Pier Luigi Carafa juniore
Pier Luigi Carafa Cardinale | |
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Età alla morte | 78 anni |
Nascita | Napoli 4 luglio 1677 |
Morte | Roma 15 dicembre 1755 |
Sepoltura | Basilica di Sant'Andrea delle Fratte (Roma) |
Ordinazione presbiterale | 16 febbraio 1713 |
Nominato vescovo | 27 marzo 1713 da papa Clemente XI |
Consacrazione vescovile | 2 aprile 1713 dal card. Francesco Pignatelli |
Creato Cardinale |
20 settembre 1728 da Benedetto XIII (vedi) |
Cardinale per | 27 anni, 2 mesi e 25 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Pier Luigi Carafa o Pierluigi detto juniore (Napoli, 4 luglio 1677; † Roma, 15 dicembre 1755) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Pier Luigi nacque a Napoli il 4 luglio 1677 da Francesco Maria Carafa, principe di Belvedere e marchese di Anzi, e dalla moglie Giovanna Oliva nata Grimaldi, dei principi di Gerace. Sesto dei sette figli, il suo nome è anche elencato come Pier Luigi e come Petrus Aloysius; e il suo cognome come Caraffa.
Fu avviato dapprima agli studi legali, con laurea in utroque iure ottenuta alla Sapienza il 19 ottobre 1694. Come cadetto fu destinato alla carriera ecclesiastica. Grazie ai vincoli di parentela che lo legavano al pontefice Innocenzo XII divenne cameriere segreto del papa e il 1º aprile 1699 referendario delle due Segnature. Il 19 luglio 1701 Clemente XI lo destinò alla vice-legazione di Urbino, dove ebbe di fatto il governo per quasi tre anni durante l'assenza del cardinale legato Marcello d'Aste. Due anni dopo gli fu assegnato il governatorato di Camerino e nel 1705 fu trasferito con la medesima carica ad Ancona.
Nel 1708 fu richiamato a Roma per ricoprire l'ufficio di chierico della Camera apostolica. Nell'ottobre 1711, con il titolo di maggiordomo, accompagnò il cardinale Giuseppe Renato Imperiali, Legato ''a latere'' a Milano per incontrare l'imperatore Carlo VI che tornava dalla Spagna. Frattanto nella Camera apostolica il Carafa aveva avuto l'incarico di presidente delle Strade. Ormai destinato ad alti incarichi, nel 1713 fu ordinato sacerdote.
Episcopato
Preconizzato arcivescovo titolare di Larissa di Tessalia, ricevette la consacrazione episcopale il 2 aprile 1713 per imposizione delle mani del cardinale arcivescovo di Napoli Francesco Pignatelli e il 20 luglio fu destinato a reggere la nunziatura di Firenze, in sostituzione di mons. Gerolamo Archinto ([1]).
Fu impegnato per lungo tempo a risolvere una controversia con l'ambasciatore francese, per il consueto problema delle precedenze. Nei primi mesi del 1715 fu incaricato dalla segreteria di Stato di richiedere al granduca di unire la sua flotta a quella pontificia per appoggiare la Repubblica di Venezia nella guerra contro i Turchi. Cosimo III dapprima fece delle difficoltà in quanto poteva disporre soltanto di due galere poi, di fronte alle insistenze del Carafa, il 16 aprile 1715 acconsentì alle unità navali toscane di salpare per Corfù.
Fu nominato segretario della Congregazione di Propaganda Fide il 12 aprile 1717 e lasciò Firenze il 27 maggio. A Roma, durante i sette anni in cui ricoprì questa carica, si trovò a fronteggiare due gravi problemi dei paesi di missione: la secessione dei giansenisti della Chiesa di Utrecht e la disobbedienza dei missionari gesuiti alle decisioni papali intorno ai cosiddetti riti cinesi.
Forse per la sua eccessiva durezza nel trattare questi problemi, in particolare quello che toccava i gesuiti in Cina, alla morte di Innocenzo XIII nel 1724 fu trasferito alla segreteria della congregazione per i Vescovi e i Regolari.
Cardinalato
Elevato alla porpora cardinalizia da Benedetto XIII nel concistoro del 20 settembre 1728 con il titolo presbiterale di san Lorenzo in Panisperna il 15 novembre seguente, il Carafa fu assegnato alle Congregazioni dei Vescovi e regolari, di Propaganda Fide, dell'Indice e della Disciplina dei Sacramenti.
Non giocò alcun ruolo nel conclave del 1730. Ricopri la carica di camerlengo del Sacro Collegio nell'anno 1737-1738. Frattanto nel 1737 aveva optato per il titolo di santa Prisca. Il 26 gennaio 1739 fu nominato cardinale protettore dell'Ordine camaldolese. Nel conclave del 1740, guadagnato dal partito guidato dal cardinale Neri Maria Corsini, sostenne la candidatura di Pompeo Aldrovandi, ma alla fine prevalse la candidatura Prospero Lorenzo Lambertini che divenne papa con il nome di Benedetto XIV. Questi lo creò vescovo di Albano nel 1740 e l'8 febbraio 1741 fu chiamato a far parte della ricostituita congregazione cardinalizia incaricata di vigilare su tutti gli istituti dipendenti da Propaganda Fide. Al Carafa in particolare fu affidata la sorveglianza sui collegi di Dillingen, Fulda e San Pietro in Montorio. Nel 1751, come vice-decano, optò per la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina e nel 1753 divenuto decano prese quella di Ostia e Velletri.
Morte
Morì a Roma il 15 dicembre 1755 e fu trasferito il giorno seguente nella Basilica di Sant'Andrea delle Fratte, dove il 18 dicembre 1755 ebbe luogo la Cappella Papale; è stato sepolto nella cappella di San Francesco di Sales in quella chiesa. Sul lato sinistro della cappella è stato eretto un monumento in sua memoria con la sua statua genuflessa davanti all'altare del santo.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M.Cap.
- Cardinale Marcantonio Franciotti
- Cardinale Giambattista Spada
- Cardinale Carlo Pio di Savoia
- Cardinale Francesco Pignatelli, C.R.
- Cardinale Pier Luigi Carafa
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Larissa di Tessalia | Successore: | |
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Giovanni Battista Anguisciola | 27 marzo 1713 - 20 settembre 1728 | Troiano Acquaviva d'Aragona |
Predecessore: | Nunzio apostolico nel Granducato di Toscana | Successore: | |
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Girolamo Archinto | 20 luglio 1713 - 12 aprile 1717 | Carlo Gaetano Stampa |
Predecessore: | Segretario della Congregazione di Propaganda Fide | Successore: | |
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Antonio Banchieri | 12 aprile 1717 - 20 novembre 1724 | Bartolomeo Ruspoli |
Predecessore: | Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari | Successore: | |
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Vincenzo Petra | 20 novembre 1724 - 20 settembre 1728 | Antonio Saverio Gentili |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna | Successore: | |
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Lorenzo Cozza, O.F.M. | 15 novembre 1728 - 16 dicembre 1737 | Vincenzo Bichi |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Leandro di Porcia, O.S.B. Cas. | 11 febbraio 1737 - 27 gennaio 1738 | Francesco Scipione Maria Borghese |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prisca | Successore: | |
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Luis Belluga y Moncada, C.O. | 16 dicembre 1737 - 16 settembre 1740 | Silvio Valenti Gonzaga |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Lodovico Pico della Mirandola | 16 settembre 1740 - 15 novembre 1751 | Giovanni Battista Spinola |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina | Successore: | |
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Annibale Albani | 15 novembre 1751 - 9 aprile 1753 | Raniero d'Elci |
Predecessore: | Sottodecano del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Annibale Albani | 15 novembre 1751 - 9 aprile 1753 | Raniero d'Elci |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Ostia e Velletri | Successore: | |
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Tommaso Ruffo | 9 aprile 1753 - 15 dicembre 1755 | Raniero d'Elci |
Predecessore: | Decano del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Tommaso Ruffo | 9 aprile 1753 - 15 dicembre 1755 | Raniero d'Elci |
Bibliografia | |
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- Vescovi di Larissa
- Nunzi apostolici per il Granducato di Toscana
- Segretari della Congregazione di Propaganda Fide
- Segretari della Congregazione per i Vescovi e i Regolari
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Panisperna
- Cardinali presbiteri di Santa Prisca
- Cardinali vescovi di Albano
- Cardinali vescovi di Porto-Santa Rufina
- Cardinali vescovi di Ostia
- Presbiteri ordinati nel 1713
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
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- Vescovi consacrati nel 1713
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