Papa Sisto I
San Sisto I Papa | |
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Santo | |
Raffaello Sanzio, San Sisto I papa (part. dalla Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino tra papa Sisto I e santa Barbara), 1512 - 1514, olio su tela; Dresda (Germania), Gemäldegalerie | |
Nascita | Roma |
Morte | Roma 3 aprile 126 ca. |
Sepoltura | Alatri, Concattedrale San Paolo Apostolo; Alife, Cattedrale di Santa Maria Assunta |
Ordinazione presbiterale | Data ignota |
Consacrazione vescovile | Data ignota |
Informazioni sul papato | |
7° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
117 |
Fine del pontificato |
126 (dimissionario) |
Durata del pontificato |
9 anni |
Predecessore | papa Alessandro I |
Successore | papa Telesforo |
Extra | Papa Sisto I Anni di pontificato |
Cardinali | creazioni |
Venerato da | Tutte le chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 3 aprile |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 3 aprile, n. 1:
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San Sisto I (in latino: Xystus; Roma; † Roma, 3 aprile 126 ca.) è stato il 7º vescovo di Roma e papa latino dal 117 al 126[1]. È venerato come santo dalla Chiesa.
Il pontificato
Era figlio di un certo Pastor, romano della regione di via Lata. Il suo nome, Xystus, probabilmente di origine greca, è stato in seguito erroneamente confuso con Sistus (che ne ha proseguito la numerazione) in riferimento al fatto che fu il sesto successore di Pietro.
Secondo il Catalogo Liberiano dei papi, svolse il suo pontificato sotto l'imperatore Adriano, "a consulatu Nigri et Aproniani usque Vero III et Ambibulo", "dal consolato di Nigro e Aproniano a quello di Vero III e Ambibulo", ovvero dal 117 al 126.
Lo storico Eusebio di Cesarea invece, in due scritti diversi riporta due periodi diversi: nel Chronicon dice che fu papa dal 114 al 124, mentre nella Historia ecclesiatica afferma che lo fu dal 114 al 128. In ogni caso, tutti gli studiosi concordano sul fatto che regnò circa 10 anni.
Secondo il Liber Pontificalis, durante il suo pontificato diede 3 disposizioni:
- Nessuno, a eccezione dei ministri del culto, durante la consacrazione può toccare il calice e la patena;
- I vescovi che si sono recati presso la Santa Sede, al loro ritorno nella diocesi devono presentarsi con una lettera apostolica che conferma la loro piena comunione con il soglio di Pietro;
- dopo il Prefazio della Messa il sacerdote deve recitare il Sanctus con l'assemblea.
Al periodo del suo papato, forse, risalgono le prime divergenze tra la Chiesa di Roma e le Chiese d'Oriente, in quanto, mentre queste già celebravano la festa della Pasqua, tale festa non era ancora stata stabilita in occidente.
Gli furono attribuite due lettere, sulla dottrina della Trinità e sul primato del vescovo di Roma, che si sono però rivelate apocrife.
Secondo una leggenda fu lui a inviare il primo missionario ad evangelizzare la Gallia, il vescovo Pellegrino.
Alla sua morte, fu inumato nel sepolcreto della basilica Vaticana.
Il Catalogo Feliciano dei Papi e i vari martirologi lo indicano come martire, ma poiché non ci sono dettagli sul tipo di martirio che patì, né prove, la qualifica di martire è stato depennato dal Calendario Liturgico.
Questione delle reliquie
Una Narrazione historica del XIV secolo sostiene che nel 1132 parte dei suoi resti sarebbero stati traslati nella Concattedrale di San Paolo Apostolo ad Alatri (tali resti furono rinvenuti nel 1584 e sono conservati in un'urna di piombo che riporta l'iscrizione: Hic reconditum est corpus S. Xysti PP. Primi et Martiris) e nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Alife.
Alatri e Alife sono i soli luoghi dove si festeggia come santo patrono. La sua festa ad Alatri cade il 11 gennaio (San Sisto ginnar) e, in maniera più solenne, il mercoledì dopo Pasqua, mentre ad Alife l'11 agosto. La traslazione da Roma ad Alife e Alatri è attribuita al conte Rainulfo di Alife.
Alcune sue reliquie sono conservate in San Sisto a via Appia; nella parete sinistra della chiesa è murato, dietro una lapide, un cofanetto contenente le sue reliquie e quelle di altri martiri.
Il Martirologio Romano recita su di lui:
« | 6 aprile - A Roma il natale del beato Sisto primo, Papa e Martire, che governò la Chiesa con somma lode al tempo dell'Imperatore Adriano e infine, sotto Antonino Pio, per guadagnarsi Cristo, sostenne volentieri la morte temporale. » |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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papa Alessandro I | 115 - 3 aprile 125 | papa Telesforo |
Fonti | |
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Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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