Papa Leone II

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San Leone II
Papa
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al secolo
battezzato
Santo
'

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Maestranze romane, Ritratto di papa Leone II (1850 ca.), mosaico; Roma, Basilica di San Paolo fuori le Mura
Titolo
Papa
Incarichi attuali
Età alla morte 72 anni
Nascita Aidone , Messina o Gioia Tauro
611
Morte Roma
3 luglio 683
Sepoltura Città del Vaticano, Basilica di San Pietro
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Cardinale elettore
Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
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Scomunicato da
Riammesso da da
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
80° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato

Consacrazione 17 agosto 682
Fine del
pontificato
3 luglio 683
(per decesso)
Durata del
pontificato
10 mesi e 17 giorni
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore papa Agatone
Successore papa Benedetto II
Extra Anni di pontificato


Cardinali 2 creazioni in 1 concistoro
Proclamazioni
Antipapi
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 3 luglio
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
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Dinastia {{{dinastia}}}
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 3 luglio, n. 7:
« A Roma presso san Pietro, san Leone II, papa: uomo versato tanto nella lingua greca quanto in quella latina, amante della povertà e dei poveri, accolse le decisioni del III Concilio di Costantinopoli. »

San Leone II (Aidone , Messina o Gioia Tauro, 611; † Roma, 3 luglio 683) è stato il 80º vescovo di Roma e papa italiano dal 17 agosto 682 alla sua morte.

Da alcune fonti, era calabrese di nascita,[1] figlio di Paolo Manejo, un medico di grande fama. Successe ad Agatone. La Chiesa cattolica lo venera come santo.

Agatone era stato rappresentato al sesto concilio ecumenico (quello di Costantinopoli del 680), dove venne posto l'anatema su papa Onorio I per la sua posizione nella controversia monotelita, come favoreggiatore dell'eresia; l'unico fatto di interesse storico del pontificato di Leone fu che scrisse più di una volta in approvazione della decisione del concilio e in condanna di Onorio, che egli considerava come uno che «profana proditione immaculatem fidem subvertere conatus est». Per il peso che hanno sulla questione dell'infallibilità papale, queste parole hanno provocato considerevole attenzione e dibattito, e si dà importanza al fatto che nel testo in greco della lettera all'imperatore, in cui compare la frase di cui sopra, viene usata la più lieve espressione «subverti permisit» (παρεχωρησε) al posto di «subvertere conatus est».

Fu durante il suo pontificato che la dipendenza della sede di Ravenna da quella di Roma venne stabilita definitivamente per editto imperiale. Nel 682 eresse in diocesi autonoma Castro. Introdusse inoltre nella celebrazione della Messa il bacio della pace.

La sua memoria liturgica ricorre il 3 luglio.

Leggenda

Aidone, una cittadina siciliana in provincia di Enna, ritiene di aver dato i natali a Leone II, è comunque certo che presso Aidone fu costruita nel 1090 la più antica basilica intitolata a questo santo, appena proclamata la sua santità. Questa notizia venne riportata da Gioacchino Mazzola nella sua Storia di Aidone ma in base alle recenti scoperte archeologiche sulla collina della Cittadella (Morgantina) pare che sul quel sito fosse stato edificato uno dei sei Monasteri della Sicilia da Papa Gregorio Magno (della ricca famiglia romana Anicia) infatti la denominazione dell'epoca era la Massae Morganum o Morgantiam. Ecco spiegato il motivo perché gli aidonesi presero alcuni conci di pietra dalla Cittadella per la costruzione delle fondamenta della Chiesa Basilicale dedicata a Papa Leone II. Lo si ricorda con un aneddoto, la maledizione di San Leone, che giustificherebbe la sfortuna che, secondo gli aidonesi, circonderebbe, come la nebbia perenne, il paese. Leone, di origini modestissime, fatto papa mandò in Aidone degli emissari per prelevare la madre, che faceva la lavandaia. Costoro trovarono la donna in condizioni miserevoli e vestita di stracci; così com'era, la portarono a Roma. A quella vista il papa maledisse per sempre i suoi compaesani che non erano stati capaci di essere generosi con la madre, neppure per fare bella figura. Da allora, si racconta, la sfortuna accompagna ogni impresa degli aidonesi e la nebbia la avvolge per buona parte dell'anno. Pare proprio che egli, alla presenza del messo imperiale Niceta Paolinos pronunciò l'epiteto con cui sono ancora noti gli aidonesi, ovvero «scintini eritis in secula seculorum», ovvero "siete dei miserabili e per sempre lo sarete". Ciò fu riportato anche all'imperatore che decise di rafforzare i tributi e di limitare le autonomie politiche della città di Aidone.


Predecessore: Papa Successore: Emblem of the Papacy SE.svg
papa Agatone 17 agosto 682 - 3 luglio 683 papa Benedetto II I
II
III
IV
V
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con
con
papa Agatone {{{data}}} papa Benedetto II
Note
  1. Sembra della "Vallis Salinarum" odierna Piana di Gioia Tauro vedi Storia e Folklore Calabrese di Domenico Caruso
Fonti
Bibliografia
  • Eugenio Susi, Leone II, Enciclopedia dei Papi, I, Roma, 2000, pp. 617-620, online.
Voci correlate
Collegamenti esterni