Diocesi di Concordia-Pordenone

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Diocesi di Concordia-Pordenone
Dioecesis Concordiensis-Portus Naonis
Chiesa latina

Concordia Sagittaria Cattedrale.jpg
vescovo Giuseppe Pellegrini
Sede Pordenone

sede vacante
Pordenone

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Suffraganea
Regione ecclesiastica Triveneto
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario Orioldo Marson
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Ovidio Poletto
Parrocchie 188
Sacerdoti

291 di cui 243 secolari e 48 regolari
1.184 battezzati per sacerdote

63 religiosi 201 religiose 18 diaconi
374.670 abitanti in 2.675 km²
364.138 battezzati (97,2% del totale)
Eretta IV secolo
Rito
Cattedrale {{{cattedrale}}}
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
C.P. 337, Via Revedole 1, 33170 Pordenone, Italia
tel. +390434221111 fax. 0434.27.213 @
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2017 (gc ch )

Dati dal sito web della CEI
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La diocesi di Concordia-Pordenone (in latino: Dioecesis Concordiensis-Portus Naonis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea del patriarcato di Venezia e appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2016 contava 364.138 battezzati su 374.670 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Giuseppe Pellegrini.

Territorio

La diocesi comprende la provincia di Pordenone (tranne parte dei comuni di Sacile, Caneva, Prata di Pordenone, Brugnera, che rientrano nella diocesi di Vittorio Veneto) e la parte orientale della provincia di Venezia, compresa tra i fiumi Livenza e Tagliamento (ad eccezione di Caorle, che, già diocesi autonoma, ricade sotto la giurisdizione del patriarcato di Venezia) che ha sempre fatto capo alla città di Portogruaro (e quindi, in via riflessa, storicamente è sempre stata sotto la giurisdizione dell'antica città romana di Concordia Sagittaria). Fanno parte della diocesi anche 3 parrocchie in provincia di Treviso.

Sede vescovile è la città di Pordenone, dove si trova la Concattedrale di San Marco. A Concordia Sagittaria si trova la Cattedrale di Santo Stefano Protomartire.

Il territorio è suddiviso in 188 parrocchie.

Storia

La diocesi prende il nome dalla città romana di Julia Concordia Sagittaria, che si ritiene fondata probabilmente nel 42 a.C. e che fu statio sulla via Annia tra Altino e Aquileia.

La diocesi fu eretta nel IV secolo; la cattedrale di Concordia venne consacrata dal vescovo aquileiese Cromazio tra il 388 e il 389 circa, con le reliquie dei santi Apostoli.

Il primo vescovo certo è Chiarissimo (579), e da lui continua una serie spesso interrotta fino quasi alla fine del XII secolo.

Subito dopo la consacrazione di Concordia prese il via l'evangelizzazione dell'agro concordiese compreso tra i fiumi Tagliamento e Livenza, più o meno corrispondente all'attuale provincia di Pordenone.

Nei secoli XIV e XV, a causa principalmente dell'azione dei fiumi Tagliamento e Livenza, l'area di Concordia subì una trasformazione morfologica consistente e prese l'avvio un impaludamento che sommerse alcune pievi e villaggi costieri. Per questo motivo, pur mantenendo nominalmente il titolo di sede vescovile, Concordia decadde rapidamente e i vescovi preferirono trasferire la loro residenza a Portogruaro o anche fuori diocesi (Venezia). Già nel 1425 papa Martino V dispose il trasferimento della sede a Portogruaro, ma il decreto dovette essere revocato dal successore Eugenio IV, su istanza del capitolo cattedrale e della comunità di Portogruaro. La traslazione ufficiale avvenne comunque in seguito con la bolla di Sisto V del 29 marzo 1586.

Nel 1701 il vescovo Pietro Valaresso istituì il seminario diocesano.

In seguito alla promozione di Pordenone a città capoluogo di provincia (1968), avendo a tutti gli effetti questa città assunto il ruolo dominante nel territorio della Destra Tagliamento, con decreto n. 845/70 del 12 gennaio 1971 la Congregazione per i vescovi stabilì il nuovo titolo della diocesi: Concordia-Pordenone. Con successivo decreto n. 677/72 del 26 ottobre 1974 la stessa Congregazione ha disposto la traslazione della sede vescovile da Portogruaro a Pordenone elevando, al tempo stesso, il duomo di san Marco di Pordenone alla dignità di concattedrale.

Nell'aprile-maggio 1992 la diocesi ha accolto papa Giovanni Paolo II. Si è trattata della prima visita di un Pontefice alla diocesi. In passato papa Gregorio XII e Pio VI erano transitati per il territorio per recarsi l'uno al Concilio di Cividale (1409), l'altro a Vienna (1782).

Il 17 febbraio, la diocesi celebra la festa di un gruppo di martiri uccisi a Concordia durante la persecuzione di Diocleziano (304), le reliquie dei quali sono conservate in un'apposita cappella della cattedrale. Tradizionalmente i loro nomi sono Donato, Solone Secondiano, Romolo, Crisanto, Eutichio, Giusto, Cordio, Silvano, Neomedio, Lucilla, Policrazio, Ermogio e altri, in tutto settantadue. La tradizione narra che costoro furono arrestati mentre i fratelli vicentini Donato e Solone catechizzavano e battezzavano Neomedio e la figlia Lucilla. Imprigionati e torturati, furono infine tutti decapitati lungo il fiume Lèmene.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 374.670 persone contava 364.118 battezzati, corrispondenti al 97,2% del totale.

Fonti
Voci correlate
Collegamenti esterni