Papa Telesforo
San Telesforo Papa · Martire | |
---|---|
Santo | |
Pietro Perugino, San Telesforo papa (1481-1482), affresco; Città del Vaticano, Cappella Sistina | |
Morte | Roma 2 gennaio 137 ca. |
Sepoltura | Necropoli vaticana |
Informazioni sul papato | |
8° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
127 |
Fine del pontificato |
137 (per decesso) |
Durata del pontificato |
10 anni |
Predecessore | Sisto I |
Successore | Igino |
Extra | Papa Telesforo Anni di pontificato |
Cardinali | creazioni |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiesa cristiana ortodossa |
Ricorrenza | 2 gennaio |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 2 gennaio, n. 2:
|
San Telesforo († Roma, 2 gennaio 137 ca.) di probabile origine greca, divenne 8º vescovo di Roma intorno all'anno 127 e lo rimase fino alla sua morte.
Biografia
Sarebbe nato a Terranuova di Calabria attuale Terranova da Sibari e, prima di giungere a Roma, avrebbe vissuto da anacoreta, per un lungo periodo in Palestina e in Egitto. Forse fu tra gli eremiti del Monte Carmelo, per questo motivo i Carmelitani lo annoverano tra i loro santi.
Il suo pontificato iniziò durante il regno di Publio Elio Traiano Adriano e terminò durante il regno di Antonino Pio.
Poiché la capitale dell'impero era un luogo che permetteva una ampia diffusione di idee, durante il suo pontificato si trasferirono a Roma molti eretici. In questo periodo la principale dottrina eretica fu la gnosi che Telesforo combatté vigorosamente poiché riteneva che potesse indirizzare la religione verso un misticismo lontano dalla realtà in quanto per gli gnostici Dio era completamente separato dall'uomo. Il principale esponente di questa dottrina fu il filosofo Valentino che proprio in questo periodo si trasferì dall'Egitto a Roma riuscendo ad avere anche un gran numero di seguaci nella capitale dell'impero per più di vent'anni.
In base a quanto riportato dal Liber Pontificalis, si devono a Telesforo l'istituzione della messa di mezzanotte, della liturgia dell'aurora e della liturgia della terza ora a Natale, della celebrazione della Pasqua di domenica, del digiuno durante la Quaresima e del canto del Gloria in excelsis Deo, secondo alcuni composto proprio da Telesforo.
Ireneo di Lione, nella sua opera Adversus haereses, affermava che Telesforo subì un 'glorioso martirio'. Tale affermazione fu ripresa, in seguito, da Eusebio di Cesarea nella sua Historia ecclesiastica. Fu inumato nella necropoli della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Per la Chiesa cattolica sua festa ricorre il 2 gennaio, mentre la chiesa greca lo celebra il 22 febbraio.
Dal Martirologio Romano:
« | 5 gennaio - A Roma san Telesforo, Papa e Martire, il quale, sotto Antonino Pio, dopo molte fatiche, per la confessione di Cristo, subì un glorioso martirio. » |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
---|---|---|---|
papa Sisto I | 125 - 2 gennaio 138 | papa Igino |
Fonti | |
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|