Luca Wadding
Luca Wadding, O.F.M. Presbitero | |
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Carlo Maratta, Ritratto di Luca Wadding (1600 ca.), olio su tela; Dublino, National Gallery of Ireland | |
Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Waterford 16 ottobre 1588 |
Morte | Roma 18 novembre 1657 |
Professione religiosa | 1607 |
Ordinazione presbiterale | 1613 da Mons. João Manuel de Ataíde |
Luca Wadding (Waterford, 16 ottobre 1588; † Roma, 18 novembre 1657) è stato un presbitero e storico irlandese.
Cenni biografici
Nacque il 8 ottobre 1588 a Waterford, capoluogo dell'omonima contea irlandese, da Walter Wadding di Waterford, un ricco mercante, e da Anastasia Lombard, sorella dell'Arcivescovo di Armagh e Primate d'Irlanda Peter Lombard (Ch). Ricevette la prima educazione a Waterford, dalla signora Jane Barden. Successivamente, venne inviato a Kilkenny. Molto giovane perse entrambi i genitori, a distanza di pochi mesi uno dall'altro. I parenti nel 1604 decisero di inviare Luca nel continente, per completare la formazione. Il fratello maggiore, Matteo, lo accompagnò in Portogallo, dove Luca proseguì gli studi presso il Collegio irlandese di Lisbona retto dai Gesuiti. Vi rimase per circa due anni.
Lasciato il collegio irlandese, Luca trascorse un breve periodo di tempo con la famiglia del fratello Matteo, nei pressi di Oporto. Entrò nell'Ordine francescano nel 1607, frequentando il noviziato nel convento di Matosinhos. Terminato il periodo di noviziato, i superiori lo mandarono a studiare teologia presso l'università di Coimbra, a quei tempi una delle più importanti d'Europa. Si distinse nello studio della Sacra Scrittura e nell'archeologia biblica. Qui per comprendere più profondamente i testi semitici, imparò la lingua ebraica da un amico ebreo.
Fu ordinato sacerdote nel 1613 da mons. João Manuel de Ataíde (Ch), allora vescovo di Viseu. Da prima fu presso il convento di Liria e nel 1617 fu nominato preside del collegio irlandese presso l'Università di Salamanca, Maestro degli studenti e professore di teologia. In questi anni la cerchia delle amicizie si ampliò ulteriormente, tanto da annoverare tra gli amici, Antonio Trejo de Sande Paniagua (Ch), O.F.M., vescovo di Cartagena. La controversia sull'Immacolata concezione, tesi sempre sostenuta dai teologi francescani, spinse il re Filippo III di Spagna nel 1618 a inviare un'ambasciata speciale presso il pontefice Paolo V, per perorarne l'istituzione. Fu nominato capo della delegazione Antonio Trejo, che prese con se fra Luca Wadding come suo teologo personale. Lasciata la corte spagnola il 1° ottobre 1618, l'ambasciata ha raggiunto con Roma il 17 dicembre e fu ospitata nel palazzo del cardinal Gabriel Trejo y Paniagua fratello di Antonio Trejo. Dopo vari incontri con il collegio dei cardinali la delegazione rientrò in Spagna nel 1620, ma a Widding fu chiesto di rimanere a Roma, dove più grandi erano le possibilità di ampliare i suoi studi presso gli archivi romani.
Wadding trascorse il resto della sua vita a Roma, dove fu prolifico scrittore e attento ricercatore. La sua opera principale sono gli Annales Ordinis Minorum (8 voll., 1625-54), preziosa raccolta di notizie vagliatissime sulla storia dell'Ordine dalle origini al 1540[1]. Oltre alla storia del suo Ordine il Wadding si dedicò all'approfondimento della dottrina dell'Immacolata Concezione e agli studi sull'opera di Duns Scoto. Del Doctor Subtilis pubblicò un'edizione delle opere, così come curò la prima edizione delle opere di Francesco d'Assisi. Scrisse pure varie biografie di ecclesiastici tra cui quella di Sant'Anselmo da Baggio.
Wadding non nascose mai il suo grande amore per la patria, l'Irlanda. Nel 1641 si schierò con i ribelli che in patria si opposero al potere della corona di Inghilterra e divenne un sostenitore della causa irlandese a Roma, inviando diversi aiuti. Con i suoi sforzi fece in modo che il giorno della memoria di san Patrizio divenisse in Irlanda giorno di festa nazionale. Indusse inoltre il pontefice Innocenzo X a inviare come suo legato diplomatico in Irlanda l'arcivescovo Giovanni Battista Rinuccini. Negli anni a venire, la stima acquisita da Wadding in patria fu tale che la confederazione cattolica di Kilkenny scrisse una petizione al pontefice Urbano VIII per assegnare al Wadding la berretta cardinalizia. La petizione venne però intercettata e rimase negli archivi del Collegio irlandese.
Morì a Roma il 18 novembre 1657 ed è sepolto nella chiesa di Sant'Isidoro, a Roma.
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