Papa Benedetto VI
Benedetto VI Papa | |
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Ritratto di papa Benedetto VI[1] | |
Morte | Roma giugno 974 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Basilica di San Pietro |
Informazioni sul papato | |
134° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
dicembre 972 |
Consacrazione | 19 gennaio 973 |
Fine del pontificato |
giugno 974 (per decesso) |
Durata del pontificato |
1 anno, 4 mesi e 12 giorni |
Predecessore | Giovanni XIII |
Successore | Benedetto VII |
Extra | Papa Benedetto VI Anni di pontificato |
Cardinali | creazioni |
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Benedetto VI († Roma, giugno 974) è stato il 134º vescovo di Roma e papa germanico in carica dal 972 alla sua morte.
Biografia
Monaco di origine germanica, cardinale della diocesi di San Teodoro, figlio di un tal Ildebrando divenuto monaco, Benedetto venne nominato con una grande cerimonia e consacrato Papa sotto la protezione dell'imperatore Ottone I del Sacro Romano Impero, mentre la famiglia dei Crescenzi, che era in ascesa, sosteneva vigorosamente un suo candidato, Francone figlio di Ferruccio. Benedetto era sostenuto sia dal partito filo-imperiale sia, probabilmente, dai circoli riformatori che non volevano una nomina puramente politica in mano ai nobili o al popolo di Roma.
Fu eletto nel settembre 972, ma la necessità di attendere, secondo quanto stabilito dal Privilegio Ottoniano del 962, l'autorizzazione di Ottone I allora in Germania, fece ritardare la consacrazione. I Crescenzi dovettero dissimulare il loro malcontento per la sconfitta del loro candidato e aspettare. Intanto la politica di Benedetto VI non fu molto diversa da quella di Papa Leone VIII e Papa Giovanni XIII; confermò la supremazia della sede di Treviri come la più antica del territorio tedesco, favorì i monasteri riformatori e proibì in modo rigoroso ai vescovi di ricevere onorari per le ordinazioni e le consacrazioni.
L'inizio della fine
Alla morte dell'imperatore, il 7 maggio 963, i turbolenti cittadini di Roma rinnovarono la loro indignazione per l'influenza imperiale e Benedetto, deposto e incarcerato a Castel Sant'Angelo, giudicato e condannato, venne strangolato per volere di Crescenzio II (†984), figlio di Giovanni Crescenzi I (†960) e della famosa Teodora II (†950) - a sua volta figlia di [[Teodora (X secolo)|Teodora I]] (†916) e sorella minore di Marozia (†955) - e fratello del defunto Giovanni XIII. Secondo alcune fonti, l'esecutore materiale fu un presbitero di nome Cyrithius figlio di Stefano.
La successione
Dopo la sua deposizione, Francone di Ferruccio fu frettolosamente eletto e consacrato col nome di Bonifacio VII, ma non è chiaro se ciò sia avvenuto mentre Benedetto era ancora vivo (e quindi sarebbe responsabile della sua morte) oppure dopo che fu ucciso. Alcune fonti dicono che il rappresentante di Ottone I, il conte Siccone, arrivò da Spoleto a Roma pretendendo da Francone il rilascio di Benedetto; Crescenzio allora, pensando che Benedetto ancora vivo sarebbe stato un ostacolo all'insediamento del suo candidato mentre da morto avrebbe lasciato solo Bonifacio VII come pretendente, lo fece uccidere, forse per mano del suddetto presbitero Cyrithius di Stefano o forse per mano dello stesso Francone; secondo altri lo strangolò lui stesso. Ma ciò avrebbe scatenato l'orrore della plebe costringendo Francone alla fuga e Crescenzio a ritirarsi in convento, lasciando Roma in mano ai figli Giovanni Crescenzi II detto poi il Nomentano (†998) e Crescenzio III (†1020). Nel convento Crescenzio II morì nel 984, durante il regno della sua creatura, Bonifacio VII, divenuto Papa così come lui voleva, dieci anni dopo il primo tentativo.
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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papa Giovanni XIII | 19 gennaio 973 - giugno 974 | papa Benedetto VII |
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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