Francesco Gonzaga (1546-1620)
Venerabile Francesco Gonzaga, O.F.M. Vescovo | |
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al secolo Annibale Fantino | |
Venerabile | |
Soli Deo Honor et Gloria | |
Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Gazzuolo 31 luglio 1546 |
Morte | Mantova 11 marzo 1620 |
Vestizione | 1562 |
Professione religiosa | 29 maggio 1563 |
Ordinazione presbiterale | Toledo, settembre 1570 |
Consacrazione vescovile | 15 novembre 1587 |
Incarichi ricoperti |
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Iter verso la canonizzazione | |
Venerabile il | 27 luglio 1956, da Pio XII |
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Venerabile Francesco Gonzaga, al secolo Annibale Fantino (Gazzuolo, 31 luglio 1546; † Mantova, 11 marzo 1620) è stato un vescovo italiano. Di nobili origini, nel 1579 divenne il cinquantaseiesimo ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori, poi vescovo di Cefalù, Pavia e Mantova.
Cenni biografici
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo, presso Mantova, figlio di Carlo, marchese di Gazzuolo e di Emilia Cauzzi-Gonzaga Boschetti. La coppia ebbe dieci figli sette maschi e tre femmine. Tra essi il fratello maggiore Scipione, intrapresa la carriera ecclesiastica, divenne patriarca di Gerusalemme e cardinale. Alla morte del padre nel 1555, la numerosa famiglia ebbe per tutori lo zio cardinale Ercole Gonzaga e don Ferrante il fratello maggiore.
Inviato nelle Fiandre alla corte di Filippo II per essere avviato alla carriera militare, ebbe modo di seguire il re in Spagna dove invece maturò la sua vocazione religiosa. Decise di entrare nell'Ordine dei Frati Minori e ottenuto il permesso dal cardinale tutore il 17 maggio 1562 ricevette il saio francescano da Bernardo de Fresneda, vescovo di Cuenca e confessore di Filippo II, assumendo il nome di Francesco. Completati gli studi ad Alcalà nel settembre 1570 fu Ordinato presbitero a Toledo, tornò in Italia per dedicarsi all'insegnamento della teologia non senza ricoprire incarichi di responsabilità all'interno della famiglia francescana della Provincia veneta di cui fu Ministro Provinciale. Nel 1579, a soli 33 anni, fu eletto Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori e come tale si dedicò alla redazione di nuove costituzioni che permettessero ai Frati Minori di accogliere gli insegnamenti del Concilio di Trento.
Nel 1580 iniziò la visita alle province, dando principio a una serie di viaggi attraverso i conventi d'Italia, Francia, Spagna, Fiandre e buona parte della Germania. Nel 1581 affrontò il problema della riforma del grande convento di Parigi, che godeva d'uno statuto speciale. Il 3 agosto di quell'anno annullò tutti gli incarichi e nominò superiore Pierre Bourguignon, dottore dell'Università di Parigi. Il 27 aprile 1582 promulgò da Firenze gli statuti per le clarisse e terziarie d'Italia, contenenti in buona parte le ordinazioni emanate dai suoi predecessori e le norme stabilite dai capitoli generali. Si recò poi a Milano, dove probabilmente presiedette il capitolo provinciale e incontrò il Borromeo. Continuò il viaggio fino a Parigi, dove completò l'opera di riforma del convento con l'emanazione di nuovi statuti.
Dalla Francia proseguì il viaggio verso la penisola iberica. In Portogallo visitò la custodia dei francescani conventuali e col permesso del re li incorporò alle province osservanti. Inviò venti religiosi nelle Filippine, tredici in Cina e, con lettera del 13 marzo 1584, sei in Brasile, dove eresse una nuova custodia presieduta da Melchiorre di santa Caterina, della provincia portoghese. Insieme istituì la custodia di Malacca, con a capo Diego della Concezione. In Spagna presiedette una riunione generale a Toledo, che emanò statuti di riforma per i frati e le monache di Spagna e delle Indie.
Dalla fine del 1587 fu vescovo di Cefalù, impegnato nell'applicazione dei decreti tridentini prima di essere trasferito alla sede di Pavia. La sua famiglia lo volle invece vescovo della loro città; così per 27 anni, dal 1593 fino alla morte, fu guida e pastore della diocesi di Mantova per la quale organizzò sei sinodi.
Nel 1594 modificò un'ala del palazzo episcopale in modo da potervi ospitare il seminario per la formazione dei sacerdoti. Notevoli furono gli interventi per il restauro e la decorazione interna del Duomo cittadino.
Morì a Mantova l'11 marzo 1620, dopo una malattia di circa cinque mesi. Fu deposto nella cattedrale, nel sepolcro che si era fatto predisporre presso l'altare maggiore.
Culto
Pochi anni dopo la morte fu avviata la causa di beatificazione che presto si arenò. Il 13 luglio 1904 fu ripreso il processo che ottenne l'approvazione di Papa Pio XII il 27 luglio 1956.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori | Successore: | |
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Christopher de Chaffontaines | (1579-1587) | Francesco da Tolosa |
Predecessore: | Vescovo di Cefalù | Successore: | |
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Ottaviano Preconio | 1587-29 gennaio 1593 | Nicolò Stizia |
Predecessore: | Marchese di Ostiano | Successore: | |
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Vespasiano Gonzaga | 1591 - 1620 | Scipione Gonzaga |
Predecessore: | Vescovo di Pavia | Successore: | |
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Alessandro Sauli | 29 gennaio 1593-30 aprile 1593 | Guglielmo Bastoni |
Predecessore: | Vescovo di Mantova | Successore: | |
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Alessandro Andreasi | 30 aprile 1593-2 marzo 1620 | Vincenzo Agnello Suardi |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Francia | Successore: | |
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Filippo Sega | 1596 - 1599 | Gasparo Silingardi |
Predecessore: | Signore di San Martino dall'Argine | Successore: | |
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Ferrante Gonzaga | 1605-1605 | Giulio Cesare Gonzaga |
Bibliografia | |
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