Diocesi di Nardò-Gallipoli
Diocesi di Nardò-Gallipoli Dioecesis Neritonensis-Gallipolitana Chiesa latina | |
Vescovo | Fernando Tarcisio Filograna |
---|---|
Sede | Nardò |
Suffraganea | |
dell'arcidiocesi di Lecce | |
Regione ecclesiastica Puglia | |
Regione ecclesiastica Collocazione geografica della diocesi | |
Nazione | Italia |
Vicario | Mons. Giuliano Santantonio |
Parrocchie | 66 |
Sacerdoti |
141 di cui 127 secolari e 14 regolari 1.469 battezzati per sacerdote |
21 religiosi 89 religiose 14 diaconi | |
208.187 abitanti in 587 km² 207.130 battezzati (99,5% del totale) | |
Eretta | VI secolo (Gallipoli) , 13 gennaio 1413 (Nardò) |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Piazza Pio XI 24, 73048 Nardò [Lecce], Italia | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2017 (gc ch) Dati dal sito web della CEI | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
La diocesi di Nardò-Gallipoli (in latino: Dioecesis Neritonensis-Gallipolitana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Lecce appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2016 contava 207.130 battezzati su 208.187 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Fernando Tarcisio Filograna.
Territorio
La diocesi comprende la porzione occidentale del Salento.
Sede vescovile è la città di Nardò, dove si trova la Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. A Gallipoli si trova la Concattedrale di Sant'Agata, l'antico Palazzo vescovile e palazzo del seminario (ora sede del Museo diocesano).
Il territorio è suddiviso in 66 parrocchie.
Storia
La diocesi di Gallipoli
Secondo numerose fonti storiografiche cattoliche accertate, il cristianesimo sarebbe stato diffuso a Gallipoli dallo stesso apostolo San Pietro, il quale lasciò il governo della Chiesa a San Pancrazio di Taormina, di fatto primo Vescovo della diocesi di Gallipoli. Incerta è però la data esatta di istituzione della suddetta diocesi: alcuni la collocano nel IV secolo, altri nel VI. A testimoniare il fatto che Pietro sarebbe giunto nella città di mare e, in generale, nel Salento, sono alcune chiese che prendono il suo nome (ad esempio "San Pietro Cucurizzutu"). Inoltre sino al 1700 nella città di Alezio, a pochi chilometri da Gallipoli, esisteva un sacro edificio e un pozzo recante sui rispettivi quattro lati le lettere "P.C.A.D." ossia Pancratio Callipolitano Antistiti Dicatum, "Dedicato a Pancrazio primo vescovo gallipolitano".
Nel corso della sua storia millenaria numerosi sono stati i pastori illuminati dalla sapienza e dalla luce di Dio, tanto da far diventare la sede gallipolina una delle più importanti e redditizie d'Italia. Sino all'anno 1513 la diocesi osservava il rito greco-bizantino: la data viene tramandata dagli scritti di un cittadino, Francesco Camaldari, il quale poté accertare che l'ultima Messa in greco fu in onore della madre, dipartita nello stesso anno.
A ricordare il forte legame tra Oriente e Occidente, durante il solenne Pontificale della Patrona della diocesi Agata e titolare della magnifica Basilica Cattedrale di Gallipoli, il Vangelo è proclamato in greco.
La Basilica Cattedrale di Gallipoli è dedicata a Sant'Agata, patrona della città e della diocesi omonima. È stata elevata dal Sommo Pontefice Pio XII al rango di Basilica Pontificia minore, su richiesta dell'allora vescovo Nicola Margiotta e, il 21 novembre 1940 con Regio decreto, monumento nazionale da Vittorio Emanuele III, per la sua importanza storico-artistica ed architettonica.
Nel XIX secolo (come descritto nelle "Memorie istoriche della città di Gallipoli" di Bartolomeo Ravenna) il capitolo era formato da ben diciannove canonici, tra cui sette dignità così ripartite: Arciprete, arcidiacono, decano, cantore, tesoriere, primicerio e preposito. Le "sotto dignità" erano tre: secondo cantore, secondo tesoriere e secondo primicerio. Altri diciotto presbiteri erano gli addetti al coro e all'animazione dei solenni pontificali officiati dal vescovo. Sino all'anno 1741 i canonici e capitolari erano riconoscibili da una cotta e mozzetta di lana di raso nera, a differenza delle dignità che indossavano gli stessi paramenti, seppur di color violaceo. A partire dalla seconda metà del Settecento il vescovo Serafino Branconi, adattandosi alle indicazioni di Benedetto XIV, obbligò i canonici ad indossare il rocchetto e la cappa magna violacea con seta cremisi e, solo d'inverno, con pelle bianca di coniglio.
L'attuale basilica pontificia cattedrale è sede di un'Arcipretura e di un capitolo di canonici, composto dal presidente, teologo e primicerio e da tre altri membri.
La diocesi di Nardò
È probabile che Nardò fosse già diocesi nei primi secoli dell'era cristiana. La presenza di una diocesi antica è testimoniata nella supplica di Giovanni de Epifanis all'antipapa Giovanni XXIII. Però l'esistenza di una diocesi non ha riscontri storici e tanto meno può essere datata.
La cattedrale di Nardò risale ai secoli VII - XI.
Dal 761 Nardò fu governata dagli archimandriti basiliani.
A partire dal 1090 il governo spirituale di Nardò divenne un'abbazia territoriale benedettina.
Il 27 febbraio 1674 fu inaugurato il seminario diocesano, dedicato a san Filippo Neri. Nel 1980 è stata rivestita della dignità di Basilica Minore Pontificia, sotto il lungo episcopato di Antonio Rosario Mennonna, al termine dei lavori di restauro.
L'accorpamento
Il 20 febbraio 1984, con il decreto Instantibus votis la diocesi di Gallipoli fu "accorpata", non senza polemiche da parte del popolo gallipolino, alla più giovane e più grande, territorialmente, diocesi di Nardò, nata nel XIV secolo. Da quel giorno la diocesi assunse la denominazione attuale.
Il 30 settembre 1986, nel piano generale di riordino delle diocesi , sono state definitivamente unite e negli anni finora trascorsi da tale data, nonostante diverse difficoltà, affrontate anche energicamente dai loro pastori, si è giunti a una crescente comunione ecclesiale.
Vicari
Mons. Giuliano Santantonio (Vicario generale)
Don Luca Albanese (Vicario episcopale per gli affari amministrativi)
Mons. Gianni Piero De Santis (Vicario episcopale Per la Pastorale)
Cronotassi dei vescovi
Vescovi di Nardò
- Giovanni d'Epifaniis, O.S.B. † (1413 - 1423 dimesso)
- Giovanni Barella † (1423 - dicembre 1435 deceduto)
- Stefano Argercolo de Pendinellis † (1436 - 1451 nominato arcivescovo di Otranto)
- Ludovico de Pennis † (1451 - 1484 deceduto)
- Ludovico Giustino † (1484 - 1492 deceduto)
- Gabriele Setario † (1492 - 27 ottobre 1507 nominato vescovo di Avellino)
- Antonio De Caro † (27 ottobre 1507 - 1517 deceduto)
- Luigi d'Aragona † (17 giugno 1517 - 21 gennaio 1519 deceduto) (amministratore apostolico)
- Marco Cornaro † (24 gennaio 1519 - 20 febbraio 1521 dimesso) (amministratore apostolico)
- Giacomo Antonio Acquaviva † (1521 - 1531 dimesso) (vescovo eletto)
- Giovanni Domenico De Cupis † (15 gennaio 1532 - 22 maggio 1536 dimesso)
- Giovan Battista Acquaviva d'Aragona † (maggio 1536 - 1569 deceduto)
- Ambrogio Salvio † (febbraio 1569 - 1577 deceduto)
- Cesare Bovio † (aprile 1577 - 1583 deceduto)
- Fabio Fornari † (1583 - 1596 deceduto)
- Lelio Landi † (dicembre 1596 - 1610 deceduto)
- Luigi De Franchis, C.R. † (26 gennaio 1611 - 1616 deceduto)
- Girolamo de Franchis † (dicembre 1616 - 4 dicembre 1634 nominato arcivescovo di Capua)
- Fabio Chigi † (8 gennaio 1635 - febbraio 1652 dimesso, successivamente eletto papa con il nome di Alessandro VII)
- Calanio della Ciaja † (luglio 1652 - dicembre 1654 deceduto)
- Geronimo de Coris † (1656 - 17 giugno 1669 nominato vescovo di Sovana)
- Tommaso Brancaccio † (19 agosto 1669 - 29 aprile 1677 deceduto)
- Orazio Fortunato † (10 gennaio 1678 - 23 luglio 1707 deceduto)
- Antonio Sanfelice † (2 novembre 1707 - 1º gennaio 1736 deceduto)
- Francesco Carafa † (11 aprile 1736 - 2 luglio 1754 deceduto)
- Marco Aurelio Petruccelli † (16 dicembre 1754 - 14 settembre 1782 deceduto)
- Sede vacante (1782-1792)
- Carmine Fimiani † (27 febbraio 1792 - 1800 deceduto)
- Sede vacante (1800-1819)
- Leopoldo Corigliano † (4 giugno 1819 - 24 settembre 1824 dimesso)
- Salvatore Lettieri † (27 giugno 1825 - 6 ottobre 1839 deceduto)
- Angelo Filipponi † (27 gennaio 1842 - 1844 dimesso)
- Ferdinando Girardi, C.M. † (21 dicembre 1846 - 11 settembre 1848 nominato vescovo di Sessa Aurunca)
- Luigi Vetta † (20 aprile 1849 - 10 febbraio 1873 deceduto)
- Michele Mautone † (18 dicembre 1876 - 17 febbraio 1888 deceduto)
- Giuseppe Ricciardi † (1º giugno 1888 - 18 giugno 1908 deceduto)
- Nicola Giannattasio † (30 novembre 1908 - 24 giugno 1926 dimesso)
- Gaetano Müller † (13 agosto 1927 - 7 febbraio 1935 deceduto)
- Nicola Colangelo † (16 dicembre 1935 - 27 giugno 1937 deceduto)
- Gennaro Fenizia † (17 agosto 1938 - 21 luglio 1948 nominato vescovo di Cava e Sarno)
- Francesco Minerva † (16 settembre 1948 - 17 dicembre 1950 nominato vescovo di Lecce)
- Corrado Ursi † (31 luglio 1951 - 30 novembre 1961 nominato arcivescovo di Acerenza)
- Antonio Rosario Mennonna † (22 febbraio 1962 - 30 settembre 1983 ritirato)
- Aldo Garzia † (30 settembre 1983 succeduto - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Nardò-Gallipoli)
Vescovi di Gallipoli
- Domenico † (551 - ?)
- Giovanni I † (? - 595)
- Sabiniano † (?)
- Giovanni II † (? - 649)
- Mechisedech ? † (787)
- Paolo I † (1081 - ?)
- Baldrico † (? - 1105)
- Teodoro † (1158 - 1173)
- Pietro Galeta † (? - 1177)
- Corrado † (1179 - ?)
- Coconda ? † (1191 - 1198)
- Gregorio † (1271 - 1325)
- Goffredo † (1325 - 1327)
- Milezio, O.S.B.I. † (1329 - 1330)
- Paolo II, O.S.B.I. † (1331 - ?)
- Pietro † (1348)
- Domenico † (?)
- Ugolino † (1379 - ?)
- Giovanni de Nerone † (1392 - 1396 nominato vescovo di Lacedonia)
- Guglielmo Neritono, O.F.M. † (1396 - ?)
- Guglielmo De Fonte † (1412 - 1420)
- Angelo Corpo Santo, O.S.B. † (1421)
- Donato da Brindisi, O.F.M. † (1424 - 1443)
- Antonio de Neotero, O.F.M. † (1443 - 1445)
- Pietro † (1445 - ?)
- Antonio de Joannetto, O.F.M. † (1451 - ?)
- Ludovico Spinelli † (1458 - 1487)
- Alfonso Spinelli † (? - 1493)
- Francesco † (1494 - ?)
- Alessio Celadoni † (1494 - 1508)
- Enrico d'Aragona † (6 agosto 1508 - 24 agosto 1509 deceduto)
- Francesco Armellini Pantalassi de' Medici † (? - 1518) (amministratore apostolico)
- Andrea della Valle † (18 febbraio 1518 - 17 ottobre 1524 dimesso) (amministratore apostolico)
- Jerónimo Muñoz, O.S.B.I. † (17 ottobre 1524 - 1529 dimesso)
- Federico Petrucci † (1529 - 1536)
- Pellegrino Cibo de Turcilla † (1536 - 1540)
- Giovanni Francesco Cibo † (1540 - 1575)
- Alfonso Herrera, O.S.A. † (30 luglio 1576 - 25 febbraio 1585 nominato vescovo di Ariano Irpino)
- Sebastián Quintero Ortiz † (17 dicembre 1586 - 1595 dimesso)
- Vincenzo Capece, C.R. † (1595 - 1620)
- Gundisalvo De Ruenda † (23 maggio 1622 - 1651 deceduto)
- Andrea Massa † (1651 - 1655 deceduto)
- Giovanni de Cardona † (1655 - 1667 deceduto)
- Antonio Geremia de Bufalo. O.F.M. † (1668 - 1677 deceduto)
- Antonio Perez de la Lastra † (18 febbraio 1679 - 4 gennaio 1700 deceduto)
- Oronzo Filomarini, C.R. † (8 maggio 1700 - aprile 1741 dimesso)
- Antonio Maria Pescatori, O.F.M.Cap. † (1741 - 12 gennaio 1747 deceduto)
- Serafino Brancone (Branconi) † (1747 - 1758 deceduto)
- Ignazio Savastano † (28 maggio 1759 - 6 settembre 1769 deceduto)
- Agostino Gervasio, O.S.A. † (29 gennaio 1770 - 27 febbraio 1792 nominato vescovo di Capua)[1]
- Giovanni Giuseppe Dalla Croce, O.A.D. † (27 febbraio 1792 - 13 dicembre 1820 deceduto)
- Giuseppe Maria Botticelli † (19 aprile 1822 - 23 giugno 1828 nominato vescovo di Lacedonia)
- Francesco Antonio Visocchi † (1832 - 20 aprile 1833 deceduto)
- Giuseppe Maria Giove, O.F.M. † (19 dicembre 1834 - 23 giugno 1848 deceduto)
- Leonardo Moccia † (11 dicembre 1848 - 17 aprile 1852 deceduto)
- Antonio La Scala † (27 settembre 1852 - 30 ottobre 1859 nominato vescovo di San Severo)
- Valerio Laspro † (23 marzo 1860 - 6 maggio 1872 nominato vescovo di Lecce)
- Aniceto Ferrante, C.O. † (20 marzo 1873 - 1878 dimesso)
- Gesualdo Nicola Loschirico, O.F.M.Cap. † (12 maggio 1879 - 27 febbraio 1880 nominato arcivescovo di Acerenza-Matera)
- Enrico Carfagnini, O.F.M. † (27 febbraio 1880 - 24 marzo 1898 ritirato)
- Gaetano Müller † (29 luglio 1898 - 7 febbraio 1935 deceduto)
- Nicola Margiotta † (16 dicembre 1935 - 25 settembre 1953 nominato arcivescovo di Brindisi)
- Biagio D'Agostino † (14 maggio 1954 - 24 febbraio 1956 nominato vescovo di Vallo della Lucania)
- Pasquale Quaremba † (20 giugno 1956 - 1982 ritirato)
- Aldo Garzia † (15 giugno 1982 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Nardò-Gallipoli)
Vescovi di Nardò-Gallipoli
- Aldo Garzia † (30 settembre 1986 - 17 dicembre 1994, morto durante il ministero e sepolto nella Cattedrale di Nardò)
- Vittorio Fusco † (12 settembre 1995 - 11 luglio 1999, morto durante il ministero e sepolto nella Concattedrale di Gallipoli)
- Domenico Caliandro, 13 maggio 2000 - 20 ottobre 2012 (nominato Arcivescovo di Brindisi-Ostuni)
- Fernando Tarcisio Filograna, 16 luglio 2013
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 208.187 persone contava 207.130 battezzati, corrispondenti al 99,5% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 140.000 | 140.000 | 100,0 | 120 | 94 | 26 | 1.166 | 34 | 119 | 26 | |
1970 | 157.625 | 157.810 | 99,9 | 126 | 101 | 25 | 1.250 | 25 | 136 | 40 | |
1980 | 170.415 | 171.208 | 99,5 | 117 | 101 | 16 | 1.456 | 21 | 127 | 44 | |
1990 | 207.000 | 208.139 | 99,5 | 146 | 124 | 22 | 1.417 | 27 | 155 | 72 | |
1999 | 210.376 | 211.596 | 99,4 | 146 | 126 | 20 | 1.440 | 23 | 116 | 72 | |
2000 | 210.515 | 211.866 | 99,4 | 146 | 129 | 17 | 1.441 | 19 | 108 | 72 | |
2001 | 210.670 | 211.735 | 99,5 | 148 | 129 | 19 | 1.423 | 22 | 110 | 72 | |
2002 | 208.829 | 209.793 | 99,5 | 146 | 130 | 16 | 1.430 | 18 | 109 | 73 | |
2003 | 209.936 | 210.704 | 99,6 | 141 | 125 | 16 | 1.488 | 21 | 109 | 73 | |
2004 | 204.093 | 206.071 | 99,0 | 138 | 123 | 15 | 1.478 | 18 | 109 | 72 | |
2010 | 210.251 | 211.600 | 99,1 | 144 | 128 | 18 | 1.460 | 4 | 19 | 105 | 68 |
2013 | 210.417 | 211.352 | 99,6 | 142 | 124 | 18 | 1.481 | 14 | 24 | 110 | 66 |
2016 | 207.130 | 208.187 | 99,5 | 141 | 127 | 14 | 1.469 | 14 | 21 | 89 | 66 |
Note | |
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Fonti | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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