Papa Stefano VI
Stefano VI Papa | |
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Maestranze romane, Ritratto di papa Stefano VI (1850 ca.), mosaico; Roma, Basilica di San Paolo fuori le Mura | |
Nascita | Roma |
Morte | 897 ottobre |
Sepoltura | ante ecclesiam, nella basilica vaticana. La sua tomba fu distrutta durante la demolizione della vecchia basilica e la costruzione di quella nuova nei secoli XVI e XVII. |
Informazioni sul papato | |
113° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
maggio 896 |
Fine del pontificato |
agosto 897 (dimissionario) |
Durata del pontificato |
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Predecessore | papa Bonifacio VI |
Successore | papa Romano |
Extra | Papa Stefano VI Anni di pontificato |
Cardinali | creazioni |
Collegamenti esterni | |
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Stefano VI o VII secondo una diversa numerazione (Roma; † 897 ottobre) è stato il 113° vescovo di Roma e papa italiano dal maggio 896 al luglio o agosto 897.
Biografia
Secondo la tradizione, sarebbe stato di origine romana, e figlio di un prete di nome Giovanni.
Fu nominato vescovo di Anagni da papa Formoso, forse contro la sua volontà. Le circostanze della sua elezione non sono chiare, ma venne sponsorizzato da una delle potenti famiglie romane, la Casa di Spoleto, che all'epoca era in competizione sia per il Papato che per l'Impero.
Nel gennaio dell'897, Stefano VI ordinò un processo per sacrilegio, chiamato poi "sinodo del cadavere" (synodus horrenda): l'imputato fu infatti il cadavere riesumato del defunto papa Formoso, predecessore di Stefano VI (prima di papa Bonifacio VI), ritenuto colpevole di essere salito al soglio pontificio grazie all'appoggio del partito filogermanico, e senza rinunciare alla sua precedente sede vescovile di Porto (Ostia). Il cadavere fu spogliato degli abiti pontificali; le dita della mano destra gli vennero amputate.
Probabili istigatori di Stefano furono i vecchi nemici di Formoso, Lamberto da Spoleto (Imperatore eletto) e sua madre Ageltruda, che avevano ristabilito il loro prestigio a Roma verso l'inizio del 897 abbandonando le loro altre pretese sui territori dell'Italia centrale. Il processo, con il conseguente strazio del cadavere, suscitò una rivolta popolare in tutta Roma. La rivolta si concluse con la cattura di Stefano, che venne imprigionato a Castel Sant'Angelo, e ucciso per strangolamento nell'estate dello stesso anno.
Del breve pontificato di Stefano VI si ricordano, oltre al synodus horrenda, soltanto le forzate dimissioni di alcuni vescovi ordinati da Formoso e la concessione di speciali privilegi ad alcune chiese. Sul piano politico, Stefano fu coinvolto nel conflitto fra Lamberto da Spoleto e Arnolfo di Carinzia, entrambi pretendenti alla corona del Sacro Romano Impero, senza peraltro giocare un ruolo significativo.
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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papa Bonifacio VI | 22 maggio 896 - agosto 897 | papa Romano |
Fonti | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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