Arcidiocesi di Capua
Arcidiocesi di Capua | |||
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arcivescovo | Pietro Lagnese | ||
Sede | Capua | ||
Suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli | |||
Regione ecclesiastica Campania | |||
Mappa della diocesi | |||
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Nazione | Italia | ||
Parrocchie | 60 (7 vicariati ) | ||
Sacerdoti |
83 di cui 69 secolari e 14 regolari | ||
14 religiosi 243 religiose 8 diaconi | |||
205.400 abitanti in 500 km² 191.600 battezzati (93,3% del totale) | |||
Eretta | I-IV secolo | ||
Rito | romano | ||
Indirizzo | |||
Piazza Landolfo 1, 81043 Capua [Caserta], Italia | |||
Collegamenti esterni | |||
Dati dal sito web della CEI | |||
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L'arcidiocesi di Capua (in latino: Archidioecesis Capuana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli appartenente alla regione ecclesiastica Campania.
Dall'11 dicembre 2023 è unita in persona episcopi alla Diocesi di Caserta.
Territorio
L'arcidiocesi comprende i comuni di Capua, Bellona, Camigliano (limitatamente alla frazione Leporano; il restante territorio è nella diocesi di Teano-Calvi), Cancello ed Arnone, Casagiove (in parte, il restante territorio è nella diocesi di Caserta), Casapulla, Caserta (in parte, limitatamente alla frazione Ercole; il restante territorio è nella diocesi di Caserta), Castel Morrone (in parte, il restante territorio è nella diocesi di Caserta), Castel Volturno, Curti, Francolise (in parte, limitatamente alla frazione Sant'Andrea del Pizzone; il restante territorio è nella diocesi di Teano-Calvi), Giano Vetusto (in parte, limitatamente alla parrocchia di Santa Maria Maddalena; il restante territorio è nella diocesi di Teano-Calvi), Grazzanise, Macerata Campania, Marcianise (in parte; il restante territorio è nella diocesi di Caserta), Pastorano (in parte, limitatamente alla frazione Pantuliano; il restante territorio è nella diocesi di Teano-Calvi), Portico di Caserta, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, San Tammaro e Vitulazio.
Confina con la diocesi di Aversa a sud, con la diocesi di Acerra a sud est, con la diocesi di Sessa Aurunca a nord ovest, con la diocesi di Teano-Calvi a nord, con la diocesi di Alife-Caiazzo, a nord est e con la diocesi di Caserta a est.
Sede vescovile è la città di Capua, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo.
Storia
La diocesi di Capua sarebbe, secondo la tradizione, una delle più antiche diocesi italiane, risalendo a prima della metà del I secolo. Tuttavia, i primi riscontri storici di un vescovo di Capua si hanno solo con il vescovo Proterio, che fu presente al Concilio di Roma (313) al tempo di papa Melchiade, al quale successe Proto Vincenzo, diacono romano e legato del Papa Silvestro I a Nicea, dove ebbe una parte di primo piano nelle controversie ariane.
Nel 443 fu eletto vescovo Prisco, esule del Nord Africa ed uomo di grande santità, discepolo di San Pietro, che predicò il Cristianesimo a Capua per la prima volta. È il suo nome che la tradizione popolare vuole a capo della lista dei vescovi di Capua.
Altro titolare di questa sede vescovile fu Germano, che il papa Ormida mandò due volte a Costantinopoli per ristabilire l'unità con la chiesa Romana. Morì nel 540 e venne subito considerato Santo. Gli successe Vittore, un dotto esegeta.
Molto importante è la figura di Simmaco, vescovo dal 424 al 440. Fu il fondatore della Basilica di Santa Maria Maggiore, l'odierno Duomo, anticamente Santa Maria Suricorum, sopravvissuta alla distruzione dei Saraceni e diventata il nucleo iniziale della nuova città, la futura Santa Maria Capua Vetere, divenendone la Cattedrale. La sua esistenza è attestata dalla lettera De obitu Paulini del prete Uranio che narra di lui e di Acindino, mentre accorsero, nel giugno del 431, a far visita al vescovo di Nola, san Paolino (che morì tre giorni dopo).
Simmaco, stando alle fonti, sarebbe morto nel 449, dopo 19 anni di episcopato a Capua ed il suo culto si mantenne vivo fino al XIV secolo, quando ebbe un forte incremento. Inoltre dal 1313 circa comparvero i primi calendari con inserito il suo nome; furono presenti varie chiese nel territorio di Capua a lui intitolate. Attualmente San Simmaco è Patrono di Santa Maria Capua Vetere, e la sua festa liturgica si celebra il 22 ottobre.
Tra gli altri vescovi, pressappoco tutti famosi per la loro cultura, vanno ricordati: nel 1200 M. Marino, discepolo di San Tommaso d'Aquino, nel 1500 Filippo de Berilli, che soffrì per amore della giustizia, Fra Nicolò Schimberg, un insigne teologo; Cesare Costa, attivo riformatore del clero e colto canonista e gli Arcivescovi Roberto Bellarmino e Capecelatro, bibliotecari della Santa Romana Chiesa e autori di molti lavori.
Nell'841, nel corso di una lotta di successione nel ducato, Radelchi I assoldò una banda di saraceni, contro Landone I, saccheggiando e distruggendo la città di Capua e costringendo la popolazione alla fuga, dapprima a Sicopoli, e dopo pochi anni, nell'856, su un'ansa del fiume Volturno, luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum. Così fu costituito un nuovo sito, la "Nuova Capua", in cui i vescovi si trasferirono.
Verso la fine del X secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il principe Pandolfo I Testadiferro, con la conquista del Principato di Salerno (978), riunificò per primo i domini dell'Italia longobarda meridionale, detta Langobardia Minor.
Il 14 agosto 966 papa Giovanni XIII, che aveva trovato rifugio a Capua, elevò la sede al rango di arcidiocesi metropolitana, che ebbe come suffraganee Atina, Aquino, Caiazzo, Calvi, Carinola, Caserta, Fondi, Gaeta, Isernia, Sessa Aurunca, Sora, Teano e Venafro.
Gli arcivescovi di Capua avevano alcuni privilegi speciali: erano legati nati della Santa Sede, era loro riservato il diritto di ungere con l'Olio santo i principi di Capua, sottoscrivevano i loro diplomi con il minio o con il cinabro e autenticavano le loro bolle con il piombo.
Il 30 aprile 1979 in forza della bolla Quamquam Ecclesia di papa Giovanni Paolo II l'arcidiocesi perse la dignità metropolitica e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli.
Dall'11 dicembre 2023 è unita in persona episcopi alla Diocesi di Caserta.
Cronotassi dei vescovi
- San Prisco ? † (42 - 66)
- San Sinoto ? † (66 - 80)
- San Rufo ? † (80 - 83)
- San Quarto ? † (83 - 117)
- Sant'Agostino di Capua ? † (252 - 260)
- San Quinto ? † (260 - 271)
- Sant'Aristeo ? † (300 - 303)
- Proterio † (304 - 326)
- Vincenzo † (337 - 365)
- Panfilo † (385 - 409)
- San Rufino † (410 - 420)
- San Simmaco † (422 - 440)
- San Prisco II † (440 - 460)
- Tribuzio † (461 - 483)
- Costantino † (483 - 499)
- Alessandro † (500 - 516)
- San Germano † (516 - 540)
- San Vittore † (541 - 554)
- San Probino † (570 - 572)
- Fesro † (590 - 594)
- Basilio † (595 - 605)
- Gaudioso † (649 - 660)
- San Decoroso † (660 - 689)
- San Vitaliano † (693 - 718)
- Autari † (719 - 726)
- Ambrogio † (740 - 744)
- Teodoro ? †
- Stefano † (773 - 795)
- Radelperto † (824 - 835)
- San Paolino † (835 - 843)
- Landulfo I † (843 - 879)
- Landulfo II † (879 - 882)
- Pietro † (925)
- Sicone † (943)
- Adeiperto † (944)
- Giovanni † (966 - 973)
- Leone † (973 - 7 agosto 978 deceduto)
- Gerberto † (978 - 21 gennaio 980 deceduto)
- Atenolfo † (981 - 990)
- Aione † (993 - 993 deceduto)
- Isembardo † (993 - 1007)
- Pandolfo † (1007 - 1020)
- Atenolfo II † (1022 - 1059)
- Nicetoro ? †
- Ildebrando † (1059 - 1073)
- Erveo † (1073 - 1088)
- Roberto † (1088 - 1097)
- Senne † (1118 - 1127)
- Ottone † (1118 - 1127)
- Filippo ? †
- Ugone † (1129 - 1135 deposto)
- Gugliemo † (1135)
- Goffredo † (1137 - 1157)
- Alfano di Camerota † (1157 - 1183 deceduto)
- Matteo † (1183 - 1203 deceduto)
- Rinaldo † (1203 - 1218)
- Rinaldo II † (1218 - 1222 deceduto)
- Giacomo di Patti † (25 settembre 1225 - 1227 dimesso) (vescovo eletto)
- Giacomo d'Amalfi † (1227 - 1242 deceduto)
- Marino Filomarino, O.P. † (1252 - 10 marzo 1285 deceduto)
- Cinzio della Pigna † (28 maggio 1286 - 1290 deceduto)
- Salimbene † (1291 - 1295)
- Pietro Gerra † (1296 - 1299 nominato patriarca di Aquileia)
- Leonardo Patrasso da Guarcino, O.F.M. † (20 luglio 1299 - 2 marzo 1300 nominato cardinale vescovo di Albano)
- Alberto † (1300 - 1300 deceduto)
- Dorricomino Ingeraimo † (1300 - 1300)
- Giovanni di Capua † (2 gennaio 1301 - 1304 deceduto)
- Andrea Pandone † (5 giugno 1304 - 10 settembre 1311 deceduto)
- Ingeranno Stalla † (20 luglio 1312 - 1333 deceduto)
- Rinardo di Ruggiero † (18 febbraio 1334 - 1350 deceduto)
- Vasino Rolando, O.F.M. † (1350 - 1351 deceduto)
- Giovanni della Porta † (1352 - 1357 deceduto)
- Reginaldo † (11 maggio 1358 - 1364 deceduto)
- Stefano della Sanità † (1364 - 11 luglio 1380 deceduto)
- Luigi della Ratta † (1380 - 1381 deceduto)
- Attanasio Vindacio † (1382 - 1406 deceduto)
- Filippo De Barillis † (19 febbraio 1406 - 1435 deceduto)
- Niccolò d'Acciapaccio † (18 febbraio 1435 - 3 aprile 1447 deceduto)
- Giordano Gaetano † (giugno 1447 - 13 ottobre 1496 deceduto)
- Juan de Borja Llançol de Romaní † (1496 - 9 agosto 1498 dimesso)
- Juan López † (15 ottobre 1498 - 5 agosto 1501 deceduto)
- Giovanni Battista Ferrari † (9 agosto 1501 - 20 luglio 1502 deceduto)
- Ippolito d'Este † (20 luglio 1502 - 3 settembre 1520 deceduto) (amministratore apostolico)
- Nikolaus von Schönberg, O.P. † (12 settembre 1520 - 28 aprile 1536 dimesso)
- Tommaso Caracciolo † (24 aprile 1536 - 1546 deceduto)
- Niccolò Caetani di Sermoneta † (5 maggio 1546 - 1548 dimesso) (amministratore apostolico)
- Fabio Arcella † (18 gennaio 1549 - 1560 deceduto)
- Niccolò Caetani di Sermoneta † (1560 - 1572 dimesso) (amministratore apostolico, per la seconda volta)
- Cesare Costa † (19 novembre 1572 - 12 febbraio 1602 deceduto)
- San Roberto Bellarmino, S.J. † (18 marzo 1602 - 31 agosto 1605 dimesso)
- Antonio Caetani † (31 agosto 1605 - 17 marzo 1624 deceduto)
- Luigi Caetani † (17 marzo 1624 succeduto - 1º marzo 1627 dimesso)
- Girolamo Costanzo † (1º marzo 1627 - settembre 1633 deceduto)
- Girolamo de Franchis † (4 dicembre 1634 - 30 gennaio 1635 deceduto)
- Camillo Melzi † (18 febbraio 1636 - 21 gennaio 1659 deceduto)
- Antonio Melzi † (14 marzo 1661 - 6 aprile 1686 deceduto)
- Gasparo Cavalieri † (7 luglio 1687 - 17 agosto 1690 deceduto)
- Giacomo Cantelmo † (27 settembre 1690 - 23 luglio 1691 nominato arcivescovo di Napoli)
- Giuseppe Bologna † (25 marzo 1692 - 28 agosto 1695 deceduto)
- Carlo Loffredo, C.R. † (20 marzo 1698 - gennaio 1701 deceduto)
- Niccolò Caracciolo † (23 aprile 1703 - 7 febbraio 1728 deceduto)
- Mondilio Orsini, C.O. † (8 marzo 1728 - 1743 ritirato)
- Giuseppe Maria Ruffo † (2 febbraio 1744 - 19 marzo 1754 deceduto)
- Muzio Gaeta † (20 ottobre 1754 - 19 aprile 1764 deceduto)
- Michele Maria Capece Galeota † (20 agosto 1764 - 1777 dimesso)
- Adelelmo Gennaro Pignatelli, O.S.B.Oliv. † (1777 - 1781 deceduto)
- Sede vacante (1781-1792)
- Agostino Gervasio, O.S.A. † (27 febbraio 1792 - 1806 deceduto)
- Sede vacante (1806-1818)
- Baldassarre Mormile, C.R. † (6 aprile 1818 - 26 luglio 1826 deceduto)
- Francesco Serra-Cassano † (26 luglio 1826 succeduto - 17 agosto 1850 deceduto)
- Giuseppe Cosenza † (30 settembre 1850 - 30 marzo 1863 deceduto)
- Sede vacante (1863-1871)
- Francesco Saverio Apuzzo † (24 novembre 1871 - 30 luglio 1880 deceduto)
- Alfonso Capecelatro di Castelpagano, C.O. † (20 agosto 1880 - 11 novembre 1912 deceduto)
- Gennaro Cosenza † (4 marzo 1913 - 1930 ritirato)
- Salvatore Beccarini, C.R. † (30 giugno 1930 - 13 febbraio 1962 deceduto)
- Tommaso Leonetti † (10 luglio 1962 - 1º marzo 1978 ritirato)
- Luigi Diligenza † (1º marzo 1978 - 29 aprile 1997 ritirato)
- Bruno Schettino †, (29 aprile 1997 - 21 settembre 2012 deceduto)
- Salvatore Visco (30 aprile 2013 - 11 dicembre 2023 ritirato)
- Pietro Lagnese, dall'11 dicembre 2023
Statistiche
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 125.028 | 125.115 | 99,9 | 143 | 131 | 12 | 874 | 35 | 308 | 63 | |
1959 | 125.400 | 125.500 | 99,9 | 135 | 120 | 15 | 928 | 28 | 320 | 64 | |
1970 | 134.870 | 135.000 | 99,9 | 119 | 98 | 21 | 1.133 | 32 | 407 | 71 | |
1980 | 136.000 | 136.800 | 99,4 | 99 | 86 | 13 | 1.373 | 16 | 352 | 75 | |
1990 | 178.000 | 180.000 | 98,9 | 87 | 76 | 11 | 2.045 | 13 | 360 | 60 | |
1999 | 177.800 | 178.500 | 99,6 | 84 | 74 | 10 | 2.116 | 2 | 13 | 330 | 59 |
2000 | 178.800 | 180.500 | 99,1 | 85 | 75 | 10 | 2.103 | 2 | 13 | 330 | 59 |
2001 | 179.900 | 182.300 | 98,7 | 86 | 76 | 10 | 2.091 | 1 | 13 | 295 | 60 |
2002 | 180.100 | 183.300 | 98,3 | 92 | 82 | 10 | 1.957 | 3 | 23 | 290 | 59 |
2003 | 183.000 | 185.000 | 98,9 | 86 | 76 | 10 | 2.127 | 4 | 23 | 280 | 59 |
2004 | 186.000 | 190.000 | 97,9 | 81 | 70 | 11 | 2.296 | 2 | 20 | 270 | 59 |
2006 | 186.400 | 191.500 | 97,3 | 81 | 68 | 13 | 2.301 | 3 | 25 | 280 | 60 |
2010 | 190.000 | 197.500 | 96,2 | 79 | 70 | 9 | 2.405 | 3 | 9 | 285 | 60 |
2013 | 192,300 | 203.000 | 94,7 | 82 | 70 | 12 | 2.345 | 9 | 12 | 285 | 60 |
2016 | 196.200 | 207.200 | 94,7 | 91 | 77 | 14 | 2.156 | 11 | 16 | 250 | 60 |
2019 | 191.315 | 205.000 | 93,3 | 85 | 71 | 14 | 2.250 | 9 | 16 | 243 | 60 |
2021 | 191.600 | 205.400 | 93,3 | 83 | 69 | 14 | 2.308 | 8 | 14 | 243 | 60 |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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