Calendario Romano Generale

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Il Calendario Romano Generale è il calendario universale di tutte le chiese di Rito romano. Le Solennità, le Feste e le Memorie iscritte in questo calendario si celebrano in tutte le parrocchie che seguono questo Rito. È il calendario più diffuso del mondo cristiano adattandosi nella forma alle particolarità locali e religiose.

Il Calendario Romano Generale, come il Calendario Ambrosiano Comune e qualsiasi altro calendario rituale, disciplina il calendario temporale e santorale, ossia le festività mobili, le solennità, le feste e le memorie in relazione fra loro secondo le precedenze liturgiche. Si prenda ad esempio la solennità di San Giuseppe e dell'Annunciazione. Oppure quelle festività che cadendo nelle Domeniche di Avvento, Quaresima o del Tempo pasquale sono trasferite al lunedì successivo. O ancora quelle festività che per dare precedenza alla Domenica non vengono celebrate o al contrario hanno la precedenza sulla Domenica come la solennità dell'Immacolata concezione. Vedi sotto la tabella delle precedenze liturgiche.

Gennaio

Domenica dopo l'Epifania:[2] Battesimo del Signore - Festa

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Lunedì dopo Pentecoste: Maria Madre della Chiesa - Memoria[3]
Prima domenica dopo Pentecoste: Santissima Trinità - Solennità
Domenica dopo la Santissima Trinità:[4] Santissimo Corpo e Sangue di Cristo - Solennità

Giugno

Venerdì dopo la seconda domenica dopo Pentecoste: Sacratissimo Cuore di Gesù – Solennità
Sabato dopo la seconda domenica dopo Pentecoste: Cuore Immacolato di Maria – Memoria[5]

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

'Ultima domenica del Tempo Ordinario ' Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo - Solennità

Dicembre

Domenica fra l'Ottava di Natale oppure, se non c'è nessuna domenica, il 30 dicembre: Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - Festa

Note
  1. Dove non è festa di precetto si celebra la domenica dopo il 1º gennaio.
  2. Nei luoghi dove l'Epifania non è di precetto e questa cade la domenica 7 o 8 gennaio, il Battesimo del Signore viene trasferito al lunedì seguente 8 o 9 gennaio.
  3. Negli anni in cui questa memoria coincide con un'altra memoria obbligatoria, bisogna celebrare a scelta una delle due, ma non si può celebrare la liturgia feriale.
  4. Trasferita, dove non è festa di precetto, alla domenica successiva.
  5. Inizialmente memoria facoltativa, la celebrazione è stata resa obbligatoria il 1º gennaio 1996 da papa Giovanni Paolo II: Memoria obbligatoria della celebrazione del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine su polopbe.it. URL consultato il 10 giugno 2016 (archiviato dall'url originale in data 4 agosto 2016) Negli anni in cui questa memoria coincide con un'altra memoria obbligatoria, come è accaduto nel 2014 (28 giugno, S. Ireneo) e nel 2015 (13 giugno, S. Antonio da Padova), bisogna celebrare a scelta una delle due, ma non si può celebrare la liturgia feriale.
Voci correlate