Papa Innocenzo XII
Innocenzo XII, al secolo Antonio Pignatelli, in latino: Innocentius XII (Spinazzola, 13 marzo 1615; † Roma, 27 settembre 1700), è stato il 242° vescovo di Roma e papa italiano dal 1691 alla sua morte.
Biografia
Successore di papa Alessandro VIII, nacque a Spinazzola (all'epoca in Basilicata, oggi fa parte della provincia di Barletta, Andria e Trani), da Francesco, 4° marchese di Spinazzola, e da Porzia Carafa, principessa di Minervino Murge, figlia di Fabrizio Carafa, duca di Andria. Secondo alcuni fu battezzato nella chiesa di San Giovanni Battista di Regina di Lattarico.[1]
Formazione e carriera ecclesiastica
Venne educato nel collegio dei gesuiti di Roma. A vent'anni divenne un funzionario della corte di papa Urbano VIII. Sotto i papi successivi, servì come vicelegato di Urbino e poi come governatore di Perugia.
Divenne poi inquisitore nell'isola di Malta nel 1646. Due anni dopo fu governatore di Viterbo; nel 1652 nunzio apostolico a Firenze; nel 1660 in Polonia e nel 1668 a Vienna.
Nel 1671 ebbe l'incarico di guidare la diocesi di Lecce, ma il suo episcopato durò soli due anni, in quanto fu incaricato del segretariato della Congregazione dei vescovi e dei regolari.
Il 1º settembre 1681 fu nominato cardinale; l'anno dopo arcivescovo di Faenza e legato di Bologna; nel 1687 arcivescovo di Napoli. Alla morte di Alessandro VIII, avvenuta il 1º febbraio 1691, il conclave si protrasse per cinque mesi, ed egli fu eletto il 12 luglio, come candidato di compromesso tra i cardinali francesi e quelli del Sacro Romano Impero.
Pontificato
Per approfondire, vedi la voce Conclave del 1691 |
Immediatamente dopo la sua elezione prese posizione contro il nepotismo, che era stato uno dei grandi scandali della Chiesa; la bolla Romanum decet Pontificem, emanata nel 1692, proibiva ai papi di concedere proprietà, incarichi o rendite a qualsiasi parente; inoltre solo un parente poteva essere innalzato al cardinalato. In tutto il suo pontificato rimase fedele a questo; nessun suo familiare ebbe incarichi in Vaticano, e negò perfino la porpora del cardinalato all'arcivescovo di Taranto, perché era suo parente.
Nello stesso tempo cercò di contrastare le pratiche simoniache della Camera Apostolica, e a questo scopo introdusse nella sua corte uno stile di vita più semplice. Egli stesso disse "i poveri sono i miei nipoti", paragonando la sua beneficenza pubblica al nepotismo di molti dei suoi predecessori.
Nel 1693 spinse i vescovi francesi a ritirare le quattro proposizioni legate alle "Libertà Gallicane", che erano state formulate dall'assemblea del 1682.
Nel 1694 istituì la Congregazione per la disciplina e la riforma degli Ordini Regolari, con l'intento di riformare verso una maggiore spiritualità la Chiesa. Innocenzo fece diverse riforme negli Stati della Chiesa e, per una migliore amministrazione della giustizia, fece erigere il Forum Innocentianum.
Nel 1699 si schierò dalla parte di Jacques-Bénigne Bossuet, nella controversia tra tale prelato e mons. Fénelon, circa l'Explication des Maximes des Saints sur la Vie Intérieure, scritta da quest'ultimo.
Il suo pontificato contrastò con quello di una serie di suoi predecessori, per la sua inclinazione verso la Francia invece che la Germania. Questo papa benevolo, pieno di abnegazione e pio, morì il 27 settembre 1700.
Gli successe Clemente XI.
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo | |
Concistori tenuti da Innocenzo XII per la creazione di nuovi cardinali[2]
Concistoro del 12 dicembre 1695
- (1) Giacomo Antonio Morigia, B., arcivescovo di Firenze († 8 ottobre 1708[3]);
- (2) Sebastiano Antonio Tanara, arcivescovo titolare di Damasco, nunzio apostolico in Austria († 5 maggio 1724);
- (2) Giacomo Boncompagni, arcivescovo di Bologna († 24 marzo 1731);
- (4) Giovanni Giacomo Cavallerini, arcivescovo titolare di Nicea, nunzio apostolico in Francia († 18 febbraio 1699);
- (5) Federico Caccia, arcivescovo di Milano († 14 gennaio 1699);
- (6) Taddeo Luigi dal Verme, vescovo di Fano († 12 gennaio 1717);
- (7) Baldassarre Cenci (1648-1709), arcivescovo titolare di Larissa, prefetto della Casa Pontificia († 26 maggio 1709[4]);
- (8) Tommaso Maria Ferrari, O.P., Maestro del sacro palazzo apostolico († 20 agosto 1716);
- (9) Giuseppe Sacripante, referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica († 4 gennaio 1727);
- (10) Celestino Sfondrati, O.S.B. († 4 settembre 1696);
- (11) Enrico Noris, O.E.S.A. custode della Biblioteca Apostolica Vaticana († 23 febbraio 1704);
- (12) Giambattista Spinola juniore, governatore di Roma, Vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa († 19 marzo 1719);
- (13) Domenico Tarugi, uditore della Sacra Rota Romana, († 27 dicembre 1696);
- (14) Henri Albert de la Grange d'Arquien, († 23 marzo o 24 maggio 1707).
Concistoro del 22 luglio 1697
- (15) Luís de Sousa, arcivescovo di Lisbona (Portogallo) († 3 gennaio 1702);
- (16) Giorgio Cornaro, arcivescovo titolare di Rodi, nunzio apostolico in Portogallo, († 10 agosto 1722);
- (17) Pierre de Cambout, vescovo di Orléans (Francia) († 5 febbraio 1706);
- (18) Fabrizio Paolucci, vescovo di Ferrara († 12 giugno 1726[5];
- (19) Alfonso Aguilar Fernández de Córdoba, († 19 settembre 1699);
- (20) Vincenzo Grimani, († 26 settembre 1710).
Concistoro del 14 novembre 1699 [6]
- (21) Niccolò Radulovich, arcivescovo di Chieti, segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari († 27 ottobre 1702);
- (22) Giuseppe Archinto, arcivescovo di Milano († 9 aprile 1712);
- (23) Andrea Santacroce, arcivescovo titolare di Seleucia, nunzio apostolico in Austria, († 10 maggio 1712);
- (24) Marcello d'Aste, arcivescovo titolare di Atene, delegato apostolico di Urbino († 11 giugno 1709);
- (25) Daniello Marco Delfino, vescovo di Brescia, nunzio apostolico in Francia († 5 agosto 1704);
- (26) Sperello Sperelli, vescovo emerito di Terni, assessore Congregazione della Romana e Universale Inquisizione († 22 marzo 1710[7]);
- (27) Giovanni Maria Gabrielli, O.Cist., abate generale del suo ordine († 17 settembre 1711).
Concistoro del 21 giugno 1700
- (28) Louis-Antoine de Noailles, arcivescovo di Arcidiocesi di Parigi, (Francia) († 4 maggio 1729);
- (29) Johannes Philipp von Lamberg, vescovo di Passavia, (Germania) († 20 ottobre 1712);
- (30) Francisco Antonio de Borja-Centelles y Ponce de León, arcidiacono di Calatrava e canonico capitolare di Toledo, (Spagna) († 3 aprile 1702).
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M. Cap.
- Cardinale Marcantonio Franciotti
- Papa Innocenzo XII
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Larissa | Successore: | |
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? | 1652 - 1671 | Johann Hugo von Orsbeck |
Predecessore: | Nunzio apostolico del Granducato di Toscana | Successore: | |
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Annibale Bentivoglio | 29 ottobre 1652 - 21 maggio 1660 | Giovanni Brancaccio |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Polonia | Successore: | |
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Pietro Vidoni | 1660 - 1668 | Galeazzo Marescotti |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Austria | Successore: | |
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Carlo Carafa della Spina sino al 1664 Sede Vacante (1664-1668) |
1668 - 1671 | Sede Vacante (1671-1675) dal 1675 Francesco Buonvisi |
Predecessore: | Arcivescovo di Lecce titolo personale |
Successore: | |
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Luigi Pappacoda | 4 maggio 1671 - 12 gennaio 1682 | Michele Pignatelli |
Predecessore: | Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari | Successore: | |
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Girolamo Casanate | 29 giugno 1673 - 29 maggio 1675 | Giambattista Spinola |
Predecessore: | Maestro di Camera della Corte Pontificia | Successore: | |
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Orazio Mattei | 29 maggio 1675 - 1º settembre 1681 | Baldassarre Cenci |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pancrazio fuori le mura | Successore: | |
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Pietro Vidoni | 1681-1691 | Bandino Panciatici |
Predecessore: | Arcivescovo di Faenza titolo personale |
Successore: | |
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Carlo Rossetti | 1682 - 1686 | Giovanni Francesco Negroni |
Predecessore: | Legato pontificio di Bologna | Successore: | |
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Girolamo Gastaldi | 14 novembre 1684 - 8 novembre 1687 | Gian Francesco Negroni |
Predecessore: | Arcivescovo di Napoli | Successore: | |
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Innico Caracciolo seniore | 1686 - 1691 | Giacomo Cantelmo |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Alessandro VIII | 12 luglio 1691 - 27 settembre 1700 | Papa Clemente XI |
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Larissa
- Nunzi apostolici per il Granducato di Toscana
- Nunzi apostolici per la Polonia
- Nunzi apostolici per l'Austria
- Vescovi di Lecce
- Segretari della Congregazione per i Vescovi e i Regolari
- Maestri di camera della Corte pontificia
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- Vescovi di Faenza
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