1260 |
Coordinate geografiche | |
Italia |
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Il Santuario della Verna, situato nel territorio del comune di Chiusi della Verna (Arezzo), è un complesso conventuale celebre per essere il luogo in cui san Francesco d'Assisi ricevette le stigmate il 17 settembre 1224. Costruito nella parte meridionale del monte Penna, a 1.129 metri di altezza, il santuario - destinazione di molti pellegrinaggi - è il più famoso dei conventi del Casentino e vero cuore del culto francescano in Toscana.
Storia
Origini
La fondazione di un primo nucleo risale alla presenza sul luogo di san Francesco d'Assisi, che nella primavera del 1213 incontrò il conte Orlando Cattani, signore di Chiusi, il quale volle fargli dono della Verna, un monte isolato nel Casentino, perché vi stabilisse un eremo, dicendogli che glielo offriva volentieri per l'amore di Dio. L'atto di cessione fu firmato l'8 maggio 1213.
Negli anni successivi sorsero alcune celle e la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani.
La Verna divenne per il Santo un luogo di numerosi e prolungati periodi di ritiro ed un posto ideale per dedicarsi alla meditazione ed alla preghiera.
San Francesco riceve le stimmate
L'impulso decisivo allo sviluppo di un grande complesso conventuale fu dato dall'episodio delle stimmate, avvenuto su questo monte.
L'ultima visita di san Francesco alla Verna è dell'estate del 1224. Vi si ritirò nel mese di agosto, per un digiuno di quaranta giorni in preparazione alla festa di san Michele arcangelo (29 settembre). Il 14 settembre (festa dell'Esaltazione della Santa Croce), mentre era assorto in preghiera, gli apparve un serafino che reca fra le sei ali l'immagine di Gesù Cristo crocifisso. La visione scompare, ma sul suo corpo appaiono le stimmate:
« | Nel crudo sasso intra Tevero ed Arno da Cristo prese l'ultimo sigillo che le sue membra due anni portarono. » | |
(Dante Alighieri, Paradiso, Canto XI, 106-108)
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Da allora la Verna divenne un luogo sacro, tanto che papa Alessandro IV la pose sotto la sua protezione e nel 1260 consacrò la chiesa, alla presenza di san Bonaventura da Bagnoregio e di numerosi vescovi. Tre anni dopo venne eretta la Cappella delle Stimmate, finanziata dal conte Simone da Battifolle, nel luogo ove era avvenuto il miracolo.
Dal Trecento ad oggi
Nel 1348 fu iniziata la costruzione della Basilica maggiore che rimase però incompiuta fino al 1459.
Nel 1431 papa Eugenio IV mise la Verna "sub protectione et defensione Communis Florentiae", che la cedette ai consoli dell'Arte della Lana.
Nel 1866, al momento della soppressione degli ordini religiosi, il municipio di Firenze rivendicò lo "jus patronati" e ne divenne proprietario fino al 1933, anno in cui a seguito dei Patti Lateranensi fu restituita ai Frati Minori.
Descrizione
Quadrante
All'ingresso del santuario si apre un ampio piazzale lastricato detto il Quadrante, da cui è possibile accedere a tutti i luoghi visitabili del Santuario; circondato da un muro di pietra, deve il suo nome alla meridiana, l'orologio solare inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale è presente una grande croce lignea, infissa nella roccia, oltre la quale è possibile osservare il suggestivo panorama sulla valle del Casentino.[1]
A sinistra si trova il Pozzo della foresteria: si tratta di una cisterna del XVI secolo che veniva utilizzata per pellegrini e ospiti, un valido esempio di architettura spontanea, opera dei frati e delle varie maestranze che nel corso del tempo vi lavorarono.
Basilica maggiore
Dalla piazza del Quadrante si accede alla Basilica Maggiore, dedicata alla Madonna Assunta, consacrata nel 1568. La chiesa venne edificata nel 1349 per volere del conte Tarlato di Pietramala e della moglie Giovanna di Santa Fiora, all'epoca proprietari del castello chiusino, ripresa nel 1468 e conclusa nel 1509 con l'aiuto dei consoli fiorentini dell'Arte della Lana.[2]
La basilica è preceduta da un portico tardo-rinascimentale - edificato tra il 1536 ed il 1538, ma completamente ricostruito nel secondo dopoguerra - che si prolunga sul fianco destro fino quasi al campanile (1486-1490), sotto il quale è collocato:
- San Francesco d'Assisi abbraccia Gesù Cristo crocifisso (1888), in bronzo, di Vincenzo Rosignoli: l'opera, ispirata ad un dipinto del pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo, venne donata al santuario da papa Leone XIII.[3]
All'interno, a croce latina a navata unica con volte a crociera, si notano:
- al primo altare a destra, dedicato a San Francesco, Madonna con Gesù Bambino in trono tra sant'Onofrio, sant'Antonio abate, santa Maria Egiziaca e san Francesco d'Assisi, detta Madonna del Rifugio (1515 - 1520 ca.), terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia.
- a destra, nella Cappella della Concezione o delle Reliquie, risalente al 1640, chiusa da una cancellata in ferro battuto, sono custodite numerose reliquie ed oggetti utilizzati da san Francesco, tra cui un panno di lino intriso del suo sangue ed un saio del santo.
- a destra, nella Cappella della Natività, edificata nel 1479 dalla famiglia Brizzi di Pieve Santo Stefano, è custodita:
- Adorazione di Gesù Bambino e Dio Padre tra angeli, terracotta invetriata di Andrea della Robbia.
- ai lati del presbiterio, San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio abate (1475 - 1480 ca.), terracotte invetriate di Andrea della Robbia.
- nell'abside, Coro a due file di stalli (1495), in legno intagliato ed intarsiato: l'opera presenta fregi e figure, probabilmente di Baccio d'Agnolo, ed un leggio a badalone (1509) di Piero di Zanobi.
- a sinistra nella Cappella dell'Ascensione, edificata nel 1601 a cura della famiglia fiorentina dei Ridolfi, è collocata:
- Ascensione di Gesù Cristo (1490 - 1493), terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia.
- a sinistra, nella Cappella dell'Annunciazione, costruita nel 1475 dalla famiglia fiorentina dei Niccolini, si conserva:
- Annunciazione (1475 ca.), terracotta invetriata di Andrea della Robbia.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
A destra della Basilica è situata la più antica chiesa del complesso conventuale, dedicata a Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani. L'edifico venne ristrutturato ed ampliato dopo il 1250 per volere del cardinale Rinaldo di Jenne dei Conti di Segni (futuro papa Alessandro IV) e di papa Innocenzo IV, ed ulteriormente modificato in seguito.
La facciata della chiesa, con portico antistante, presenta vari stemmi tra cui quello di papa Eugenio IV, del Comune di Firenze e dell'Arte della Lana. Sulla sinistra si eleva un piccolo campanile a vela con una campana fusa a Pisa nel 1257 da Leandro Pisano, detta di San Bonaventura, perché secondo la tradizione sarebbe stata da lui donata.
All'interno, ad unica navata con volta ogivale, divisa da un tramezzo iconostatico, formato da due altari ove sono collocati:
- a sinistra, Adorazione di Gesù Bambino tra san Francesco e sant'Antonio di Padova (1490 - 1494), terracotta invetriata policroma, eseguita da Andrea della Robbia forse con l'aiuto dello zio Luca.
- a destra, Compianto su Gesù Cristo morto (1490), terracotta invetriata policroma, attribuibile ad Andrea della Robbia forse con l'aiuto del figlio Giovanni.
Oltrepassando il tramezzo, si accede alla parte più antica della chiesa, che san Francesco edificò e nella quale più volte sostò in preghiera, dove si conserva:
- Dossale con Madonna assunta dona la cintola a san Tommaso apostolo tra san Gregorio magno, san Francesco d'Assisi e san Bonaventura da Bagnoregio (1485 ca.), terracotta invetriata, eseguita da Andrea della Robbia.
Ingresso antico
Accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova l'antico ingresso con arcone scavato nella roccia, che dà accesso alla strada proveniente dalla Beccia.
Convento
Il convento, fondato come eremo ed ampliato nel corso dei secoli, è un ampio complesso articolato attorno a cinque chiostri, dove su quello quattrocentesco si aprono le celle dei frati, decorate sopra le porte con interessanti dipinti murali a medaglioni raffiguranti:
- Santi e beati francescani (1509), affreschi di Gerino da Pistoia.
Cappella della Pietà
A sinistra della Basilica maggiore, si trova Cappella della Pietà, costruita dal conte Checco di Montedoglio, dove si conserva:
- Compianto su Gesù Cristo morto (1525 - 1532 ca.), terracotta invetriata policroma, eseguita da Santi Buglioni e dei suoi aiuti: l'opera venne frantumata dai bombardamenti del 1944 ed in seguito ricomposta.
Corridoio delle Stimmate
Da qui, attraverso una piccola porta ad arco, si entra al corridoio delle Stimmate, lungo ed amplio porticato, edificato tra il 1578 e il 1582; è decorato da un ciclo di dipinti murali, ad affresco, raffigurante:
- Episodi della vita di san Francesco d'Assisi: i ventidue riquadri furono realizzati nel 1670 da frà Emanuele da Como - ritoccati nel 1849 da Luigi e Giovanni Ademollo - e da Baccio Maria Bacci, in due tempi tra il 1929 e 1962, che nell'eseguire i propri distrusse parzialmente gli antecedenti.
In questo corridoio si svolge, dal 1431, la giornaliera processione dell'ora nona.[4]
Grotta di san Francesco
Per una piccola porta a metà del corridoio, si scende nella Grotta di san Francesco, aperta tra grandi massi sovrapposti disordinatamente: luogo di preghiera del Santo, dove è custodito il suo letto di pietra coperto da una griglia in ferro.
Cappella Loddi
In fondo al corridoio, a destra, è posta la Cappella Loddi, edificata nel 1581, dove è collocato:
- Crocifisso ligneo (XV secolo).
Cappella di San Sebastiano
Oltrepassato un cancello in ferro, si entra nella Cappella di San Sebastiano costruita nel 1480 come area sepolcrale per i frati.
Seconda cella di San Francesco
L'ambiente è un altro luogo di meditazione e preghiera del Santo, trasformata nel 1263, nel quale si nota:
- entro una nicchia, Statua di san Francesco (XVII - XVIII secolo), di scuola faentina.
Cappella delle Stimmate
Attraversato un piccolo atrio, si entra nella Cappella delle Stimmate, cuore del santuario, edificata nel 1263 per volontà del conte Simone da Battifolle, sorta nel luogo dell'evento miracoloso.
L'interno a navata unica, coperta da volta a crociera, presenta:
- sopra la porta, tondo con Madonna con Gesù Bambino (1480 - 1485), terracotta invetriata di Luca della Robbia.
- sulla parete di fondo, Gesù Cristo crocifisso fra angeli con la Madonna, san Giovanni evangelista, san Francesco e san Girolamo (1481), terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia.
- sul pavimento, Lapide con lunga iscrizione (XIV secolo): questa indica il luogo dove sarebbe avvenuto il miracolo delle stimmate.
Dalla seconda cella di san Francesco, si entra a destra alla Cappella di San Bonaventura, dove nel 1259 pregò, come egli stesse scrisse:
« | Cercando di saziare l'amorosa ricerca della pace interiore. » |
In questo ambiente, è visibile il sasso su cui era san Francesco, quando gli apparve Gesù Cristo crocifisso.
Cappella di Sant'Antonio di Padova
La cappella venne costruita in ricordo della presenza nel santuario di sant'Antonio di Padova nel 1230, dove egli iniziò a scrivere i Sermonales.
Precipizio
Dalla cappella precedente, per uno stretto sentiero a picco su un abisso di circa 70 m, si va al Precipizio: questo è il luogo dove, secondo la tradizione, il demonio cercò di far precipitare san Francesco.
Cappella della Maddalena
Uscendo a destra del Corridoio delle Stimmate, si scende alla Cappella della Maddalena, edificata nel sito della prima cella di san Francesco, dove il santo visse spesso in penitenza.
Sasso Spicco
Accanto è il cosiddetto Sasso Spicco, un enorme masso che appare quasi del tutto staccato (da cui il nome spicco, che sporge) dalle pareti del monte ed è sospeso sopra un antro. Sotto il riparo offerto dal masso, san Francesco usava pregare e meditare.
Cappella del beato Giovanni e Masso di fra' Lupo
Sulla rupe, al di sopra della Basilica maggiore, è situata la Cappella del beato Giovanni della Verna o del Faccio, dalla quale si accede attraverso una scala, al cosiddetto Masso di Fra' Lupo, legato alla tradizione della conversione di un feroce brigante.
Feste e tradizioni
Ogni giorno dal 1431, all'ora nona (15.00), si svolge la solenne e suggestiva processione dei frati, che prende avvio dalla Basilica maggiore e giunge nella cappella delle Stimmate per la preghiera quotidiana, passando per il corridoio omonimo. Un tempo questa processione si teneva anche in notturna, a mezzanotte.
Nella solennità delle stimmate (17 settembre), numerose comunità parrocchiali dei dintorni e turisti si recano a visitare il santuario.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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