Papa Pio V
San Pio V, O.P. Papa | |
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al secolo Antonio Ghislieri | |
Santo | |
Utinam dirigantur viae meae ad custodiendas | |
Bartolomeo Passarotti, Ritratto di papa Pio V (1566 - 1570), olio su tela; Baltimora (USA), The Walters Art Museum | |
Età alla morte | 68 anni |
Nascita | Bosco Marengo 17 gennaio 1504 |
Morte | Roma 1º maggio 1572 |
Sepoltura | Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore |
Appartenenza | Ordine dei Frati Predicatori |
Professione religiosa | convento di S. Pietro Martire a Vigevano, 18 marzo 1521 |
Ordinazione presbiterale | Genova, 1528 |
Nominato vescovo | 4 settembre 1556 da Paolo IV |
Consacrazione vescovile | Roma, Cappella Sistina, 14 settembre 1556 dal card. arc. Giovanni Michele Saraceni |
Creato Cardinale |
15 marzo 1557 da Pio IV (vedi) |
Cardinale per | 15 anni, 1 mese e 17 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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Informazioni sul papato | |
225° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
7 gennaio 1566 Conclave del 1565-1566 |
Consacrazione | 17 gennaio 1566 |
Fine del pontificato |
1º maggio 1572 (per decesso) |
Durata del pontificato |
6 anni, 3 mesi e 25 giorni |
Predecessore | papa Pio IV |
Successore | papa Gregorio XIII |
Extra | Papa Pio V Anni di pontificato |
Cardinali | 21 creazioni in 3 concistori |
Proclamazioni | Santi |
Eventi | Nessun Giubileo indetto |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1º maggio 1672, da Clemente X |
Canonizzazione | 22 maggio 1712, da Clemente XI |
Ricorrenza | 30 aprile |
Attributi | Tiara, camauro |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 30 aprile, n. 1:
1º maggio, n. 19, ricorrenza secondaria:
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San Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, (in religione Michele) (Bosco Marengo, 17 gennaio 1504; † Roma, 1º maggio 1572), è stato il 225º vescovo di Roma e papa italiano in carica dal 1566 alla sua morte.
Biografia
Le origini e la carriera ecclesiastica
Nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, in provincia di Alessandria), appartenente all'epoca alla diocesi di Tortona e quindi al Ducato di Milano, dalla nobile ma decaduta famiglia Ghislieri. All'età di quattordici anni, entrò nell'Ordine dei Frati Predicatori a Voghera. Trascorse l'anno di noviziato nel convento di san Pietro Martire a Vigevano e il 18 maggio 1521 pronunciò i voti. Negli anni di preparazione al presbiterato, insieme a una solida formazione teologica, facilitata da un'intelligenza vivida, manifestò quell'austerità di vita che gli avrebbe meritato tanta stima negli anni successivi. Nel 1528 ricevette l'ordinazione presbiterale a Genova e presto diede prova di ciò che avrebbe trovato realizzazione pratica nel corso del suo pontificato, sostenendo a Parma trenta proposte a supporto del seggio pontificio contro le eresie.
Come rettore di vari conventi domenicani, si caratterizzò per una rigida disciplina e, in seguito a suo espresso desiderio, ricevette la nomina di inquisitore della città di Como. Tornato a Roma nel 1550, dove proseguì l'attività di inquisitore, fu eletto commissario generale dell'Inquisizione romana. Sotto Papa Paolo IV divenne vescovo di Sutri e Nepi nel 1556, cardinale con il titolo di Alessandrino (1556) e Grande Inquisitore nel 1558. Sotto Pio IV divenne vescovo di Mondovì nel 1560.
Il conclave
Alla morte di Pio IV, dopo un conclave durato dal 20 dicembre 1565 al 7 gennaio 1566, fu inaspettatamente eletto Papa grazie a un accordo tra i cardinali Borromeo e Farnese e fu consacrato il giorno del suo compleanno, dieci giorni dopo.
Il pontificato
Alla sua elezione non ci furono festeggiamenti per solennizzare l'evento, infatti Pio V era di carattere austero. Cercò con ogni mezzo di migliorare i costumi della gente emettendo bolle, punendo l'accattonaggio, vietando il dissoluto carnevale, cacciando da Roma le prostitute, condannando i fornicatori, i bestemmiatori e i profanatori dei giorni festivi. Difese strenuamente il vincolo matrimoniale, infliggendo pene severe agli adulteri. Ridusse il costo della corte papale, impose l'obbligo di residenza ai vescovi e asserì l'importanza del cerimoniale. Curò, inoltre, la pubblicazione del catechismo romano, del breviario romano riformato e del messale romano. Rafforzò gli strumenti della Controriforma per combattere l'eresia e il protestantesimo e diede nuovo impulso all'Inquisizione Romana (condanna a morte per eresia di Pietro Carnesecchi e Aonio Paleario).
Fu rigido oppositore del nepotismo. Ai numerosi parenti accorsi a Roma con la speranza di qualche privilegio, Pio V disse che un parente del Papa può considerarsi sufficientemente ricco se non conosce l'indigenza. Siccome i cardinali ritenevano opportuna la presenza di un nipote del Papa nel Collegio dei Principi della Chiesa, Pio V si lasciò indurre a dare la porpora a Michele Bonelli, nipote di una sua sorella e domenicano pure lui, purché lo aiutasse nel disbrigo degli affari. A un figlio (Paolo Ghislieri) di suo fratello, invece, permise di entrare nella milizia pontificia, ma lo cacciò persino dallo Stato appena seppe che coltivava illeciti amori.
Nel 1566 promosse la costruzione del convento domenicano di Santa Croce e Ognissanti a Bosco Marengo, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere il centro di una città di nuova fondazione, nonché suo luogo di sepoltura.
Nel 1567 fondò a Pavia un'istituzione caritatevole per studenti meritevoli, il Collegio Ghislieri, che tuttora, tramite concorso pubblico, accoglie i migliori studenti dell'Università di Pavia.
Tra le sue Bolle papali, In Coena Domini (1568) ricopre un ruolo primario; tra le altre, quelle che più contribuiscono a definire la linea di condotta del suo pontificato sono: il divieto di questua (febbraio 1567 e gennaio 1570); la condanna di Michel de Bay, professore eretico di Lovanio (1567); la denuncia del dirum nefas (agosto 1568); la bolla Hebraeorum gens sola quondam a Deo dilecta, con la quale ordinò l'espulsione degli Ebrei da tutte le terre dello Stato Pontificio, a eccezione di Ancona e Roma (1569); la conferma dei privilegi della Società dei Crociati per la protezione dell'Inquisizione (ottobre 1570); il divieto di discussione sul miracolo dell'Immacolata Concezione (novembre 1570); la soppressione dei Fratres Humiliati, accusati di depravazione (febbraio 1571); l'approvazione del nuovo ufficio della Vergine Maria (marzo 1571).
In politica estera Pio V adottò una linea di difesa dei diritti giurisdizionali della Chiesa, entrando in conflitto con Filippo II di Spagna. Durante le guerre di religione in Francia, sostenne i cattolici contro gli ugonotti. Appoggiò la cattolica Maria Stuarda contro Elisabetta I, di fede anglicana, che scomunicò nel 1570.
Preoccupato dall'avanzata turca, promosse una lega dei principi cristiani contro i Turchi e con Genova, Venezia e la Spagna istituì la Lega Santa. Le forze navali della Lega si scontrarono nella Battaglia di Lepanto con la flotta ottomana nelle acque al largo di Lepanto[1], il 7 ottobre 1571, riportando una vittoria che però non si concretizzò, come il Papa avrebbe sperato, nella liberazione del Santo Sepolcro. Tuttavia si narra che ebbe una visione, in occasione della vittoria di Lepanto, esclamando:
« | Sono le 12, suonate le campane, abbiamo vinto a Lepanto! » |
Da quel giorno le campane suonano ogni giorno alle 12. L'anno successivo, nel 1572, il 7 ottobre venne celebrato il primo anniversario della vittoria di Lepanto, con l'istituzione della "Festa di Santa Maria della Vittoria", successivamente trasformata nella "Festa del SS. Rosario".
La morte del Papa
Pio V, affetto da ipertrofia prostatica per la quale, per pudicizia, non volle essere neanche visitato, si spense la sera dell'1º maggio 1572, all'età di 68 anni, dopo aver detto ai cardinali radunati attorno al suo letto:
« | Vi raccomando la santa Chiesa che ho tanto amato! Cercate di eleggermi un successore zelante, che cerchi soltanto la gloria del Signore, che non abbia altri interessi quaggiù che l'onore della Sede Apostolica e il bene della cristianità. » |
Concistori tenuti da Papa Pio V per la creazione di nuovi cardinali
Questa voce contiene la lista dei concistori convocati da papa Pio V con gli elenchi dei cardinali creati. Di seguito sono riportati i nomi in ordine di creazione. Il numero tra parentesi prima di ogni presbitero conta il numero di cardinali creati dal pontefice a partire dalla sua elezione: in tutto sono stati 21 in tre concistori. Le cariche si intendono quelle al momento dell'elezione a cardinale.
Concistoro del 6 marzo 1566
- (1) Italia · Michele Ghislieri-Bonelli, O.P., pronipote di Sua Santità; creato cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva; deceduto nel marzo 1598.
Concistoro del 24 marzo 1568
- (2) Spagna · Diego Espinosa Arévalo, presidente del Consiglio Reale di Castiglia, inquisitore generale di Spagna; creato cardinale presbitero di San Bartolomeo all'Isola; deceduto nel settembre 1572;
- (3) Francia · Jérôme Souchier, O.Cist., abate di Clairvaux e di Cîteaux, superiore generale dell'Ordine cistercense; creato cardinale presbitero di San Matteo in Merulana; deceduto nel novembre 1571;
- (4) Italia · Gianpaolo della Chiesa, referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia; creato cardinale diacono di San Callisto (pro illa vice); deceduto nel nel gennaio 1575;
- (5) Italia · Antonio Carafa, nipote di papa Paolo IV, protonotario apostolico, canonico della Basilica Vaticana; creato cardinale diacono di Sant'Eusebio 'pro illa vice; deceduto nel gennaio 1591.
Concistoro del 17 maggio 1570
- (6) Italia · Marcantonio Maffei, arcivescovo di Chieti, datario apostolico; creato cardinale presbitero di San Callisto; deceduto nell'agosto 1583);
- (7) Spagna · Gaspar Cervantes de Gaete, arcivescovo di Tarragona; creato cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti; deceduto nell'ottobre 1575;
- (8) Italia · Giulio Antonio Santorio, arcivescovo di Santa Severina; creato cardinale presbitero di San Bartolomeo all'Isola; deceduto nel maggio 1602;
- (9) Italia · Pierdonato Cesi seniore, amministratore diocesano emerito di Narni, chierico della Camera Apostolica; creato cardinale presbitero di San Vitale; deceduto nel settembre 1586;
- (10) Italia · Carlo Grassi, vescovo di Montefiascone, governatore di Roma e vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa; creato cardinale presbitero di Sant'Agnese in Agone; deceduto nel marzo 1571;
- (11) Francia · Charles d'Angennes de Rambouillet, vescovo di Le Mans e ambasciatore francese presso la Santa Sede; creato cardinale presbitero di San Simeone profeta; deceduto nel marzo 1587;
- (12) Italia · Felice Peretti Montalto, O.F.M. Conv., vescovo di Sant'Agata dei Goti; creato cardinale presbitero di San Girolamo degli Schiavoni; poi eletto papa Sisto V il 24 aprile 1585; deceduto nell'agosto 1590;
- (13) Italia · Giovanni Aldobrandini, vescovo di Imola; creato cardinale presbitero di Sant'Eufemia; deceduto nel settembre 1573;
- (14) Italia · Girolamo Rusticucci, segretario particolare di Sua Santità, protonotario apostolico; creato cardinale presbitero di Santa Susanna; deceduto nel giugno 1603;
- (15) Italia · Giulio Acquaviva d'Aragona, referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia; creato cardinale diacono di San Teodoro; deceduto nel luglio 1574;
- (16) Spagna · Gaspar de Zúñiga y Avellaneda, arcivescovo di Siviglia; creato cardinale presbitero di Santa Barbara; deceduto nel gennaio 1571;
- (17) Francia · Nicolas de Pellevé, arcivescovo di Sens; creato cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo; deceduto nel marzo 1594;
- (18) Italia · Arcangelo de' Bianchi, O.P., vescovo di Teano; creato cardinale presbitero di San Cesareo in Palatio; deceduto nel gennaio 1580;
- (19) Italia · Paolo Burali d'Arezzo, C.R., vescovo di Piacenza; creato cardinale presbitero di Santa Pudenziana; deceduto nel giugno 1578, beatificato da papa Clemente XIV nel 1772;
- (20) Grecia · Vincenzo Giustiniani,O.P., Maestro generale dell'Ordine dei predicatori; creato cardinale presbitero di San Nicola fra le Immagini; deceduto nell'ottobre 1582;
- (21) Italia · Gian Girolamo Albani, protonotario apostolico, governatore delle Marche; creato cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina; deceduto nell'aprile 1591.
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo | |
Musica
A San Pio V è dedicato un oratorio di Gasparo Garavaglia rappresentato per la prima volta a Forlì nel 1731, S. Pio quinto oratorio a quattro voci....
Genealogia episcopale
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinal Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino
- Cardinal Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Sutri e Nepi | Successore: | |
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Antonio Simeoni, O.S.B.Cam. | 4 settembre 1556-27 marzo 1560 | Girolamo Gallarati |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva | Successore: | |
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- | 24 marzo 1557-14 aprile 1561 | sé stesso | I |
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sé stesso | 15 maggio 1565-7 gennaio 1566 | Michele Bonelli, O.P. | II |
Predecessore: | Grande Inquisitore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione | Successore: | |
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Gian Pietro Carafa | 14 dicembre 1558-7 gennaio 1566 | Diego Espinosa Arévalo |
Predecessore: | Vescovo di Mondovì | Successore: | |
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Bartolomeo Pipero | 27 marzo 1560-7 gennaio 1566 | Vincenzo Lauro |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Sabina | Successore: | |
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Ottone di Waldburg | 14 aprile 1561-15 maggio 1565 | Simone Pasqua |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Pio IV | 7 gennaio 1566 - 1 maggio 1572 | Papa Gregorio XIII |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Domenicani italiani
- Italiani del XVI secolo
- Vescovi di Nepi e Sutri
- Cardinali presbiteri di Santa Maria sopra Minerva
- Grandi inquisitori della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione
- Vescovi di Mondovì
- Cardinali presbiteri di Santa Sabina
- Santi e beati del martirologio del 30 aprile
- Santi e beati del martirologio del 1º maggio
- Presbiteri ordinati nel 1528
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1556
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Professioni religiose del XVI secolo
- Frati italiani
- Frati del XVI secolo
- Vescovi consacrati da Giovanni Michele Saraceni
- Concistoro 15 marzo 1557
- Cardinali italiani del XVI secolo
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Pio IV
- Papa Pio V
- Papi
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