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Leone XI, al secolo Alessandro de' Medici, in latino: Leo XI (Firenze, 2 giugno 1535; † Roma, 27 aprile 1605), è stato il 232° vescovo di Roma e papa italiano dal 1° aprile 1605 alla sua morte.
Biografia
Le origini e la carriera ecclesiastica
Alessandro de' Medici nacque nella prestigiosa e potente famiglia Medici di Firenze. Il padre era Ottaviano de' Medici, appartenente a un ramo collaterale, mentre la madre, Francesca Salviati, anch'essa medicea, era nipote di papa Leone X.
Dopo essere stato ordinato presbitero, il 22 luglio 1567, iniziò la vita ecclesiastica come pievano di Santo Stefano a Campi, per poi essere nominato dal cugino, Cosimo I di Toscana, ambasciatore della famiglia Medici presso papa Pio V, svolgendo questo ruolo nella Curia romana per molti anni, con reciproca soddisfazione dei granduchi e del papa.
Fu nominato vescovo di Pistoia il 9 marzo 1573 e dieci mesi dopo, il 15 gennaio 1574, divenne arcivescovo della sede metropolitana di Firenze. Prese però possesso della sede fiorentina solo il 12 marzo 1583, poiché continuò il suo ruolo di ambasciatore del Granducato di Toscana presso la Curia Romana fino a quando fu nominato cardinale nel 1583. Delegò parte della direzione dell'arcidiocesi di Firenze a Monsignor Alfonso Binnarino, vescovo di Camerino.
Nonostante l'assenza fisica, seguiva continuamente da Roma la sua arcidiocesi; anzi nominò curati, fece riorganizzare gli archivi, prescrisse l'abito per il clero e fece restaurare il Palazzo Arcivescovile, gravemente danneggiato da un incendio nel 1533; sul palazzo ancora oggi campeggia il suo stemma, in un angolo con via de' Cerretani.
Venne nominato cardinale nel 1583 da papa Gregorio XIII, e solo allora fece il trionfale ingresso in città. Viene ricordato come un instancabile riformatore, promotore di restauri e abbellimenti in alcune chiese, e tra gli arcivescovi che più lasciarono un segno nella propria diocesi. Indisse un sinodo nel 1589 ed emanò numerosi editti.
Dovette poi lasciare Firenze, poiché nel 1596 Papa Clemente VIII lo nominò legato pontificio a Parigi. Qui contribuì alla riconciliazione tra il re Enrico IV di Francia, all'epoca sposato con Maria de' Medici, e la Chiesa cattolica, sancita con l'editto di Nantes del 1598 e la successiva pace di Vervins, tra il re spagnolo Filippo II e il re francese Enrico IV.
Nel 1600 fu nominato arcivescovo di Albano e nel 1602 vescovo di Palestrina.
Il conclave
Nel conclave del 1605, alla morte di papa Clemente VIII, apparve un po' a sorpresa tra i possibili candidati. Ma Filippo III di Spagna, ancora molto influente sul conclave, espresse chiaramente insoddisfazione per la candidatura, che appariva troppo filo-francese, proponendo anche cardinali di età molto giovane, ventenni, purché vicini al partito spagnolo. Questo fece gridare allo scandalo il cardinale Roberto Bellarmino, anch'egli papabile, che personalmente gli preferiva il cardinale Cesare Baronio. Enrico IV di Francia, d'altra parte, si impegnò molto per appoggiare il suo lontano parente. Il partito italiano, guidato dal cardinale Aldobrandini, parente del defunto papa Clemente VIII, finì con l'unirsi al partito filo-francese e il cardinale Medici venne eletto Papa il 1 aprile 1605.
Composizione del conclave
- Tolomeo Gallio, vescovo di Ostia e Velletri, Decano del Sacro Collegio
- Alessandro Ottaviano de' Medici, vescovo di Palestrina (eletto Papa Leone XI)
- Domenico Pinelli sr., vescovo di Frascati
- François de Joyeuse, vescovo di Sabina
- Girolamo Bernerio, vescovo di Albano
- Agostino Valier, vescovo di Verona
- Antonio Maria Galli, vescovo di Osimo
- Benedetto Giustiniani, legato pontificio nelle Marche
- Antonmaria Sauli
- Giovanni Evangelista Pallotta
- Federico Borromeo seniore, arcivescovo di Milano
- Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria
- Mariano Pierbenedetti
- Gregorio Petrocchini
- Paolo Emilio Sfondrati, legato pontificio a Bologna e in Romagna
- Ottavio Paravicini
- Ottavio Acquaviva d'Aragona seniore
- Flaminio Piatti
- Pietro Aldobrandini
- Francesco Maria Tarugi, arcivescovo di Siena
- Ottavio Bandini, arcivescovo di Fermo
- Anne d'Escars de Givry, vescovo di Lisieux
- Giovanni Francesco Biandrate di San Giorgio Aldobrandini, vescovo di Acqui
- Camillo Borghese
- Cesare Baronio
- Lorenzo Bianchetti
- Francisco de Ávila
- Francesco Mantica
- Pompeio Arrigoni
- Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini, legato pontificio a Perugia e in Umbria
- Alfonso Visconti, arcivescovo di Spoleto
- Domenico Toschi, vescovo di Tivoli
- Paolo Emilio Zacchia
- Roberto Bellarmino
- François d'Escoubleau de Sourdis
- Séraphin Olivier-Razali
- Filippo Spinelli, vescovo di Policastro
- Carlo Conti, vescovo di Ancona
- Carlo Gaudenzio Madruzzo, vescovo di Trento
- Jacques Davy du Perron, vescovo di Evreux
- Innocenzo del Bufalo-Cancellieri, vescovo di Camerino
- Giovanni Dolfin
- Giacomo Sannesio
- Erminio Valenti
- Girolamo Agucchi
- Girolamo Pamphilj
- Ferdinando Taverna
- Anselmo Marzato
- Francesco Sforza
- Alessandro Damasceni Peretti
- Odoardo Farnese
- Giovanni Antonio Facchinetti de Nuce jr.
- Cinzio Passeri Aldobrandini
- Bartolomeo Cesi
- Andrea Baroni Peretti Montalto
- Alessandro d'Este
- Giovanni Battista Deti
- Silvestro Aldobrandini
- Giovanni Doria
- Carlo Emmanuele Pio di Savoia
Il pontificato
Scelse il nome Leone XI, ma lo stesso giorno dell'incoronazione, il 10 aprile, si ammalò, morendo il 27 aprile 1605, dopo appena 17 giorni di pontificato.
Onorificenze
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Cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano papa e martire (Granducato di Toscana)
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
Predecessore:
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Vescovo di Pistoia
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Successore:
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1573 - 1574
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I
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Bibliografia |
- La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze, 1970
- Matteo Sanfilippo, Enciclopedia dei Papi, vol. III, pp. 269-277, Roma, 2000
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Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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