Eparchia di Piana degli Albanesi

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Eparchia di Piana degli Albanesi
Eparchia Planensis Albanensium
Chiesa cattolica italo-greca
Stemma Eparchia Piana degli Albanesi.jpg
Stemma
1 195.jpg
Eparca Raffaele De Angelis
Sede Piana degli Albanesi
Suffraganea
Sede immediatamente soggetta alla Santa Sede
Regione ecclesiastica Sicilia

Eparchia di Piana degli Albanesi mappa.png
Mappa della diocesi
Regione ecclesiastica Sicilia
Collocazione geografica della diocesi
Nazione bandiera Italia
Parrocchie 16
Sacerdoti 23 di cui 21 secolari e 2 regolari
1.017 battezzati per sacerdote
17 religiosi 49 religiose
24.500 abitanti in 418 km²
23.400 battezzati (95,5% del totale)
Eretta 26 ottobre 1937
Rito Bizantino
Indirizzo
Piazza S. Nicola 1, 90037 Piana degli Albanesi [Palermo], Italia
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2023 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L'Eparchia di Piana degli Albanesi (in latino: Eparchia Planensis Albanensium) è una sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede e appartenente alla Regione ecclesiastica Sicilia.

Territorio

L'eparchia comprende i cinque comuni sparsi nella provincia di Palermo rimasti fedeli al rito bizantino italo-albanese: Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Santa Cristina Gela, e una parrocchia ad personam in Palermo. L'eparca, che ha rango di vescovo, ha giurisdizione su tutti i fedeli albanesi della Sicilia.

Sede eparchiale è la città di Piana degli Albanesi, dove si trova la Cattedrale di San Demetrio megalomartire. A Palermo sorge la Concattedrale di Santa Maria dell'Ammiraglio, detta anche Chiesa della Martorana.

Storia

Gli italo-albanesi sono un gruppo etnico stanziatosi in Italia a seguito delle emigrazioni del 1448, del 1461, del 1468, del 1478, del 1482, del 1491 e del 1534, man mano che le terre d'origine cadevano sotto la dominazione ottomana. Generalmente fondarono nuovi villaggi o si stabilirono in località abbandonate, ridando loro vita nuova.

Fin dall'inizio gli italo-albanesi diedero prova di fedeltà alla Sede Apostolica, che però in quel periodo aveva problemi con altre comunità di Rito Bizantino. Questi rapporti tesi con le altre comunità di Rito Bizantino spinsero papa Clemente VIII ad approvare un'istruzione che, inevitabilmente,limitava fortemente anche l'attività religiosa degli italo-albanesi (31 maggio 1595). Tali provvedimenti furono poi confermati da papa Benedetto XIV con la Bolla Etsi pastoralis del 26 maggio 1742.

Intanto nel 1734 era stato istituito a Palermo il Seminario greco-albanese, che diede l'opportunità di formare un clero nel solco della tradizione orientale, ma nel tempo stesso fedele alla gerarchia siciliana. Quest'opera di conciliazione fu fortemente voluta da padre Giorgio Guzzetta.

Il 6 febbraio 1784 fu eretto un Vescovato di Rito Bizantino per la Sicilia, con la bolla Commissa Nobis di papa Pio VI. Non si trattava di una Diocesi, ma era prevista la presenza di un Vescovo per poter ordinare i sacerdoti formati nel Seminario greco-albanese palermitano.

Nel 1867 papa Pio IX rinunciò alla preminenza del Rito Latino sugli altri riti, ciò diede inizio ad alcune aperture da parte della Santa Sede, nell'ultimo trentennio del XIX secolo.

Dopo l'erezione dell'Eparchia di Lungro in Calabria nel 1919, il 26 ottobre 1937 la Bolla Apostolica Sedes di papa Pio XI segnò l'erezione dell'Eparchia di Piana dei Greci, con giurisdizione sui fedeli di Rito Bizantino della Sicilia.

La nuova diocesi comprendeva i comuni di Piana dei Greci e di Santa Cristina Gela, ricavandone il territorio dalle Arcidiocesi di Monreale e di Palermo, e le parrocchie di Rito Bizantino di Mezzojuso, di Contessa Entellina e di Palazzo Adriano sottratte alla giurisdizione dell'Arcidiocesi di Palermo la prima e dell'Arcidiocesi di Monreale le ultime due, e infine, la Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio di Palermo.

Il 25 ottobre 1941 l'Eparchia assunse il nome attuale.

San Demetrio Megalomartire, patrono dell'Eparchia

Nel 1943 la Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio divenne sede della Parrocchia personale di San Nicolò dei Greci.

L'8 luglio 1960 la bolla Orientalis Ecclesiae di papa Giovanni XXIII ha assegnato alla giurisdizione degli Eparchi di Piana degli Albanesi anche le parrocchie latine dei comuni di Mezzojuso, Contessa Entellina e Palazzo Adriano.

L'Eparchia è stata affidata all'amministrazione apostolica degli Arcivescovi di Palermo fino al 1967, anno in cui fu eletto il primo Eparca.

Cronotassi degli eparchi

  • Sede vacante (1937-1967)[1]

Statistiche

Note
  1. In attesa della nomina del primo eparca furono amministratori apostolici gli arcivescovi di Palermo Luigi Lavitrano, dal 26 ottobre 1937 al 20 dicembre 1946, ed Ernesto Ruffini, dal 3 gennaio 1947 all'11 giugno 1967. Al contempo fu vescovo ausiliare e vicario generale dell'eparchia Giuseppe Perniciaro, vescovo titolare di Albania.
  2. Durante la successiva sede vacante fu amministratore apostolico il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo.
  3. Contestualmente nominato arcivescovo, titolo personale, titolare di Tricala; rimase amministratore apostolico di Piana degli Albanesi fino al 19 giugno 2023.
  4. Arcivescovo emerito di Agrigento.
Bibliografia
Collegamenti esterni