Beato Giovanni da Fiesole

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Beato Giovanni da Fiesole, O.P.
Presbitero
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al secolo Guido di Pietro
battezzato
Beato
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Luca Signorelli, Predica e fatti dell'Anticristo (part. Ritratto del Beato Angelico), 1501, affresco; Orvieto, Cattedrale di Santa Maria Assunta
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 60 anni
Nascita Vicchio
1395 ca.
Morte Roma
18 febbraio 1455
Sepoltura Roma, Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Appartenenza
Vestizione 1418-1421
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale 1427-1429
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 3 ottobre 1982, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 18 febbraio
Altre ricorrenze
Santuario principale Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Artisti
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 18 febbraio, n. 6:
« A Roma, beato Giovanni da Fiesole, detto Angelico, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che, sempre unito a Cristo, espresse nelle sue pitture ciò che contemplava nel suo intimo, in modo tale da elevare le menti degli uomini alle realtà celesti. »

Beato Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 ca.; † Roma, 18 febbraio 1455) è stato un presbitero e pittore italiano, più noto come Beato Angelico, appartenente all'Ordine dei Frati Predicatori.

È stato beatificato il 3 ottobre 1982 da papa Giovanni Paolo II, che nel 1984 lo ha proclamato patrono universale degli artisti, anche se già poco dopo la sua morte era conosciuto con il nome di Beato Angelico sia per l'emozionante religiosità di tutte le sue opere sia per le sue personali doti di umanità ed umiltà. Fu Giorgio Vasari, nelle Vite[1] ad aggiungere al suo nome l'aggettivo "Angelico", usato in precedenza da Domenico da Corella e da Cristoforo Landino.

Nelle sue cercò di saldare i nuovi principi rinascimentali, come la costruzione prospettica e l'attenzione alla figura umana, con i vecchi valori medievali, quali la funzione didattica dell'arte e il valore mistico della luce.

Biografia

Formazione e prime opere

Guido di Pietro nacque a Vicchio nel Mugello, nel 1395 circa.[2] Scarse sono le notizie pervenuteci sulla sua famiglia: sappiamo che il padre, di nome Pietro, era figlio di un certo Gino, mentre il fratello Benedetto, di poco più piccolo dell'artista, lo aveva seguito nella vocazione religiosa, facendosi frate nel convento di San Domenico di Fiesole; la sorella Francesca, detta Checca, che mantenne rapporti stretti con i fratelli e si era sposata intorno al 1440, ed ebbe un figlio, Giovanni di Antonio, che più tardi aiutò lo zio nei cantieri di Roma e Orvieto.[3]

Il 31 ottobre 1417, Guido veniva ammesso nella compagnia di San Niccolò del Carmine grazie alla presentazione del miniaturista Battista di Biagio Sanguigni, suo vicino di casa e forse socio di bottega, che fu per l’artista un grande riconoscimento delle sue capacità e nel gennaio-febbraio 1418, poco prima di prendere i voti nel Convento di San Domenico a Fiesole, ottenne dai capitani di Orsanmichele la commissione di un dipinto per la cappella Gherardini nella chiesa di Santo Stefano a Firenze, - nell'ambito di un progetto decorativo affidato ad Ambrogio di Baldese, forse maestro dell'Angelico - ma di questa opera come di altre precedenti alla sua vestizione religiosa non si hanno notizie certe.

Entrò quindi a far parte dei Domenicani osservanti, una corrente minoritaria formatisi all'interno dell'Ordine, in cui si osservava la Regola originale del fondatore, che richiedeva assoluta povertà e ascetismo. Non si conosce la data esatta in cui prese i voti, ma si può collocare tra il 1418 e il 1421, poiché ai novizi non era consentito di svolgere altra attività al di fuori della preparazione spirituale e solo in un pagamento del 1423 per un Crocifisso dell'Ospedale di Santa Maria Nuova (andato perduto) viene indicato come "frate Giovanni de' Frati di San Domenico da Fiesole", quindi già ordinato religioso.

Beato Angelico, Pala di San Domenico (part. Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli), 1425 ca., tempera su tavola; Fiesole, Chiesa di San Domenico

L'ordinazione sacerdotale risale probabilmente al periodo 1427 - 1429.

La più antica opera, legata alla committenza domenicana, venne richiesta al pittore dalle suore di San Pietro Martire di Firenze ed è attualmente conservata al Museo Nazionale di San Marco:

  • Trittico di san Pietro martire (1428 - 1429), tempera su tavola:[4] nell'opera ancora di concezione gotica, organizzata in comparti cuspidati secondo criteri di rigida simmetria, l'Angelico mostra di conciliare linguaggi diversi, dichiarando il proprio interesse per gli elementi stilistici tradizionali. Infatti, se la collocazione scalare dei santi e la loro volumetria manifestano una consapevole adesione alle più avanzate istanze della cultura prospettica, la chiusa concezione del gruppo centrale richiama l'impianto adottato da Masaccio nella Sant'Anna metterza (1424-1425; Firenze, Galleria degli Uffizi). Inoltre, il pittore presenta un attrazione verso l'ornato, il dettaglio, prezioso, le figure eleganti ed allungate (come nell'arte tardogotica), dall'altro è interessato a collocarle in uno spazio realistico, regolato dalle leggi della prospettiva, e a dare loro un volume corporeo percettibile e saldo. Nelle vesti dei santi sono pesanti e con pieghe che scendono rettilinee, i colori accesi e luminosi, proprio come nelle miniature e lo spazio profondo e misurabile, come suggerisce la disposizione dei piedi dei santi a semicerchio.

A qualche anno prima può essere collocata:

Tra le altre opere attribuite a questo periodo ci sono:

A San Domenico di Fiesole (1429-1440)

Entro il 1429 l'Angelico si trovava nel convento di San Domenico a Fiesole, dove il 22 ottobre venne registrato come "frate Johannes petri de Muscello" in una riunione del capitolo. Figurò inoltre in altre riunioni capitolari nel gennaio 1431, nel dicembre 1432, nel gennaio 1433 (come vicario al posto del priore assente) e nel gennaio 1435. Inoltre è documentato il 14 gennaio 1434 in un incarico secolare, come giudice per una stima, assieme al pittore Rossello di Jacopo Franchi, del dipinto di Bicci di Lorenzo e Stefano d'Antonio per San Niccolò Oltrarno; per decidere il compenso da dare agli artisti si ricorreva infatti spesso a perizie di altri affermati pittori.

Riguardo alla produzione artistica, tra gli anni venti e gli anni trenta del Quattrocento si dedicò ad alcune grandi pale per la chiesa di San Domenico, che gli valsero una notevole fama e spinsero altri istituti religiosi a commissionargli repliche e varianti.

Nel 1425 circa eseguì la prima delle tre tavole per gli altari della Chiesa di San Domenico: la cosiddetta Pala di Fiesole (opera rimaneggiata da Lorenzo di Credi nel 1501, che rifece lo sfondo) tra le prime opere certe dell'artista. Si tratta di una pala molto originale, dove sono ormai assenti le divisioni dei santi entro gli scomparti di un polittico, anche se dovevano essere presenti nelle cuspidi rimosse poi nel restauro cinquecentesco.

Beato Angelico, Annunciazione (ante 1435), tempera su tavola; Madrid, Museo del Prado

Successivamente si dedicò alle celebri Annunciazioni su tavola. Le prime furono probabilmente:

A queste opere seguì (o precedette), l'Annunciazione (1435 circa), conservata al Museo del Prado di Madrid e proveniente dal Convento di San Domenico a Fiesole. La pala ha un'impostazione transitoria tra il tardo gotico e il Rinascimento, ma è soprattutto nelle cinque storie della Vergine nella predella che il pittore operò con maggiore libertà e inventiva. Quest'opera, che risente fortemente delle novità masaccesche, presenta per la prima volta il particolare uso della luce diafana, che avvolge la composizione, esaltando i colori e le masse plastiche delle figure in modo da unificare l'immagine e che divenne una delle caratteristiche più evidenti del suo stile. L'Annunciazione, in cui l'arcangelo Gabriele preannuncia alla Vergine Maria che sarebbe diventata la madre di Cristo, era un tema sentito nella pittura fiorentina. Il Beato Angelico contribuì molto a coltivare questa tradizione, adottando disegni moderni e rettangolari e composizioni unificate, con la Vergine seduta in un'aperta loggia colonnata all'interno di un giardino recintato. Nella stessa opera, in secondo piano, appaiono le figure di Adamo ed Eva, a simboleggiare i primi peccatori a redenzione dei quali Dio si è fatto uomo, ma anche a sottolineare che Maria, assentendo all'Ave dell'angelo, trasforma il nome di "Eva" (Eva/Ave): Maria, dunque, è la nuova Madre dell'umanità.

Tra il 1432 e il 1435 eseguì il Giudizio Universale, un dipinto destinato a decorare la cimasa di un seggio. L'opera, legata stilisticamente ai modi di Lorenzo Monaco, presenta una scansione dei piani che dimostra un precoce interesse per un'impostazione prospettica dello spazio. Agli stessi anni risale forse la Deposizione, dipinta per Palla Strozzi per la Sagrestia di Santa Trinità e il piccolo pannello con l'Imposizione del nome a san Giovanni Battista, dove si notano già le caratteristiche della maturità dell'artista: figure dolci, tratto morbido, colori brillanti e accordate delicatamente, costruzione prospettica rigorosa.

Le opere di questo periodo sono spesso esercitazioni sul tema della luce, come l'abbagliante Incoronazione della Vergine (1432 circa), esposta alla Galleria degli Uffizi, o quella del Louvre, databile al 1434 - 1435. L'Incoronazione del Louvre fu la terza e ultima tavola per gli altari della chiesa di San Domenico a Fiesole, e in essa la luce costruisce le forme e le indaga in ogni minimo dettaglio.

Nel luglio del 1433, l'Arte dei Linaioli di Firenze commissionò a Beato Angelico la realizzazione di un Tabernacolo, stipulando questo contratto:

« MCCCCXXXIII a dí XI di luglio. Ricordo chome detto dí e' sopradetti Operai aloghorono a frate Guido, vocato frate Giovanni de l'ordine di sancto Domenicho da Fiesole, a dipigner uno tabernacolo di Nostra Donna nella detta art,. dipinto di dentro et di fuori con colori oro et azzurro et ariento de' migliori e più fini che si truovino con ogni sua arte et industria per tutto et per sua faticha et manifattura, per fi[orini] CLXXXX DX o quello meno che parrà alla sua conscientia. »

In questa opera la Vergine è di impronta masaccesca, mentre negli angeli apteri si rifà all'espressività della scultura ghibertiana.

Nel 1438 l'Angelico venne coinvolto nei fatti legati al trasferimento da San Domenico di Fiesole a San Marco di Firenze. Per Cosimo de' Medici, nel 1439 - 1440, andò a Cortona per donare ai confratelli del locale convento domenicano la vecchia pala d'altare di San Marco, opera tardogotica di Lorenzo di Niccolò. Nella cittadina l'Angelico aveva già lasciato due opere e in quell'occasione affrescò una lunetta sul portale della chiesa del convento con la Madonna con Gesù Bambino e i santi Domenico e Pietro Martire.

Probabilmente Angelico mantenne il suo laboratorio di San Domenico fino a buona parte del 1440, quando già aveva avviato e portato a buon punto la Pala di San Marco.

A San Marco di Firenze (1440-1445)

Beato Angelico, San Domenico di Guzman in adorazione di Gesù Cristo crocifisso (1442 ca.), affresco; Firenze, Museo Nazionale di San Marco

L'Angelico fu protagonista di quell'irripetibile stagione artistica che, sotto il patronato dei Medici, ebbe il culmine nel 1439 con il Concilio di Firenze e che vide grandi opere pubbliche tra cui lo stesso convento di San Marco.

Alcuni frati di San Domenico di Fiesole nel 1435 presero sede a Firenze, a San Giorgio alla Costa e un anno dopo, nel gennaio 1436, ebbero la sede di San Marco, dopo aver risolto un contenzioso coi monaci Silvestrini sugli stessi ambienti. Qui nel 1438 Michelozzo, su incarico di Cosimo de' Medici iniziò la costruzione di un nuovo convento, all'avanguardia sia dal punto di vista funzionale che architettonico. L'Angelico non seguì i compagni né a San Giorgio alla Costa né a San Marco, poiché era vicario a Fiesole. Verso il 1440 Cosimo il Vecchio gli dovette però affidare la direzione della decorazione pittorica del convento e la prima prova documentaria della presenza del pittore in San Marco risale al 22 agosto 1441.

Tra le tracce documentarie dell'Angelico a San Marco ci sono la partecipazione in Capitolo nell'agosto 1442 e nel luglio 1445, quando firmò con altri l'atto di separazione della comunità fiorentina da quella fiesolana di origine. Nel 1443 fu "sindicho" del convento, una funzione di controllo amministrativo.

L'intervento decorativo a San Marco fu deciso con l'assistenza di Michelozzo, che lasciò ampie pareti bianche da decorare, e fu un lavoro organico, che interessò tutti gli ambienti pubblici e privati del cenobio: dalla chiesa (la pala di San Marco sull'altare maggiore) al chiostro (quattro lunette e una Crocifissione), dal refettorio (Crocifissione distrutta nel 1554) alla sala capitolare (Crocifissione con i santi), dai corridoi (Annunciazione, Crocifissione con san Domenico e Madonna delle Ombre) fino alle singole celle. Alla fine il risultato fu la più estesa decorazione pittorica mai immaginata fino ad allora per un convento.

Beato Angelico, Trasfigurazione di Gesù Cristo (1438 - 1440), affresco; Firenze, Museo Nazionale di San Marco

La decorazione prevedeva in ogni cella dei frati un affresco con un episodio tratto dal Nuovo Testamento o una Crocifissione dove la presenza di san Domenico indicava ai frati l'esempio da seguire e le virtù da coltivare (prostrazione, compassione, preghiera, meditazione, ecc.).

Molto si è scritto circa l'autografia dell'Angelico per un complesso di decorazioni di così ampia portata, realizzato in tempi relativamente brevi. Gli affreschi del piano terra vengono concordemente attribuiti all'Angelico, in toto o in parte. Più incerta e discussa è l'attribuzione dei quarantatré affreschi delle celle e dei tre dei corridoio del primo piano. Se i contemporanei come Giuliano Lapaccini attribuiscono tutti gli affreschi all'Angelico, oggi, per un mero calcolo pratico del tempo necessario a un individuo per portare a termine un'opera del genere e per studi stilistici che evidenziano tre o quattro mani diverse, si tende a attribuire all'Angelico l'intera sovrintendenza della decorazione ma l'autografia di solo un ristretto numero di affreschi, mentre gli altri vennero dipinti su suo cartone o nel suo stile da allievi, tra cui Benozzo Gozzoli.

Gli affreschi di San Marco non furono solo una pietra miliare dell'arte rinascimentale, ma sono anche i più famosi ed amati del Beato Angelico. La loro forza deriva, almeno in parte, dall'assoluta armonia e semplicità, che consente di trascendere lo scopo immediato per il quale furono dipinti, e cioè quello della devota contemplazione fornendo spunti appropriati alla meditazione religiosa. Gli affreschi segnarono così una nuova fase dell'arte dell'Angelico, caratterizzata da una parsimonia nelle composizioni e da un rigore formale mai usati prima, frutto della raggiunta maturità espressiva dell'artista. I fatti evangelici vengono così letti con un'efficacia maggiore che in passato, scevra da distrazioni decorative superflue e adeguata più che mai alla concretezza narrativa e psicologica delle grandi opere di Masaccio. le figure sono poche e diafane, gli sfondi deserti oppure composti da architetture nitide inondate di luce e spazio, arrivando a toccare vertici di trascendenza. Le figure appaiono semplificate e alleggerite, la cromia più tenue e spenta. In tali contesti la forte plasticità di forma e colore, derivata da Masaccio, crea per contrasto un senso di viva astrazione. Spesso nelle scene compaiono santi domenicani come testimoni, che attualizzavano l'episodio sacro inserendolo nella gamma dei principi dell'Ordine.

Beato Angelico, San Tommaso d'Aquino (1442 ca.), affresco; Firenze, Museo di San Marco

Non si conosce la data di esecuzione delle singole opere di San Marco, ma in genere se ne stima l'esecuzione tra il 1437 (o 1438) e il 1441 circa la realizzazione della Pala di San Marco, per poi iniziare, verso il 1440 - 1441 appunto, gli affreschi del corridoio est, lato esterno (1-11), dove partecipò anche un aiuto (il Maestro della cella 2), molto vicino al Maestro, che supervisionò. Nel 1441 - 1442 è sicura la datazione della Crocifissione con i santi, nel capitolo. Per analogie stilistiche si rimanda al 1442 anche l'Adorazione dei Magi. Nello stesso periodo vennero probabilmente affrescate le celle dalla 24 alla 28, non di mano dell'Angelico, ma direttamente ispirate a quelle sul lato opposto e probabilmente supervisionate da vicino dal maestro.

Gli affreschi del chiostro paiono essere successivi alla Crocifissione della Sala Capitolare, e l'affresco del Calvario con san Domenico è di solito indicato come l'ultima opera del maestro prima della partenza per Roma (1445). Gli affreschi dalla cella 31 alla 37 non sono databili tramite prove e si sa solo che dovevano essere terminati nel 1445. La Madonna delle Ombre, mostra uno stile più maturo che viene attribuito a dopo il ritorno da Roma, negli anni 1450.

A Roma (1445-1449) e Orvieto (estate 1447)

In una data imprecisata, probabilmente nel 1445, l'Angelico venne convocato a Roma da papa Eugenio IV, che aveva vissuto ben nove anni a Firenze ed aveva avuto sicuramente modo di apprezzare la sua opera, anche perché aveva soggiornato nel Convento di San Marco. Quell'anno la sede dell'Arcidiocesi di Firenze divenne vacante e pare che, secondo voci insistenti, proprio all'Angelico fu offerto il pallio, il quale declinò offrendo un giudizio al papa circa la nomina invece di Antonino Pierozzi (gennaio 1446). Chiaro è il fatto che l'Angelico fosse intellettualmente stimato abbastanza da poter offrire consigli su una nomina al papa, come affermarono anche sei testimoni in occasione del processo di canonizzazione di Antonino, o addirittura da poter amministrare un'arcidiocesi.

L'Angelico stette a Roma per tutto il 1446 e il 1447, e risiedette nel Convento di Santa Maria sopra Minerva. A San Pietro l'Angelico avrebbe dipinto gli affreschi nell'abside della basilica e una cappella "parva" con Storie di Cristo, distrutti all'epoca di papa Giulio II. In quest'ultima cappella sappiamo che la decorazione doveva avere un carattere specialmente "umanistico", con una serie di ritratti di uomini illustri citati dal Vasari. Forse in città l'Angelico conobbe anche il pittore Jean Fouquet, impegnato a dipingere un ritratto del papa approssimativamente tra l'autunno del 1443 e l'inverno del 1446. Il 23 febbraio 1447 papa Eugenio morì e il 6 marzo venne eletto il suo successore Niccolò V. Se non esistono documenti legati all'attività dell'Angelico tra il 1445 e il 1446 (forse lavorò a una delle cappelle di San Pietro, più tardi distrutta), con l'arrivo di Niccolò sono ricordati tre ricevute di pagamento (datate dal 9 maggio al 1 giugno) per l'unica sua opera sicura che sopravviva a Roma, gli affreschi della Cappella Niccolina. Si tratta di tre pareti con le Storie di santo Stefano e san Lorenzo, della volta con Evangelisti e di otto figure a grandezza naturale con Padri della Chiesa sui lati, che vennero dipinti con il ricorso di vari aiuti, tra cui spiccava già la figura di Benozzo Gozzoli. In questi affreschi le figure solide, dai gesti pacati e solenni, si muovono in un'architettura maestosa. l'Angelico dovette essere in rapporti di grande familiarità col papa, lavorando nei suoi appartamenti, e sicuramente ebbe modo di venire coinvolto negli interessi umanistici e nei vasti orizzonti culturali di Niccolò V. Tali stimoli sembrano manifestarsi appieno nelle opere dipinte per la corte papale, dove lo stile sfarzoso rievoca concettualmente l'antica Roma imperiale.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storie di santo Stefano (Beato Angelico)
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storie di san Lorenzo (Beato Angelico)
Beato Angelico, Gesù Cristo giudice e angeli (1447), affresco; Orvieto, Cattedrale di S. Maria Assunta in Cielo, cappella di San Brizio

L'11 maggio 1447 l'Angelico e la sua bottega, con il consenso del papa, andarono ad Orvieto per trascorrere i mesi estivi e lavorare nella volta della Cappella della Madonna di San Brizio nella Cattedrale, dove il gruppo restò fino alla metà di settembre e dipinse due pennacchi con Gesù Cristo Giudice e Profeti. La velocità con cui vennero dipinte le vele testimonia l'ampio ricorso agli aiuti. L'autografia dell'Angelico è di solito confermata per la figura del Cristo, di un gruppo di angeli sulla sinistra e di una parte delle teste dei profeti seduti nel secondo spicchio. Le forme, sebbene abbiano attirato un interesse relativamente modesto della critica rispetto agli affreschi vaticani, sono caratterizzate da composizioni spaziose e da figure maestose.

Tornato l'Angelico a Roma, completò la Cappella Niccolina, entro il 1448. Il 1 gennaio 1449 era già impegnato in un altro appartamento del Vaticano, con la decorazione dello studio-biblioteca di Niccolò V, forse adiacente alla cappella Niccolina. Lo studio pare che fosse di ampiezza e difficoltà minore della cappella, e di esso non resta traccia perché venne distrutto durante un successivo ampiamento del palazzo. Nel giugno 1449 la decorazione doveva essere già a buon punto, poiché il principale assistente del maestro, il Gozzoli, ritornò ad Orvieto; entro la fine dell'anno o i primi mesi del 1450 la decorazione doveva essere terminata e l'Angelico tornò a Firenze.

Il rientro in Toscana (1450-1453/54)

Beato Angelico, Armadio degli Argenti (1451 - 1453), tempera su tavola; Firenze, Museo Nazionale di San Marco

Entro il 10 giugno 1450 l'Angelico era tornato in Toscana, dove venne nominato, in quella data, priore di San Domenico di Fiesole prendendo il posto del fratello defunto. Mantenne l'incarico di priore per la durata normale di due anni e nel marzo 1452 si trovava ancora a Fiesole, quando venne recapitata una lettera all'arcivescovo Antonino dal Provveditore al Duomo di Prato, che per chiedere l'Angelico ad affrescare la cappella maggiore della cattedrale pratese. Otto giorni dopo la richiesta venne formalizzata anche al pittore, che accettò di tornare col Provveditore a Prato per valutare le condizioni. L'Angelico trattò con quattro delegati e col podestà, ma dell'accordo non si fece niente (1 aprile 1452), probabilmente perché l'artista aveva già molte opere commissionate e non voleva sobbarcarsi un'impresa tanto grande. I lavori vennero poi affidati a Filippo Lippi.

Per gli anni successivi la documentazione è inesistente o scarsa. Alcuni, come Pope-Hennessy, indicano come prime opere dipinte dopo il rientro da Roma gli affreschi nel convento di San Marco dell'Annunciazione del corridoio Nord e della Madonna delle Ombre, dove avrebbe messo a frutto la lezione romana (altri invece li datano agli anni 1440). Analoga incertezza ruota attorno a una datazione tarda dell'Incoronazione della Vergine del Louvre, mentre è sicuramente documentabile a dopo il 1450 la Pala di Bosco ai Frati, commissionata da Cosimo de' Medici: nella predella è infatti dipinti san Bernardino da Siena con l'aureola, ma la sua santificazione risale appunto al 1450. Indiscussa è anche la datazione dell'Armadio degli Argenti, una serie di tavolette dipinte che componevano il doppio sportello di un armadio di ex-voto nella basilica della Santissima Annunziata, commissionato da Piero il Gottoso tra il 1451 e il 1453. In queste tavolette, con storie della Vita e Passione di Cristo, si ritrovano molti temi già affrontati anni prima dall'Angelico, ma sorprende come la sua inventiva, anche nella fase tarda della produzione, non accennasse a diminuire. Sebbene non tutte le tavolette sono di sua mano, alcune si distinguono per originalità compositiva, vivacità ed effetti spaziali e luminosi, come l'Annunciazione (tema ricorrente in tutta la produzione angelichiana) o la Natività.

Il 2 dicembre 1454 venne richiesto per una stima degli affreschi nel Palazzo dei Priori a Perugia assieme a Filippo Lippi e Domenico Veneziano, i tre pittori fiorentini maggiormente ammirati dell'epoca.

L'ultima opera dell'Angelico è in genere indicata nel tondo con l'Adorazione dei Magi, avviato forse nel 1455 e completato in seguito da Filippo Lippi.

La morte a Roma (1455)

Si pensa che nel 1453 o nel 1454 l'Angelico tornò a Roma, per realizzare probabilmente un'altra commissione papale della quale non si ha notizia certa. Morì a Roma il 18 febbraio 1455, poche settimane prima della scomparsa del suo mentore Niccolò V. Venne sepolto nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, ricca di testimonianze di personaggi fiorentini anche in seguito.

La sua lastra tombale è ancora oggi visibile, vicino all'altare maggiore. Vennero scritti due epitaffi, verosimilmente da Lorenzo Valla. Il primo, perduto, si doveva trovare su una lapide alla parete e recitava:

« La gloria, lo specchio, l'ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte. »

Una seconda epigrafe è posta sulla lastra tombale in marmo, dove è scolpito un rilievo del corpo del pittore con la tonaca entro una nicchia, eseguito nel 1455 da Isaia da Pisa, nella quale si legge:

(LA) (IT)
« NON MIHI SIT LAUDI QUOD ERAM VELUT ALTER APELLES, SED QUOD LUCRA TUIS OMNIA CHRISTE DABAM. ALTERA NAM TERRIS OPERA EXTANT, ALTERA CAELO, URBS ME JOHANNEM FLOS TULIT ETRURIAE. » « Qui giace il venerabile pittore Fra Giovanni dell'Ordine dei Predicatori. Che io non sia lodato perché sembrai un altro Apelle, ma perché detti tutte le mie ricchezze, o Cristo, a te. Per alcuni le opere sopravvivono sulla terra, per altri in cielo. La città di Firenze dette a me, Giovanni, i natali. »

Retaggio

L'importanza della sua opera si riflette: sia sui suoi collaboratori (Benozzo Gozzoli), sia su artisti non direttamente legati a lui (Filippo Lippi); dal suo modo di trattare la luce partiranno Piero della Francesca e Melozzo da Forlì.

Già pochi anni dopo la morte l'Angelico figura nel De Vita et Obitu B. Mariae del domenicano Domenico da Corella come:

« Angelicus pictor [...] Johannes nomine, non Jotto, non Cimabove minor. »

Poco dopo venne citato con Pisanello, Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Pesellino e Domenico Veneziano in un famoso poema di Giovanni Santi. Con l'avvento di Savonarola l'arte venne usata come mezzo di propaganda spirituale e la figura dell'Angelico, artista e frate, venne presa a modello dai seguaci del frate ferrarese. Di questa lettura, che presupponeva la superiorità artistica dell'angelico dovuta alla sua superiorità come uomo religioso si ha eco già nel primo racconto della vita dell'artista, pubblicato in un volume di eulogie domenicane di Leandro Alberti del 1517. Da quest'opera Vasari attinse il materiale per la biografia per Le Vite del 1550, integrata con i racconti dell'ottantenne Fra Eustachio che gli trasmise varie leggende legate agli artisti di San Marco.

Nei commentatori del XIX secolo la vita spirituale dell'Angelico si tinse di un romantico e leggendario, come si trova in vari scrittori. Nel XX secolo la sua figura è stata meglio contestualizzata ponendola tra i padri del Rinascimento fiorentino, coloro che svilupparono il nuovo linguaggio che si diffuse in tutta Europa.

L'Angelico è stato beatificato nel 1984 ed è considerato il protettore degli artisti.

Culto

Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982 ha concesso il suo culto liturgico a tutto l'Ordine e il 18 febbraio 1984 lo ha proclamato patrono universale degli artisti. Lo stesso pontefice nella Lettera agli artisti del 4 aprile 1999, ponendolo come modello per gli artisti di ogni tempo, scrive:

« L'artista, quando plasma un capolavoro, non soltanto chiama in vita la sua opera, ma per mezzo di essa, in un certo modo, svela anche la propria personalità. [...] Modello eloquente di una contemplazione estetica che si sublima nella fede sono, ad esempio, le opere del Beato Angelico”. »

Opere

Dipinti

Elenco dei dipinti di Beato Angelico
Immagine Oggetto Oggetto
d'insieme
Soggetto Titolo Materia e
tecnica
Misure
cm
Datazione Collocazione Località Stato Attribuzione
e note
USA Princeton UniArtMu B.Angelico S.Girolamo-1620ca.jpg Dipinto San Girolamo penitente tempera su tavola 56.5x41.2 1420 ca. University Art Museum Princeton bandiera Stati Uniti Bibliografia
Firenze GalUffizi B.Angelico Tebaide 1420ca.jpg Dipinto Tebaide tempera su tavola 73.5 × 208 1420 ca. Galleria degli Uffizi Firenze bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche a Gherardo Starnina od a Lorenzo Monaco
USA NewYork MetMu B.Angelico CrocifissioneGriggs 1420-23.jpg Dipinto Crocifissione di Gesù Cristo Crocifissione Griggs tempera su tavola 63.8 x 48.3 1420-1423 ca. Metropolitan Museum New York bandiera Stati Uniti Bibliografia
CHE Riggisberg Abegg-Stiftung B.Angelico AdorazioneMagi 1423-24.jpg Dipinto Adorazione dei Magi tempera su tavola 1423-1424 ca. Abegg-Stiftung Riggisberg bandiera Svizzera Bibliografia
Assisi MuS.Francesco B.Angelico S.AntonioPadova 1424ca.jpg Dipinto San Francesco d'Assisi tempera su tavola 12.4 × 9.5 1424 ca. Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco Assisi bandiera Italia Bibliografia
Angelico, pala di fiesole, full.jpg Pala d'altare, elemento d'insieme Pala di San Domenico e parti smembrate Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli e santi Pala di San Domenico tempera su tavola 212 x 237 1425 ca. Convento di San Domenico Fiesole bandiera Italia Bibliografia
Beato angelico, predella della pala di fiesole 01.jpg Scomparti di predella, elementi d'insieme (5) Pala di San Domenico e parti smembrate Gesù Cristo risorto fra angeli, santi e beati Pala di San Domenico tempera su tavola 1425 ca. National Gallery Londra bandiera Regno Unito Bibliografia
Parma GalNaz B.Angelico MadUmilta 1425-30.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino tra santi Madonna dell'Umiltà tempera su tavola 128.8 × 68.2 1425-1430 ca. Galleria Nazionale Parma bandiera Italia Bibliografia
RUS S.Pietroburgo MuErmitage Tabernacolo-Cristo+angeli 1425-30ca.jpg Tronetto per esposizione eucaristica Gesù Cristo redentore benedicente e sei angeli Tabernacolo con Cristo e angeli tavola 65 x 32.5 1425-1430 ca. Museo dell'Ermitage San Pietroburgo bandiera Russia Bibliografia
USA Princeton B.PiaseckaFoundation B.Angelico MadonnaUva 1426-27ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino Madonna dell'uva tempera su tavola 1426-1427 ca. Barbara Piasecka Johnson Foundation Princeton bandiera Stati Uniti Bibliografia
USA FortWorth KimbellArtMu S.GiacomoMag-liberaErmogene 1426-29ca.jpg Dipinto San Giacomo Maggiore libera Ermogene tempera su tavola 26.8 x 23.8 1426-1429 ca. Kimbell Art Museum Fort Worth bandiera Stati Uniti Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico TritticoS.PietroMartire 1428-29.jpg Trittico Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi Trittico di san Pietro martire tempera su tavola 152.5 x 172 1428-1429 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia, eseguito con la bottega
Forlì PinCiv B.Angelico Natività+OrazioneCristoOrto 1428-29.jpg Scomparti di predella (2) Natività di Gesù; Orazione di Gesù Cristo nell'orto di Gethsemani tempera su tavola 28 x 18,9; 28 x 18,8 1428-1429 Pinacoteca Civica Forlì bandiera Italia Bibliografia
Fra Angelico 002.jpg Scomparto di predella Imposizione del nome a san Giovanni Battista tempera su tavola 26 x 24 1428-1430 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze BeatoAngelico TritticoCertosaGalluzzo 1428-1430.JPG Trittico Trittico della Certosa del Galluzzo Madonna con Gesù Bambino in trono e santi; Trinità; Annunciazione Trittico della Certosa del Galluzzo tempera su tavola 189 x 239 1428-1430 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
VAT PinVat B.Angelico Stimmate-S.Francesco 1428-30a.jpg Scomparto di predella Trittico della Certosa del Galluzzo San Francesco d'Assisi riceve le stimmate tempera su tavola 27,5 × 26 1428-1430 Pinacoteca Vaticana Città del Vaticano bandiera Città del Vaticano Bibliografia
USA NewYork Coll.R.Feygen B.Angelico S.Lucia+madre-TombaS.Agata 1428-30ca.jpg Dipinto Santa Lucia e la madre davanti alla tomba di sant'Agata tempera su tavola 24.7 × 21.6 1428-1430 ca. Collezione Richard L. Feygen New York bandiera Stati Uniti Bibliografia, eseguito da o con la bottega
Cortona MuDi BAngelico Annunciazione 1430-bis.jpg Pala d'altare Annunciazione; Storie di Maria Vergine Annunciazione di Cortona tempera su tavola 175 x 180 1430 ca. Museo Diocesano Cortona bandiera Italia Bibliografia
FRA Parigi MuLouvre B.Angelico Decap.S.Giov.Batt+banchettoErode 1430ca.jpg Scomparto di predella Decapitazione di san Giovanni Battista, Banchetto d'Erode Antipa tempera su tavola 21 x 32 1430 ca. Museo del Louvre Parigi bandiera Francia Bibliografia
GER Francoforte StädelschesKunst B.Angelico Mad+Bamb+angeli 1430ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino in trono e dodici angeli tempera su tavola 37 × 27 1430 ca. Staedelsches Kunstinstitut Francoforte sul Meno bandiera Germania Bibliografia
Fiesole Conv.S.Domenico B.Angelico Cristocrocifisso 1430ca.jpg Dipinto murale Gesù Cristo crocifisso affresco 1430 ca. Convento di San Domenico, sala capitolare Fiesole bandiera Italia Bibliografia
USA Washington NatGal B.Angelico Madonna-Umiltà 1430ca..jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino e angeli Madonna dell'Umiltà tempera su tavola 60.7 x 45.2 1430 ca. National Gallery of Art Washington bandiera Stati Uniti Bibliografia
USA Cambridge FoggArtMu B.Angelico Mad+Babino 1430ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino tempera su tavola 40.3 x 30.8 1430 ca. Fogg Art Museum Cambridge bandiera Stati Uniti Bibliografia, attribuita alla bottega o a Zanobi Strozzi
USA Pasadena NortonSimonMu B.Angelico Mad+Bambino 1430post.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino tempera su tavola 46 x 38.1 1430 post Norton Simon Museum Pasadena bandiera Stati Uniti Bibliografia
Angelico, pala di annalena con predella.jpg Pala d'altare Madonna con Gesù Bambino in trono e santi; Storie dei santi Cosma e Damiano Pala di San Vincenzo d'Annalena tempera su tavola 180 x 202 1430-1435 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia, predella eseguita dalla bottega
CHE Berna Kunstmuseum B.Angelico Mad+Bamb 1430-35ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino tempera su tavola 46 × 34.8 1430-1435 ca. Kunstmuseum Berna bandiera Svizzera Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Rreliquiario-Incoronazione 1431-34.jpg Reliquiari (3) Quattro reliquari dipinti per Santa Maria Novella Storie di Maria Vergine tempera su tavola 1431-1434 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
USA Boston Gardner Mu B.Angelico Reliquiario-Morte+assunzione 1431-34.jpg Reliquiario Quattro reliquari dipinti per Santa Maria Novella Transito ed assunzione di Maria Vergine tempera su tavola 62 x 38,5 1431-1434 Isabella Stewart Gardner Museum Boston bandiera Stati Uniti Bibliografia
S.GiovanniValdarno MuBa BeatoAngelico Annunciazione 1430-1432.jpg Pala d'altare Annunciazione; Storie di Maria Vergine Annunciazione di San Giovanni Valdarno o Pala di Montecarlo tempera su tavola 195 x 158 1432 ca. Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie San Giovanni Valdarno bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche a Zanobi Strozzi
Firenze BeatoAngelico DeposizioneCroce 1425-1440.jpg Dipinto Deposizione di Gesù Cristo dalla croce Pala di Santa Trinita o Deposizione Strozzi affresco 277 x 280 1432 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia, eseguita con Lorenzo Monaco
Fra Angelico 081 480.jpg Pala d'altare Pala di Sant'Egidio Incoronazione di Maria Vergine Pala di Sant'Egidio tempera su tavola 112 x 114 1432 ca. Galleria degli Uffizi Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Sposalizio+MorteMaria 1432ca.jpg Predella Pala di Sant'Egidio Sposalizio e morte di Maria Vergine Pala di Sant'Egidio tempera su tavola 1432 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Fra Angelico 009.jpg Pala d'altare Giudizio Universale tempera su tavola 105 x 210 1432-1435 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico TabernacoloLinaioli 1433ca.jpg Edicola devozionale Madonna con Gesù Bambino in trono e santi Tabernacolo dei Linaioli tempera su tavola 1433-1434 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Madrid MuThyssen-Bornemisza B.Angelico Mad.Umiltà 1433-35.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli Madonna dell'Umiltà tempera su tavola 1433-1435 Museo Thyssen-Bornemisza Madrid bandiera Spagna Bibliografia
FRA MuLouvre B.Angelico IncoronazioneMaria 1434-35.jpg Pala d'altare Incoronazione di Maria Vergine; Storie di san Domenico tempera su tavola 213×211 1434-1435 Museo del Louvre Parigi bandiera Francia Bibliografia
Angelico, prado.jpg Pala d'altare Annunciazione; Storie di Maria Vergine Annunciazione del Prado tempera su tavola 194 x 194 1435 ante Museo del Prado Madrid bandiera Spagna Bibliografia
RUS S.Pietroburgo MuErmitage Mad+Bamb+S.Domenico+S.TommasoAquino 1435.jpg Dipinto murale Madonna con Gesù Bambino in trono tra due santi affresco staccato 196 × 184 1435 ca. Museo dell'Ermitage San Pietroburgo bandiera Russia Bibliografia
Firenze GalUffizi B.Angelico Mad.Pontassieve 1435ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino in trono Madonna di Pontassieve tempera su tavola 134 × 59 1435 ca. Galleria degli Uffizi Firenze bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche alla scuola
GER Dresda Gemäldegalerie B.Angelico Annunciazione 1435ca.jpg Dipinto Annunciazione tempera su tavola 27.5 × 44 1435 ca. Gemäldegalerie Alte Meister Dresda bandiera Germania Bibliografia
Firenze Ch.S.Niccolò-ceppo B.Angelico Cristocrocifisso+santi 1435ca.jpg Croce dipinta, frammento Gesù Cristo crocifisso tra san Nicola di Bari e san Francesco d'Assisi tempera su tavola 210 × 186 1435 ca. Chiesa di San Niccolò del Ceppo Firenze bandiera Italia Bibliografia
Cortona MuDi B.Angelico Polittico 1435-37.jpg Polittico Madonna con Gesù Bambino in trono e santi Polittico di Cortona tempera su tavola 218 x 240 1435-1437 Museo Diocesano Cortona bandiera Italia Bibliografia
USA Coll.privata B.Angelico Cristoredentore 1435-37.jpg Dipinto ottagonale Gesù Cristo Redentore tempera su tavola 29.5 × 29 1435-1437 ca. Collezione privata bandiera Stati Uniti Bibliografia, attribuita alla bottega
USA Houston MuFineArts B.Angelico TentazioneS.AntonioAb 1435-40ca.jpg Scomparto di predella Tentazione di sant'Antonio abate tempera su tavola 19.7 × 28.1 1435-1440 ca. Museum of Fine Arts Houston bandiera Stati Uniti Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Mad+Bambino 1435-40.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino, due angeli e Gesù Cristo in pietà' tempera su tavola 101 x 49 1435-1440 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia, attribuita alla bottega, o a Zanobi Strozzi, o Andrea di Giusto
HRV StrossmayerovaGalerija B.Angelico StimmateS.Francesco 1436-37.jpg Scomparto di predella San Francesco d'Assisi riceve le stimmate, Martirio di san Pietro Martire tempera su tavola 1436-1437 Strossmayerova Galerija Zagabria bandiera Croazia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico CompiantoCristomorto 1436-41.jpg Dipinto Compianto su Gesù Cristo morto Compianto della Croce al Tempio tempera su tavola 105×164 1436-1441 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
VAT PinVat B.Angelico Mad+Bamb+S.Domenico+S.CaterinaAlessandria 1437ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli e santi Domenico e Caterina d'Alessandria tempera su tavola 1437 ca. Pinacoteca Vaticana Città del Vaticano bandiera Città del Vaticano Bibliografia
NLD Amsterdam Rijksmuseum Mad.Giglio 1437-40.jpg Dipinto, frammento Madonna con Gesù Bambino Madonna del giglio tempera su tavola 74 × 61 1437-1440 Rijksmuseum Amsterdam bandiera Paesi Bassi Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Mad.ombre 1438-39ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Madonna con Gesù Bambino in trono e santi Madonna delle Ombre affresco 195 × 273 1438-1439 ca. Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
GER Lipsia MubildendenKünste B.Angelico S.Giov.Battista 1438-40.jpg Dipinto, frammento San Giovanni Battista tempera su tavola 10.3 x 17.8 1438-1440 Museum der bildenden Künste Lipsia bandiera Germania Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico NoliMeTangere 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Noli me tangere affresco 180 × 146 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 1 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Compianto-Cristomorto 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Compianto su Gesù Cristo morto affresco 192 × 160.5 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 2 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico Annunciazione 1438ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Annunciazione Annunciazione della cella 3 affresco 176 x 148 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 3 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico Trasfigurazione 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Trasfigurazione di Gesù Cristo affresco 181 x 152 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 6 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Cristoderiso 1438-40.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Gesù Cristo deriso con la Madonna e san Domenico Guzman affresco 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 7 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Angelo-annuncia-Resurrezione 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Angelo annuncia la resurrezione di Gesù Cristo alle pie donne affresco 181 x 151 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 8 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico IncoronazioneMaria 1438-40.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Incoronazione di Maria Vergine con santi affresco 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 9 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico PresentazioneGesùTempio 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Presentazione di Gesù al Tempio affresco 151 x 131 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 10 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Cristo-simboliPassione+Madonna+S.TommasoAquino 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Gesù Cristo in pietà con simboli della Passione, la Madonna e san Tommaso d'Aquino affresco 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 26 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico DiscorsoMontagna 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Discorso della montagna affresco 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 32 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico AdorazioneMagi 1438-40ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Adorazione dei Magi; Gesù Cristo in pietà affresco 175 x 357 1438-1440 ca. Museo di San Marco, cella 39 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico PalaS.Marco 1438-43.jpg Dipinto, elemento d'insieme Pala di San Marco Madonna con Gesù Bambino in trono, angeli e santi Pala di San Marco tempera su tavola 220 × 227 1438-1443 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
776px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, guarigione di palladia.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Santi Cosma e Damiano guariscono Palladia, San Damiano riceve un dono da Palladia tempera su tavola 36.5 × 46.7 1438-1443 National Gallery of Art Washington bandiera Stati Uniti Bibliografia
736px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, davanti a lisius.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Santi Cosma e Damiano con i loro fratelli davanti a Lisia tempera su tavola 37.6 × 46.6 1438-1443 Alte Pinakothek Monaco di Baviera bandiera Germania Bibliografia
800px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, salvataggio.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Lisia posseduto dai demoni e santi Cosma e Damiano gettati in mare tempera su tavola 38 × 46 1438-1443 Alte Pinakothek Monaco di Baviera bandiera Germania Bibliografia
765px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, condanna.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Santi Cosma e Damiano vanamente condannati al rogo tempera su tavola 37 × 46 1438-1443 National Gallery Dublino bandiera Irlanda Bibliografia
Entombment of Christ (Fra Angelico).jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro Pietà tempera su tavola 37.9 x 46.4 1438-1443 Alte Pinakothek Monaco di Baviera bandiera Germania Bibliografia
767px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, crocefissione.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Crocifissione dei santi Cosma e Damiano tempera su tavola 38.1 × 46 1438-1443 Alte Pinakothek Monaco di Baviera bandiera Germania Bibliografia
757px-Fra Angelico 066.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Martirio dei santi Cosma e Damiano tempera su tavola 37.3 × 46.1 1438-1443 Museo del Louvre Parigi bandiera Francia Bibliografia
766px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, sepoltura.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Sepoltura dei santi Cosma e Damiano tempera su tavola 37 × 45 1438-1443 Museo di S. Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
800px-Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, healing.jpg Scomparto di predella Pala di San Marco Guarigione del diacono Giustiniano tempera su tavola 37 × 45 1438-1443 Museo di S. Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Cortona ChS.Domenico B.Angelico Mad+Bamb+Santi 1439-40.JPG Dipinto murale Madonna con Gesù Bambino, san Domenico e san Pietro martire affresco 1439-1440 ca. Chiesa di S. Domenico Cortona bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco BeatoAngelico Annunciazione 1440ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Annunciazione Annunciazione del corridoio Nord affresco 230 x 321 1440 ca. Museo di San Marco, corridoio settentrionale Firenze bandiera Italia Bibliografia
USA NewYork MetMu B.Angelico Crocifissione+santi 1440ca.jpg Dipinto Crocifissione di Gesù Cristo tra santi tempera su tavola 34 x 50.2 1440 ca. Metropolitan Museum New York bandiera Stati Uniti Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico NativitàGesù 1440-41ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Natività di Gesù affresco 193 × 164,5 1440-1441 ca. Museo di San Marco, cella 5 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico ComunioneApostoli 1440-42.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Comunione degli Apostoli Istituzione dell'Eucaristia affresco 200 × 248 1440-1442 Museo di San Marco, cella 35 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Pisa MulNazS.Matteo B.Angelico Cristobenedicente 1440-45.jpg Stendardo processionale Gesù Cristo redentore benedicente lino 193 × 78 1440-1445 Museo Nazionale di San Matteo Pisa bandiera Italia Bibliografia
FRA Parigi MuLouvre B.Angelico Cristocrocifisso+santi 1440-45.jpg Dipinto murale Gesù Cristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni apostolo e san Domenico Calvario affresco staccato 435 x 260 1440-1445 Museo del Louvre Parigi bandiera Francia Bibliografia
GBR Londra HamptonCourtPalace B.Angelico S.Pietromartire 1440-45.jpg Dipinto San Pietro martire temepra su tavola 25.5 × 12.2 1440-1445 Hampton Court Palace, Royal Collection Londra bandiera Regno Unito Bibliografia
USA Washington NatGal B.Angelico+F.Lippi AdorazioneMagi 1440-1455ca.jpg Dipinto Adorazione dei Magi Tondo Cook tempera su tavola 137.3 1440-1455 ca. National Gallery of Art Washington bandiera Stati Uniti Bibliografia, eseguita con Filippo Lippi
Firenze MuS.Marco B.Angelico CrocifissioneCristo 1441-1442.jpg Dipinto murale Dipinti murali del Convento di San Marco Crocifissione di Gesù Cristo e santi affresco 550 x 950 1441-1442 Museo di San Marco, sala capitolare Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Crocifisso+Mad+Santi 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Gesù Cristo crocifisso tra la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Domenico e san Gerolamo affresco 1442 ca. Museo di San Marco, cella 4 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Crocifisso+S.Domenico-cella17 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco San Domenico in adorazione di Gesù Cristo crocifisso affresco 1442 ca. Museo di San Marco, cella 17 Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico S.DomenicoadorazioneCrocifisso 1438-40.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco San Domenico di Guzman in adorazione di Gesù Cristo crocifisso Crocifissione del chiostro di San Marco affresco 340 x 155 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
San tommaso d'aquino con la summa, angelico san marco.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco San Tommaso d'Aquino affresco 340 x 155 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Cristo-pellegrino+2domenicani 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Gesù Cristo come pellegrino accolto da due domenicani affresco 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico S.Domenico-mostraRegola 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco San Domenico che mostra la regola dell'Ordine affresco staccato 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico S.PietroMartire-ingiungeSilienzio 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco San Pietro Martire ingiunge il silenzio affresco 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
Firenze MuS.Marco B.Angelico Cristo-pieta 1442ca.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali del Convento di San Marco Gesù Cristo in pietà affresco 1442 ca. Museo di San Marco, chiostro di S. Antonino Firenze bandiera Italia Bibliografia
Roma MuPalVenezia B.Angelico VoltoCristo 1445-50ca.jpg Dipinto murale Volto di Gesù Cristo affresco staccato 37 × 29 1445-1450 ca. Museo Nazionale del Palazzo di Venezia Roma bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche a Benozzo Gozzoli
USA Boston MuFineArts B.Angelico Mad+Bamb+angeli+santi+donatori 1446-49.jpg Dipinto ottagonale Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi, angeli e donatore tempera su tavola 1446-1449 ca. Museum of Fine Arts Boston bandiera Stati Uniti Bibliografia
Angelico, cappella di san brizio 02.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali della cappella di San Brizio Gesù Cristo giudice e angeli affresco 1447 Cattedrale di Santa Maria Assunta, Cappella di San Brizio, volta Orvieto bandiera Italia Bibliografia
Orvieto Duomo B.Angelico Porfeti 1447.jpg Dipinto murale, elemento d'insieme Dipinti murali della cappella di San Brizio Profeti affresco 1447 Cattedrale di Santa Maria Assunta, Cappella di San Brizio, volta Orvieto bandiera Italia Bibliografia
Perugia GalNazUmbria B.Angelico PolitticoPerugia 1447-48.jpg Polittico Madonna con Bambino in trono e angeli, Santi; Storie san Nicola di Bari Polittico di Perugia o Guidalotti tempera su tavola 1447-1448 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria Perugia bandiera Italia Bibliografia
VAT MuVa AppGiulioII Cap.Niccolina B.Angelico Evangelisti+simboli 1447-1449.jpg Ciclo di dipinti murali Dipinti murali della Cappella di Niccolò V Quattro evangelisti e simboli affresco 1447-1449 Appartamento di Giulio II, Cappella Niccolina Città del Vaticano bandiera Città del Vaticano Bibliografia
Roma MuVa AppGiulioII Cap.Niccolina B.Angelico S.LorenzoordinatoDiacono 1447-1449.jpg Ciclo di dipinti murali Dipinti murali della Cappella di Niccolò V Storie di san Lorenzo affresco 271 x 1080 1447-1449 Appartamento di Giulio II, Cappella Niccolina Città del Vaticano bandiera Città del Vaticano Bibliografia
Roma MuVa AppGiulioII Cap.Niccolina B.Angelico S.StefanocacciatoCitta+Lapidazione 1447-1449.jpg Ciclo di dipinti murali Dipinti murali della Cappella di Niccolò V Storie di santo Stefano affresco 1447-1449 Appartamento di Giulio II, Cappella Niccolina Città del Vaticano bandiera Città del Vaticano Bibliografia
Roma Ch.S.MariasopraMinerva B.Angelico Mad+Bambino 1448-49ca.jpg Stendardo processionale Madonna con Gesù Bambino e colomba dello Spirito Santo tempera su seta trasportata su tavola 254 × 130 1448-1449 ca. Chiesa di Santa Maria sopra Minerva Roma bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche a Benozzo Gozzoli
Bergamo Acc.Carrara B.Angelico Mad.Umiltà 1449-50ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino e angeli Madonna dell'Umiltà tempera su tavola 34,7 x 29,4 1449-1450 ca. Accademia Cararra Bergamo bandiera Italia Bibliografia, attribuita anche a Benozzo Gozzoli
Livorno Duomo B.Angelico Cristo-coronatospine 1450.ca.jpg Dipinto Gesù Cristo incoronato di spine tempera su tavola 55 x 39 1450 ca. Museo Civico "Giovanni Fattori" Livorno bandiera Italia Bibliografia
Berlino BeatoAngelico GiudizioUniversale 1450.jpg Trittico Giudizio Universale Trittico del Giudizio Universale di Berlino tempera su tavola 103 x 121 1450 ca. Gemäldegalerie Berlino bandiera Germania Bibliografia, eseguito con la bottega
Torino Gal.Sabauda B.Angelico Mad+Bambino 1450ca.jpg Dipinto Madonna con Gesù Bambino in trono tempera su tavola 100 × 66 1450 ca. Galleria Sabauda Torino bandiera Italia Bibliografia
USA Washington NatGal B.Angelico+J.Sellaio DeposizioneCristosepolcro 1450ca.jpg Dipinto Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro tempera su tavola 88.9 × 54.9 1450 ca. National Gallery of Art Washington bandiera Stati Uniti Bibliografia, eseguita con Jacopo del Sellaio
Firenze MuS.Marco B.Angelico PalaBoscoFrati 1450post.jpg Pala d'altare Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi; Gesù Cristo in pietà tra santi Pala di Bosco ai Frati tempera su tavola 174 × 174 1450 post Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
Angelico, trittico del giudizio universale, ascensione e pentecoste.jpg Trittico Giudizio Universale; Pentecoste; Ascensione Trittico del Giudizio Universale di Roma tempera su tavola 55 x 75.5 1450-1455 ca. Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini Roma bandiera Italia Bibliografia, eseguito con la bottega
Armadio degli argenti, 03.jpg Pannelli dipinti di sportelli per armadio (35) Storie di Gesù Cristo Armadio degli Argenti tempera su tavola 1451-1453 Museo di San Marco Firenze bandiera Italia Bibliografia
USA Cambridge FoggArtMu Cristocifisso+dolenti+card.Torquemada 1453-54ca.jpg Dipinto, elemento d'insieme Trittico smembrato con al centro la Crocifissione del Fogg Art Museum Gesù Cristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni evangelista e il cardinale Juan de Torquemada tempera su tavola 96.6 x 42.5 x 6.5 1453-1454 ca. Fogg Art Museum Cambridge bandiera Stati Uniti Bibliografia
USA NewYork Coll.R.Feygen B.Angelico S.Sisto 1453-54ca.jpg Dipinto, elemento d'insieme Trittico smembrato con al centro la Crocifissione del Fogg Art Museum San Sisto tempera su tavola 46.1 × 15.7 1453-1454 ca. Collezione Richard L. Feygen New York bandiera Stati Uniti Bibliografia
USA NewHaven YaleUniversityArtGal B.Angelico SognoInnocenzoIII 1453-55ca.jpg Scomparto di predella Sogno di Innocenzo III e apparizione dei santi Pietro e Paolo a san Domenico tempera su tavola 1453-1455 ca. Yale University Art Gallery New Haven bandiera Stati Uniti Bibliografia

Dipinti perduti o andati distrutti

Miniatura

Disegni

Dell'Angelico si conservano anche numerosi disegni, conservati nelle raccolte di tutto il mondo, tra cui il Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi, il Graphische Sammlung Albertina di Vienna, il Départment des Arts Graphiques del Louvre, il Kupferstichkabinett di Berlino, ecc.

Note
  1. Cfr. Giorgio Vasari, 1568, p. 381
  2. Cfr. T.S. Centi, 1984, pp. 5-53, il quale difende la data di nascita tradizionale del pittore, ora generalmente rifiutata dalla maggioranza degli studiosi, che invece la situa intorno al 1386, mentre C. Gilbert, 1984, p. 283, determina che il 1400 possa essere l'ultimo anno possibile per la sua nascita.
  3. Cfr. Orlandi, 1964, pp. 2-5, 174-179, doc. VIII.
  4. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri"
Fonti
  • Giorgio Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti (1568), col. "Mammut Gold", Editore: Newton Compton, Milano 2016, pp. 381-388
Bibliografia
  • Gabriele Bartz, Beato Angelico, col. "Maestri dell'Arte Italiana", Editore Konemann, Colonia 1998 ISBN 9783829045476
  • I. Maione, Fra Giovanni Dominici e il Beato Angelico, in "L'arte", XVII (1914), pp. 281-88 e 361-68.
  • Luciano Berti et al. (a cura di), Mostra delle opere del Beato Angelico nel quinto centenario della morte (1455 - 1955), 1955
  • Luciano Berti, Beato Angelico, "I maestri del Colore", Editore Fabbri, 1964.
  • Luciano Berti, Beato Angelico, in Enciclopedia Europea, vol. 2, Editore: Garzanti, Milano 1978, pp. 184-185
  • T.S. Centi, Il Beato Giovanni Pittore Angelico, Siena 1984,
  • Guido Cornini, Beato Angelico, col. "Art Dossier", Editore: Giunti, Firenze 2000 ISBN 9788809016026
  • C. Gilbert, The Conversion of fra Angelico, in "Scritti di storia dell'arte in onore di R. Salvini", Firenze 1984
  • S. Orlandi, Beato Angelico. Monografia storica della vita e delle opere, Firenze 1964
  • John Pope-Hennessy, Beato Angelico, Editore Scala, Firenze 1981.
  • G. Bonsanti, Beato Angelico. Catalogo completo, "Biblioteca d'arte", Editore Octavo-Franco Cantini, Firenze 1998.
  • John Spike, Angelico, Milano 1996.
Collegamenti esterni