Arcidiocesi di Matera-Irsina
Arcidiocesi di Matera-Irsina | |
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arcivescovo | Antonio Giuseppe Caiazzo |
Sede | Matera |
Suffraganea dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo | |
Regione ecclesiastica Basilicata | |
Mappa della diocesi | |
Nazione | Italia |
Vicario | Biagio Colaianni |
Parrocchie | 55 |
Sacerdoti |
94 di cui 69 secolari e 25 regolari |
30 religiosi 62 religiose 4 diaconi | |
142.794 abitanti in 2.020 km² 139.000 battezzati (97,3% del totale) | |
Eretta | X secolo |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Piazza Duomo 7, 75100 Matera, Italia tel. +390835332012 fax. 0835.33.52.01 @ | |
Collegamenti esterni | |
Dati dal sito web della CEI | |
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L'arcidiocesi di Matera-Irsina (in latino: Archidioecesis Materanensis-Montis Pelusii) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo appartenente alla regione ecclesiastica Basilicata.
Il 4 marzo 2023 è stata unita in persona episcopi alla Diocesi di Tricarico (cioè per ora rimangono due diocesi distinte con lo stesso vescovo).
Territorio
L'arcidiocesi comprende 13 comuni della provincia di Matera.
Sede arcivescovile è la città di Matera, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria della Bruna. A Irsina sorge la concattedrale di Santa Maria Assunta.
Il territorio è suddiviso in 55 parrocchie.
Storia
Secondo il cronista Lupo Protospata ed alcuni scrittori dei Concili, già nel 482 e nel 484 risulterebbe la presenza del vescovo di Matera al Concilio Romano ed al Concilio Africano, ma tale ipotesi non è considerata molto attendibile. Lo storico Giuseppe Gattini[1], inoltre, riporta un elenco di vescovi di Matera a partire dal 600[2]. Tuttavia, il primo documento ufficiale che attesta l'esistenza della sede vescovile a Matera risale al 968, quando il Patriarca di Costantinopoli impartì l'ordine di assoggettare le sedi vescovili di Acerenza, Matera, Gravina, Tursi e Tricarico all'arcivescovo di rito greco-bizantino di Otranto. Altro documento da cui si evince l'esistenza di una sede vescovile materana è una pergamena datata 5 maggio 1082 in cui l'arcivescovo di Acerenza Arnaldo concedeva «al diletto Figlio in Cristo Dom. Stefano, venerabile Abate, di consacrare il nuovo tempio, riedificato ed ampliato, in onore del santo martire di Cristo Eustachio, con il consenso e la esplicita volontà del diletto Fratello in Cristo il Vescovo Benedetto, Pastore della Chiesa materana e del suo Clero». In quello stesso anno, dopo la morte del vescovo di Matera Benedetto, la Diocesi materana fu annessa ad tempus a quella acheruntina ed Arnaldo diventò così vescovo di Acerenza e Matera.
Secondo alcune ipotesi Matera venne in quell'occasione elevata al rango di arcidiocesi; in realtà il documento ufficiale che garantisce la promozione ad arcidiocesi è la bolla di papa Innocenzo III del 4 maggio 1203, che stabilisce l'unione aeque principaliter della Chiesa materana con l'arcidiocesi di Acerenza.
Questa unione durò oltre sette secoli, e non fu senza contrasti; nel 1440 infatti papa Eugenio IV separò le due diocesi, facendo amministrare Matera prima dal vescovo di Mottola e poi da un frate francescano, Maio (o Marsio) d'Otranto. Nel 1444 però fu ripristinata l'unione e nel 1471 papa Sisto IV decretò che l'arcivescovo assumesse il titolo di Acerenza e Matera quando dimorava in Acerenza, e viceversa il titolo di Matera e Acerenza quando dimorava in Matera. I contrasti continuarono tanto che papa Clemente VIII stabilì che la precedenza del titolo spettava ad Acerenza, diocesi più antica, ed il soggiorno dell'arcivescovo fosse a Matera, a causa della sua maggiore comodità.
Il 2 luglio 1954 le Chiese di Matera e Acerenza vennero definitivamente separate con la bolla Acherontia di papa Pio XII e furono costituite due province ecclesiastiche: la Chiesa metropolitana di Matera e la Chiesa metropolitana di Acerenza.
Il 21 agosto 1976 con la bolla Quo aptius di papa Paolo VI furono soppresse le due province ecclesiastiche di Matera e di Acerenza, che diventano sedi vescovili suffraganee dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, elevata a sede metropolitana.
L'11 ottobre 1976 a seguito della bolla Apostolicis Litteris dello stesso papa Paolo VI furono unite aeque principaliter le diocesi di Matera e di Irsina. Quest'ultima diocesi, la cui origine risale intorno all'anno 1000, a partire dal XIX secolo era stata unita alla diocesi di Gravina.
Il 3 dicembre 1977 fu restituito alle diocesi di Matera e Irsina e di Acerenza il titolo di arcidiocesi.
Con decreto della Congregazione per i Vescovi del 30 settembre 1986 si è determinata la nuova e definitiva denominazione dell'arcidiocesi di Matera e Irsina, a cui viene dato il nome di "Matera-Irsina".
Papa Urbano VI è stato arcivescovo di Matera e Acerenza dal 1363 al 1377.
Cronotassi dei vescovi
Arcivescovi di Matera e Acerenza
- Andrea II † (1203 - 1231 dimesso)
- Andrea III † (1236 - 1246 deceduto)
- Anselmo † (1252 - 1255 o 1267)
- Lorenzo † (1257 o 1268 - 1276 deceduto)
- Pietro d'Archia † (1277 - 1299 deceduto)
- Gentile Orsini † (1300 - 1303 deceduto)
- Guido (o Guglielmo) † (1303 - 1306 deceduto)
- Landolfo (o Rudolfo) † (13 agosto 1306 - 1307 o 1308 deceduto)
- Roberto II † (1308 - 1334 o 1335 deceduto)
- Pietro VII † (1334 o 1335 - 1343 deceduto)
- Giovanni Corcello † (1343 - 1363 deceduto)
- Bartolomeo Prignano † (1363 - 13 gennaio 1377 nominato arcivescovo di Bari, poi eletto papa con il nome di Urbano VI)
- Niccolò Acconciamuro † (1377 - 1378 deceduto)
- Giacomo di Silvestro † (1379 - 1386 ? deceduto)
- Bisanzio Morelli † (1380 ? - 1391)
- Pietro Giovanni de Baraballis † (1392 - 1394)
- Stefano Goberio † (1395 - 1402)
- Riccardo de Olibano † (6 novembre 1402 - 1407)
- Niccolò Piscicelli, O.Cist. † (1407 - 21 febbraio 1415 nominato arcivescovo di Salerno)
- Manfredi Aversano † (1415 - 1440)
- Maio d'Otranto † (1440 - 1444)
- Marino de Paolis † (1444 - 1470 deceduto)
- Francesco Enrico Lunguardo † (1471 - 1482 deceduto)
- Vincenzo Palmieri † (1483 - 30 luglio 1518 dimesso)
- Andrea Matteo Palmieri † (30 luglio 1518 - 21 agosto 1528 dimesso)
- Francesco Palmieri, O.F.M. † (21 agosto 1528 - 1530 deceduto)
- Giovanni Michele Saraceni † (1531 - 1556)
- Sigismondo Saraceno † (1558 - 1585 deceduto)
- Francesco Antonio Santorio † (28 luglio 1586 - 1588 o 1589 deceduto)
- Francisco Avellaneda † (20 marzo 1591 - 3 settembre 1591 deceduto)
- Scipione de Tolfa † (1593 - 1595 deceduto)
- Giovanni de Myra † (1596 - 1600 deceduto)
- Sede vacante (1600-1606)
- Giuseppe de Rossi † (12 settembre 1606 - 5 febbraio 1610 deceduto)
- Giovanni Spilla, O.P. † (19 gennaio 1611 - 20 settembre 1619 deceduto)
- Fabrizio Antinoro † (11 gennaio 1621 - 1630 nominato arcivescovo, titolo personale, di Siracusa)
- Giovanni Domenico Spinola † (13 novembre 1630 - 26 aprile 1632 nominato arcivescovo di Luni e Sarzana)
- Simone Carafa Roccella, C.R. † (6 agosto 1638 - 18 settembre 1647 nominato arcivescovo di Messina)
- Giambattista Spinola † (18 maggio 1648 - 10 novembre 1664 nominato arcivescovo di Genova)
- Vincenzo Lanfranchi, C.R. † (7 dicembre 1665 - 1676 deceduto)
- Antonio del Río Colmenares † (14 marzo 1678 - aprile 1702 deceduto)
- Antonio Maria Brancaccio † (4 giugno 1703 - 1722 deceduto)
- Giuseppe Maria Positano, O.P. † (15 novembre 1723 - 1729 nominato arcivescovo di Salerno)
- Alfonso Mariconda, O.S.B. † (11 dicembre 1730 - 9 febbraio 1737 deceduto)
- Giovanni Rosso, C.R. † (8 luglio 1737 - 21 maggio 1738 nominato arcivescovo di Taranto)
- Francesco Lanfreschi † (21 maggio 1738 - 1754 dimesso)
- Antonio Ludovico Antinori, C.O. † (22 aprile 1754 - 1758 dimesso)
- Serafino Filangeri, O.S.B. † (22 novembre 1758 - 25 agosto 1762 nominato arcivescovo di Palermo)
- Nicola Filomarini, O.S.B.Coel. † (16 maggio 1763 - 31 agosto 1767 nominato arcivescovo, titolo personale, di Caserta)
- Carlo Parlati, P.O. † (14 dicembre 1767 - 27 gennaio 1774 deceduto)
- Giuseppe Sparano † (1775 - 1776 deceduto)
- Francesco Zunica † (16 dicembre 1776 - 17 gennaio 1796 deceduto)
- Camillo Cattaneo della Volta † (18 dicembre 1797 - 1834 deceduto)
- Antonio Di Macco † (6 dicembre 1834 - 7 agosto 1854 deceduto)
- Gaetano Rossini † (23 marzo 1855 - 27 marzo 1867 nominato vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi)
- Pietro Giovine † (27 ottobre 1871 - 11 settembre 1879 deceduto)
- Gesualdo Loschirico, O.F.M.Cap. † (27 febbraio 1880 - 30 marzo 1890 deceduto)
- Francesco Imparati, O.F.M. † (23 giugno 1890 - 11 luglio 1892 deceduto)
- Raffaele di Nonno, C.SS.R. † (16 gennaio 1893 - 23 giugno 1894 dimesso)
- Diomede Angelo Raffaele Gennaro Falconio, O.F.M. † (29 novembre 1895 - 3 agosto 1899 nominato arcivescovo titolare di Larissa in Tessaglia)
- Raffaele Rossi † (14 dicembre 1899 - 18 agosto 1907 deceduto)
- Anselmo Filippo Pecci, O.S.B. † (6 settembre 1907 - 10 aprile 1945 ritirato)
- Vincenzo Cavalla † (8 settembre 1946 - 14 febbraio 1954 deceduto)
Arcivescovi di Matera dal 1954 (di Matera e Irsina dal 1976 in poi)
- Giacomo Palombella † (2 luglio 1954 - 1974 ritirato)
- Michele Giordano † (12 giugno 1974 - 9 maggio 1987 nominato arcivescovo di Napoli)
- Ennio Appignanesi (21 gennaio 1988 - 19 gennaio 1993 nominato arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo)
- Antonio Ciliberti (6 maggio 1993 - 31 gennaio 2003 nominato arcivescovo di Catanzaro-Squillace)
- Salvatore Ligorio, (20 marzo 2004 - 5 ottobre 2015 nominato arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo)
- Antonio Giuseppe Caiazzo, dal 12 febbraio 2016
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 142.794 persone contava 139.000 battezzati, corrispondenti al 97,3% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1970 | ? | 136.764 | ? | 125 | 94 | 31 | ? | 34 | 62 | 39 | |
1980 | 138.900 | 139.900 | 99,3 | 86 | 54 | 32 | 1.615 | 2 | 34 | 143 | 50 |
1990 | 139.000 | 141.800 | 98,0 | 86 | 56 | 30 | 1.616 | 32 | 113 | 50 | |
1999 | 140.600 | 141.653 | 99,3 | 83 | 64 | 19 | 1.693 | 22 | 81 | 51 | |
2000 | 140.600 | 141.653 | 99,3 | 92 | 73 | 19 | 1.528 | 21 | 81 | 51 | |
2001 | 140.600 | 141.653 | 99,3 | 95 | 80 | 15 | 1.480 | 17 | 81 | 51 | |
2002 | 140.000 | 140.899 | 99,4 | 84 | 69 | 15 | 1.666 | 1 | 18 | 63 | 52 |
2003 | 140.000 | 140.899 | 99,4 | 92 | 72 | 20 | 1.521 | 1 | 23 | 61 | 52 |
2004 | 140.000 | 140.899 | 99,4 | 94 | 74 | 20 | 1.489 | 1 | 23 | 61 | 52 |
2010 | 141.048 | 142.748 | 98,8 | 93 | 74 | 19 | 1.517 | 1 | 21 | 61 | 53 |
2013 | 144.644 | 140.000 | 96,8 | 98 | 69 | 29 | 1.428 | 32 | 64 | 55 | |
2016 | 142.794 | 139.000 | 97,3 | 94 | 69 | 26 | 1.478 | 4 | 30 | 62 | 55 |
Note | |
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Fonti | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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