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Qui c'è il riepilogo delle Voci della rubrica "Lo sapevi che...".
Prima ci sono le voci per il Tempo Ordinario.
Poi quelle per i tempi forti: Avvento, Tempo di Natale, Quaresima, Settimana Santa, Tempo Pasquale, Novembre (mese dei defunti e della riflessione sul ritorno di Cristo).
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Norme
Requisiti
Le voci devono avere i seguenti requisiti:
- Avere la caratteristica della curiosità, originalità o particolare interesse (cultura, attualità, ecc.), privilegiando, nel caso di voci lunghe, gli aspetti con tali caratteristiche più marcate.
- Essere corredate da buone immagini (ben riconoscibili e visibili anche alla bassa risoluzione che la rubrica impone, con buon appeal per richiamare attenzione) che siano libere
- Avere un buon livello qualitativo, essere ragionevolmente complete, ben cattoliche, prive di template di avviso e possibilmente corredate da fonti
Esclusioni
- Le voci che sono elenchi
- Gli argomenti troppo generici, banali, ecc.
- Le voci troppo brevi
Riepilogo
Ciclo natalizio
Avvento (prima parte)
L'Anno Liturgico è l'articolazione del calendario annuale della liturgia della Chiesa Cattolica. Inizia con la prima domenica di Avvento (a fine novembre - inizio dicembre) e termina con l'ultima settimana del Tempo ordinario. L'ultima domenica dell'Anno Liturgico si celebra la solennità di Cristo Re. La speranza indica l'attesa. È la virtù teologale che riguarda l'attesa dell'avvento ultimo di Cristo alla fine dei tempi. Ci viene data come caparra attraverso la fede. Questa virtù ci conduce a perseverare nella fiducia in Dio e nella grazia del Signore comunicataci dallo Spirito Santo, mentre ci spinge ad una carità operosa ed effettiva. Parusia è una parola di origine greca, che deriva dal termine greco parousía, che significa "presenza". Nella teologia cristiana, indica il ritorno glorioso di Gesù alla fine dei tempi. L'espressione ricorre di frequente nella predicazione apostolica. Le prime lettere di San Paolo sembrano supporre che la parusia sia imminente. A ciò può corrispondere l'uso frequente dell'invocazione maràna tha ("Vieni o Signore"; 1Cor 16,22 ; Ap 22,20 ). La Corona d'Avvento è un simbolo usato per scandire le domeniche del Tempo d'Avvento. È costituita da una ghirlanda fatta di fronde di conifere, nella quale sono poste quattro candele o ceri, sei per il rito ambrosiano, posti ad eguale distanza tra di loro, che verranno accesi uno dopo l'altro nelle varie domeniche di preparazione al Natale. Alcune versioni prevedono la presenza di una quinta candela (settima per il rito ambrosiano) posta al centro del cerchio, da accendere a Natale. Il Museo Diocesano di Milano ha sede nei Chiostri di Sant'Eustorgio, parte dell'antico convento domenicano (XIII secolo) e venne istituito il 7 dicembre 2001 per volontà del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano (1979 - 2002), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dal territorio diocesano, dalla Quadreria Arcivescovile e da donazioni private. L'Immacolata Concezione di Maria è la dottrina della Chiesa secondo la quale la Vergine Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. È stata definita come dogma di fede da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. L'Immacolata Concezione è un dipinto eseguito tra il 1660 ed il 1665, ad olio su tela, dal pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo (1617 – 1682), proveniente dalla chiesa dell'Ospedale dei Sacerdoti Venerabili a Siviglia ed ora conservato presso il Museo del Prado a Madrid (Spagna). San Giovanni Battista è il precursore inviato da Dio per preparare le strade al Signore (cf Mc 3,3 ). Annunciato a Zaccaria dall'Arcangelo Gabriele (Lc 1,5-25 ), riconosce la presenza di Gesù in Maria saltando di gioia nel grembo della madre Elisabetta (Lc 1,41 ). Visse nel deserto fino a quando la parola di Dio lo inviò a predicare un battesimo di conversione in preparazione alla venuta del Messia (Lc 3,1-3 ). Il profeta, nella Bibbia, identifica una persona che parla in nome di Dio. Non è un indovino e nemmeno uno che predice il futuro, come l'uso comune del termine potrebbe portarci a credere. Il termine profeta deriva dal greco pro-phemi, cioè "parlare al posto di…", "in favore di…". Il termine ebraico è invece nabi, che deriva dalla parola accadica nabù, ed in questa lingua ha un significato più vasto perché include il fatto di "essere chiamato" e "inviato". Il profeta Michea, da non confondere con Michea ben Imla che visse sotto il regno di Acab (1Re 22), era un giudeo, originario di Moreset, a ovest di Ebron. Esercitò la sua azione profetica sotto i re Acaz ed Ezechia, cioè prima e dopo la presa di Samaria nel 721 a.C., e forse fino all’invasione di Sennàcherib nel 701 a.C.. Fu dunque, in parte, contemporaneo di Osea e, più a largo, di Isaia. Per la sua origine campagnola, si collega ad Amos, di cui divide l’avversione alle grandi città, il linguaggio concreto e talvolta brutale, il gusto delle immagini rapide e dei giuochi di parole. |
Il profeta Isaia ha svolto il suo ministero a Gerusalemme nell'VIII secolo a.C.. Il suo nome significa "YHWH salva". È il profeta degli oracoli messianici della Vergine (7,14) e del Germoglio di Jesse (11,1). L'esegesi biblica ci rende consci del fatto che è stato certamente l'autore solo della prima parte (1-39) del libro che porta il suo nome; le altre due hanno origine da autori differenti, certamente appartenenti al gruppo dei discepoli dello stesso profeta. Vengono chiamate Protovangelo le parole di Gen 3,15 : esse, alludendo velatamente all'opera di salvezza che avrebbe realizzato Cristo, sono il primo annunzio del Messia Redentore.
Babbo Natale è una figura legata al Natale, descritto come un vecchio con la barba bianca, che distribuisce i doni ai bambini la sera della vigilia di Natale. In Italia Babbo Natale è una figura storicamente molto amata, che ha le sue origini nel culto al vescovo San Nicola di Bari, della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che fosse solito fare regali ai poveri. Maranatha è un'espressione aramaica che compare, traslitterata in greco, in 1Cor 16,22 (μαραναθα), e che può avere due significati: "il Signore nostro è venuto" oppure "Signore nostro, vieni". Il secondo significato è il più probabile, ed esprime la tensione di tutta la Chiesa di tutti i tempi verso la parusia di Cristo. La Solennità dell'Immacolata Concezione è la celebrazione con cui la Chiesa, l'8 dicembre, in pieno tempo d'Avvento, fa memoria grata del mistero del concepimento di Maria nel grembo di Anna, senza macchia di peccato originale. La data dell'8 dicembre, in cui la solennità è celebrata, è legata alla data della festa della natività di Maria, l'8 settembre: tra le due feste intercorre un periodo di tempo di nove mesi esatti. Santa Elisabetta è la madre di San Giovanni Battista; era parente di Maria. Ce ne parla il Vangelo secondo Luca. Era moglie di Zaccaria, membro della classe sacerdotale ebraica. I due coniugi erano ormai di età avanzata quando Zaccaria, mentre svolgeva il suo servizio nel Tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di un angelo che gli annunciò la prossima nascita di un figlio. Poiché Zaccaria non gli credette, l'angelo lo lasciò muto fino a che il suo annuncio non si fosse adempiuto. Zaccaria riacquistò la parola dopo che il bambino fu nato e, durante il rito della circoncisione, gli fu imposto il nome di Giovanni, come l'angelo aveva ordinato. Il censimento di Quirinio fu disposto dal governatore romano Publio Sulpicio Quirinio nelle province di Siria e Giudea nel 6 d.C., quando i possedimenti di Erode Archelao passarono sotto diretta amministrazione romana. Nel Vangelo secondo Luca (2,1-2) viene nominato un "primo censimento" di Quirinio realizzato "su tutta la terra" dietro ordine dell'imperatore Augusto, in occasione del quale avvenne la nascita di Gesù a Betlemme, al tempo di re Erode (morto nel 4 a.C.). L'Immacolata Concezione è un dipinto eseguito tra il 1660 ed il 1665, ad olio su tela, dal pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo (1617 – 1682), proveniente dalla chiesa dell'Ospedale dei Sacerdoti Venerabili a Siviglia ed ora conservato presso il Museo del Prado a Madrid (Spagna). Quella dell'albero di natale è, con il presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. Si tratta in genere di un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. L'immagine dell'albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510). La Novena di Natale si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, cioè a partire dal 16 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla festa della nascita di Gesù. Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell'Immacolata che si trovava a fianco del Convitto Ecclesiastico che i missionari gestivano per la formazione del clero. Fra i missionari maggiormente stimati del Convitto vi era il padre Carlo Antonio Vacchetta (1665-1747), che era "maestro di sacre cerimonie e prefetto della chiesa e del canto". Egli fu sicuramente tra gli autori della Novena. |
Avvento (seconda parte)
Il Benedictus, conosciuto anche come Cantico di Zaccaria, è un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo secondo Luca (1,68-79). Con esso Zaccaria loda e ringrazia Dio perché nella sua fedeltà ha salvato il suo popolo. Il nome latino del cantico deriva dalla prima parola della traduzione latina Benedictus Dominus, Deus Israel. Viene cantato o recitato ogni mattina nelle Lodi Mattutine, che con i Vespri sono il cardine della Liturgia delle Ore. L'Adorazione dei pastori, detta anche Natività Allendale, è un dipinto, eseguito nel 1505 circa, ad olio su tavola, da Giorgio (o Zorzi) da Castelfranco detto Giorgione (1477 ca. - 1510), conservato nella National Gallery of Art a Washington (USA). Il censimento di Quirinio fu disposto dal governatore romano Publio Sulpicio Quirinio nelle province di Siria e Giudea nel 6 d.C., quando i possedimenti di Erode Archelao passarono sotto diretta amministrazione romana. Nel Vangelo secondo Luca (2,1-2) viene nominato un "primo censimento" di Quirinio realizzato "su tutta la terra" dietro ordine dell'imperatore Augusto, in occasione del quale avvenne la nascita di Gesù a Betlemme, al tempo di re Erode (morto nel 4 a.C.). Betlemme (ebraico בֵּית לֶחֶם, Bet Lèhem; arabo بيت لحم, Bàyt Lahm) è una città della Cisgiordania palestinese. Si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, ad un altezza di 765 m. sul livello del mare. Il suo agglomerato urbano comprende anche le cittadine di Beit Jala e Beit Sahour. È famosa soprattutto per essere il luogo di nascita di Gesù. |
Il termine presepe (o, più correttamente, presepio) deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, che è una parola composta da prae = "innanzi" e saepes = "recinto", ovvero luogo che ha davanti un recinto. Il presepe è la rappresentazione della nascita di Cristo. Si riproducono tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l'asino agli agnelli, e così via. La rappresentazione può essere sia vivente che iconografica. Il Natale è la festa cristiana che celebra la nascita di Gesù Cristo. È celebrato il 25 dicembre. Le Chiese orientali lo celebrano il 7 gennaio, per lo slittamento del calendario giuliano. Nella liturgia ha il grado di Solennità con Ottava. La nascita di Gesù viene celebrata principalmente nella Messa di Mezzanotte, nella notte tra il 24 e il 25. San Giuseppe è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Il nome Giuseppe è la versione italiana dell'ebraico Yosef, attraverso il latino Ioseph. Un Angelo gli annunziò che la sua sposa aveva concepito in maniera verginale Gesù, e acconsentì a farsi carico del Bambino, inserendolo nella discendenza di Davide (Mt 1,18-25 ). Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente chiamati Sacra famiglia. È venerato come santo anche dalla Chiesa ortodossa. Maria (aramaico מרים, Maryām; greco dei LXX Μαριαμ, Mariam, Μαρια, Maria; Arabo: مريم, Maryam) è il nome della madre di Gesù. È venerata come Santa dalla Chiesa cattolica, nonché dagli ortodossi e dalle maggiori confessioni protestanti (anglicani e luterani); inoltre, le è dedicata una sura nel Corano. La teologia cattolica ha sviluppato, nel corso dei secoli, le definizioni, le concezioni, i dogmi e dunque le corrette forme di venerazione della Vergine, basandosi non su speculazioni astratte, bensì sulla rivelazione biblica, sulla Tradizione, sulle parole illuminanti di molti santi. Tutto ciò è oggetto di studio e di riflessione della mariologia. In particolare, vi sono stati alcuni santi che hanno scritto opere chiarificatrici riguardo la Vergine: il beato Duns Scoto, San Bernardo di Chiaravalle, San Bonaventura da Bagnoregio, San Luigi Maria Grignion de Montfort, Sant'Alfonso Maria de' Liguori e molti altri. |
Ottava di Natale
La nascita di Gesù è narrata nei Vangeli secondo Matteo e Luca, oltre che in successivi testi apocrifi. I due testi concordano negli elementi principali: Gesù nacque a Betlemme, al "tempo di re Erode", da Maria, promessa sposa di Giuseppe, in seguito al concepimento verginale: Maria era rimasta incinta per opera dello Spirito Santo. Il termine martire (dal greco μάρτυς, mártys - testimone) indica colui che ha testimoniato la propria fede in Cristo fino all'effusione del sangue. Si tratta in genere di cristiani vissuti in un contesto sociale ostile, che furono messi a morte in odio alla fede cristiana dalle autorità, dai tribunali, o uccisi da persone private. Il "martire" è il "santo" per eccellenza nella concezione della Chiesa antica e solo in seguito altre categorie di santi si sono aggiunte ai martiri. La lista dei martiri cattolici è riportata nel Martirologio. Il Vangelo secondo Giovanni è uno dei quattro vangeli canonici , il quarto in base all'elencazione tradizionale. Nella versione pervenutaci è scritto in greco. Secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi il testo ha avuto molteplici redazioni, l'ultima delle quali databile attorno al 100. La strage degli innocenti è un episodio del Vangelo secondo Matteo (2,1-16), in cui Erode il Grande, re della Giudea, ordina un massacro di bambini allo scopo di uccidere Gesù, della cui nascita a Betlemme era stato informato dai Magi. Gesù scampò alla strage in quanto un Angelo avvisò in sogno Giuseppe, ordinandogli di fuggire in Egitto; solo dopo la morte di Erode Giuseppe ritornò dall'Egitto, stabilendosi in Galilea, a Nazaret. Il racconto è divenuto un topos culturale che ha dato luogo nei secoli a moltissime rappresentazioni artistiche. |
I libri di Samuele costituivano una sola opera nella Bibbia ebraica. L'attuale divisione in due libri risale alla traduzione greca, che ha unito anche i libri di Samuele ed i Libri dei Re sotto uno stesso titolo: i quattro libri dei Regni; la Volgata li chiama i quattro libri dei Re. Samuele ebraico corrisponde ai primi due. Questo titolo proviene dalla tradizione che attribuiva al profeta Samuele la composizione di tale scritto. La Sacra Famiglia è la famiglia nella quale è cresciuto Gesù. Essa è composta da Gesù stesso, da Maria e da San Giuseppe. Oggi si preferisce sostituire l'espressione Sacra Famiglia con l'espressione Famiglia di Nazareth, dal momento che la Sacra Famiglia abitava a Nazaret. Nella dottrina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fondamentale per ogni famiglia. I legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamente, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia. La Chiesa Cattolica di Rito Latino festeggia la Sacra Famiglia nella domenica che intercorre tra il Natale ed il Capodanno; in assenza della domenica la festeggia il venerdì 30 dicembre. Nel Rito Ambrosiano, invece, la ricorrenza è celebrata nella terza domenica dopo l'Epifania, cioè l'ultima domenica di gennaio. Il Tempo di Natale è il periodo dell'Anno Liturgico che inizia con il giorno di Natale (25 dicembre) e che dura fino alla domenica del Battesimo del Signore, la prima domenica dopo l'Epifania. Ha dunque una durata di due o tre settimane. In esso si usa il colore liturgico bianco. Theotókos (in greco Θεοτόκος; in latino Deipara o Dei genetrix) è un titolo della Beata Vergine Maria. Letteralmente significa colei che partorisce Dio e spesso viene reso in italiano con Madre di Dio. La solennità della divina maternità della vergine Maria viene celebrata dalla Chiesa Cattolica di Rito Romano il 1º gennaio, nell'Ottava del Natale. Nel Rito Ambrosiano è celebrata alla VI domenica di Avvento. |
Tempo di Natale
L'episodio biblico della Visita e adorazione dei Magi è riportato in Mt 2,1-12 ed è proprio di questo Vangelo. Nel piano di Matteo preannuncia l'adesione dei pagani alla manifestazione del Messia. Nel suo primo capitolo l'evangelista ha dimostrato come Gesù appartenesse alla discendenza di Davide; ciò era un requisito necessario per garantirne la messianicità. In questo racconto prova anche la sua origine a Betlemme, secondo le profezie, nonostante fosse comunemente ritenuto originario di Nazaret. Il c. 2 è articolato in quattro episodi: l'adorazione dei magi; la fuga in Egitto (2,13-15); la strage degli innocenti (2,16-18); il ritorno di Gesù in Israele (2,19-23). Gli episodi seguenti il primo sono connessi con la venuta dei magi, che provoca la decisione di Erode di far uccidere i bambini di Betlemme, per cui la Sacra Famiglia deve fuggire in Egitto, e di là ritornare poi quando terminano le condizioni di pericolo. L'Adorazione dei Magi è un polittico, eseguito nel 1423, a tempera su tavola, da Gentile di Niccolò, detto Gentile da Fabriano (1370 ca. – 1427), proveniente dalla Basilica di Santa Trinita di Firenze ed ora conservato presso la Galleria degli Uffizi nella stessa città toscana: quest'opera è ritenuta il capolavoro del pittore marchigiano. I Magi sono astrologi (probabilmente sacerdoti zoroastriani), che, seguendo la "stella", giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il re dei Giudei che era nato (Matteo 2,1-12 ). Il racconto ha un alto significato teologico, perché prelude all'accoglienza dei pagani nella Chiesa, e perché attraverso l'immagine della stella e attraverso il simbolismo dei doni - oro, incenso e mirra - allude chiaramente all'identità messianica e divina del Bambino. La stella di Betlemme, popolarmente detta stella cometa, è quel fenomeno astronomico che guidò i Magi a fare visita a Gesù appena nato (Mt 2,1-12.16 ). Il termine greco usato nel vangelo è aster, astro, che può indicare un generico corpo o fenomeno celeste. Mentre la nostra sensibilità moderna tende a sportarsi sull'aspetto astronomico del fenomeno, da parte dell'evangelista l'intenzione è cristologica: il sorgere della stella è il sorgere del Messia d'Israele, adempimento dell'oracolo di Balaam (Nm 24,17 ), riconosciuto dai misteriosi personaggi venuti da oriente. L'Epifania, o Epifania del Signore è la solennità nella quale la Chiesa celebra la manifestazione di Cristo ai popoli di tutto il mondo, simboleggiati dai Magi che gli fanno visita e gli rendono omaggio portandogli i doni dell'oro, dell'incenso e della mirra. Con la Pasqua, l'Ascensione, la Pentecoste ed il Natale stesso, costituisce una delle massime solennità che la Chiesa celebra. I Magi sono astrologi (probabilmente sacerdoti zoroastriani), che, seguendo la "stella", giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il re dei Giudei che era nato (Matteo 2,1-12 ). Il racconto ha un alto significato teologico, perché prelude all'accoglienza dei pagani nella Chiesa, e perché attraverso l'immagine della stella e attraverso il simbolismo dei doni - oro, incenso e mirra - allude chiaramente all'identità messianica e divina del Bambino. |
La Festa del Battesimo del Signore è celebrata la domenica dopo l'Epifania. Tale festa non è teologicamente distinta dalla festa dell'Epifania, se non per una accentuazione diversa. La liturgia cristiana conosce tre manifestazioni di Cristo:
Anticamente le tre teofanie di Cristo erano assommate nell'unica festività del 6 gennaio. L'Adorazione dei Magi è un polittico, eseguito nel 1423, a tempera su tavola, da Gentile di Niccolò, detto Gentile da Fabriano (1370 ca. – 1427), proveniente dalla Basilica di Santa Trinita di Firenze ed ora conservato presso la Galleria degli Uffizi nella stessa città toscana: quest'opera è ritenuta il capolavoro del pittore marchigiano. I Magi sono astrologi (probabilmente sacerdoti zoroastriani), che, seguendo la "stella", giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il re dei Giudei che era nato (Matteo 2,1-12 ). Il racconto ha un alto significato teologico, perché prelude all'accoglienza dei pagani nella Chiesa, e perché attraverso l'immagine della stella e attraverso il simbolismo dei doni - oro, incenso e mirra - allude chiaramente all'identità messianica e divina del Bambino. La Festa del Battesimo del Signore è celebrata la domenica dopo l'Epifania. Tale festa non è teologicamente distinta dalla festa dell'Epifania, se non per una accentuazione diversa. La liturgia cristiana conosce tre manifestazioni di Cristo:
Anticamente le tre teofanie di Cristo erano assommate nell'unica festività del 6 gennaio. La Festa del Battesimo del Signore è celebrata la domenica dopo l'Epifania. Tale festa non è teologicamente distinta dalla festa dell'Epifania, se non per una accentuazione diversa. La liturgia cristiana conosce tre manifestazioni di Cristo:
Anticamente le tre teofanie di Cristo erano assommate nell'unica festività del 6 gennaio. modifica Battesimo del Signore Il Battesimo di Gesù è stato un momento fondamentale della sua vita umana: battezzato da Giovanni Battista, Gesù fa l'esperienza della sua figliolanza divina maturandone l'autocoscienza piena, e riceve dal Padre la missione dell'annuncio del Regno. L'evento è narrato in Mc 1,9-11 ; Mt 3,13-17 ; Lc 3,21-22 . Il battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista è narrato nei vangeli sinottici, mentre il Vangelo secondo Giovanni presenta la testimonianza del Battista sulla discesa dello Spirito Santo su Gesù, senza alcuna menzione del suo battesimo (Gv 1,32 ). |
Ciclo Pasquale
Quaresima
Il Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), è il primo giorno della Quaresima. La Chiesa chiede ai suoi fedeli di osservare in tale giorno il digiuno e l'astinenza dalle carni. La specificiazione "delle ceneri" è legata al rito liturgico che caratterizza la Messa di tale giorno: il celebrante pone una piccola quantità di cenere benedetta sulla fronte o sulla testa dei fedeli. modifica giovedì dopo le Ceneri La preghiera consiste nell'elevare l'anima a Dio, coscientemente, con la parola o con il pensiero, ed è uno dei momenti d'incontro tra Dio e l'uomo. Per un cristiano la preghiera e la vita cristiana sono inseparabili; il cristiano, infatti, vive quotidianamente con il Cristo risorto, il quale "rimane con noi tutti i giorni" (Matteo 28,20 ). La preghiera si attua attraverso diverse forme: la benedizione, l'adorazione, la preghiera di domanda, l'intercessione, il ringraziamento, la lode. Tutte queste forme di preghiera sono contenute nell'Eucaristia. modifica venerdì dopo le Ceneri Il digiuno consiste nel privarsi di qualsiasi cibo e bevanda. È una pratica che può avere motivi di ascetismo, purificazione, lutto, supplica. Nell'insegnamento di Gesù è collegato alla preghiera e all'elemosina, ed esprime dinanzi a Dio l'umiltà, la speranza e l'amore dell'uomo. I quaranta giorni di Gesù nel deserto, modellati sul duplice esempio di Mosè (Es 34,28 ) ed Elia (1Re 19,8 ), non hanno per scopo di aprirlo allo Spirito di Dio, perché Gesù ne è ripieno (Lc 4,1 ); se lo Spirito lo spinge al digiuno lo fa perché inauguri la sua missione messianica con un atto di abbandono fiducioso nel Padre suo (Mt 4,1-4 ). modifica sabato dopo le Ceneri L'elemosina è, in senso stretto, il dare delle proprie sostanze ai poveri. Cristo, riprendendo la tradizione giudaica, la inculca ai suoi discepoli e ne precisa le modalità, facendone un cammino che apre la strada del Paradiso. Per Gesù il discepolo deve dare tutto in elemosina (Lc 11,41;12,33;18,22 ); ciò è una condizione per poterlo seguire senza rimpiangere i propri beni (Mt 19,21-22 ) e per essere in sintonia con Cristo stesso, che "da ricco che era si è fatto povero per voi, per arricchirvi mediante la sua povertà" (2Cor 8,9 ). Le Tentazioni di Gesù sono quelle tentazioni subite da Gesù da parte del diavolo durante i quaranta giorni di permanenza nel deserto. Il racconto è presente in ciascuno dei Vangeli sinottici: Matteo 4,1-11 , Marco 1,12-13 e Luca 4,1-13 . I tre sinottici sono concordi nel parlare di un digiuno di quaranta giorni (Matteo aggiunge "e quaranta notti") nel deserto, dopo il suo Battesimo al fiume Giordano. Il numero quaranta è carico di significato simbolico. Designa gli anni di una generazione. Di qui l'idea di un periodo piuttosto lungo di cui non si conosce la durata esatta Nella Storia della Salvezza i riferimento più importanti sono quello ai quarant'anni di Israele nel deserto, dopo la liberazione dalla schiavitù d'Egitto e quello ai quaranta giorni di Gesù nel deserto dopo il suo battesimo al Giordano. L'Amore o carità è il principale attributo di Dio. 1Giovanni 4,16 afferma che "Dio è Amore". L'Amore di Dio è, in particolare, Amore Misericordioso. San Paolo esprime nell'Inno alla Carità le profondità dell'amore cristiano:
Il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana è un complesso cenobitico camaldolese, situato nel comune di Serra Sant'Abbondio (Pesaro e Urbino), alle pendici del Monte Catria. Il cenobio, secondo la tradizione, venne fondato nel 977 dal beato Lodolfo, eremita eugubino che volle costruire in questo luogo un oratorio ed un piccolo romitorio, che sin dall'inizio fu profondamente influenzato dalla spiritualità derivante dalla riforma della vita monastica in senso eremitico impersonata da san Romualdo, il quale visse per sette anni nella vicina Abbazia di Santa Maria di Sitria. Il Battesimo (dal greco βάπτισμα, báptisma, "immersione") è il primo dei Sacramenti. Chi lo riceve nella fede riceve il perdono totale e incondizionato dei peccati, diventa figlio adottivo di Dio e Tempio dello Spirito Santo. Il Battesimo incorpora a Cristo; o meglio: tramite esso, lo stesso Cristo ci vincola a sé, e di conseguenza anche alla Chiesa, della quale si diventa membri. La Via Crucis (espressione latina, "Via della Croce") è un pio esercizio con cui si commemora e si medita il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. Tradizionalmente comprende quattordici stazioni, molte delle quali non sono basate su fatti narrati nei Vangeli. In tempi recenti si sono elaborate sequenze diverse di stazioni, più aderenti al racconto evangelico. L'itinerario spirituale della Via Crucis è stato in tempi recenti completato con l'introduzione della Via Lucis, che medita la resurrezione di Gesù e i fatti che ne seguirono, fino all'Ascensione e alla Pentecoste. Il deserto, luogo fisico caratterizzato dall'aridità inospitale, dal caldo, dalla mancanza di vita, è, nella Bibbia e nella spiritualità, il luogo dove l'uomo si ritrova solo e può incontrarsi con Dio. È altresì luogo di ascesi e di preghiera. A partire dall'esperienza monastica, il deserto è divenuto anche sinonimo di eremitismo o di ritiro spirituale. La trasfigurazione di Gesù è un episodio della vita di Gesù Cristo descritto dai tre vangeli sinottici: Matteo 17,1-8 ; Marco 9,2-8 ; Luca 9,28-36 . Gesù, dopo essersi appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, su un monte, stando in preghiera cambia d'aspetto, mostrandosi ai tre discepoli con uno straordinario splendore della persona e con una stupefacente bianchezza delle vesti. In questo contesto appaiono Mosè ed Elia che conversano con Gesù, e una voce da una nube dichiara la figliolanza divina di Gesù. Lo splendore di Cristo richiama la gloria che avrebbe ricevuto nella sua resurrezione. La presenza di Mosè ed Elia simboleggia la legge e i profeti, che avevano annunciato sia la venuta del Messia che la sua passione e glorificazione. La nube indica la presenza di YHWH, e a livello letterario è un richiamo alle teofanie dell'Antico Testamento. Mosè è un personaggio dell'Antico Testamento, il primo grande profeta e condottiero del popolo ebraico. È vissuto verso il XIII secolo a.C.. È una figura prefigurativa di Cristo, la cui figura sarà interpretata come il nuovo Mosè, e ne porterà a compimento la rivelazione (Mt 5,17-48 ). La lettera agli Ebrei lo esalta come esempio di fede e come "servitore di Dio nella sua casa"; ma mette in evidenza anche che il compito di Mosè era quello di "rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi": cioè della venuta di Cristo, che fu fedele non come servitore, ma come Figlio sopra la sua stessa casa che è la Chiesa (Eb 3,1-6 ). Elia il Tisbita è uno dei primi profeti d'Israele e una delle figure più carismatiche dell'Antico Testamento; le sue gesta sono narrate a cavallo dei due Libri dei Re. In conformità con il giudaismo che attendeva un ritorno di Elia prima della venuta del Messia, San Giovanni Battista viene indicato da Gesù stesso come l'"Elia che deve venire" (Mt 11,4 ). La Penitenza, o Riconciliazione, o, in maniera meno propria, Confessione, è il Sacramento con il quale il peccatore pentito si avvicina a Cristo attraverso il suo ministro, confessa il suo peccato e riceve il perdono di Dio. Agli apostoli Gesù conferì il potere di perdonare i peccati, attraverso il linguaggio del legare-sciogliere (Mt 18,18 ) e, in forma più diretta, quando, la sera di Pasqua, comunicò loro lo Spirito Santo e diede loro il potere di perdonare/ritenere i peccati (Gv 20,23 ). Fin dall'inizio nella Chiesa gli apostoli, e dopo di loro i loro successori, i vescovi, hanno esercitato tale ministero di riconciliazione dei peccatori pentiti con Dio. Con il termine penitenti si intendono tutti quei gruppi e quegli individui singoli, all'inizio certamente laici, che nel medioevo si diedero a praticare rinunce corporali e materiali. Il medioevo è caratterizzato, nei suoi movimenti religiosi e spirituali, anche per la comparsa di numerosi gruppi autonomi laicali dediti ad una vita centrata in tutto sul Vangelo di Cristo, incarnando il messaggio evangelico sulla povertà totale. La parola conversione deriva dal greco metánoia. È una trasformazione interiore in cui si passa da una situazione di lontananza o di indifferenza verso Dio ad una vita di unità ed amicizia con lui. Convertendosi, una persona compie, volontariamente e consapevolmente, un taglio netto con la sua vita passata sbagliata, e allontanandosi dal male si rimette sulla strada di Dio. Alla luce del Vangelo è la totale consegna di se stessi a Gesù Cristo, per essere posti da Lui, in Lui e come Lui nella relazione filiale col Padre. Comporta un totale rinnovamento nella propria soggettività ed una ricostruzione di essa: crea un cuore nuovo. L'Anno Giubilare è un periodo che si ricollega alla celebrazione ebraica del Giubileo. Viene comunemente detto "Anno Santo", non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. L'Anno Giubilare può essere ordinario, se legato a scadenze prestabilite, o straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza. La pericope della Samaritana è riportata dal Vangelo secondo Giovanni (4,1-42): in essa Gesù annuncia il dono dell'acqua viva, simbolo della rivelazione del mistero di Cristo e del dono dello Spirito Santo. Per la ricchezza dei suoi richiami biblici, per la poesia della sua cornice, per la delicatezza e la profondità del dialogo tra Gesù e questa donna, per l'ampiezza infine delle prospettive religiose che apre sulla missione della Chiesa e sull'adorazione del Padre nello Spirito e nella verità, questa pagina di Giovanni è una delle più profonde del quarto Vangelo. Il catecumenato è lo stato di coloro che si preparano a ricevere il Sacramento del Battesimo. Dopo gli inizi nel II secolo e lo sviluppo dei secoli successivi, con l'avvento della cristianità e la prevalenza del Battesimo dei bambini si è modificato sino a perdere totalmente la sua funzione originaria di formazione dei candidati. Il Decreto Ad Gentes del Concilio Vaticano II ha visto la necessità di rivalutare questa prassi a causa del sempre maggior numero di bambini a cui non viene amministrato il Battesimo. La promulgazione del Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti lo ha ripristinato per la Chiesa di oggi. |
Si chiamano annunci della passione quelle pericopi presenti nei Vangeli Sinottici nelle quali Gesù annuncia ai suoi apostoli la sua passione, morte e resurrezione. Essi compaiono tre volte in ognuno dei tre sinottici. Nel formulare questi annunci, Gesù si riferisce a se stesso usando l'espressione Figlio dell'Uomo, mutuata dal profeta Ezechiele. La Pericope dell'adultera è una pericope del Vangelo secondo Giovanni (8,1-11) in cui una donna colta in flagrante adulterio viene portata dinanzi a Gesù da scribi e Farisei perché si esprima sulla condanna a morte prescritta dalla legge di Mosè per quei peccati. L'episodio è considerato una perla di bellezza e profondità dottrinale incomparabili, ed ha fecondato non poco la vita della Chiesa di tutti i secoli. Sono diventate proverbiali le parole di Gesù: Chi è senza peccato, scagli la prima pietra (8,7). Il peccato mortale è un peccato con il quale l'uomo rompe la comunione con Dio. È detto "mortale" perché fa morire l'anima del peccatore. In ciò si differenza dal peccato veniale, che non rompe, ma indebolisce soltanto la comunione con Dio.
La sobrietà è una virtù, un modo di essere e uno stile di vita che valorizza la percezione della misura, della regola, della capacità di essenzializzare tutti i beni a disposizione. La sobrietà è importante per il suo significato antropologico. In essa infatti si manifesta tutta la premura per l'altro. Il soggetto consapevolmente sobrio, si impegna a condividere e a rispettare il limite, rifiutando l'ebbrezza dei consumi, dell'accumulo e del possesso. Il cristiano che vive con fedeltà la sua sequela fa proprio uno stile di vita improntato alla sobrietà. Il perdono è il condono di una colpa. Viene offerto da Dio all'uomo, e lo stesso Dio in Cristo ha chiesto all'uomo di perdonare il proprio fratello. La rivelazione del Nuovo Testamento annuncia che nella morte e resurrezione di Cristo Dio ha riconciliato a sé tutta l'umanità. La pericope del cieco nato è uno dei grandi quadri presentati dal Vangelo secondo Giovanni (9,1-41). Il messaggio della pericope è interamente incentrato sulla persona di Gesù, presentato come "la luce del mondo" (v. 5); il Padre lo ha inviato per irradiare la luce della verità; finché è giorno, cioè finché dura la sua vita terrena, ha la missione di rivelare la verità. Il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana è un complesso cenobitico camaldolese, situato nel comune di Serra Sant'Abbondio (Pesaro e Urbino), alle pendici del Monte Catria. Il cenobio, secondo la tradizione, venne fondato nel 977 dal beato Lodolfo, eremita eugubino che volle costruire in questo luogo un oratorio ed un piccolo romitorio, che sin dall'inizio fu profondamente influenzato dalla spiritualità derivante dalla riforma della vita monastica in senso eremitico impersonata da san Romualdo, il quale visse per sette anni nella vicina Abbazia di Santa Maria di Sitria. L'Amore o carità è il principale attributo di Dio. 1Giovanni 4,16 afferma che "Dio è Amore". L'Amore di Dio è, in particolare, Amore Misericordioso. San Paolo esprime nell'Inno alla Carità le profondità dell'amore cristiano:
La preghiera consiste nell'elevare l'anima a Dio, coscientemente, con la parola o con il pensiero, ed è uno dei momenti d'incontro tra Dio e l'uomo. Per un cristiano la preghiera e la vita cristiana sono inseparabili; il cristiano, infatti, vive quotidianamente con il Cristo risorto, il quale "rimane con noi tutti i giorni" (Matteo 28,20 ). La preghiera si attua attraverso diverse forme: la benedizione, l'adorazione, la preghiera di domanda, l'intercessione, il ringraziamento, la lode. Tutte queste forme di preghiera sono contenute nell'Eucaristia. La parola conversione deriva dal greco metánoia. È una trasformazione interiore in cui si passa da una situazione di lontananza o di indifferenza verso Dio ad una vita di unità ed amicizia con lui. Convertendosi, una persona compie, volontariamente e consapevolmente, un taglio netto con la sua vita passata sbagliata, e allontanandosi dal male si rimette sulla strada di Dio. Alla luce del Vangelo è la totale consegna di se stessi a Gesù Cristo, per essere posti da Lui, in Lui e come Lui nella relazione filiale col Padre. Comporta un totale rinnovamento nella propria soggettività ed una ricostruzione di essa: crea un cuore nuovo. Il digiuno consiste nel privarsi di qualsiasi cibo e bevanda. È una pratica che può avere motivi di ascetismo, purificazione, lutto, supplica. Nell'insegnamento di Gesù è collegato alla preghiera e all'elemosina, ed esprime dinanzi a Dio l'umiltà, la speranza e l'amore dell'uomo. I quaranta giorni di Gesù nel deserto, modellati sul duplice esempio di Mosè (Es 34,28 ) ed Elia (1Re 19,8 ), non hanno per scopo di aprirlo allo Spirito di Dio, perché Gesù ne è ripieno (Lc 4,1 ); se lo Spirito lo spinge al digiuno lo fa perché inauguri la sua missione messianica con un atto di abbandono fiducioso nel Padre suo (Mt 4,1-4 ). Maria Maddalena o di Magdala è stata una discepola di Gesù. Le narrazioni evangeliche ne delineano la figura attraverso pochi versi, facendoci constatare quanto ella fosse una delle discepole più vicine a Gesù. Il Maestro aveva cacciato da lei "sette demoni". Fu tra le poche ad assistere alla crocifissione e divenne la prima testimone oculare della sua resurrezione. La Pericope dell'adultera è una pericope del Vangelo secondo Giovanni (8,1-11) in cui una donna colta in flagrante adulterio viene portata dinanzi a Gesù da scribi e Farisei perché si esprima sulla condanna a morte prescritta dalla legge di Mosè per quei peccati. L'episodio è considerato una perla di bellezza e profondità dottrinale incomparabili, ed ha fecondato non poco la vita della Chiesa di tutti i secoli. Sono diventate proverbiali le parole di Gesù: Chi è senza peccato, scagli la prima pietra (8,7). Il Battesimo (dal greco βάπτισμα, báptisma, "immersione") è il primo dei Sacramenti. Chi lo riceve nella fede riceve il perdono totale e incondizionato dei peccati, diventa figlio adottivo di Dio e Tempio dello Spirito Santo. Il Battesimo incorpora a Cristo; o meglio: tramite esso, lo stesso Cristo ci vincola a sé, e di conseguenza anche alla Chiesa, della quale si diventa membri. Il perdono è il condono di una colpa. Viene offerto da Dio all'uomo, e lo stesso Dio in Cristo ha chiesto all'uomo di perdonare il proprio fratello. La rivelazione del Nuovo Testamento annuncia che nella morte e resurrezione di Cristo Dio ha riconciliato a sé tutta l'umanità. La Penitenza, o Riconciliazione, o, in maniera meno propria, Confessione, è il Sacramento con il quale il peccatore pentito si avvicina a Cristo attraverso il suo ministro, confessa il suo peccato e riceve il perdono di Dio. Agli apostoli Gesù conferì il potere di perdonare i peccati, attraverso il linguaggio del legare-sciogliere (Mt 18,18 ) e, in forma più diretta, quando, la sera di Pasqua, comunicò loro lo Spirito Santo e diede loro il potere di perdonare/ritenere i peccati (Gv 20,23 ). Fin dall'inizio nella Chiesa gli apostoli, e dopo di loro i loro successori, i vescovi, hanno esercitato tale ministero di riconciliazione dei peccatori pentiti con Dio. La pericope del cieco nato è uno dei grandi quadri presentati dal Vangelo secondo Giovanni (9,1-41). Il messaggio della pericope è interamente incentrato sulla persona di Gesù, presentato come "la luce del mondo" (v. 5); il Padre lo ha inviato per irradiare la luce della verità; finché è giorno, cioè finché dura la sua vita terrena, ha la missione di rivelare la verità. Con passione di Gesù si intendono i dolorosi eventi subiti da Gesù nei suoi ultimi giorni di vita, e culminati con la sua morte in croce. La Chiesa vede in essa e nella successiva risurrezione la fonte della salvezza per il genere umano (Eb 9,14;10,5-10 ; 1Pt 2,25 ). La liturgia celebra gli avvenimenti della passione nei giorni e nei riti della Settimana Santa, e li medita nei misteri dolorosi del Santo Rosario e nel il pio esercizio della Via Crucis. Giuda Iscariota (ebraico: יהודה איש־קריות, Yəhûḏāh ʾΚ-qəriyyôṯ; ... – , † 30) è stato uno dei dodici apostoli di Gesù, ovvero quello che lo tradì per trenta denari (Mt 26,14-16 ) L'esatto significato del nome "Iscariota" è sconosciuto; alcune intepretazioni hanno suggerito che il termine potrebbe indicare "uomo di Kariot" (Ish Kariot). Secondo altri potrebbe derivare dal persiano Isk Arioth, ovvero "colui che serve" oppure "colui che sa". Giuda è menzionato solo nei Vangeli e all'inizio degli Atti degli Apostoli. Egli teneva il denaro dei discepoli (cfr. Gv 12,6 ) e tradì Gesù indicandolo ai soldati del Sinedrio ebraico per farlo arrestare (Mt 26,47-49 ). |
Settimana Santa
Nella Domenica delle Palme la Chiesa celebra il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (Gv 12,12-15 ). La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente lo acclamavano. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa. Non termina tuttavia la Quaresima, che continua fino alla celebrazione dell'ora nona del Giovedì Santo. Con la celebrazione poi della Messa nella Cena del Signore (Missa in Coena Domini) ha inizio il Sacro Triduo Pasquale. Il processo di Gesù è descritto nei quattro vangeli (Matteo 26,57-27,26 ; Marco 14,53-15,15 ; Luca 22,54-23,25 ; Giovanni 18,12-19,16 ) Dopo la celebrazione dell'Ultima cena in compagnia degli apostoli, Gesù fu arrestato nell'orto del Getsemani, poco fuori Gerusalemme, con la complicità di Giuda Iscariota. In seguito fu interrogato dalle varie autorità politiche e religiose dell'epoca: Anna, Caifa, il Sinedrio, Pilato, Erode Antipa. Gli interrogatori da parte delle autorità ebraiche ne stabilirono la colpevolezza per bestemmia, per essersi equiparato a Dio. La condanna capitale fu confermata da Pilato per il reato di lesa maestà, essendosi riconosciuto "re dei Giudei". La pena fu la morte tramite crocifissione. La crocifissione di Gesù, conclusasi con la sua morte, rappresenta l'ultimo evento del ministero pubblico di Gesù e della sua passione. È narrata in Matteo 27,33-50 ; Marco 15,22-37 ; Luca 23,33-46 ; Giovanni 19,18-30 ). Insieme alla Risurrezione rappresenta l'evento centrale della fede cristiana, che professa la redenzione e la salvezza universali attraverso questa morte. |
La Messa Crismale è la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo in Cattedrale il mattino del Giovedì Santo. Vi partecipano tutti i presbiteri della Diocesi, che in tale celebrazione rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro Ordinazione, e vi sono invitati tutti i fedeli. Questa Messa vuole significare l'unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio Vescovo. Vengono anche consacrati gli Olii Santi: il Crisma, l'Olio dei Catecumeni e l'Olio degli Infermi. L'Ultima Cena è la Cena Pasquale che Gesù visse con gli apostoli durante la pasqua ebraica precedente la sua morte. Si tenne nel Cenacolo. Raccontano l'Ultima Cena di Gesù i tre Vangeli sinottici: Matteo 26,26-29 , Marco 14,22-25 e Luca 22,15-20 . La narra anche San Paolo in 1Corinzi 11,23-26 . Quest'ultimo testo è considerato normalmente più antico dei precedenti. Il Venerdì Santo è il giorno in cui si celebra la crocifissione e morte di Gesù. È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno non si celebra l'Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l'Azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall'adorazione della croce e dai Riti di Comunione. La deposizione di Gesù è l'episodio finale della passione di Gesù, dopo la sua crocifissione e morte sulla croce. Il cadavere di Gesù venne deposto per opera di Giuseppe d'Arimatea, membro del Sinedrio, che si incaricò di chiedere ed ottenere da Pilato il permesso di effettuare tale gesto. |
Ottava di Pasqua
La Risurrezione di Gesù è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: la testimonianza apostolica dice chiaramente che dopo tre giorni dalla sua morte in croce, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. L'evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella Domenica. Con l'espressione sepolcro vuoto o tomba vuota ci si riferisce al sepolcro di Cristo, rinvenuto vuoto, cioè senza il cadavere di Gesù, in conseguenza della Risurrezione, la mattina del primo giorno della settimana dopo la morte di Gesù. La scoperta fu effettuata dalle donne che si erano recate al sepolcro per ungere il cadavere di Gesù; dopo di loro ne furono testimoni Pietro e il discepolo che Gesù amava. Il rinvenimento della tomba vuota ci è riferito da Matteo 28,1-8 , Marco 16,1-8 , Luca 24,1-12 , Giovanni 20,1-10 . L'espressione terzo giorno compare negli annunci da parte di Gesù della sua morte e Risurrezione di Gesù e nelle formulazioni del kerigma che si riferiscono allo stesso evento. Si tratta di un riferimento solo apparentemente temporale, e più propriamente teologico: il significato si basa sull'esperienza che dopo tre giorni, o al terzo giorno, il giusto o Israele è salvato. Le apparizioni pasquali sono le apparizioni di Cristo risorto avvenute tra il giorni di Pasqua e il giorno dell'Ascensione. Il passo del Nuovo Testamento che per primo testimonia le apparizioni pasquali è quello di Paolo ai Corinzi:
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Il numero otto è legato principalmente, nel cristianesimo, al giorno della Risurrezione di Cristo. Fu all'ottavo giorno dalla sua risurrezione che Gesù si mostrò nuovamente ai suoi apostoli nel Cenacolo, presente Tommaso (Gv 20,26 ). Otto, primo numero dopo il sette, è per ciò stesso il numero della novità, dell'inizio, della risurrezione finale. La Risurrezione di Gesù è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: la testimonianza apostolica dice chiaramente che dopo tre giorni dalla sua morte in croce, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. L'evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella Domenica. Le apparizioni pasquali sono le apparizioni di Cristo risorto avvenute tra il giorni di Pasqua e il giorno dell'Ascensione. Il passo del Nuovo Testamento che per primo testimonia le apparizioni pasquali è quello di Paolo ai Corinzi:
modifica II Domenica di Pasqua La Domenica è il giorno della Risurrezione di Cristo (Mt 28,1 ; Mc 16,2 ; Lc 24,1 ; Gv 20,1 ), e viene santificata attraverso la partecipazione all'Eucaristia, l'astensione dal lavoro e l'attenzione alla famiglia e ai poveri. La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato il 15 luglio 1984 la Nota Pastorale Il giorno del Signore per evangelizzare il modo in cui la società italiana vive tale giorno. |
Tempo Pasquale
La Risurrezione è il tornare alla vita dopo la morte. Si parla di risurrezione quando la persona torna a vivere in tutte le sue dimensioni, compreso il corpo. Il termine è riferito a due temi fondamentali, tra loro strettamente connessi: La Via Lucis (dal latino, Via della Luce) è il rito liturgico–devozionale, nel quale si ricordano e si celebrano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente dalla Risurrezione di Gesù alla Pentecoste.
Le apparizioni pasquali sono le apparizioni di Cristo risorto avvenute tra il giorni di Pasqua e il giorno dell'Ascensione. Il passo del Nuovo Testamento che per primo testimonia le apparizioni pasquali è quello di Paolo ai Corinzi:
L'espressione terzo giorno compare negli annunci da parte di Gesù della sua morte e Risurrezione di Gesù e nelle formulazioni del kerigma che si riferiscono allo stesso evento. Si tratta di un riferimento solo apparentemente temporale, e più propriamente teologico: il significato si basa sull'esperienza che dopo tre giorni, o al terzo giorno, il giusto o Israele è salvato. Il numero otto è legato principalmente, nel cristianesimo, al giorno della Risurrezione di Cristo. Fu all'ottavo giorno dalla sua risurrezione che Gesù si mostrò nuovamente ai suoi apostoli nel Cenacolo, presente Tommaso (Gv 20,26 ). Otto, primo numero dopo il sette, è per ciò stesso il numero della novità, dell'inizio, della risurrezione finale. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un'antico inno latino dedicato a Maria, recitato sopratutto nel tempo pasquale, dal giorno di Pasqua fino al giorno di Pentecoste. Essa fa anche parte del gruppo di antifone mariane dedicate alla Vergine Maria che appaiono al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.
Il giorno del Signore è una nota pastorale pubblicata dalla Conferenza Episcopale Italiana il 15 luglio 1984 per riannunciare alla Chiesa italiana il significato della domenica. Il documento è strutturato in tre parti, precedute da alcune righe di presentazione e seguite da una conclusione. L'affruntata ("incontro", in calabrese) è una rappresentazione tipica della religiosità popolare che si tiene nei comuni delle provincie di Reggio Calabria, Vibo Valentia nei giorni della Pasqua. Essa è di carattere prettamente popolare. La manifestazione si svolge per le strade e nelle piazze dei comuni, dove tre statue, raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e San Giovanni, vengono trasportate a spalla, da quattro portatori per statua, per simboleggiare l'incontro dopo la resurrezione di Cristo. L'espressione Vide e credette si trova in Gv 20,8 , dove è riferita al discepolo che Gesù amava: all'entrare egli nel sepolcro di Gesù, vide i teli che erano stati usati per seppellire Gesù, e scaturì nel suo cuore la fede nella Risurrezione di Gesù. Il racconto di Giovanni fa intendere che, a fronte dell'evidenza del sepolcro vuoto e della possibilità che il cadavere di Gesù fosse stato rubato, quello che il discepolo prediletto vide nel sepolcro lo convinse del fatto che invece Gesù era risuscitato. La sepoltura di Gesù è riportata dai quattro Vangeli: Matteo 27,57-61 ; Marco 15,42-47 ; Luca 23,50-56 ; Giovanni 19,38-42 . Il personaggio principale (oltre a Gesù) è indubbiamente Giuseppe di Arimatea; oltre a lui ci sono le donne, con atteggiamenti e funzioni di volta in volta non identiche ma con un comune rimando alla scoperta del sepolcro vuoto, di cui esse sono protagoniste. In Giovanni compare anche Nicodemo. La Via Lucis (dal latino, Via della Luce) è il rito liturgico–devozionale, nel quale si ricordano e si celebrano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente dalla Risurrezione di Gesù alla Pentecoste.
San Mattia fu il discepolo di Gesù scelto per sostituire Giuda Iscariota nel collegio dei Dodici apostoli (At 1,21-26 ). La Chiesa Cattolica ne celebra la festa il 14 maggio. Le sue reliquie sono contenute in un'arca marmorea custodita nel transetto dell'Abbazia di Santa Giustina a Padova, a poca distanza dall'arca dell'evangelista Luca. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un'antico inno latino dedicato a Maria, recitato sopratutto nel tempo pasquale, dal giorno di Pasqua fino al giorno di Pentecoste. Essa fa anche parte del gruppo di antifone mariane dedicate alla Vergine Maria che appaiono al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata. La Domenica è il giorno della Risurrezione di Cristo (Mt 28,1 ; Mc 16,2 ; Lc 24,1 ; Gv 20,1 ), e viene santificata attraverso la partecipazione all'Eucaristia, l'astensione dal lavoro e l'attenzione alla famiglia e ai poveri. La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato il 15 luglio 1984 la Nota Pastorale Il giorno del Signore per evangelizzare il modo in cui la società italiana vive tale giorno. L'espressione Vide e credette si trova in Gv 20,8 , dove è riferita al discepolo che Gesù amava: all'entrare egli nel sepolcro di Gesù, vide i teli che erano stati usati per seppellire Gesù, e scaturì nel suo cuore la fede nella Risurrezione di Gesù. Il racconto di Giovanni fa intendere che, a fronte dell'evidenza del sepolcro vuoto e della possibilità che il cadavere di Gesù fosse stato rubato, quello che il discepolo prediletto vide nel sepolcro lo convinse del fatto che invece Gesù era risuscitato. L'espressione terzo giorno compare negli annunci da parte di Gesù della sua morte e Risurrezione di Gesù e nelle formulazioni del kerigma che si riferiscono allo stesso evento. Si tratta di un riferimento solo apparentemente temporale, e più propriamente teologico: il significato si basa sull'esperienza che dopo tre giorni, o al terzo giorno, il giusto o Israele è salvato. La Risurrezione di Gesù è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: la testimonianza apostolica dice chiaramente che dopo tre giorni dalla sua morte in croce, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. L'evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella Domenica. Con l'espressione sepolcro vuoto o tomba vuota ci si riferisce al sepolcro di Cristo, rinvenuto vuoto, cioè senza il cadavere di Gesù, in conseguenza della Risurrezione, la mattina del primo giorno della settimana dopo la morte di Gesù. La scoperta fu effettuata dalle donne che si erano recate al sepolcro per ungere il cadavere di Gesù; dopo di loro ne furono testimoni Pietro e il discepolo che Gesù amava. Il rinvenimento della tomba vuota ci è riferito da Matteo 28,1-8 , Marco 16,1-8 , Luca 24,1-12 , Giovanni 20,1-10 . L'espressione terzo giorno compare negli annunci da parte di Gesù della sua morte e Risurrezione di Gesù e nelle formulazioni del kerigma che si riferiscono allo stesso evento. Si tratta di un riferimento solo apparentemente temporale, e più propriamente teologico: il significato si basa sull'esperienza che dopo tre giorni, o al terzo giorno, il giusto o Israele è salvato. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un'antico inno latino dedicato a Maria, recitato sopratutto nel tempo pasquale, dal giorno di Pasqua fino al giorno di Pentecoste. Essa fa anche parte del gruppo di antifone mariane dedicate alla Vergine Maria che appaiono al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.
Il giorno del Signore è una nota pastorale pubblicata dalla Conferenza Episcopale Italiana il 15 luglio 1984 per riannunciare alla Chiesa italiana il significato della domenica. Il documento è strutturato in tre parti, precedute da alcune righe di presentazione e seguite da una conclusione. |
La Via Lucis (dal latino, Via della Luce) è il rito liturgico–devozionale, nel quale si ricordano e si celebrano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente dalla Risurrezione di Gesù alla Pentecoste.
Con l'espressione sepolcro vuoto o tomba vuota ci si riferisce al sepolcro di Cristo, rinvenuto vuoto, cioè senza il cadavere di Gesù, in conseguenza della Risurrezione, la mattina del primo giorno della settimana dopo la morte di Gesù. La scoperta fu effettuata dalle donne che si erano recate al sepolcro per ungere il cadavere di Gesù; dopo di loro ne furono testimoni Pietro e il discepolo che Gesù amava. Il rinvenimento della tomba vuota ci è riferito da Matteo 28,1-8 , Marco 16,1-8 , Luca 24,1-12 , Giovanni 20,1-10 . La Risurrezione è il tornare alla vita dopo la morte. Si parla di risurrezione quando la persona torna a vivere in tutte le sue dimensioni, compreso il corpo. Il termine è riferito a due temi fondamentali, tra loro strettamente connessi: La Risurrezione di Gesù è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: la testimonianza apostolica dice chiaramente che dopo tre giorni dalla sua morte in croce, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. L'evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella Domenica. L'espressione Vide e credette si trova in Gv 20,8 , dove è riferita al discepolo che Gesù amava: all'entrare egli nel sepolcro di Gesù, vide i teli che erano stati usati per seppellire Gesù, e scaturì nel suo cuore la fede nella Risurrezione di Gesù. Il racconto di Giovanni fa intendere che, a fronte dell'evidenza del sepolcro vuoto e della possibilità che il cadavere di Gesù fosse stato rubato, quello che il discepolo prediletto vide nel sepolcro lo convinse del fatto che invece Gesù era risuscitato. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un'antico inno latino dedicato a Maria, recitato sopratutto nel tempo pasquale, dal giorno di Pasqua fino al giorno di Pentecoste. Essa fa anche parte del gruppo di antifone mariane dedicate alla Vergine Maria che appaiono al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.
Il giorno del Signore è una nota pastorale pubblicata dalla Conferenza Episcopale Italiana il 15 luglio 1984 per riannunciare alla Chiesa italiana il significato della domenica. Il documento è strutturato in tre parti, precedute da alcune righe di presentazione e seguite da una conclusione. La Via Lucis (dal latino, Via della Luce) è il rito liturgico–devozionale, nel quale si ricordano e si celebrano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente dalla Risurrezione di Gesù alla Pentecoste.
Il numero otto è legato principalmente, nel cristianesimo, al giorno della Risurrezione di Cristo. Fu all'ottavo giorno dalla sua risurrezione che Gesù si mostrò nuovamente ai suoi apostoli nel Cenacolo, presente Tommaso (Gv 20,26 ). Otto, primo numero dopo il sette, è per ciò stesso il numero della novità, dell'inizio, della risurrezione finale. San Mattia fu il discepolo di Gesù scelto per sostituire Giuda Iscariota nel collegio dei Dodici apostoli (At 1,21-26 ). La Chiesa Cattolica ne celebra la festa il 14 maggio. Le sue reliquie sono contenute in un'arca marmorea custodita nel transetto dell'Abbazia di Santa Giustina a Padova, a poca distanza dall'arca dell'evangelista Luca. L'Anno liturgico della Chiesa cattolica è il ciclo temporale in cui la Chiesa cattolica celebra, nel corso di un anno, la storia della salvezza, dalla nascita del Signore Gesù Cristo, alla sua morte e resurrezione, fino al dono dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. Il tutto si sviluppa nell'arco di un anno. La festività dell'Ascensione commemora l'omonimo fatto della vita di Gesù: quaranta giorni dopo la sua Risurrezione ascese al cielo e sedette alla destra del Padre. La festività è molto antica, e viene attestata a partire dal IV secolo: Agostino la descrive come solennità diffusa già al suo tempo. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un'antico inno latino dedicato a Maria, recitato sopratutto nel tempo pasquale, dal giorno di Pasqua fino al giorno di Pentecoste. Essa fa anche parte del gruppo di antifone mariane dedicate alla Vergine Maria che appaiono al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata. L'Ascensione è l'ultimo episodio della vita terrena di Gesù: questi, quaranta giorni dopo la sua Morte e Risurrezione, ascese al cielo. La comprensione teologica dell'Ascensione è legata alla comprensione dell'affermazione che Cristo ormai "siede alla destra del Padre" (At 2,33 ). L'affermazione riprende l'annuncio profetico del Salmo 109, dove JHWH stabilisce il re alla sua destra, come segno della sua potenza. Gesù applicò a sé l'espressione (Mt 22,24;26,64 ; Mc 12,36;14,62 ; Lc 20,42;22,69 ), rivendicando così le prerogative messianiche. Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità. Condivide con il Padre e con il Figlio la stessa sostanza, e con essi opera nella storia della salvezza. Nella Trinità Immanente viene definito come il vincolo d'amore fra il Padre e il Figlio, dai quali procede. Viene in modo particolare rivelato come Persona divina da parte di Gesù. La Preghiera Sacerdotale è una preghiera che Gesù pronuncia dopo l'Ultima Cena, e rappresenta il suo testamento spirituale. Esprime un amore quasi viscerale verso i discepoli, quelli presenti e anche quelli futuri. Si trova nel cap. 7 di Giovanni. È così chiamata sia per la sua collocazione all'inizio della storia della passione, sia per quanto affermato da Gesù stesso: "Per loro io consacro me stesso perché siano anch'essi consacrati nella verità" (Gv 17,19 ). Anche se non del tutto esatta, la denominazione di "preghiera sacerdotale" ne esprime abbastanza bene il contenuto, che è di offerta e di donazione radicale di se stesso a Dio e agli uomini. La preghiera consiste nell'elevare l'anima a Dio, coscientemente, con la parola o con il pensiero, ed è uno dei momenti d'incontro tra Dio e l'uomo. Per un cristiano la preghiera e la vita cristiana sono inseparabili; il cristiano, infatti, vive quotidianamente con il Cristo risorto, il quale "rimane con noi tutti i giorni" (Mt 28,20 ). La preghiera si attua attraverso diverse forme: la benedizione, l'adorazione, la preghiera di domanda, l'intercessione, il ringraziamento la lode. Tutte queste forme di preghiera sono contenute nell'Eucaristia. La novena di Pentecoste è una novena di preghiera allo Spirito Santo istituita da papa Leone XIII. In essa i fedeli pregano lo Spirito Santo per nove giorni, in modo continuato, tra la solennità dell'Ascensione e quella della Pentecoste, per l'unità dei cristiani. Il papa aveva accolto e fatto suo quanto chiedeva la Beata Elena Guerra:
Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità. Condivide con il Padre e con il Figlio la stessa sostanza, e con essi opera nella storia della salvezza. Nella Trinità Immanente viene definito come il vincolo d'amore fra il Padre e il Figlio, dai quali procede. Viene in modo particolare rivelato come Persona divina da parte di Gesù. Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità. Condivide con il Padre e con il Figlio la stessa sostanza, e con essi opera nella storia della salvezza. Nella Trinità Immanente viene definito come il vincolo d'amore fra il Padre e il Figlio, dai quali procede. Viene in modo particolare rivelato come Persona divina da parte di Gesù. La Pentecoste è l'evento del dono iniziale dello Spirito Santo alla Chiesa nascente riunita a Gerusalemme nel Cenacolo, cinquanta giorni dopo la Risurrezione di Gesù. Ebbe l'effetto di far partire il dinamismo missionario della Chiesa: a partire dalla Pentecoste gli Apostoli, sotto la guida di Pietro, iniziarono ad annunciare il kerigma della morte e Risurrezione del Signore (At 2 ). La parola proviene dal greco antico πεντηκοστή (ἡμὲρα), pentekostè (heméra), cioè "cinquantesimo" (giorno). |
Tempo Ordinario
L'Avvento è il periodo dell'anno liturgico che lo inizia e che prepara il Natale, alla stessa maniera in cui la Quaresima prepara alla Pasqua. La parola deriva dal latino adventus, "venuta", in riferimento alla venuta di Cristo: la sua prima venuta, nella sua nascita, l'ultima sua venuta, nella parusia, alla fine dei tempi. I credenti sono invitati a vivere questo periodo liturgico coltivando nella fervente preghiera la gioia e la speranza. Il termine incarnazione indica l'atto con cui il Dio trino ha assunto direttamente una realtà umana nella persona del Verbo eterno quale autoespressione eterna del Padre, al fine di entrare mediante essa in maniera personale nella creazione, per la salvezza dell'umanità. In senso derivato il termine indica anche lo stato di assunzione permanente frutto dell'atto dell'incarnazione. Il Libro di Baruc (leggi bàruc, greco Βαρούχ, Baroúch ; latino Baruch) è un testo contenuto nella Bibbia cristiana (Settanta e Vulgata), ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è riconosciuto come ispirato dalla Chiesa cattolica e dagli ortodossi, ma rifiutato dai protestanti, che lo considerano apocrifo. È scritto in greco. L'attribuzione pseudoepigrafa è a Baruc, segretario del profeta Geremia in Babilonia durante l'esilio (l'incipit riporta la data corrispondente al 582 a.C.). Giacomo di Alfeo è uno dei dodici apostoli di Gesù (Mt 10,3 ; Mc 3,18 ; Lc 6,15 ; At 1,13 ), distinto dall'altro Giacomo, detto "il Maggiore". Subì il martirio attorno al 61-62. Nella tradizione cattolica viene comunemente identificato con Giacomo "il Minore", figlio di una Maria (Mt 27,56 ; Mc 15,40 ) e dell'Alfeo-Cleofa fratello di san Giuseppe. È quindi "fratello" (cioè cugino) di Gesù (Mt 13,55 ; Mc 6,3 ; Gal 1,19 ). Viene detto "colonna" della Chiesa di Gerusalemme del I secolo (Gal 2,9 ; At 12,17;15,13;21,18 ; 1Cor 15,7 ). È autore dell'omonima lettera (cfr. Gc 1,1 ). Viene inoltre identificato col "Giacomo il Giusto" citato da alcune testimonianze extrabibliche. La parola vocazione allude alla chiamata che Dio fa in Cristo a un suo discepolo a un certo stato di vita o a intraprendere iniziative o azioni specifiche. Nel senso più classico la parola indica la chiamata alla Vita Religiosa o monastica, alla Verginità Consacrata o al Ministero Apostolico nel presbiterato o nel diaconato. In tempi più recenti, dopo il Concilio Vaticano II, si parla di vocazione anche per la chiamata al Matrimonio cristiano, a vivere la propria laicità di cristiani, e anche per la chiamata a vivere la fede cristiana in qualche Associazione o Movimento Ecclesiale; in senso ancora più lato, la vocazione può essere vista come quella tendenza innata che porta la persona a vivere un certo servizio o impegno. Pasquier Quesnel (Parigi, 14 luglio 1634 - Amsterdam, 2 dicembre 1719) fu un teologo e religioso francese, esponente del giansenismo in Francia. Religioso oratoriano, divenne famoso per i suoi scritti e per la lunga lotta che dovette sostenere nella querelle giansenista, soprattutto quando, alla morte di Antoine Arnauld nel 1694, prese il suo posto come leader del movimento.
San Prospero d'Aquitania o Prospero Tirone nacque in Aquitania attorno al 390, dove ricevette un'ottima educazione filosofico-letteraria. La Chiesa lo venera come maestro di fede. Visse soprattutto a Marsiglia, come monaco, dove vide diffondersi l'eresia di Pelagio, secondo cui l’uomo è capace di volere il bene e di salvarsi con la sola sua volontà, sicché la grazia divina è preziosa, ma non indispensabile. In tale questione Prospero si schiera dalla parte di Agostino. Il fiume Giordano è un ampio corso d'acqua del Medio Oriente, lungo 330 km, che attraversa Libano, Siria, Giordania, Israele e Palestina. Nasce dalla confluenza di tre rami sorgentiferi (Hasbani, Banyas e Dan) che provengono dal massiccio Monte Hermon (2700 m s.l.m.) - sul confine tra Libano e Siria - e che si uniscono, in territorio israeliano, nella piana acquitrinosa di Hula (2 m s.l.m.), una parte della quale era un tempo occupata dal lago di Hula, ora prosciugato. Il fiume Giordano scorre in direzione Nord-Sud e si getta nel Lago di Tiberiade (o di Genezareth, biblico Mar di Galilea) con un piccolo delta. Uscito dal lago presso Tsemah, riceve il suo maggiore affluente, lo Yarmuk (che scende dal Gebel Druso), procede lungo il solco di Ghor (una fossa tettonica larga da 12 a 20 km) e l'attraversa, formando una serie di meandri, fino al Mar Morto, nel quale si getta alla quota di 392 m sotto il livello del mare. L'acqua è un elemento naturale che assume nel cristianesimo significato di salvezza, soprattutto perché costituisce la materia del sacramento del Battesimo. Il Battesimo (dal greco βάπτισμα, báptisma, "immersione", forma del verbo baptein/baptìzein, "immergere", "lavare") è il primo dei Sacramenti. Chi lo riceve nella fede riceve il perdono totale e incondizionato dei peccati, diventa figlio adottivo di Dio e Tempio dello Spirito Santo. Il Battesimo è l'atto di nascita del cristiano, incorpora a Cristo; o meglio: tramite esso, lo stesso Cristo vincola a sé il battezzato, e lo rende membro della Chiesa. L'Editto di Tessalonica, conosciuto anche come Cunctos populos, venne emesso il 27 febbraio 380 dagli imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano II (quest'ultimo all'epoca aveva solo nove anni). Il decreto dichiara il credo niceno religione ufficiale dell'impero, proibisce in primo luogo l'arianesimo e secondariamente anche i culti pagani. Per combattere l'eresia si esige da tutti i cristiani la confessione di fede conforme alle deliberazioni del concilio di Nicea. Il Battesimo di Gesù Cristo è un dipinto murale, eseguito tra il 1481 ed il 1482, ad affresco da Pietro Vannucci detto Pietro Perugino (1448 ca. - 1523), in collaborazione con l'allievo Andrea d'Assisi detto l'Ingegno (1480 – 1521), facente parte di un ciclo che raffigura le Storie di Gesù Cristo, ubicato sulla parete settentrionale della Cappella Sistina nella Città del Vaticano. Il Battistero è un edificio sacro, a pianta circolare o poligonale con copertura a cupola nel quale in epoca paleocristiana e medievale veniva celebrato il sacramento del Battesimo, per questo conteneva il fonte battesimale. È separato dal corpo della chiesa e collocato in genere di fianco ad essa. Il Tempo Ordinario è, nel calendario liturgico romano, quel periodo escluso dai contesti liturgici celebrativi di particolare spessore, detti anche Tempi forti, come l'Avvento, la Quaresima, la Pasqua e il Natale. Esso riguarda cioè i periodi che non celebrano alcun mistero in particolare, e si snoda in due periodi separati dal ciclo pasquale:
Il monachesimo (dal greco monachos, persona solitaria) è uno stato di vita religiosa che consiste nell'appartarsi dal mondo per cercare solo Dio in una vita di ascolto della parola di Dio, di preghiera e di penitenza. Il Monachesimo europeo proviene dal Medio Oriente; infatti l'ascetismo religioso e la vita monastica non sono peculiari del Cristianesimo, ma rappresentano forme in cui l'anima ha cercato in ogni tempo di tradurre la propria sete del divino. Nel IV secolo, in Egitto, in Palestina e in Siria, sulla scia di Antonio il Grande e di altri Padri del deserto, si fecero sempre più numerosi coloro che abbandonavano completamente il mondo per vivere nella solitudine (eremos, da cui il termine di eremita, per indicare gli asceti viventi nel deserto), ovvero per associarsi insieme in conventi o cenobi (dal termine greco coinobios, indicante vita in comune), onde ricercare una comunione più intensa con Dio ed innalzarsi verso la santità. In ambito cristiano, Antonio è considerato l'iniziatore della via eremitica e Pacomio di quella cenobitica. |
Un monastero è nel Cristianesimo un edificio comune (o una serie di edifici) dove vive una comunità di monaci, sotto l'autorità di un abate. I monasteri non costituiscono un ordine religioso: ognuno di essi può essere una comunità a parte, oppure fare parte di una confederazione. I monasteri cristiani iniziarono a nascere dopo l'epoca delle persecuzioni, sebbene testimonianze di vita ascetica comune in qualche modo regolata sono attestate fin dai primi secoli del cristianesimo in Oriente. L'eremita (dal greco erémités, da ἕρημος érēmos, solitario) è un asceta (=un battezzato allenato nelle virtù cristiane che conduce vita penitente e orante) e un mistico (ossìa un asceta che ha fatto e fa quotidiana esperienza personale diretta del mistero cristiano), il quale per volontà di Dio vive solo e appartato in un luogo chiamato éremo cioè deserto, per dedicarsi alla preghiera e alla penitenza o mortificazione, affinché molti ricevano la forza di aprire il cuore al Vangelo. Evangelista è il nome attribuito dalla Bibbia ai primi annunciatori del Vangelo insieme con gli apostoli, passato in seguito a indicare gli autori dei quattro Vangeli canonici: Matteo, Marco Luca e Giovanni. Il termine evangelista, che deriva dal verbo greco εὐαγγελίζομαι (ossia, annunciare lieti eventi), significa "colui che annuncia la buona novella". Ascesi (dal greco ἄσκησις, áskēsis), "esercizio" o "allenamento" per acquisire una determinata tecnica, inizialmente nel campo dell'atletica. In seguito il termine giunse a indicare lo studio della filosofia o la pratica della virtù e, in questa accezione, venne usato dai filosofi greci. L'Ascesi sia israelitica che cristiana diventa l'esercizio volontario della persona che mira a subordinare i valori inferiori ai valori superiori, e in particolare alla preghiera, alla penitenza purificatrice e alla carità, che con il Vangelo assurge a centro di tutta la vita cristiana. I Cardinali nella Chiesa cattolica costituiscono un collegio a cui spetta l'elezione del Papa. Oltre a tale funzione, sono chiamati, insieme e collettivamente, a collaborare con il Vescovo di Roma nella sua funzione di Pastore della Chiesa universale Il Pallio (dal latino pallium, "mantello di lana") è un paramento liturgico usato dal Papa. È simbolo del Vescovo come buon pastore e, insieme, dell'Agnello crocifisso per la salvezza degli uomini. Rappresenta l'agnello portato sulle spalle, come simbolo del ufficio del Vescovo, chiamato a essere buon pastore e forse per questo il materiale è la lana. Tale simbologia è correlata alla preparazione del pallio; il rito dell'imposizione suggerisce questo tipo di simbolismo. Gesù di Nazaret (Betlemme, 7-6 a.C. - Gerusalemme, forse venerdì 7 aprile 30) è la figura centrale del Cristianesimo, che lo riconosce come il Cristo (Messia) atteso dalla tradizione ebraica e Figlio di Dio fatto uomo. Le principali fonti relative a Gesù sono i quattro vangeli canonici: Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Gli ultimi secoli hanno visto lo sviluppo di ricerche secondo moderni metodi di critica storica, volti a valutare sia l'effettiva attendibilità storica dei vangeli, inclusi gli elementi soprannaturali e miracolosi, sia a ricostruire il profilo del Gesù storico. La Chiesa Cattolica è la Chiesa cristiana che risale fino a Gesù nella successione apostolica ininterrotta, e che riconosce il primato di autorità del vescovo di Roma. Il Concilio Vaticano II afferma che la Chiesa universale sussiste (subsistit) nella Chiesa Cattolica, fondata da Gesù Cristo, a cui appartengono tutti i cristiani battezzati in essa. Papa (dal greco πάπας, pápas, "padre"; latino papa, "padre") è il titolo che la Chiesa Cattolica usa per il vescovo di Roma. Ad usare per primo il titolo di papa fu Siricio nel 384, mentre il suo predecessore, Damaso fu verosimilmente il primo vescovo di Roma ad essere acclamato pontefice, dopo la rinuncia dell'imperatore Graziano a tale carica. Il papa è oggi Jorge Mario Bergoglio, che ha scelto il nome di papa Francesco. Il Vescovo (dal greco επίσκοπος, episcopos, "supervisore") appartiene alla gerarchia ecclesiastica nel ruolo di pastore e guida suprema della sua diocesi in comunione con il Papa, in virtù del fatto che è successore degli apostoli. Inizialmente nominato dai fedeli, dal IX secolo viene eletto dal Papa. Viene consacrato mediante il sacramento dell'Ordine sacro, che gli conferisce la pienezza del sacerdozio del Nuovo Testamento. Il Diaconato è il primo grado del Sacramento dell'Ordine, ed è finalizzato all'aiuto e al servizio dei due gradi di partecipazione ministeriale al sacerdozio di Cristo: l'Episcopato e il presbiterato. Chi lo riceve è detto diacono. Nella Chiesa apostolica il termine diacono ha il significato di "servitore", e come tale ha un significato generico, in forza del quale era applicata a tutti i credenti; anche gli apostoli e i presbiteri ne erano rivestiti: San Paolo e San Giacomo si chiamano servitori di Gesù Cristo (Rm 1,1 ; Fil 1,1 ; Tt 1,1 ; Gc 1,1 ). Il presbitero, comunemente abbreviato con il termine prete, è un ministro di culto della Chiesa cattolica. Nel linguaggio quotidiano viene anche chiamato sacerdote, ma va tenuto presente che tale termine, riferito al sacerdozio ministeriale, indica propriamente sia il presbitero che il vescovo. Il presbiterato costituisce il secondo grado (superiore al diacono ed inferiore al vescovo) del Sacramento dell'Ordine. Si diventa presbiteri attraverso l'Ordinazione Presbiterale. La parola laico indica, nel linguaggio cristiano, la condizione dei fedeli che non appartengono al clero né alla vita consacrata. L'insieme dei fedeli laici è detto laicato. Il termine icona indica un'immagine sacra, in genere dipinta su tavola (più raramente su tela), tipica dell'arte bizantina ed orientale. L'icona, spesso protetta da un'apposita copertura preziosa (detta coperta di icona), è generalmente esposta sull'iconostasi o sul leggio nell'area del coro. Il termine icona deriva dal greco εἰκών, eikón, che può essere tradotto con "immagine". I religiosi, nella Chiesa cattolica, sono i fedeli appartenenti agli istituti religiosi, cioè a quelle società ecclesiastiche i cui membri conducono vita fraterna in comunità e osservano, oltre ai normali precetti cristiani, i consigli evangelici mediante i voti pubblici di povertà, obbedienza e castità. Tali voti possono essere emessi in forma solenne o semplice: le società a voti solenni sono dette ordini, quelle a voti semplici congregazioni. Il Museo Diocesano di Torino ha sede nella Chiesa Inferiore della Cattedrale di San Giovanni Battista (edificata nel 1491, per volontà del cardinale Domenico della Rovere) ed è stato inaugurato l'11 dicembre 2008 dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo della Diocesi (1999 - 2010). |
Maggio
Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/1 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/2 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/3 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/4 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/5 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/6 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/7 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/8 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/9 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/10 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/11 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/12 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/13 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/14 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/15 Il Corpus Domini si celebra, ogni anno, a Spello (Perugia), nella domenica del Corpus Domini, caratterizzato dall'allestimento di tappeti floreali (dette Infiorate), lungo il percorso della processione, che si estende, per circa 2.000 m, per le vie del centro storico, a partire dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore. |
Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/17 Template:Pagina principale/Sapevi/maggio/18 Il Corpus Domini, detta anche Infiorata dell'Abbazia, si celebra annualmente all'Abbazia di Chiaravalle della Colomba ad Alseno (Piacenza), nella domenica del Corpus Domini, caratterizzata dall'allestimento, lungo la navata centrale della basilica, di uno splendido tappeto floreale (detto Infiorata). Nell'Antico Testamento si parla dello Spirito, dello Spirito di Dio, dello Spirito del Signore, del Santo Spirito e dello Spirito di sapienza. In tutti questi testi lo Spirito non è ancora rivelato come una persona: le varie espressioni alludono a una forza divina che trasforma le personalità umane per renderle capaci di atti eccezionali. Gli atti posti sotto l'azione e l'influenza dello Spirito sono sempre destinati a confermare il popolo di Dio nella sua vocazione, a farne il servo ed il partner del Dio santo. Lo Spirito Santo, prefigurato e annunciato nell'Antico Testamento, è finalmente rivelato come persona divina nel Nuovo Testamento. Gli scritti neotestamentari non ci offrono un insegnamento sistematico sullo Spirito Santo. Raccogliendo però i molti dati presenti negli scritti di Luca, Paolo e Giovanni è possibile cogliere la convergenza di questi tre grandi filoni della rivelazione dello Spirito Santo. La sacra rappresentazione è una forma di antico teatro religioso italiano, di genere drammatico e musicale, analogo ai misteri francesi (mystères) e inglesi (mistery plays), al tedesco Geistspiele e all'auto sacramental spagnolo. Sorse nel Medioevo con la nascita delle lingue volgari e lo sviluppo delle nuove espressioni letterarie e si diffuse nei secoli XV e XVI fino alla Controriforma. Dopo secoli di abbandono o di stanca e poco apprezzata ripetizione, gode attualmente di una interessante fase di riscoperta. Il Santuario della Santa Casa si trova a Loreto (AN), ed è un luogo popolare di pellegrinaggio. Vi si venera la Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione. È il più importante e visitato santuario mariano d'Italia. Al suo interno è custodita la Santa Casa di Nazaret, dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria ricevette l'Annunciazione. I cosiddetti Sette santi fondatori furono mercanti fiorentini che intorno al 1233 fondarono l'Ordine dei Servi di Maria. Animati da speciale amore alla Vergine, già membri di una compagnia laica di Servi di santa Maria e legati tra loro dall'ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio ai poveri e agli ammalati, decisero di ritirarsi in solitudine, per far vita comune nella penitenza e nella contemplazione. Le apparizioni sono eventi nei quali la Vergine Maria è apparsa in forma soprannaturale ad una o più persone. Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, l’era delle rivelazioni pubbliche è terminata con la morte dell’ultimo Apostolo e dopo che è stato completato il Nuovo Testamento. La Chiesa cattolica considera le apparizioni mariane come un supporto alla vita e alla speranza dei fedeli, ma consente la devozione solo dopo un'accurata indagine (anche con supporti tecnico-scientifici), cui può seguire l'approvazione o la non approvazione della Chiesa. Madonna della Mercede (o anche Santa Maria della Mercede o Beata Vergine Maria della Mercede) è uno dei titoli con cui i credenti venerano Maria. Mercede deriva dallo spagnolo Merced (plurale Mercedes), che deriva a sua volta dal latino merces che significa "prezzo", "ricompensa", cioè "ricompensa gratuita", "grazia". Madonna della Mercede significa quindi: Signora della grazia gratuita, ossia Signora della misericordia. Il Regina Coeli ("Regina del Cielo", o "Regina del Paradiso") è un antico inno latino dedicato a Maria, recitato per devozione tre volte al giorno nel Tempo Pasquale. Al mezzogiorno della domenica viene recitata solennemente dal Papa affacciato dalla finestra del suo appartamento in Vaticano. Fa parte del gruppo di antifone mariane che appaiono al termine della Compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata. Nostra Signora di Bonaria o Madonna di Bonaria è il titolo con il quale la Chiesa cattolica venera la madre di Gesù, raffigurata nel simulacro custodito nell'omonimo santuario di Cagliari. La Madonna di Bonaria è patrona massima della Sardegna e protettrice dei naviganti. Nostra Signora di Lourdes (o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera la Vergine Maria in rapporto ad una delle più venerate apparizioni mariane. Il nome della località si riferisce al comune francese di Lourdes, nel cui territorio, tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858, la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, assisté a diciotto apparizioni mariane in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. A proposito della prima, la giovane affermò:
La Presentazione della Beata Vergine Maria è una memoria liturgica della Chiesa Cattolica di origine devozionale, celebrata anche dalla Chiesa Ortodossa come Ingresso della Madre di Dio al Tempio. La celebrazione ricorda la presentazione di Maria al Tempio di Gerusalemme, narrata nel Protovangelo di Giacomo, e viene celebrata il 21 novembre. La Visitazione della Beata Vergine Maria è una festa liturgica che si celebra il 31 maggio. Il Vangelo secondo Luca racconta che, dopo l'Annunciazione, Maria si recò "in fretta" da Nazaret in Galilea a trovare Elisabetta in Giudea (Lc 1,39-45.56 ), e qui Elisabetta percepì di trovarsi di fronte alla donna che portava in grembo il Cristo, ed espresse un cantico di lode, oggetto del quale è la credente Maria e il figlio che ella portava in seno (Lc 1,42 ). Inoltre si rivolse a Maria chiamandola con l'appellativo pasquale di madre del mio Signore (Lc 1,43 ), e proclamò beata Maria per aver creduto alle parole del Signore (Lc 1,45 ). |
Novembre e Dicembre
Santo è colui che sull'esempio di Gesù Cristo, animato dall'amore, vive e muore in grazia di Dio. In senso particolare è colui che in vita si è distinto per l'esercizio delle virtù cristiane in forma eroica o per aver dato la vita a causa della fede (martirio). La Chiesa Cattolica, attraverso un atto proprio del magistero del Papa, proclama santo una persona solo in seguito all'esito di un articolato procedimento detto canonizzazione. La Commemorazione dei fedeli defunti è celebrata dalla Chiesa Cattolica il 2 novembre. L'origine della ricorrenza si colloca alla fine del I millennio, nell'ambito del monachesimo benedettino cluniacense: nel 998 Odilone di Mercoeur, quinto abate di Cluny (ca. 961-1049), dispose l'inserimento nel calendario liturgico cluniacense di una commemorazione per i defunti di tutto il mondo e di tutti i tempi. Il Purgatorio è una necessaria ma dolorosa condizione di purificazione attraverso la quale passano le anime di quei defunti che, pur essendo morti in Grazia di Dio, non sono pienamente purificate. È un processo di trasformazione spirituale dell'uomo che lo pone in grado di essere vicino al Cristo e a Dio, e di unirsi alla Comunione dei Santi. Le Messe Gregoriane sono la pratica per cui vengono celebrate trenta Sante Messe per trenta giorni consecutivi in suffragio di un defunto. La pratica è collegata al papa Gregorio Magno, che insisteva, al pari di sant'Agostino, sul grande valore suffragio della Celebrazione Eucaristica nei confronti dei defunti. Il termine Inferno deriva dal latino infernus, e questo da infer, "basso", "ciò che sta sotto". Indica la condizione dei defunti morti in una situazione di peccato grave cosciente e libero. Non si riferisce tanto ad un luogo, quanto ad una situazione di rifiuto dell'Amore di Dio avviata e sviluppata durante la vita terrena e conclusa con la morte. Non va confuso con gli inferi o ade della cultura latina, né con lo shéol della cultura ebraica. La parola Paradiso si riferisce alla vita eterna beata dei defunti che godono della visione del volto di Dio. Gesù ha presupposto molto chiaramente questo insegnamento nel giudizio universale (Mt 25,31-46 ) e nella pericope del buon ladrone, al quale ha promesso:"In verità ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso" (Lc 23,39-43 ). La Risurrezione dei morti o risurrezione della carne è un dogma della fede cristiana. Afferma che tutti gli uomini risorgeranno e saranno sottoposti al giudizio divino, in cui Gesù sarà il giudice. La risurrezione di tutti alla fine dei tempi costituisce, con il giudizio Universale, la manifestazione del compimento del regno di Dio e della salvezza, già presenti ed operanti attualmente nella storia. Il cimitero o camposanto è un luogo, solitamente un'area delimitata, nel quale i corpi dei defunti sono sepolti. Nel cristianesimo, in continuità con la tradizione ebraica, si è sempre usato inumare i defunti, sotto terra o in colombari, escludendo la cremazione. Solo molto di recente è permessa quest'ultima, ma solo dopo aver espletato il rito funebre, proibendo la dispersione delle ceneri o la conservazione in case private.
La cremazione è la riduzione in cenere di un cadavere.
I vescovi italiani riuniti nel novembre 2009 ad Assisi per la sessione della Conferenza Episcopale Italiana hanno approvato il testo del nuovo rito delle esequie, che conferma la possibilità della cremazione. I vescovi consigliano però di conservare le ceneri in un luogo consacrato, e ammettono che le stesse ceneri possano essere poi inumate, oppure versate in un apposito spazio del cimitero, cioè in terra benedetta, recitando le parole della liturgia adatte alla circostanza, che dicono "Polvere sei e polvere ritornerai". Il Giudizio particolare è quel giudizio a cui è sottoposta la persona umana subito dopo la morte. Con essa la persona entra nella sua dimensione definitiva, nell'accettazione (paradiso) o nel rifiuto di Dio (inferno). Il metro della situazione definitiva è la corrispondenza o meno alla volontà salvifica divina manifestata in Cristo. Essa verrà confermata nel giudizio universale. Il giudizio particolare è uno dei quattro novissimi ("ultime realtà") in cui si articola l'escatologia cristiana. Il Giudizio Universale è un dipinto murale, realizzato tra il 1536 ed il 1541, ad affresco, da Michelangelo Buonarroti (1475 - 1564), ubicato sulla parete occidentale della Cappella Sistina (Musei Vaticani) all'interno della Città del Vaticano. La discesa di Gesù agli Inferi è un articolo della fede cattolica, affermato nel Simbolo Apostolico: Gesù
L'espressione indica la solidarietà profonda con cui Cristo volle unirsi, attraverso il sacrificio della croce, al destino di morte comune a tutti gli uomini, e l'estensione dell'opera della salvezza a tutte le generazioni passate e future. L'Apocalisse (dal greco Αποκάλυψις, Apokálypsis, "rivelazione, svelamento") è l'ultimo libro della Sacra Scrittura, redatto in greco verso la fine del I secolo. Secondo una testimonianza interna al testo (1,9), l'opera sarebbe stata composta da un cristiano di nome Giovanni in seguito a una visione divina ricevuta sull'isola di Patmos. La Tradizione fa coincidere tale personaggio con san Giovanni apostolo, anche se alcuni studiosi hanno sollevato diverse critiche a tale identificazione, per presunte divergenze stilistiche con il quarto Vangelo. La canonizzazione è la dichiarazione ufficiale della santità di una persona defunta da parte della Chiesa. Emettendo questa dichiarazione, la Chiesa afferma che quella persona si trova con certezza in Paradiso, può essere assunta come esempio di vita evangelica e può essere oggetto di culto e preghiere per ottenere per sua intercessione grazie da Dio. Il culto è limitato (per esempio alla diocesi di appartenenza) per la persona dichiarata beata, mentre è universale per il santo. Il monumento funebre è un'opera architettonica o scultorea eretta in memoria di un defunto; è generalmente una tomba posta sul luogo della sepoltura, un epitaffio, un sepolcro funebre a muro posto su un loculo, una stele funebre o un cenotafio. Le Monache clarisse (in latino Ordo Sanctae Clarae, pospongono al loro nome la sigla O.S.C.) sono le religiose di voti solenni appartenenti all'ordine fondato da san Francesco e santa Chiara d'Assisi (da cui le clarisse derivano il nome) nel 1212: seguono la regola approvata da papa Innocenzo IV nel 1253. |
La morte è la conclusione definitiva della vita terrena: con essa terminano in maniera definitiva tutti i processi vitali. La morte va concepita come la fine di un processo piuttosto lungo di estinzione. Con la morte comincia la vita ultraterrena, la cui situazione beata o infelice è determinata dalle scelte libere della persona. L'antica Basilica di San Pietro in Vaticano, era una chiesa di Roma, ubicata nell'area attualmente occupata dalla nuova Basilica Vaticana. La politica di favore e aperto controllo sulla trionfante religione cristiana, inaugurata da Costantino I con l'editto di Milano del 313 e culminata con la sua apparizione come basilèus isapòstolos (re uguale agli apostoli) al concilio di Nicea del 325, ebbe riscontro nella serie di edifici (chiamate poi basiliche costantiniane) nei luoghi santi della Palestina e di Roma, che inaugurarono la nuova tipologia della basilica cristiana. L'Arcidiocesi di Firenze (in latino, Archidioecesis Florentina) è sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2010 contava 807.000 battezzati su 812.870 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo cardinale Giuseppe Betori. L'eutanasia (letteralmente "buona morte", dal greco ευθανασία, eutanasía, composto da ευ-, "bene" e θανατος, "morte") è l'atto di procurare intenzionalmente la morte di una persona malata. Il giudizio che ne dà la Chiesa Cattolica è di ferma condanna:
L'espressione quattro novissimi, o, più semplicemente, i Novissimi, indica le cose ultime, ciò a cui l'uomo, secondo l'economia della Provvidenza divina, va incontro al termine della vita. L'espressione ingloba l'essenziale dell'insegnamento dell'escatologia cristiana. I Quattro Novissimi sono:
La Musica sacra chiamata talvolta anche musica liturgica, raggruppa i generi musicali associati ad una pratica religiosa di un gruppo sociale dato. Il concetto si oppone, dunque, a quello di musica profana. Padri della Chiesa sono quegli scrittori ecclesiastici antichi che, avendo responsabilità pastorali - molti di essi erano Vescovi -, attraverso la predicazione e gli scritti influirono con decisione sia sugli sviluppi della dottrina cristiana, sia sulla formazione del costume cristiano. Si tratta quindi di personaggi particolarmente autorevoli, le cui opinioni (specialmente allorché sono concordi) fanno testo in materia di fede. Dottore della Chiesa è il titolo che la Chiesa attribuisce a scrittori riconosciuti come eminenti per quanto riguarda la riflessione teologica, l'ortodossia e la santità di vita. Il titolo è concesso o dal Papa stesso o da un Concilio. Questo onore è attribuito raramente: attualmente si contano 35 nomi che coprono circa duemila anni di teologia; viene dato solo postumo e dopo che c'è già stato un processo di canonizzazione. Pacem in Terris (latino, "La pace in Terra") è il titolo dell'ultima enciclica di papa Giovanni XXIII, pubblicata l'11 aprile 1963, quando il Pontefice era già gravemente segnato dai sintomi della malattia che l'avrebbe portato meno di due mesi dopo alla morte. La Società San Paolo (in latino Societas a Sancto Paulo Apostolo) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti comunemente Paolini, pospongono al loro nome la sigla S.S.P.. Medaglia miracolosa (detta anche Medaglia della Madonna delle Grazie, o Medaglia dell'Immacolata) è il nome della medaglia realizzata in seguito ai fatti del 1830 in rue du Bac, a Parigi, che ebbero per protagonista santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, la quale ebbe delle apparizioni della Beata Vergine Maria. Il Museo dei Cappuccini di Roma, inaugurato il 26 giugno 2012, per volere della Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini, ha sede nel Convento di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, edificato nel 1626, dove è ubicato il celebre ossario della cripta, nel quale sono conservati gli scheletri di 3.700 frati, dalla fondazione dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1520 fino al 1870. La Novena è una pratica devozionale con cui si dedicano nove giorni alla preghiera in preparazione d'una festa o solennità del Signore o dei santi. Nella vita della comunità cristiana vi sono due tipi di novene:
L'Escatologia (dal Greco antico ἔσχατος, éskatos=ultimo; lett. "scienza delle cose ultime o finali") è la riflessione sulle cose ultime, cioè sulle realtà legate alla "fine dei giorni". In pratica l'escatologia è strettamente correlata con la visione della morte e dell'aldilà. L'escatologia cristiana ha a che vedere con la resurrezione dei morti, con la Vita Eterna, con il Giorno del Giudizio, con il ritorno di Cristo. Il Mistero Pasquale viene letto già dalla prima generazione cristiana come un fondamentale evento escatologico, che ridà la speranza ai discepoli del Risorto. L'Anno Liturgico è l'articolazione del calendario annuale della liturgia della Chiesa Cattolica. Inizia con la prima domenica di Avvento (a fine novembre - inizio dicembre) e termina con l'ultima settimana del Tempo ordinario. L'ultima domenica dell'Anno Liturgico si celebra la solennità di Cristo Re. La speranza indica l'attesa. È la virtù teologale che riguarda l'attesa dell'avvento ultimo di Cristo alla fine dei tempi. Ci viene data come caparra attraverso la fede. Questa virtù ci conduce a perseverare nella fiducia in Dio e nella grazia del Signore comunicataci dallo Spirito Santo, mentre ci spinge ad una carità operosa ed effettiva. |
Rito Ambrosiano
modifica Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Il Cuore Immacolato di Maria è una devozione cattolica, la cui memoria liturgica fu estesa a tutta la Chiesa da Papa Pio XII nel 1944, in ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. La memoria (facoltativa nel Rito Romano e obbligatoria nel Rito Ambrosiano) cade il giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, si tratta quindi di una celebrazione mobile. modifica Sant'Ambrogio. Sant'Ambrogio (nome completo: Aurelio Ambrogio, in latino: Aurelius Ambrosius; Treviri, 340 ca.; † Milano, 4 aprile 397) è stato vescovo di Milano e teologo latino. È venerato come Padre della Chiesa e annoverato tra i quattro massimi dottori della Chiesa, insieme a san Girolamo, sant'Agostino e san Gregorio Magno La Chiesa cattolica lo ricorda il 7 dicembre, nel Rito Ambrosiano, qualora la Solennità cadesse di Domenica, la commemorazione è anticipata al sabato 6; la Chiesa ortodossa il 20 dicembre, mentre le Chiese vetero-cattolica e luterana lo commemorano il 4 aprile. Assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino, è patrono della città di Milano. modifica Immacolata concezione. La Solennità dell'Immacolata Concezione è la celebrazione con cui la Chiesa, l'8 dicembre, in pieno tempo d'Avvento, fa memoria grata del mistero del concepimento di Maria nel grembo di Anna, senza macchia di peccato originale. La data dell'8 dicembre, in cui la solennità è celebrata, è legata alla data della festa della natività di Maria, l'8 settembre: tra le due feste intercorre un periodo di tempo di nove mesi esatti. modifica San Carlo Borromeo. San Carlo Borromeo (Arona, 2 ottobre 1538; † Milano, 3 novembre 1584) è stato un arcivescovo e Cardinale italiano. Copatrono con Sant'Ambrogio e San Galdino della città di Milano e della Lombardia, resse la cattedra della città dal 1564-1584. Fu canonizzato nel 1610 da papa Paolo V. È ricordato dalla Chiesa con memoria il 4 novembre, mentre La Chiesa Cattolica di Rito Ambrosiano lo celebra con grado di solennità. modifica Dedicazione del Duomo di Milano. La Dedicazione del Duomo di Milano (Cattedrale di Santa Maria Nascente) è una Solennità liturgica celebrata dalla Chiesa cattolica di Rito Ambrosiano la III settimana di ottobre. modifica Martirio di San Giovanni il Precursore. Le vicende relative alla morte di Giovanni sono narrate dai vangeli sinottici (Mt 14,3-12 ; Mc 6,17-29 ; Lc 3,19-20;9,7-9 ; v. anche Gv 3,24 ) e da Giuseppe Flavio. Lo storico giudeo-romano ne fornisce una relazione breve e asciutta: sebbene Giovanni non avesse detto o fatto nulla di male, poiché aveva un forte ascendente sul popolo (cf. anche i pubblicani e soldati citati da Lc 3,12-14 ), il re Erode Antipa lo imprigionò e lo fece uccidere (non viene descritto in che modo) nella fortezza di Macheronte, in Perea, per evitare eventuali future sommosse. Giuseppe non indica astio nell'azione di Erode, né vi sono tracce di ammirazione, ma la condanna sembra derivare da un freddo e spietato calcolo politico. Non vengono fornite indicazioni cronologiche, ma l'uccisione è precedente alla spedizione di Erode contro il re nabateo Areta IV (circa 35-36). Template inseriti per sottolineare la differenza tra Rito Romano e Rito Ambrosiano modifica Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. La Chiesa cattolica di Rito Ambrosiano festeggia La Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe" l'ultima Domenica di gennaio. La Sacra Famiglia è la famiglia nella quale è cresciuto Gesù. Essa è composta da Gesù stesso, da Maria e da San Giuseppe. Oggi si preferisce sostituire l'espressione Sacra Famiglia con l'espressione Famiglia di Nazareth, dal momento che la Sacra Famiglia abitava a Nazaret. Nella dottrina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fondamentale per ogni famiglia. I legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamente, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia. La Chiesa Cattolica di Rito Latino festeggia la Sacra Famiglia nella domenica che intercorre tra il Natale ed il Capodanno; in assenza della domenica la festeggia il venerdì 30 dicembre. modifica Circoncisione del Signore. La Chiesa cattolica di Rito Ambrosiano, a differenza di quello Romano, oggi celebra la solennità della Circoncisione del Signore. La Solennità della Divina Maternità della Beata Vergine Maria è celebrata la VI Domenica d'Avvento. Theotókos (in greco Θεοτόκος; in latino Deipara o Dei genetrix) è un titolo della Beata Vergine Maria. Letteralmente significa colei che partorisce Dio e spesso viene reso in italiano con Madre di Dio. La solennità della divina maternità della vergine Maria viene celebrata dalla Chiesa Cattolica di Rito Romano il 1º gennaio, nell'Ottava del Natale. Nel Rito Ambrosiano è celebrata alla VI domenica di Avvento. L'Ascensione è l'ultimo episodio della vita terrena di Gesù: questi, quaranta giorni dopo la sua Morte e Risurrezione, ascese al cielo. La comprensione teologica dell'Ascensione è legata alla comprensione dell'affermazione che Cristo ormai "siede alla destra del Padre" (At 2,33 ). L'affermazione riprende l'annuncio profetico del Salmo 109, dove JHWH stabilisce il re alla sua destra, come segno della sua potenza. Gesù applicò a sé l'espressione (Mt 22,24;26,64 ; Mc 12,36;14,62 ; Lc 20,42;22,69 ), rivendicando così le prerogative messianiche. L'Anno liturgico della Chiesa cattolica è il ciclo temporale in cui la Chiesa cattolica celebra, nel corso di un anno, la storia della salvezza, dalla nascita del Signore Gesù Cristo, alla sua morte e resurrezione, fino al dono dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. Il tutto si sviluppa nell'arco di un anno. |