Papa Stefano III
Stefano III Papa | |
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Francesco Morone, Papa Stefano III (1505 - 1507), affresco; Verona, Chiesa di Santa Maria in Organo, sacrestia | |
Nascita | Siracusa |
Morte | 24 gennaio 772 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Basilica di San Pietro |
Informazioni sul papato | |
94° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
1º agosto 768 |
Consacrazione | 7 agosto 768 |
Fine del pontificato |
24 gennaio 772 (per decesso) |
Durata del pontificato |
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Predecessore | papa Paolo I |
Successore | papa Adriano I |
Extra | Papa Stefano III Anni di pontificato |
Cardinali | 9 creazioni in 3 concistori |
Collegamenti esterni | |
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Stefano III o IV secondo una diversa numerazione (Siracusa; † 24 gennaio 772) è considerato il 94° vescovo di Roma e papa italiano dal 1º agosto 768 alla sua morte.
Biografia
Nativo della Sicilia, giunse a Roma durante il pontificato di papa Gregorio III e salì gradualmente ai più alti uffizi, al servizio dei papi successivi.
Alla morte di Paolo I vi furono risse e tumulti tra le fazioni e vennero creati due antipapi, Costantino e Filippo. A costoro, in un'assemblea pubblica nel foro, un certo Cristoforo strappò il pallio pontificale che essi indossavano abusivamente, e l'assemblea elesse papa Stefano. La nuova elezione non placò la situazione, e scoppiarono zuffe, vendette, assassinii; l'antipapa Costantino fu tratto fuori dal carcere, incatenato e trascinato per le vie della città, accecato e vilipeso.
Sono conservate registrazioni frammentarie del concilio dell'aprile 769, nel quale venne completata la degradazione di Costantino, vennero apportati alcuni aggiustamenti alla procedura di elezione del Papa, proibendo energicamente la scelta di un laico, e venne confermata la pratica della devozione alle icone[1]. Le politiche del pontificato di Stefano sono oscure, ma inclini all'alleanza tra il papato e i Longobardi, piuttosto che con i Franchi.
Il nome di Stefano III rimase legato a quello di Ermengarda (+772 ca.), immortalata nella tragedia Adelchi di Alessandro Manzoni. La principessa, figlia di Desiderio, dovette sposare Carlo, figlio di Pipino, futuro Carlo Magno; ma a lui era promessa anche Gisella, per cui questi ripudiò Ermengarda, e il papato riacquistò in Carlo un alleato. Toccò a lui porre fine alla dominazione longobarda in Italia e rafforzare ulteriormente il potere temporale del papato.
A Stefano successe papa Adriano I.
Il Liber Pontificalis, nella parte dedicata alla vita del pontefice, menziona per la prima volta i sette vescovi cardinali ebdomadari che servono la chiesa del Salvatore al Laterano[2].
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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papa Paolo I | 7 agosto 768 - 24 gennaio 772 | papa Adriano I |
Note | |
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Fonti | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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