Papa Stefano (eletto)

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Nota di disambigua - Se stai cercando altri significati del nome Papa Stefano, vedi Papa Stefano (disambigua).
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Stefano (II)
Papa
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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Ritratto di papa Stefano II[1]
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Roma
Morte Roma
26 marzo 752
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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pseudocardinale
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Creazione
a Cardinale
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Creazione
a Cardinale
Cardinale per Errore: la data di partenza non è valida ca.
Cardinale per
Cardinale elettore
Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Opposto a {{{Opposto a}}}
Sostenuto da {{{Sostenuto da}}}
Scomunicato da
Riammesso da da
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
22 marzo 752
Consacrazione
Fine del
pontificato
26 marzo 752
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore papa Zaccaria
Successore papa Stefano II
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Stefano (II) (Roma; † Roma, 26 marzo 752) è l'unico vescovo di Roma e papa italiano eletto e non considerato nella lista dei papi della Chiesa a causa della sua mancata consacrazione: per questo la numerazione dei suoi successori riprende talvolta con lo stesso nome e numero. Eletto nel marzo 752 è morto quattro giorni dopo, prima di essere consacrato.

Biografia

Stefano era un anziano presbitero romano. Era uno dei 22 cardinali creati da papa Zaccaria: Stefano dal 745 era cardinale presbitero[2] col titolo della chiesa di San Crisogono[3].

Fu eletto Papa all'unanimità la notte del 22 marzo 752, pochi giorni dopo la morte di Zaccaria o la notte stessa[4], anche se si considera come inizio del pontificato il giorno 23. Debitamente insediato nel palazzo del Laterano, poté prendere immediatamente possesso della cattedra di San Pietro, perché non si attendeva il consenso di alcun sovrano. Tre giorni dopo (25 marzo), mentre sbrigava alcune faccende domestiche, ebbe un ictus, e il giorno seguente (26 marzo) morì, prima d'esser consacrato vescovo e incoronato Papa.

Essendo morto il quarto giorno dopo l'elezione al pontificato, non ha lasciato importanti ricordi di sé; il suo pontificato, tra l'altro non ancora iniziato, di soli quattro giorni, è di sicuro il più breve della storia.

Sebbene non abbia lasciato importanti ricordi di sé come pontefice, egli risulta essere tra i 17 presbiteri[5] firmatari a un concilio tenutosi a Roma e conosciuto come Concilium Romanorum II nell'ottobre 745. Tra i firmatari vi sono altri due Stefano: uno col titolo della chiesa di San Marco e l'altro del titolo di titolo della chiesa di Sant'Eusebio. Uno dei due potrebbe essere il successore alla sua morte; tale concilio fu presieduto da papa Zaccaria nella basilica di San Teodoro, all'interno del Patriarchio Lateranense e condannò gli insegnamenti eretici e scismatici dei presbiteri Adalberto e Clemente, la cui giurisdizione civile e religiosa ricadeva, rispettivamente, su Childerico III re dei Franchi e sul vescovo Bonifacio[6].

Fonti

Il Liber Pontificalis menziona Stefano brevemente e non lo considera papa, non lo vede come successore di papa Zaccaria e predecessore di papa Stefano II; allo stesso modo si comportano tutte le fonti contemporanee.

Alcuni compilatori dell'elenco papale ancora oggi non lo contano come tale, escludendolo dal conteggio dei Papi di nome Stefano, dato che allora era la consacrazione, non l'elezione, che faceva il Papa. Poteva essere eletto anche un laico, che però subito dopo l'elezione doveva essere consacrato vescovo e Stefano non era ancora cardinale vescovo, ma cardinale presbitero: in fin dei conti, un semplice presbitero con un Titulus, ovvero un titolo cardinalizio.

All'epoca, infatti, per divenire Papa, bisogna avere due requisiti fondamentali:

  1. Essere vescovo della Diocesi di Roma e non di altre, o prima dell'elezione o dopo di essa;
  2. Ricevere la consacrazione a Papa (il papato era considerato un ordine a parte come il vescovato, per il quale occorre la consacrazione tutt'oggi) e l'incoronazione nella cerimonia di rito[7].

Stefano, morendo dopo soli quattro giorni, non rispettò alcuno dei due requisiti fondamentali e il tedesco Frederic de Lorrain (anche lui, come Stefano, cardinale di San Crisogono), trecentosei anni dopo, si chiamò Stephanus Papa Nonus anziché Stephanus Papa Decimus e nessuno dei contemporanei giudicò errato ciò, conoscendo tutti la storia di Stefano Eletto.


Predecessore: Papa Successore: Emblem of the Papacy SE.svg
papa Zaccaria - papa Stefano II I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
papa Zaccaria {{{data}}} papa Stefano II
Note
  1. Illustrazione tratta da: (EN) Artaud de Montor, The Lives and Times of the Popes, The Catholic Publication Society of America, New York, 1911
  2. Sin dai tempi più antichi i cardinali si dividono in cardinali diaconi, cardinali presbiteri e cardinali vescovi.
  3. Alfonso Chacón, Agostino Oldoini, Vitae et res gestae Pontificum Romanorum et S. R. E. Cardinalium, I, col. 520.
  4. Le fonti sono discordi sulla data della morte di Zaccaria, alcune dicono il 4, altre il 15, altre il 20, altre il 22.
  5. Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova Amplissima Collectio, 31 volumi, Firenze e Venezia, 1758-98, vol. XII, c. 384l.
  6. Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova Amplissima Collectio, 31 volumi, Firenze e Venezia, 1758-98, vol. XII, c. 384i-384m.
  7. Nel moderno diritto canonico, l'incoronazione (trasformata da papa Giovanni Paolo I in Cerimonia di Inizio Pontificato) è divenuta pura formalità. Invece, all'epoca, un Papa acquisiva la pienezza dei suoi poteri solamente dopo la consacrazione e, in taluni momenti storici, anche dopo il benestare del sovrano.
Voci correlate
Collegamenti esterni