Diocesi di Pinerolo
Diocesi di Pinerolo | |||
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vescovo | Derio Olivero | ||
Sede | Pinerolo | ||
Suffraganea dell'arcidiocesi di Torino | |||
Regione ecclesiastica Piemonte | |||
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Nazione | Italia | ||
Vicario | Gustavo Bertea | ||
Piergiorgio Debernardi | |||
Parrocchie | 62 | ||
Sacerdoti |
89 di cui 64 secolari e 25 regolari | ||
36 religiosi 258 religiose 16 diaconi | |||
96.00 abitanti in 1.440 km² 79.000 battezzati (82,3% del totale) | |||
Eretta | 23 dicembre 1748 | ||
Rito | romano | ||
Indirizzo | |||
Via Vescovado 1, 10064 Pinerolo [Torino], Italia tel. 0121.39.39.32 fax. 0121.79.45.28 @ | |||
Collegamenti esterni | |||
Dati dal sito web della CEI | |||
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La diocesi di Pinerolo (in latino: Dioecesis Pineroliensis) è una diocesi della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Torino appartenente alla regione ecclesiastica Piemonte. Nel 2016 contava 79.000 battezzati su 96.000 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Derio Olivero.
Territorio
La diocesi comprende la porzione sud-occidentale della provincia di Torinoda.
Sede vescovile è la città di Pinerolo, dove si trova la cattedrale di san Donato.
Il territorio è suddiviso in 62 parrocchie.
Storia
La diocesi fu eretta il 23 dicembre 1748 da papa Benedetto XIV con la bolla In sacrosancta, ricavandone il territorio dall'abbazia territoriale cistercense di Santa Maria di Abbadia Alpina, fondata dalla contessa Adelaide nel 1064.
Il 3 agosto 1772 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Susa, ma la cessione divenne effettiva solo alla morte del vescovo di Pinerolo, nel 1797.
Molto dovette patire Pinerolo sotto la dominazione francese. Gli antifrancesi e antirepubblicani furono sopraffatti dalle milizie valdesi. Nel 1802 furono sciolte le corporazioni religiose ed incamerati i loro beni: agostiniani, francescani, cappuccini, domenicani, carmelitani, fogliesi e clarisse. Il vescovo scelse una linea molto prudente, fino a far cantare il Te Deum per Napoleone e a lodarne la religiosità, proprio mentre si adottavano misure restrittive come l'imposizione di tasse che non risparmiarono il pastorale del vescovo e la riduzione del numero dei giorni festivi.
Nel 1805 la diocesi fu soppressa e il suo territorio aggregato a quello della diocesi di Saluzzo. Fu ristabilita il 17 luglio 1817.
Durante il periodo risorgimentale il vescovo Renaldi mantenne un atteggiamento liberale, spesso in contrasto alla linea dei metropoliti torinesi. Si schierò decisamente a favore dell'emancipazione dei valdesi voluta da re Carlo Alberto, che appoggiò nelle sue prediche contro l'intolleranza. Accolse nella sua diocesi i chierici di simpatie liberali rifiutati dall'arcivescovo di Torino e al Concilio Vaticano I fu uno strenuo oppositore del dogma dell'infallibilità papale.
L'anticlericalismo massonico e liberale osteggerà il vescovo Vassarotti, succeduto a Renaldi. Per alcuni mesi non poté risiedere in vescovado per la mancanza del placet governativo alla sua elezione. Le autorità non presenziavano al suo ingresso in diocesi e più tardi dovette rinunciare al progetto di restauro della cattedrale, per l'ostilità dell'amministrazione comunale. Il suo episcopato fu tutto all'insegna della devozione: triplicò gli alunni iscritti al seminario e nella visita pastorale combatté gli abusi morali quali l'inosservanza delle feste religiose, le bestemmie, le intemperanze.
Infine il progetto del restauro della cattedrale fu uno dei successi del vescovo Sardi.
Il vescovo Giovanni Battista Rossi difese i fedeli dai pericoli della predicazione valdese, a suo giudizio opera del demonio (in particolare insistette sul culto dei santi e della Vergine) e dalla diffusione dell'ideologia socialista.
Cronotassi dei vescovi
- Giovanni Battista D'Orliè De Saint Innocent, C.R.S.A. † (5 maggio 1749 - 2 settembre 1794 deceduto)
- Giuseppe Maria Grimaldi † (6 agosto 1797 - 1º febbraio 1805 nominato vescovo di Ivrea)
- François-Marie Bigex † (8 agosto 1817 - 20 marzo 1824 nominato arcivescovo di Chambéry)
- Pierre-Joseph Rey † (20 marzo 1824 - 13 giugno 1832 nominato vescovo di Annecy)
- Andrea Charvaz † (9 marzo 1834 - 9 maggio 1848 dimesso)
- Lorenzo Guglielmo Maria Renaldi † (20 maggio 1849 - 23 luglio 1873 deceduto)
- Giovanni Domenico Vassarotti † (24 febbraio 1874 - 25 agosto 1881 deceduto)
- Filippo Chiesa † (20 novembre 1881 - 26 maggio 1886 nominato vescovo di Casale Monferrato)
- Giovanni Maria Sardi † (13 giugno 1886 - 21 gennaio 1894 deceduto)
- Giovanni Battista Rossi † (18 maggio 1894 - 19 agosto 1922 deceduto)
- Angelo Bartolomasi † (11 dicembre 1922 - 23 aprile 1929 nominato arcivescovo dell'ordinariato militare in Italia)
- Gaudenzio Binaschi † (20 gennaio 1930 - 29 settembre 1966 ritirato)
- Bartolomeo Santo Quadri † (11 ottobre 1966 - 18 marzo 1972 nominato vescovo di Terni e Narni)
- Massimo Giustetti † (21 marzo 1974 - 17 dicembre 1975 nominato vescovo di Mondovì)
- Pietro Giachetti † (1º maggio 1976 - 7 luglio 1998 ritirato)
- Piergiorgio Debernardi, (7 luglio 1998 - 7 luglio 2017 ritirato)
- Derio Olivero dal 7 luglio 2017
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 96.000 persone contava 79.000 battezzati, corrispondenti al 82,3% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 63.150 | 79.850 | 79,1 | 166 | 164 | 2 | 380 | 63 | 875 | 62 | |
1970 | ? | 89.310 | ? | 152 | 118 | 34 | ? | 52 | 589 | 65 | |
1980 | 73.712 | 90.880 | 81,1 | 116 | 98 | 18 | 635 | 25 | 603 | 68 | |
1990 | 71.850 | 88.500 | 81,2 | 114 | 94 | 20 | 630 | 3 | 26 | 535 | 62 |
1999 | 80.000 | 100.000 | 80,0 | 101 | 82 | 19 | 792 | 9 | 31 | 440 | 62 |
2000 | 80.000 | 100.000 | 80,0 | 93 | 76 | 17 | 860 | 9 | 31 | 396 | 61 |
2001 | 80.000 | 100.000 | 80,0 | 96 | 76 | 20 | 833 | 10 | 53 | 409 | 62 |
2002 | 80.000 | 100.000 | 80,0 | 108 | 85 | 23 | 740 | 10 | 54 | 258 | 62 |
2003 | 80.000 | 100.200 | 79,8 | 106 | 83 | 23 | 754 | 10 | 52 | 248 | 62 |
2004 | 80.000 | 100.250 | 79,8 | 106 | 81 | 25 | 754 | 10 | 55 | 350 | 62 |
2010 | 80.000 | 100.000 | 80,0 | 99 | 69 | 30 | 808 | 13 | 36 | 258 | 62 |
2013 | 81.000 | 101.400 | 80,1 | 92 | 67 | 25 | 882 | 17 | 30 | 192 | 62 |
2016 | 79.000 | 96.000 | 82,3 | 89 | 64 | 25 | 887 | 16 | 30 | 192 | 62 |
Fonti | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
Scheda] della diocesi sull'annuario web della CEI
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