Santo Stefano
Santo Stefano Personaggio del Nuovo Testamento · Martire | |
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Santo | |
Protomartire | |
Giotto, Santo Stefano (1320 ca.), tempera su tavola; Firenze, Museo Horne | |
Morte | Gerusalemme 36 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 26 dicembre |
Altre ricorrenze | 3 agosto (Chiesa ortodossa) |
Santuario principale | Basilica di San Lorenzo fuori le mura, Roma |
Attributi | Dalmatica, palma, pietre, tonsura monacale, libro |
Devozioni particolari | Invocato per la buona morte e contro mal di testa e calcoli |
Patrono di | Diaconi, frombolieri, muratori, scalpellini, selciatori, tagliapietre |
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Nel Martirologio Romano, 26 dicembre, n. 1:
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Santo Stefano († Gerusalemme, 36) è un personaggio del Nuovo Testamento, diacono e martire ebreo scelto dagli apostoli, fra i sette discepoli, perché li aiutassero nel servizio dei poveri.
Dati biografici
Era ebreo di nascita, probabilmente cresciuto nella diaspora (cioè fuori dalla Palestina) di lingua e cultura greca.
Il racconto del suo martirio è riportato in At 6,8-7,60 , dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Saulo di Tarso non ancora convertito.
Culto
Secondo una tradizione dai contenuti leggendari, nel 415, un sacerdote di nome Luciano ritenne di aver trovato il corpo di Stefano vicino Gerusalemme dopo aver avuto in sogno l'indicazione del luogo della sepoltura. La tradizione si diffuse ben presto nel mondo latino e greco e si ebbe una vasta proliferazione di reliquie erroneamente attribuite a Stefano, ma che ne diffusero in maniera straordinaria il culto. In particolare, una parte di queste reliquie venne portata a Minorca, nelle Baleari e nell'occasione i cristiani dell'isola, forse per il desiderio di vendicare la morte del martire, diedero vita a una feroce persecuzione contro gli ebrei ivi residenti.
Le storie avventurose del ritrovamento del corpo ("invenzione"), della sua prima traslazione a Costantinopoli e della seconda traslazione a Roma, sono lungamente raccontate nella Legenda Aurea (cap. CXII, L'invenzione di Santo Stefano Protomartire) di Jacopo da Varazze.
Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore liturgico che si usa è il rosso, come in tutte le celebrazioni dei martiri.
Nella Chiesa Latina è festa, nell'Ottava di Natale, ma non è festa di precetto; in Italia è anche festa civile come in altre nazioni di antica tradizione cristiana.
Bibliografia | |
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