Conclave del 2005
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Papa Benedetto XVI | |||
Durata | dal 18 al 19 aprile 2005 | ||
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Luogo | Cappella Sistina del Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 115 | ||
Scrutini | 4 | ||
Decano | Joseph Ratzinger | ||
Vice Decano | Angelo Sodano | ||
Camerlengo | Eduardo Martínez Somalo | ||
Protodiacono | Jorge Medina Estévez | ||
Segretario del conclave | Francesco Monterisi | ||
Eletto Papa | Joseph Alois Ratzinger Benedetto XVI | ||
Precedente | Conclave dell'ottobre 1978 eletto Karol Józef Wojtyła Giovanni Paolo II | ||
Successivo | Conclave del 2013 eletto Jorge Mario Bergoglio Francesco | ||
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Il Conclave del 2005, si svolse fra il 18 e il 20 aprile, dopo la morte di Papa Giovanni Paolo II. Elesse papa Benedetto XVI.
Cronaca
Alla mattina del giorno 18 i Cardinali concelebrarono la Santa Messa, presieduta dal Decano Card. Ratzinger.
Nel pomeriggio presero possesso delle camere loro assegnate nella Domus Sanctae Marthae, quindi si riunirono nella Aula delle Benedizioni, da dove processionalmente, al canto delle Laudes Regiae, si portarono alla Cappella Sistina. Qui, prestati i giuramenti di rito, ebbero inizio le votazioni.
La prima votazione ebbe luogo la sera stessa, ed ebbe esito negativo (fumata nera), ed anche le due votazioni del mattino del giorno seguente ebbero esito negativo.
I votanti erano 115 con la soglia dei due terzi a 77 voti.
Nel primo scrutinio a Ratzinger andarono 47 voti, 10 all'argentino Bergoglio, 9 a Carlo Maria Martini, 6 a Ruini, 4 a Sodano, 3 a Maradiaga, 2 a Tettamanzi[1].
Ratzinger apparve subito, dunque, come l'unico candidato forte. Di conseguenza, nella seconda votazione, i cardinali che non l'avevano votato si trovarono indotti a decidere se appoggiare lui od opporre resistenza. I voti di Ruini e di altri confluirono su Ratzinger, che salì a 65 voti, mentre i voti di Martini e di altri oppositori andarono a Bergoglio, che arrivò a 35.
Nel terzo scrutinio la polarizzazione si accentuò. Ratzinger ebbe 72 voti e Bergoglio 40. Al primo mancava pochissimo per raggiungere il quorum, ma i 40 voti di Bergoglio erano sufficienti per bloccare la sua elezione. Se fossero stati riconfermati negli scrutini successivi, la candidatura di Ratzinger non avrebbe più avuto futuro. I 40 voti su Bergoglio erano così eterogenei che, rapidamente come erano su di lui confluiti, altrettanto rapidamente si sgretolarono. Lo stesso Bergoglio escluse recisamente la sua candidatura.
Alla quarta votazione Ratzinger arrivò a 84 voti, con Bergoglio sceso a 26. Era stata superata la maggioranza richiesta (due terzi più uno) e fu eletto papa: aveva 78 anni ed era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il nuovo papa assunse il nome di Benedetto XVI.
Dopo l'annuncio al popolo dato dal Cardinale Protodiacono, (Habemus papam) egli, assunti i paramenti propri, ricevuto l'ossequio dei conclavisti e cantato il Te Deum di ringraziamento, si portò processionalmente alla loggia centrale della Basilica Vaticana e impartì la Benedizione Urbi et Orbi ("alla città di Roma e al Mondo").
Come già Giovanni Paolo II, il nuovo papa rivolse subito un saluto alla folla presente in Piazza San Pietro e collegata in mondovisione. Parlò di se stesso come di "umile operaio della vigna del Signore".
Come i suoi ultimi due predecessori, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II Benedetto XVI non sciolse subito il conclave, ma lo prolungò fino all'indomani mattina, quando con la Santa Messa e il seguente pranzo di commiato, il conclave si concluse.
Statistiche
Parteciparono al conclave 115 porporati.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |