Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana | |
Ubicazione | |
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Nazione | Città del Vaticano |
Comune | Roma |
Altre sedi | Torino (Fac. di teologia) |
Dati generali | |
Nome latino |
Pontificia Studiorum Universitas Salesiana |
Tipo | Università Pontificia |
Fondazione | 3 maggio 1940 |
Sigla Ordine qualificante | S.D.B. |
Facoltà | 6 |
Rettore | Carlo Nanni |
Studenti | 1.657 (2009) |
Affiliazioni | FIUC, FUCE, EUA |
Sito web | sito web ufficiale |
Coordinate geografiche | |
Italia |
La Università Pontificia Salesiana (UPS) è un'università pontificia gestita dai salesiani, al servizio della società, della Chiesa e della Società di san Francesco di Sales[1], con sede centrale a Roma[2]. Si propone come scopo caratterizzante di dedicare particolare attenzione allo studio e alla soluzione delle questioni inerenti all'educazione e all'azione pastorale, specialmente tra i giovani e i ceti popolari, secondo lo spirito di don Bosco[1].
Storia
All'inizio del secolo XX si può già parlare di un primo abbozzo di costituzione di un centro accademico salesiano. Per offrire un'adeguata preparazione teologica ai giovani salesiani il beato Michele Rua, primo successore di san Giovanni Bosco, aveva dato avvio ad alcuni Studentati Teologici Salesiani. In particolare quello internazionale di Foglizzo, in diocesi di Ivrea, nel 1913/14 aveva ottenuto dalla Santa Sede l'autorizzazione a conferire i gradi accademici del Baccalaureato e della Licenza in Sacra Teologia. Ma lo scoppio della prima guerra mondiale disperse gli studenti e costrinse alla soppressione della struttura, con la conseguente decadenza della concessione vaticana.
Terminato il conflitto, il beato Filippo Rinaldi, terzo successore di don Bosco, decise di trasferire lo Studentato a Torino. In quegli anni la crescita dell'opera salesiana, e la conseguente necessità di avere insegnanti in grado di impartire nelle numerose case di studio l'insegnamento delle discipline ecclesiastiche, spingeva i superiori a inviare numerosi giovani confratelli nelle Università Ecclesiastiche romane. Nell'anno della canonizzazione di don Bosco (1934), gli studenti presenti nella capitale italiana erano circa 150.
Tale situazione, unita al desiderio di unire una solida preparazione accademica con la specifica formazione salesiana, suscitò nel quarto successore, don Pietro Ricaldone, l'idea di realizzare una Facoltà di Teologia gestita dalla Congregazione Salesiana.
Nell'udienza concessagli da papa Pio XI il 2 maggio 1936 poté esporre tale progetto. Il papa lo incoraggiò, indirizzandolo alla Sacra Congregazione per i Seminari e le Università degli studi, il cui segretario era monsignor Ernesto Ruffini, divenuto in seguito cardinale, che suggerì di non limitarsi alla Facoltà teologica, ma di istituire anche diritto canonico e filosofia.
L'esperimento di una species facultatis che lavorava in queste tre aree fu avviato in due studentati torinesi ed ebbe successo immediato, tanto che già il 3 maggio 1940 la Sacra Congregazione emanò il decreto con il quale si erigeva a Torino l'Ateneo Pontificio Salesiano.
Il 12 giugno successivo vennero approvati gli Statuti, redatti a norma della costituzione apostolica Deus scientiarum Dominus. Sotto la guida di don Ricaldone, che ne fu il primo Gran Cancelliere, la struttura andò avanti, pur tra le difficoltà causate dalla seconda guerra mondiale.
Si riuscì persino a dare inizio, presso la Facoltà di Filosofia, a un Istituto e Seminario di Pedagogia, strutturato come una species facultatis.
Terminata la guerra, l'istituzione accademica tornò nel pieno vigore con l'arrivo di studenti da tutto il mondo.
Anche il progetto pedagogico si irrobustì e, il 2 luglio 1956, un decreto della Sacra Congregazione diede approvazione all'Istituto superiore di Pedagogia, annesso alla Facoltà di Filosofia, con l'autorizzazione a conferire i gradi accademici in filosofia e pedagogia anche ad alunni non Salesiani.
Dopo una prima approvazione ad quadriennum nel 1961, gli Statuti ebbero la conferma definitiva nel 1965. Nel settembre di quell'anno, l'Ateneo si trasferì da Torino a Roma, nel quartiere Nuovo Salario, allo scopo di unificare la sede di tutte le Facoltà per una migliore collaborazione reciproca.
Un anno più tardi, il 29 ottobre 1966, papa Paolo VI presiedette all'inaugurazione ufficiale del nuovo Pontificio Ateneo Salesiano, pronunciando un discorso programmatico.
Durante il primo anno accademico romano era intanto stato costituito anche il Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, con il motu proprio di Paolo VI Studia latinitatis. Erano i tempi del Concilio Vaticano II, un evento ecclesiale che non ha cessato di influire sul successivo sviluppo della vita e dell'attività accademica.
Il XX (1971) e il XXI (1977) Capitolo generale dei salesiani hanno ampiamente e profondamente considerato la presenza dell'organismo universitario all'interno della Società di San Francesco di Sales, sottolineando la relazione di privilegio che lega la struttura accademica alla missione salesiana, soprattutto nelle sue componenti di apostolato giovanile e di catechesi e nell'attenzione verso i ceti più bisognosi.
Il 24 maggio 1973, con il motu proprio Magisterium vitae, l'Ateneo fu elevato al rango di Università Pontificia, organizzata secondo gli Statuti approvati ad tempus experimenti gratia il 4 settembre 1973: la nuova università era strutturata attorno a cinque facoltà: Teologia, Scienze dell'educazione, Filosofia, Diritto canonico e Lettere cristiane e classiche.
La frequenza veniva aperta a tutti coloro che avessero conseguito nel paese d'origine un titolo riconosciuto adeguato per l'accesso agli studi universitari. La costituzione apostolica ""Sapientia christiana di papa Giovanni Paolo II e le Ordinationes della Congregazione per l'Educazione Cattolica spinsero a un nuovo e sistematico lavoro di revisione degli Statuti dell'Università, cui diede impulso e contributo determinante il Gran Cancelliere don Egidio Viganò, che nella lettera del 24 settembre 1979 precisò al Rettore gli intendimenti della Congregazione Salesiana nel promuovere e nel patrocinare la vita dell'Università.
A partire da tali precisazioni, tutto l'organismo accademico contribuì alla redazione dei nuovi Statuti, che furono approvati ad triennium et ad experimentum dalla Congregazione per l'Educazione cattolica il 30 dicembre 1981, e promulgati dallo stesso Gran Cancelliere 1'8 dicembre 1982. Tali statuti erano tesi ad assicurare lo sviluppo dell'Università e la sua corrispondenza agli scopi scientifici e apostolici che le erano stati assegnati.
Durante il periodo della loro applicazione, gli Statuti vennero riveduti sulla base dell'esperienza e degli sviluppi dell'Università:
- Il 15 ottobre 1985 il Gran Cancelliere don Viganò li inoltrò alla Congregazione, la quale diede approvazione definitiva il 21 novembre 1986.
- L'8 dicembre successivo lo stesso Gran Cancelliere li promulgò, stabilendo l'entrata in vigore per il 1º gennaio 1987.
- L'8 settembre 1994 la Congregazione per l'Educazione cattolica approvò gli attuali Statuti, promulgati poi nello stesso giorno dal Gran Cancelliere.
Papa Giovanni Paolo II visitò l'Università nel pomeriggio del 31 gennaio 1981, nella ricorrenza della festa di San Giovanni Bosco, ed esortò "alla coscienza viva del compito ecclesiale primario" dell'Università, indicandone la particolare "funzione evangelizzatrice in chiave specificamente catechetica", e riassumendone il progetto "a favore dell'uomo odierno e in particolare della gioventù" nel programma: "Conoscere Dio nell'uomo e conoscere l'uomo in Dio"; ciò che, più in concreto, comporta di "conoscere Cristo nell'uomo e conoscere l'uomo in Cristo"[3].
Lo sviluppo dell'Università proseguì incessantemente anche negli anni ottanta, con la costituzione del Dipartimento di Pastorale giovanile e Catechetica, affidato alla collaborazione coordinata delle Facoltà di Teologia e di Scienze dell'educazione, nell'obiettivo di promuovere l'unità della formazione degli studenti iscritti a tale specializzazione e per curare, all'interno dell'UPS, il coordinamento della ricerca interdisciplinare nei rispettivi settori.
In seguito al decreto della Congregazione per l'Educazione cattolica del 29 giugno 1986, venne poi creato l'Istituto superiore di scienze religiose, per una formazione teologica organica, con i necessari complementi in Filosofia e nelle Scienze umane, dei laici, delle religiose e dei religiosi non sacerdoti.
Infine, nel 1988, in occasione dell'anno centenario della morte di San Giovanni Bosco, venne costituito l'Istituto di Scienze della Comunicazione sociale (Iscos), approvato canonicamente dalla Congregazione per l'Educazione cattolica con decreto del 9 marzo 1993, e divenuto successivamente con decreto del 27 maggio 1998 Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale, l'attuale FSC.
Sede
Campus universitario
L'Università Pontificia Salesiana è presente con la sua sede centrale a Roma, Piazza Ateneo Salesiano 1, nel quartiere Nuovo Salario, nella zona Val Melaina.
Biblioteca Don Bosco
Per approfondire, vedi la voce Biblioteca Don Bosco |
La biblioteca "Don Bosco" è situata all'interno del campus universitario dell'ateneo salesiano a Roma. Disponendo di un patrimonio librario di circa 700.000 volumi, è la più grande e la più moderna biblioteca della congregazione salesiana[4].
Sedi
Oltre alla sede romana, l'università pontificia salesiana ha una sezione di Teologia a Torino, che rilascia i titoli di Baccalaureato e Licenza in Teologia pastorale.
Di recente affiliazione (29 agosto 2005, con Decreto della Congregatio de Institutione Catholica) è la SSF Rebaudengo di Torino, che rilascia il titolo di Baccalaureato con la Laurea Triennale in Scienze e Tecniche di Psicologia della Comunicazione.
Inoltre ha tutta una rete di istituti ad essa legati in tutto il mondo:
- 19 centri affiliati che rilasciano il solo titolo di Baccalaureato;
- 8 centri aggregati che rilasciano i titoli di Baccalaureato e di Licenza;
- 5 centri sponsorizzati che rilasciano Diplomi di qualificazione e di specializzazione.
I rettori
- Andrea Gennaro (1940-1952)
- Eugenio Valentini (1952-1958)
- Alfons M. Stickler (1958-1966)
- Gino Corallo (1966-1968)
- Luigi Calonghi (1968-1971)
- Antonio Maria Javierre (1971-1974)
- Pietro Braido (1974-1977)
- Raffaele Farina (1977-1983)
- Roberto Giannatelli (1983-1989)
- Tarcisio Bertone (1989-1991)
- Angelo Amato (prorettore) (1991, 1º ottobre-2 dicembre)
- Raffaele Farina (1991-1997)
- Michele Pellerey (1997-2003)
- Mario Toso (2003-2009)
- Carlo Nanni (dal 2009)
Studenti
Secondo i dati aggiornati dalla Segreteria generale al 30 aprile 2009, gli studenti dell'Università Pontificia Salesiana sono 1.657 (924 studenti e 733 studentesse), provenienti da 90 nazioni diverse[5]:
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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