Papa Clemente X

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Clemente X
Papa
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al secolo Emilio Bonaventura Altieri
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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Giovanni Battista Gaulli (Baciccia), Ritratto di papa Clemente X (1660 - 1680), olio su tela; Stoccolma (Svezia), Nationalmuseum
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 86 anni
Nascita Roma
13 luglio 1590
Morte Roma
22 luglio 1676
Sepoltura Città del Vaticano, Basilica di San Pietro
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 6 aprile 1624
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Nominato vescovo 29 novembre 1627 da Urbano VIII
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Consacrazione vescovile 30 novembre 1627 dal card. arc. Scipione Caffarelli-Borghese
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Creazione
a Cardinale
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29 novembre 1669 da Clemente IX (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per 6 anni, 7 mesi e 23 giorni
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Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
prima dell'elezione
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
239° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
29 aprile 1670
Conclave del 1669-1670
Consacrazione 11 maggio 1670
Fine del
pontificato
22 luglio 1676
(per decesso)
Durata del
pontificato
6 anni, 2 mesi e 23 giorni
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore papa Clemente IX
Successore papa Innocenzo XI
Extra Papa Clemente X
Anni di pontificato


Cardinali 20 creazioni in 6 concistori
Proclamazioni Venerabili Beati Santi
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi Giubileo del 1675
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Invito all'ascolto
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Clemente X, al secolo Emilio Bonaventura Altieri (Roma, 13 luglio 1590; † Roma, 22 luglio 1676) è stato il 239º vescovo di Roma e papa italiano dal 1670 alla morte.

Biografia

Le origini e la carriera ecclesiastica

Emilio Altieri proveniva da un'antica famiglia nobile romana, figlio di Lorenzo Altieri e Vittoria Delfini, nobildonna veneziana. La famiglia del futuro pontefice apparteneva da tempo al rango dei nobili e aveva detenuto le più alte reputazioni nell'Urbe per numerosi secoli. Infatti, la famiglia aveva occasionalmente intrattenuto alleanze con i Colonna e con gli Orsini. Durante i precedenti papati, la famiglia Altieri aveva avuto molti incarichi importanti e in essa era stata riposta grande fiducia, attraverso l'assegnazione di missioni delicate.

Dopo aver terminato i suoi studi, nel 1611 ottenne a Roma il titolo di dottore in utroque iure e in seguito lavorò come avvocato; nel 1623 fu poi nominato auditor (revisore dei conti) di Gian Battista Lancellotti, presso la Nunziatura apostolica in Polonia. Influenzato dal cardinale Ludovico Ludovisi, intraprese (dopo l'ordinazione sacerdotale) nel 1624 una carriera nella curia romana. Nel 1627 fu nominato vescovo di Camerino, quindi governatore di Loreto e di tutta l'Umbria. Papa Urbano VIII (1623-1644) gli diede l'incarico di sovrintendere ai lavori di protezione del territorio di Ravenna dalle piene del fiume Po.

In seguito papa Innocenzo X (1644-1655), nel 1667, lo inviò come nunzio pontificio a Napoli, dove sarebbe rimasto per otto anni. In questo periodo, gli è stato accreditato il ristabilimento della pace dopo le giornate turbolente della rivolta di Masaniello. Successivamente papa Alessandro VII (1655-1667) gli affidò una nuova missione in Polonia.

Papa Clemente IX (1667-1669) lo nominò, poi, Sovrintendente del Ministero delle Finanze papali; nel 1667 divenne il maestro di camera del papa e Segretario della Congregazione dei Vescovi e dei membri del clero regolare. Il 3 dicembre 1669 Clemente IX, pochi giorni prima della propria morte, lo fece cardinale[1]. Emilio Altieri allora aveva 79 anni; e Clemente IX, quando lo nominò membro del Collegio cardinalizio, gli disse: "Sarai il nostro successore".

Pontificato

  Per approfondire, vedi la voce Conclave del 1669-1670

Con grande sorpresa dei cardinali, Clemente X si rivelò un pontefice relativamente attivo per la propria età. Il papa si avvalse però di un parente, il cardinale Paluzzi degli Albertoni, per occuparsi dei compiti che non era in grado di svolgere a causa dell'età.

Clemente X diede sostegno finanziario al re Giovanni III Sobieski di Polonia nella sua lotta contro i Turchi. Continuarono però le tensioni con la Francia sulle questioni ecclesiastiche.

Morì il 22 giugno 1676, all'età di 86 anni, assistito da diversi cardinali e dalla regina Cristina di Svezia.

Onorificenze

  Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo

Concistori tenuti da Clemente X per la creazione di nuovi cardinali

Concistoro del 22 dicembre 1670

  1. (1) Federico Borromeo iuniore, patriarca titolare di Alessandria dei Latini, Segretario di Stato († 18 febbraio 1673);
  2. (2) Camillo Massimo, patriarca titolare di Gerusalemme dei Latini, († 12 settembre 1677);
  3. (3) Gaspare Carpegna, arcivescovo titolare di Nicea, vescovo Assistente al soglio pontificio († 6 aprile 1714).

Concistoro del 24 agosto 1671

Cardinali riservati "in pectore":

  1. (4) Bernhard Gustav von Baden-Durlach, O.S.B., principe-abate dell'Abbazia di Fulda († 26 dicembre 1677)[2];
  2. (5) César d'Estrées, vescovo di Laon († 18 dicembre 1714)[3];
  3. (6) Johann Eberhard Nidhard, arcivescovo titolare di Edessa di Osroene, ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede († 1º febbraio 1681)[4].

Concistoro del 22 febbraio 1672

  1. (7) Pierre de Bonzi, arcivescovo di Narbona († 11 luglio 1703);
  2. (8) Pietro Francesco Vincenzo Maria Orsini de Gravina, O.P., poi eletto papa con il nome di Benedetto XIII il 29 maggio 1724 († 21 febbraio 1730).

Concistoro del 16 gennaio 1673

  1. (9) Felice Rospigliosi, nipote di papa Clemente IX, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore († 9 maggio 1688).

Concistoro del 12 giugno 1673

  1. (10) Francesco Nerli il Giovane, arcivescovo di Firenze († 8 aprile 1708);
  2. (11) Girolamo Gastaldi, tesoriere generale emerito della Camera Apostolica († 8 aprile 1685);
  3. (12) Girolamo Casanate, segretario emerito della S.C. per i Vescovi e i Regolari († 3 marzo 1700);
  4. (13) Pietro Basadonna, ambasciatore emerito della Repubblica di Venezia presso la Santa Sede († 6 ottobre 1684).

Cardinale riservato "in pectore"[5]:

  1. (14) Federico Baldeschi Colonna, arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia, segretario emerito della S.C. de Propaganda Fide († 4 ottobre 1691).

Concistoro del 27 maggio 1675

  1. (15) Galeazzo Marescotti, arcivescovo titolare di Corinto, nunzio apostolico in Spagna († 3 luglio 1726);
  2. (16) Alessandro Crescenzi, C.R.S. patriarca titolare di Alessandria dei Latini, vescovo emerito di Bitonto († 8 maggio 1688);
  3. (17) Bernardino Rocci, arcivescovo titolare di Damasco, Maestro del sacro palazzo apostolico († 2 novembre 1680);
  4. (18) Fabrizio Spada, arcivescovo titolare di Patrasso, nunzio apostolico in Francia († 15 giugno 1717);
  5. (19) Mario Alberizzi, arcivescovo titolare di Neocesarea del Ponto, nunzio apostolico in Austria († 29 settembre 1680);
  6. (20) Philip Thomas Howard of Norfolk, O.P., vescovo titolare di Elenopoli di Bitinia, vicario apostolico per l'Inghilterra († 17 giugno 1694).

Genealogia episcopale

  Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Camerino Successore:  
Giambattista Altieri seniore 29 novembre 1627 - 7 giugno 1666 Giacomo Franzoni I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giambattista Altieri seniore {{{data}}} Giacomo Franzoni
Predecessore: Nunzio apostolico nel Regno di Napoli Successore:  
Lorenzo Tramallo 25 dicembre 1644 - 29 ottobre 1652 Alessandro Sperelli I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Lorenzo Tramallo {{{data}}} Alessandro Sperelli
Predecessore: Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore:  
Girolamo Farnese 9 aprile 1657 - 1º agosto 1664 Mario Alberizzi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Girolamo Farnese {{{data}}} Mario Alberizzi
Predecessore: Cardinale presbitero senza alcun titolo[1] Successore:  
nessuno 29 novembre 1669-29 aprile 1670 nessuno I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
nessuno {{{data}}} nessuno
Predecessore: Papa Successore:  
Papa Clemente IX 29 aprile 1670 - 22 luglio 1676 Papa Innocenzo XI I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Papa Clemente IX {{{data}}} Papa Innocenzo XI
Note
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 Non ricevette la berretta rossa e il titolo cardinalizio, in quanto Clemente IX mori dieci giorni dopo la sua elezione a cardinale il 9 dicembre 1669 e l'Altieri fu subito eletto suo successore.
  2. pubblicato nel concistoro del 22 febbraio 1672
  3. pubblicato nel concistoro del 16 maggio 1672
  4. pubblicato nel concistoro del 16 maggio 1672
  5. pubblicato nel concistoro del Concistoro del 17 dicembre 1674
Bibliografia
  • Biagia Catanzaro, Francesco Gligora, Breve Storia dei papi, da San Pietro a Paolo VI, Padova 1975.
  • Luciano Osbat, Enciclopedia dei Papi, III, Roma, 2000, pp. 360-368
Voci correlate
Collegamenti esterni