Arcidiocesi di Ancona-Osimo

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Arcidiocesi di Ancona-Osimo
Archidioecesis Anconitana-Auximana
Chiesa latina
Ancona catedrale.jpg
arcivescovo metropolita Angelo Spina
Sede Ancona
Regione ecclesiastica Marche
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Fabriano-Matelica, Jesi, Prelatura di Loreto, Senigallia
Vicario Paolo Paolucci Bedini
Cariche emerite: Franco Festorazzi
cardinal Edoardo Menichelli
Parrocchie 72
Sacerdoti 133 di cui 84 secolari e 49 regolari
1.561 battezzati per sacerdote
64 religiosi 83 religiose 15 diaconi
221.764 abitanti in 500 km²
207.708 battezzati (93,7%% del totale)
Eretta III secolo
Cattedrale San Ciriaco (concattedrale San Leopardo - Osimo)
Indirizzo

piazza del Senato 7, C.P. 419, 60121 Ancona, Italia

tel. +390712074703 - 071 20 23 40 fax. 071 20 60 41 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2018 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
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L'Arcidiocesi di Ancona-Osimo (in latino Archidioecesis Anconitana-Auximana) è una delle 13 diocesi che compongono la regione ecclesiastica Marche; è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Marche.

Territorio

La nuova arcidiocesi ha una superficie di 500 km² e si estende per intero nella provincia di Ancona. Comprende i comuni di Ancona, Osimo, Falconara Marittima, Numana, Camerano, Camerata Picena, Castelfidardo, Polverigi, Staffolo, Filottrano, Chiaravalle, Agugliano, Sirolo, Offagna. A nord confina con la diocesi di Senigallia, ad ovest con la diocesi di Jesi, sia a sud che ad ovest con la diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, a sud con la prelatura di Loreto, ad est con il mare Adriatico.

I monumenti più significativi della diocesi sono: ad Ancona la Cattedrale di San Ciriaco, Santa Maria della Piazza, le abbazie di Portonovo e di San Pietro al Conero, San Francesco alle Scale e San Domenico; ad Osimo la Concattedrale di San Leopardo, il Battistero, San Giuseppe da Copertino, il Santuario di Campocavallo.

La provincia ecclesiastica comprende anche le diocesi suffraganee di Fabriano-Matelica, Jesi, Senigallia e la Prelatura territoriale di Loreto.

Storia

Il 30 settembre 1986 l'Arcidiocesi di Ancona e la Diocesi di Osimo, per effetto del Decreto della S. Congregazione per i Vescovi, sono state fuse nell'unica Arcidiocesi di Ancona Osimo.

Storia dell'arcidiocesi di Ancona

Le prime notizie sulla vita cristiana di Ancona si riferiscono alla memoria di Santo Stefano della quale parla Sant'Agostino in uno dei suoi scritti, mentre da San Gregorio Magno si ha la notizia che anche la prima cattedrale di Ancona era dedicata a questo santo.
Un'antica tradizione vuole che le spoglie di San Ciriaco furono trasferite da Gerusalemme, dove il santo aveva subito il martirio, e sepolte nel corso del IV secolo nella cattedrale di Santo Stefano e da qui trasferite nella cattedrale attuale nel corso del X secolo. Degli scavi effettuati nella cattedrale nel 1979 per ordine del vescovo Carlo Maccari hanno dato credito a questa tradizione.

Le reliquie dei martiri Pellegrino e Flaviano sono conservate nella chiesa di San Pellegrino e San Filippo Neri, mentre quelle delle martiri Palazia e Laurenzia sono conservate nella cattedrale.

Tra i vescovi che si sono distinti bisogna ricordare: per il periodo delle origini San Primiano e San Marcellino, la figura del Beato Antonio Fatati vescovo nel XV secolo per la santità della sua vita, Vincenzo Lucchi e il cardinale Carlo Conti per loro opera di riorganizzazione nel periodo successivo al Concilio di Trento, i cardinali D'Aste e Marcinforte nel XVIII secolo per la loro vita evangelica e per la loro saggezza pastorale e il cardinale Manara all'inizio del XX secolo ultimo vescovo cardinale.

Nel 1419, papa Martino V decise di unire alla Diocesi di Ancona quella di Numana. Dal 19 ottobre 1422, infatti, prese il nome di Diocesi di Ancona-Numana (Anconitanus et Numanensis), elevata il 14 settembre 1904 ad arcidiocesi ed il 15 agosto 1972 a arcidiocesi metropolitana. Il 5 luglio 1975 cambia nuovamente denominazione in Arcidiocesi di Ancona (Anconitanus) pur non avvenendo variazioni territoriali.

Alcuni momenti bui della diocesi sono stati il periodo dell'occupazione francese della fine del XVIII secolo, i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il terremoto del 1972 e la frana del 1982.

Risale al periodo dell'occupazione francese, nel 1796, il prodigio della Madonna del Duomo, la cui immagine è ancora oggi venerata dagli anconetani.

Ad Ancona sono nati San Costanzo e il Beato Gabriele Ferretti.

Storia della diocesi di Osimo

Secondo la tradizione fu il martire San Feliciano a diffondere la fede cristiana nel territorio di Osimo alla metà del III secolo.
Nel 303, nel corso delle persecuzioni ordinate da Diocleziano, ad Osimo subirono il martirio i santi Fiorenzo, Sisinio e Dioclezio, nel luogo del martirio fu eretta una chiesa a loro dedicata ancora oggi esistente.

Il primo vescovo di Osimo di cui si hanno notizie fu San Leopardo nel IV secolo, altri vescovi importanti furono: San Vitaliano nell'VIII secolo, San Benvenuto nel XII secolo, il cardinale Antonio Maria Gallo per la sua opera successiva al Concilio di Trento, Pompeo Compagnoni nel XVIII secolo per la sua grande erudizione, il cardinale Calcagnini durante il cui episcopato nel 1796 avvenne il prodigio del crocifisso ligneo nel duomo, il cardinale Giovanni Soglia Ceroni segretario di stato di Papa Pio IX. L'ultimo vescovo a risiedere ad Osimo fu Domenico Brizi morto nel 1964.

Nel 1586 papa Sisto V trasferì a Recanati i territori di Castelfidardo e di Montecassiano appartenenti in precedenza ad Osimo, nel 1775 papa Benedetto VIII tolse altro territorio perché eresse la Diocesi di Cingoli, divenuta indipendente anche se unita ad personam ad Osimo, l'ultimo cambiamento prima dell'unione ad Ancona risale 1984 quando papa Giovanni Paolo II decise l'unione di Castelfidardo ad Osimo e l'unione di Montefano e di Appignano rispettivamente a Recanati e a Macerata.

Ad Osimo sono nati San Silvestro Guzzolini fondatore dell'ordine dei Silvestrini, San Bonfiglio e vi è morto San Giuseppe da Copertino

Cronotassi dei vescovi

Sede di Ancona

  • San Primiano † (III secolo)
  • San Ciriaco † (? - 363 deceduto)
  • Marco † (menzionato nel 462 o 465)[1]
  • Anonimo † (menzionato nel 496)[2]
  • San Trasone I † (menzionato nel 500)[3]
  • San Marcellino I † (VI secolo)
  • Tommaso † (VI secolo)
  • Sereno † (prima del 598 - 603 deceduto)
  • Fiorentino † (603 - ?)[4]
  • Giovanni I † (629 o 633 - ?)
  • Mauroso † (menzionato nel 649)
  • Giovanni II † (menzionato nel 679)
  • Senatore † (menzionato nel 743)
  • Natale † (VIII secolo ?)[5]
  • Tigrino † (menzionato nell'826)
  • Leopardo † (menzionato nell'861)
  • Paolo † (menzionato nell'878)
  • Bolongerio o Benolergio † (menzionato nell'887)
  • Erfermario † (menzionato nel 967)
  • Trasone II † (menzionato nel 996)
  • Stefano † (menzionato nel 1030)
  • Grimaldo o Grimoaldo † (menzionato nel 1051)
  • Gerardo I † (menzionato nel 1069)
  • Transberto † (menzionato nel 1090 circa)
  • Marcellino II † (menzionato nel 1101 circa)
  • Anonimo † (menzionato nel 1118)
  • Bernardo † (menzionato nel 1127)
  • Anonimo † (menzionato nel 1146)
  • Lamberto † (menzionato nel 1150 o 1158)
  • Tommaso ? † (menzionato nel 1172)
  • Gentile † (menzionato nel 1179)
  • Rodolfo, O.S.B.Cam. † (1180 - dopo il 1185)
  • Berolado † (prima del 1186 - dopo il 1192)
  • Gerardo II, O.S.B.Cam. † (prima del 1204 - dopo il 1228)
  • Persevallo † (prima del 1239 - circa 1242 deceduto)
  • Giovanni Boni † (8 gennaio 1244 - ?)
  • Pietro di Romanuccio Capocci † (10 maggio 1284 - 24 agosto 1286 nominato vescovo di Viterbo e Toscanella)
  • Berardo dal Poggio † (27 agosto 1286 - 4 febbraio 1296 nominato vescovo di Rieti)
  • Nicolò degli Ungari, O.F.M. † (28 settembre 1299 - 1326 deceduto)
  • Tommaso dal Muro † (16 giugno 1326 - ? deceduto)
  • Francesco ? † (menzionato nel 1330)[6]
  • Nicolò Frangipane † (18 luglio 1342 - ? deceduto)
  • Agostino dal Poggio † (6 febbraio 1344 - ? deceduto)
  • Ugone, O.S.B. † (1348 - 1348 dimesso) (vescovo eletto)
  • Lanfranco de Saliverti, O.F.M. † (3 ottobre 1348 - 23 ottobre 1349 nominato vescovo di Bergamo)
  • Giovanni Tedeschi, O.E.S.A. † (23 ottobre 1349 - 1380 deceduto)
  • Bartolomeo Uliari, O.S.B. † (1381 - 9 dicembre 1385 nominato vescovo di Firenze)
  • Guglielmo Dallavigna, O.S.B. † (6 febbraio 1386 - 12 giugno 1405 nominato vescovo di Todi)
  • Carlo degli Atti, O.S.B. † (12 giugno 1405 - 1405 o 1406 deceduto)
  • Lorenzo Ricci † (26 maggio 1406 - 1410 deposto)[7]
  • Simone Vigilanti, O.E.S.A. † (5 aprile 1410 - 6 marzo 1419 nominato vescovo di Senigallia) [8]
  • Astorgio Agnesi † (6 marzo 1419 - 19 ottobre 1422 nominato vescovo di Ancona e Numana)

Sede di Ancona e Numana

Sede di Osimo

  • San Leopardo †
    • Sede vacante (599)
  • Fortunato † (menzionato nel 649)
  • Giovanni † (menzionato nel 680)
  • San Vitaliano † (menzionato nel 745)
  • Germano † (menzionato nell'826)
  • Leone † (menzionato in un anno fra l'835 e l'847)
  • Andrea † (menzionato nell'853)
  • Pietro † (menzionato nell'887)
  • Attingo o Astingo † (menzionato nel 967 circa)
  • Cloroardo † (menzionato nel 996)
  • Ghislerio † (prima del 1022 - dopo il 1037)
  • Azzo o Atto † (menzionato nel 1062)
  • Lotario † (prima del 1066 - dopo il 1096)
  • Guarnerio † (prima metà del XII secolo)
  • Grimoaldo † (prima del 1151 - dopo il 1157)
  • Gentile † (prima del 1177 - dopo il 1205)
  • Anonimo † (menzionato nel 1208)
  • Anonimo † (menzionato nel 1211)
  • Sinibaldo I † (prima del 1218 - circa 1239 deceduto)
  • Rinaldo † (prima dell'8 settembre 1240 - 22 dicembre 1240 nominato vescovo di Recanati)
    • Sede soppressa (1240-1264)
  • San Benvenuto Scotivoli † (13 marzo 1264 - 22 marzo 1282 deceduto)
  • Bernardo de' Berardi † (18 gennaio 1283 - 16 maggio 1288 nominato vescovo di Palestrina)
  • Monaldo † (31 gennaio 1289 - febbraio 1292 deceduto)
  • Beato Giovanni d'Uguccione † (24 marzo 1295 - 1319 deceduto)
  • Berardo II † (29 febbraio 1320 - prima del 24 novembre 1320 deceduto)
    • Sede soppressa
  • Sinibaldo II, O.F.M. † (25 luglio 1326 - 1341 o 1342 deceduto)
    • Corrado teutonico † (menzionato nel 1328) (antivescovo)
  • Alberto Boson, O.P. † (25 agosto 1342 - 1347 deceduto)
  • Luca Mannelli, O.P. † (5 novembre 1347 - 22 gennaio 1358 nominato vescovo di Fano)
  • Pietro Massei, O.P. † (24 gennaio 1358 - 1381 deceduto)
  • Pietro III † (19 luglio 1381 - aprile o luglio 1400 deceduto)
    • Jean Rousseau † (2 maggio 1382 - ?) (antivescovo)
  • Giovanni Grimaldeschi † (3 settembre 1400 - 1419 dimesso)
  • Pietro Ercolani, O.F.M. † (30 gennaio 1419 - 1422 deceduto)
  • Nicolò Bianchi, O.S.B. † (21 luglio 1422 - 1434 deceduto)
  • Andrea da Montecchio † (29 ottobre 1434 - 1454 deceduto)
  • Giovanni de' Prefetti † (30 agosto 1454 - 27 luglio 1460 deceduto)
  • Gaspare Zacchi † (1º settembre 1460 - 23 novembre 1474 deceduto)
  • Luca Carducci, O.S.B.Cam. † (2 dicembre 1474 - agosto o settembre 1484 deceduto)
  • Paride Ghirardelli † (15 settembre 1484 - 1º settembre 1498 deceduto)
  • Antonio Sinibaldi † (19 ottobre 1498 - 13 giugno 1515 dimesso)
  • Giambattista Sinibaldi † (13 giugno 1515 - 9 aprile 1547 deceduto)
  • Cipriano Senili † (15 maggio 1547 - 19 luglio 1551 deceduto)
  • Bernardino de Cupis † (24 agosto 1551 - 1574 dimesso)
  • Cornelio Firmano † (15 gennaio 1574 - 5 luglio 1588 deceduto)
  • Teodosio Fiorenzi † (27 luglio 1588 - 19 maggio 1591 deceduto)
  • Antonio Maria Galli † (19 luglio 1591 - 30 marzo 1620 deceduto)
  • Agostino Galamini, O.P. † (29 aprile 1620 - 6 settembre 1639 deceduto)
  • Girolamo Verospi † (10 febbraio 1642 - 5 gennaio 1652 deceduto)
  • Lodovico Betti † (1º luglio 1652 - 26 ottobre 1655 deceduto)
  • Antonio Bichi † (6 marzo 1656 - 21 febbraio 1691 deceduto)
  • Opizio Pallavicini † (8 agosto 1691 - 11 febbraio 1700 deceduto)
    • Sede vacante (1700-1709)
  • Michelangelo dei Conti † (24 gennaio 1709 - 1º agosto 1712 nominato vescovo di Viterbo e Tuscania)
  • Orazio Filippo Spada † (17 gennaio 1714 - 28 giugno 1724 deceduto)
  • Agostino Pipia, O.P. † (20 dicembre 1724 - 20 agosto 1725 nominato vescovo di Osimo e Cingoli)

Sede di Osimo e Cingoli

Sede di Ancona-Osimo

Statistiche

Note
  1. Secondo Lanzoni (op. cit., p. 385), che riprende la seconda edizione dell'Italia Sacra di Ferdinando Ughelli, questo Marco non compare, come invece si pretenderebbe, negli atti del sinodo romano del 462 o 465.
  2. Un "pontifex anconitanus" è menzionato in una lettera di papa Gelasio I del 496; cfr. Lanzoni, op. cit., p. 385.
  3. Per Lanzoni, Trasone I è da identificare con Trasone II del X secolo, a cui si deve il ritrovamento delle reliquie di San Liberio.
  4. Presunto successore di Sereno, non ammesso da Lanzoni, in quanto le lettere di papa Gregorio I non parlano esplicitamente di lui come vescovo successore di Sereno.
  5. Il nome di «Natalis peccator ep[episcopu]s Anc[onae]» appare su un sarcofago conservato nella cattedrale di Rimini, databile prima del X secolo. Cfr. Lanzoni, op. cit., pp. 453-454.
  6. Assente in Eubel, per il quale alla morte di Tommaso succede Nicolò, è menzionato, con un punto interrogativo, da Gams.
  7. Il 19 dicembre 1412 fu nominato antivescovo di Senigallia.
  8. Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano. Agustiniana. Guadarrama (Madrid) 2014, vol. I, p. 478.
  9. Ferretti secondo Gams, Liberotti secondo Eubel.
  10. Vescovo di Segna, non acconsentì al trasferimento ad Ancona.
  11. Secondo Eubel, questo vescovo, menzionato da Gams, è assente negli atti della Santa Sede.
  12. Gams dice 24 febbraio, mentre Eubel scrive solo "febbraio 1585".
  13. Dal 21 novembre 1800 al 4 giugno 1808 è segnalato come amministratore apostolico Francesco Saverio Passari, arcivescovo titolare di Larissa.
  14. Dal 5 luglio 1975 Carlo Maccari fu arcivescovo di Ancona, essendo stato soppresso il vetusto titolo di Numana.
  15. Dall'11 febbraio 1976 Carlo Maccari fu vescovo solo di Osimo, essendo Cingoli stata unita in persona episcopi con Macerata e Tolentino.
Fonti
Voci correlate
Collegamenti esterni