Papa Niccolò I

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San Niccolò I
Papa
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battezzato
Santo
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Maestranze romane, Ritratto di papa Niccolò I (1850 ca.), mosaico; Roma, Basilica di San Paolo fuori le Mura
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 47 anni
Nascita Roma
820 ca.
Morte 13 novembre 867
Sepoltura Città del Vaticano, Basilica di San Pietro
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Riammesso da
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Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
105° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato

Consacrazione 24 aprile 858
Fine del
pontificato
13 novembre 867
(per decesso)
Durata del
pontificato
9 anni, 6 mesi e 19 giorni
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore papa Benedetto III
Successore papa Adriano II
Extra Papa Niccolò I
Anni di pontificato


Cardinali 9 creazioni in 3 concistori
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione 1630, da Urbano VIII
Ricorrenza 13 novembre
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 13 novembre, n. 12:
« A Roma presso san Pietro, san Nicola I, Papa, che si impegnò con vigore apostolico a rafforzare l'autorità del Romano Pontefice in tutta la Chiesa di Dio. »

San Niccolò I (Roma, 820 ca.; † 13 novembre 867) è stato il 105º vescovo di Roma e papa italiano dal 24 aprile 858 alla sua morte. È ricordato come un consolidatore del potere e dell'autorità papale e sostenitore del rafforzamento dell'universalismo romano.

Biografia

Niccolò nacque a Roma probabilmente nei primi anni del IX secolo, lo si può dedurre dalla notizia certa che fu ordinato suddiacono da papa Sergio II che pontificò dall'844 all'847. Suo padre Teodoro volle per lui un'educazione colta con predilezione per le lettere, questo fece sì che il giovane Niccolò fu presto introdotto alla corte pontificia. Ebbe la stima dei papi Sergio II, Leone IV e Benedetto III che lo consultavano in ogni questione di rilievo. Alla morte di papa Benedetto III, avvenuta il 7 aprile 858, Niccolò gli succedette col favore di tutti e consacrato papa il 24 dello stesso mese.

La tradizione vuole che questo Papa fosse il primo a ricevere l'incarico in una specifica cerimonia di incoronazione. La messa e la consacrazione furono celebrate con grande solennità in San Pietro e in seguito il Papa prese possesso della sua cattedrale San Giovanni in Laterano. L'imperatore Ludovico gli teneva le briglie del cavallo, onore che prima di lui solo Adriano I aveva ricevuto da un sovrano, Carlo Magno, ma egli non era ancora imperatore.

Pontificò circa dieci anni con fede profonda e affermò con fermezza il prestigio della Chiesa Universale, al di sopra dei partiti, rendendosi bene accetto sia ai romani che all'imperatore Lodovico II, che si piegò con rispetto alla sua autorità.

Grazie agli scritti sopravvissuti si conosce molto bene l'attività apostolica di questo pontefice; egli dovette intervenire contro l'arcivescovo Giovanni VIII di Ravenna (861) con una scomunica, per riportarlo all'ubbidienza a Roma, proibendogli di appropriarsi dei beni appartenenti alla Chiesa e per il suo comportamento violento contro i vescovi delle diocesi suffraganee, a essa fedeli.

I rapporti con l'Impero carolingio

Altra disputa che lo vide protagonista e arbitro fu quella con Lotario II re di Lorena, il quale ripudiò e chiuse in un monastero la sua consorte Teutberga, convivendo con Valdrada, con cui ebbe tre figli, e ricorrendo a calunnie, minacce, torture, ne chiese l'annullamento del matrimonio. I vescovi di Lorena, nel Sinodo di Aquisgrana dell'862, arrendevoli alle astuzie del re, accettarono la confessione d'infedeltà di Teutberga, senza tener conto che le era stata estorta con la violenza, poi Lotario II sposò Valdrada che divenne regina. Fece seguito un appello della deposta regina al papa, il quale intervenne contro i vescovi consenzienti scatenando disubbidienze, scomuniche e ritorsioni da parte di due di loro, i quali si rivolsero all'imperatore Lodovico II fratello di Lotario. L'imperatore decise di agire con la forza e, agli inizi dell'864, venne a Roma in armi, invadendo con i suoi soldati la città. Niccolò dovette lasciare il Laterano per rifugiarsi in San Pietro, ma infine l'imperatore cedette all'autorità papale e costrinse anche i due arcivescovi ribelli, Guntero di Colonia e Teutgardo di Treviri, ad accettare la volontà del pontefice.

I rapporti con l'Impero bizantino

Mentre in Occidente Niccolò I combatteva per affermare il primato del papa sia con i re sia con i metropoliti, in Oriente dovette combattere contro le pretese delle Autorità politiche ed ecclesiastiche di Costantinopoli, in particolare con la questione di Fozio che già cancelliere del giovane imperatore Michele III, uomo molto erudito ma anche molto ambizioso, fu eletto patriarca di Costantinopoli da Bardas il primo ministro che in precedenza aveva deposto il patriarca san Ignazio nell'858.

Essendo un laico, in soli sei giorni ricevette tutti gli Ordini sacri. Tutto ciò provocò il sorgere di due contrapposte fazioni, l'imperatore invitò il papa ad arbitrare la questione in un Concilio tenuto nell'aprile 861. Ne seguì un lungo periodo di controversie, destituzioni da incarichi, che deteriorarono anche i rapporti fra l'imperatore e il papa, Fozio giunse a ergersi contro il papa, accusandolo di eresia. Fozio fu deposto dopo la morte violenta di Bardas e Michele III e di nuovo sostituito con Ignazio.

Il suo pontificato fu tutto un energico affermare la superiorità della Chiesa nelle cose religiose, in particolare per quanto riguardava le elezioni o deposizioni dei vescovi e nel contempo affermò che i consacrati non si dovevano intromettere nel governo delle cose di questo mondo. Morì il 13 novembre 867 e fu sepolto nell'atrio della Basilica di San Pietro davanti alle porte.

La Chiesa cattolica lo ha elevato alla gloria degli altari attribuendogli anche il titolo di Magno, per cui oggi è conosciuto come San Niccolò Magno.

Culto

Dal 1630 il suo nome compare nel Martirologio Romano al 6 dicembre, la Congregazione dei Riti l'8 luglio 1883 pose la data della sua memoria al 13 novembre, data della sua morte con il titolo di San Niccolò Magno.


Predecessore: Papa Successore: Emblem of the Papacy SE.svg
papa Benedetto III 24 aprile 858 - 13 novembre 867 papa Adriano II I
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con
con
papa Benedetto III {{{data}}} papa Adriano II
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni