Arcidiocesi di Bari-Bitonto
Arcidiocesi di Bari-Bitonto | |
---|---|
Arcivescovo metropolita | Giuseppe Satriano |
Sede | Bari |
Regione ecclesiastica Puglia | |
Nazione | Italia |
diocesi suffraganee Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Andria, Conversano-Monopoli, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Trani-Barletta-Bisceglie | |
Vicario | Domenico Ciavarella |
Cariche emerite: |
Francesco Cacucci |
Parrocchie | 126 |
Sacerdoti |
351 di cui 196 secolari e 155 regolari |
418 religiosi 406 religiose 73 diaconi | |
752.923 abitanti in 1.264 km² 739.533 battezzati (98,2%% del totale) | |
Eretta | IV secolo |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Piazza Odegitria 1, 70122 Bari, Italia tel. +390805288111 fax. 080.524.44.50 @ | |
Collegamenti esterni | |
Dati dal sito web della CEI | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
L'arcidiocesi di Bari-Bitonto (in latino Archidioecesis Barensis-Bituntina) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2018 contava 739.533 battezzati su 752.923 abitanti. La sede è vacante, in attesa che l'arcivescovo eletto Giuseppe Satriano ne prenda possesso.
Territorio
L'arcidiocesi si estende su 21 comuni della provincia di Bari.
Sede arcivescovile è la città di Bari, dove si trova la Cattedrale di San Sabino. A Bitonto si trova la Concattedrale di San Valentino.
Il territorio è suddiviso in 13 vicariati e 126 parrocchie:
- il vicariato episcopale territoriale di Bitonto (18 parrocchie), che comprende i comuni di Bitonto e Palo del Colle
- I vicariato zonale (11 parrocchie): Bari, quartieri San Nicola, Libertà e Marconi-San Girolamo-Fesca
- II vicariato zonale (7 parrocchie): Bari, quartieri Murat e Madonnella
- III vicariato zonale (11 parrocchie): Modugno città e Bari, quartieri Palese e Santo Spirito
- IV vicariato zonale (8 parrocchie): Bari, quartieri Picone e Poggiofranco
- V vicariato zonale (7 parrocchie): Bari, quartieri Carrassi e San Pasquale
- VI vicariato zonale (7 parrocchie): Bari, quartieri San Paolo e Stanic-Villaggio del Lavoratore, e Modugno, quartiere Santa Cecilia
- VII vicariato zonale (7 parrocchie): Binetto, Bitetto, Grumo, Sannicandro di Bari e Toritto
- VIII vicariato zonale (10 parrocchie): Casamassima, Cassano delle Murge, Gioia del Colle e Sammichele di Bari
- IX vicariato zonale (13 parrocchie): Adelfia, Capurso, Cellamare, Triggiano e Valenzano
- X vicariato zonale (10 parrocchie): Bari, quartieri Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto, e Bitritto
- XI vicariato zonale (9 parrocchie): Mola di Bari e Noicattaro
- XII vicariato zonale (7 parrocchie): Bari, quartieri Japigia, Torre a Mare e San Giorgio
Provincia ecclesiastica
La provincia ecclesiastica della sede metropolitana di Bari si estende interamente in territorio pugliese e corrisponde quasi esattamente alle province di Bari e Barletta-Andria-Trani.
Le cinque sedi suffraganee sono l'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie(-Nazareth) e le diocesi di:
Storia
Arcidiocesi di Bari
Le prime notizie storicamente attendibili circa la diocesi di Bari risalgono al IV secolo, quando il vescovo Gevasio prese parte al Concilio di Sardica del 347. Nel 465 fu il suo successore Concordio a prendere parte al Sinodo Romano. Nel 530 con il vescovo Pietro la diocesi fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, soggetta al patriarcato di Costantinopoli.
Dall'VIII all'XI secolo l'arcidiocesi di Bari adottò il rito bizantino, di cui rimarranno tracce fino al XVI secolo. Insieme con il rito bizantino, il calendario liturgico della Chiesa di Bari ricordava i santi dell'Oriente celebrati secondo il calendario bizantino. Infine nella cattedrale Bari fu in uso fino al XX secolo enunciare Vangelo ed Epistola in latino e in greco.
Nel IX secolo, in seguito alla conquista della Puglia ad opera dei saraceni, la città di Canosa (Canusium) fu distrutta e Angelario, vescovo di quella città nell'844 riparò a Bari portando con se le reliquie dei santi Rufino, Memoro e Sabino; quest'ultimo divenne poi patrono della diocesi di Bari. Il pontefice Sergio II conferì ad Angelario il titolo di vescovo di Bari e Canosa, titolo che gli arcivescovi di Bari hanno mantenuto fino alla recente riorganizzazione delle diocesi del 1986.
Nel 933 papa Giovanni IX concesse l'uso del pallio all'arcivescovo di Bari, e nel volgere di un secolo ogni legame con Costantinopoli fu rescisso, in favore di quelli con Roma.
L'arcivescovo Bisanzio (1025-1035) ottenne dal Papa il privilegio di consacrare i vescovi delle sedi suffraganee. Iniziò anche la costruzione della nuova cattedrale intitolata a san Sabino, che fu distrutta nel 1156 da Guglielmo il Malo. Nell'XI secolo si tennero a Bari due sinodi: il primo, nel 1064 fu presieduto da Arnoldo, vicario di papa Alessandro II.
In quegli stessi anni, a Bari era arcivescovo Ursone che però, prediligendo la sede di Canosa, si era inimicato la popolazione. Pertanto, quando nel 1087 alcuni marinai traslarono a Bari le reliquie di san Nicola, le affidarono in custodia presso un monastero benedettino. Solo nel 1089, con la morte di Ursone e l'elezione ad arcivescovo proprio dell'abate benedettino Elia, si diede avvio alla costruzione della basilica di San Nicola, che venne consacrata nello stesso anno da papa Urbano II, a lavori ancora ampiamente in corso. Pochi anni dopo, nel 1098, Urbano II tornò a Bari per celebrarvi un sinodo finalizzato alla riavvicinamento tra la Chiesa d'Oriente e la sede apostolica di Roma. Nella scelta di Bari ebbe un peso rilevante il ruolo assunto dalla Chiesa locale, che per la presenza delle reliquie di san Nicola costituiva il naturale terreno di dialogo tra cristiani d'oriente e d'occidente. Al sinodo intervennero ben 183 vescovi, tra i quali sant'Anselmo d'Aosta che si distinse per le posizioni prese sull'uso del pane lievitato nell'eucarestia e della processione dello Spirito Santo (la cosiddetta disputa sul Filioque). Ciò nonostante il sinodo non diede i risultati sperati e la distanze dottrinali ne furono acuite.
Dopo l'arcivescovo Rainaldo, che diede impulso alla riedificazione della cattedrale distrutta da Guglielmo il Malo, anche l'arcivescovo Romualdo Grisoni (1280) si distinse per la restauro ed edificazione di chiese. Nel 1377 era arcivescovo di Bari Bartolomeo Prignano, divenuto poi papa Urbano VI, il quale peraltro non vide mai la città.
Due dei vescovi del XVII secolo hanno ricoperto un ruolo significativo nella storia della diocesi: Diego Sersale (1638) ristrutturò a proprie spese la cattedrale e promosse la costruzione del palazzo episcopale e del seminario. Il domenicano Tommaso Maria Ruffo (1684) morì in odore di santità.
Diocesi di Bitonto
Anche la diocesi di Bitonto, come quella di Bari, ha un'origine che può essere fatta risalire al tempo della piena conversione della Puglia. La cronotassi episcopale parte infatti dal 515. Sebbene vi siano notizie confuse circa un vescovo di nome Anderano vissuto attorno al 734 (e appartenente forse alla chiesa di Bisignano), il primo vescovo di Bitonto di cui si hanno notizie dettagliate fu Arnolfo nel 1087.
Nel 1151 e nel 1172 la sede di Bitonto fu confermata come suffraganea dell'arcidiocesi di Bari rispettivamente da Eugenio III e da Alessandro III.
Successivamente tennero la sede bitontina, tra gli altri, Enrico Minutolo (1382), in seguito divenuto cardinale; Cornelio Musso (1544), un conventuale che si distinse al Concilio di Trento, il servo di Dio Girolamo (al secolo Bernardino) Pallantieri (1603-1619)[1], Fabrizio Carafa (1622), fondatore di un'accademia letteraria, e Alessandro Crescenzi (1652), appartenente ad un'importante famiglia romana, che fu creato cardinale nel 1675.
Gli ultimi due secoli
Negli ultimi due secoli due radicali riforme cambiarono la geografia della chiesa pugliese. In seguito al Concordato del 1818 tra la Santa Sede e il Regno di Napoli le diocesi di quest'ultimo furono oggetto di fusioni e aggregazioni. In quella circostanza, all'arcidiocesi di Bari e Canosa fu aggregata la diocesi di Bitetto, mentre la diocesi di Bitonto venne unita aeque principaliter a quella di Ruvo.
Tale unione, che comprendeva solo due comuni, ebbe vita breve: nel 1978, con le dimissioni del vescovo Marena, la diocesi fu affidata in amministrazione apostolica a vescovi delle diocesi vicine e il 30 settembre 1982 fu nuovamente separata. Bitonto fu dapprima unita in persona episcopi all'arcidiocesi di Bari e Canosa e poi, con la riforma del 30 settembre 1986 che riordinò le sedi diocesane in Italia, definitivamente aggregata a questa, che prese il suo nome attuale.
In occasione del Congresso Eucaristico Nazionale del maggio 2005, l'arcidiocesi di Bari-Bitonto fu meta del primo viaggio apostolico di Benedetto XVI dopo l'elezione a papa.
Cronotassi dei vescovi
Sede di Bari
- San Mauro † (I secolo)
- Geronzio † (II secolo)
- Gevasio † (IV secolo)
- Concordio † (465)
- Pietro I † (530)
- Marco † (596 - 610)
- Giulio † (610 - 634)
- Stefano † (634 - 653)
- Ursone † (653 - 681)
- Trasmondo † (681 - 688)
- Rodecauto † (688 - 694)
- Bursa † (694 - 753)
- Maurenziano † (753 - 758
- Andrea † (759 - 761)
- Rodoaldo I † (762 - 780)
- Leone † (781 - ?)
- Pietro II † (? - 821)
- Sebastiano † (821 - 828)
- Giacomo I † (828 - 840)
- Rodoaldo II † (843 - 854)
- Angelario † (855 - 876)
- Domenico † (877 - 891)
- Giovanni I † (892 - 905)
- Guitpardo † (906 - 912)
- Rodrigo † (912 - 918)
- Giovanni II † (919 - 923)
- Alsario † (924 - 930 o 931 deceduto)
- Pietro III † (931 - 952 deceduto)
- Giovanni III † (952 - 978 deceduto)
- Paolo † (978 - 988 o 993 deceduto)
- Crisostomo † (988 o 993 - 1006 deceduto) (arcivescovo di Bari e Trani)
- Giovanni IV † (1006 - 1025 deceduto)
- Bisanzio † (1025 - 1035 deceduto)
- Romoaldo I † (1035 - 1035 deceduto)
- Nicola I † (1035 - 1061 o 1062 deceduto)
- Andrea II † (1062 - 1078 deceduto)
- Ursone † (giugno 1078 - 14 febbraio 1089 deceduto)
- Elia, O.S.B. † (febbraio 1089 - 23 maggio 1105 deceduto)
- Risone † (1105 - settembre 1117 deceduto)[1]
- Gualtieri † (1118 - 1126)
- Matteo † (1126 - 1128 o 1129 deceduto)
- Angelo † (1128 o 1129 - 1137 deposto)
- Giovanni † (1137 - 1151 deposto)
- Giovanni V † (1151 - 1169 o 1171 deceduto)
- Rainaldo † (1171 - 1188 deceduto)
- Doferio † (1188 - 1207 deceduto)
- Berardo Costa 1207 - 1214 nominato arcivescovo di Palermo)
- Andrea III † (1214 - 1225 deceduto)
- Marino Filangieri † (1226 - 1251 deceduto)
- Enrico Filangieri † (1252 - 1258 deceduto)
- Giovanni VI † (1259 - 1280 deceduto)
- Romoaldo Grisone † (1282 - 1309 deceduto)
- Landolfo I † (1310 - 1337 deceduto)
- Ruggiero Sanseverino † (1337 - 23 maggio 1347 nominato arcivescovo di Salerno)
- Bartolomeo Carafa † (1347 - 1367 deceduto)
- Niccolò Brancaccio † (1367 - 13 gennaio 1377 nominato arcivescovo di Cosenza)
- Bartolomeo Prignano † (13 gennaio 1377 - 1378 eletto papa con il nome di Urbano VI)
- Landolfo Maramaldo † (1378 - 1384 dimesso)
- Giacomo Carafa † (1384 - 1400)
- Nicola Pagano † (1400 - 1424 deceduto)
- Francesco de Aiello † (1424 - 1453 deceduto)
- Guido Guidano † (1453 - 1454)
- Latino Orsini † (4 dicembre 1454 - 6 novembre 1472 dimesso) (amministratore apostolico)
- Antonio de Aiello † (1472 - 1493 deceduto)
- Giovanni Giacomo Castiglione † (1493 - 1513)
- Esteban Gabriel Merino † (9 maggio 1513 - 2 settembre 1530 dimesso)
- Girolamo Grimaldi † (2 settembre 1530 - 20 agosto 1540 dimesso) (amministratore apostolico)
- Girolamo Sauli † (1540 - 1550 nominato arcivescovo di Genova)
- Giacomo Puteo † (18 aprile 1550 - 16 dicembre 1562 dimesso)
- Antonio Puteo † (16 dicembre 1562 - 1592 deceduto)
- Giulio Cesare Riccardi † (13 ottobre 1592 - 13 febbraio 1602 deceduto)
- Bonviso Bonvisi † (18 marzo 1602 - 1º settembre 1603 deceduto)
- Galeazzo Sanvitale † (4 aprile 1604 - 1606 dimesso)
- Decio Caracciolo Rosso † (1606 - 1613)
- Ascanio Gesualdo † (1613 - 27 gennaio 1638 deceduto)
- Diego Sersale † (1638 - 14 luglio 1665 deceduto)
- Giovanni Granafei † (10 novembre 1666 - 18 marzo 1683 deceduto)
- Tommaso Maria Ruffo † (10 aprile 1684 - 30 aprile 1691 deceduto)
- Carlo Loffredo, C.R. † (1691 - 1697 nominato arcivescovo di Capua)
- Muzio Gaeta seniore † (5 aprile 1698 - 1728 deceduto)
- Michele Carlo Althann † (20 settembre 1728 - 2 dicembre 1735 nominato arcivescovo, titolo personale, di Vác)
- Muzio Gaeta iuniore † (21 novembre 1735 - 16 settembre 1754 nominato arcivescovo di Capua)
- Luigi D'Alessandro † (16 settembre 1754 - 1770)
- Adelelmo Gennaro Pignatelli, O.S.B.Oliv. † (28 maggio 1770 - 1777 nominato arcivescovo di Capua)
- Giambattista Ettore Caracciolo † (1º giugno 1778 - 1780 deceduto)
- Sede vacante (1780 - 1792)
- Gennaro Maria Guevara Suardo, O.S.B.Cas. † (27 febbraio 1792 - 29 ottobre 1804 nominato vescovo di Aversa)
- Baldassarre Mormile, C.R. † (26 giugno 1805 - 6 aprile 1818 nominato arcivescovo di Capua)
- Nicola Coppola, C.O. † (25 maggio 1818 - 17 novembre 1823 nominato arcivescovo, titolo personale, di Nola)
- Michele Basilio Clary, O.S.B.I. † (17 novembre 1823 - 15 febbraio 1858 deceduto)
- Francesco Pedicini † (27 settembre 1858 - 6 giugno 1886 deceduto)
- Casimiro Gennari † (1886 - 1887) (amministratore apostolico)
- Ernesto Mazzella † (1887 - 17 ottobre 1897 deceduto)
- Giulio Vaccaro † (24 marzo 1898 - 10 marzo 1924 deceduto)
- Pietro Pomares y de Morant † (16 ottobre 1924 - 14 dicembre 1924 deceduto)
- Augusto Curi † (5 maggio 1925 - 28 marzo 1933 deceduto)
- Marcello Mimmi † (31 luglio 1933 - 30 agosto 1952 nominato arcivescovo di Napoli)
- Enrico Nicodemo † (11 novembre 1952 - 27 agosto 1973 deceduto)
- Anastasio Alberto Ballestrero, O.C.D. † (21 dicembre 1973 - 1º agosto 1977 nominato arcivescovo di Torino)
- Andrea Mariano Magrassi, O.S.B. † (24 novembre 1977 - 30 settembre 1986 nominato arcivescovo di Bari-Bitonto)
Sede di Bitonto
- Andreone o Andreano † (nel 743)
- ...
- Arnolfo † (nel 1087)
- ...
- Giovanni † (nel 1177 e nel 1179)
- ...
- Anonimo † (? - 22 aprile 1252 nominato vescovo di Mileto)
- Pancrazio da Anagni, O.P. † (nel 1253)
- Tommaso † (? - 9 giugno 1266 nominato vescovo di Cervia)
- ...
- Leucio Corasi † (1283 - ?)
- Giovanni da Ostuni †
- ...
- Giacomo Falconieri † (10 novembre 1348 - ?)
- Enrico Minutolo † (1382 - 1383 nominato arcivescovo di Trani)
- Giacomo †
- Giovanni † (nel 1392)
- Antonio, O.F.M. † (31 luglio 1399 - ? deceduto)
- Paolo Alfatati † (1424 - 1457)
- Antonio di Reggio, O.P. † (1457)
- ...
- Andrea Poltroni † (1472 - 5 novembre 1484 nominato vescovo di Nepi e Sutri)
- Battista Pontini † (5 novembre 1484 - 1500)
- Giovanni Battista Orsini seniore † (1500 - ?) (amministratore apostolico)
- Giovanni Battista Orsini iuniore † (? - 1517 dimesso)
- Giulio de' Medici † (8 febbraio 1517 - novembre 1517) (amministratore apostolico)
- Giacomo Orsini † (? - 24 gennaio 1530)
- Alessandro Farnese † (24 gennaio 1530 - 17 maggio 1532) (amministratore apostolico)
- Lope Alarcón † (17 maggio 1532 - 1537 dimesso)
- Sebastiano Deli di Castel Durante † (1538 - 1544 deceduto)
- Cornelio Musso, O.F.M.Conv. † (1544 - 1574 deceduto)
- Giovanni Fortiguerra † (1574 - 1593)
- Flaminio Parisio † (1593 - 1603 deceduto)
- Girolamo Bernardino Pallantieri, O.F.M. † (10 settembre 1603 - 23 agosto 1619 deceduto)
- Giovanni Battista Stella † (1619 - 1622)
- Fabrizio Carafa † (24 gennaio 1622 - 1651 deceduto)
- Alessandro Crescenzi † (13 agosto 1644 - 14 maggio 1668 dimesso)
- Tommaso Acquaviva d'Aragona, O.P. † (1668 - 23 agosto 1672 deceduto)
- Francesco Antonio Gallo † (1672 - 1685)
- Filippo Massarenghi, C.O. † (1686 - 5 giugno 1688 deceduto)
- Carlo de Ferrari † (1689 - 1700)
- Giovanni Battista Capano, C.R. † (21 giugno 1700 - 4 gennaio 1720)
- Domenico Maria Cedronio, O.P. † (18 marzo 1720 - 1722)
- Luca Antonio della Gatta † (6 luglio 1722 - 8 luglio 1737 nominato vescovo di Melfi)
- Giovanni Barba † (1737 - 12 settembre 1749 deceduto)
- Nicola Ferri † (23 febbraio 1750 - 1770 nominato vescovo di Campagna e Satriano)
- Orazio Berarducci † (28 maggio 1770 - 1801)
- Sede vacante (1801 - 1819)
- Vincenzo Maria Manieri, O.F.M.Conv. † (29 marzo 1819 - 1834)
- Sede vacante (1834 - 1838)
- Nicola Marone † (15 febbraio 1838 - 1853 dimesso)
- Vincenzo Materozzi † (12 settembre 1853 - 8 luglio 1884 deceduto)
- Luigi Bruno † (8 luglio 1884 succeduto - 10 gennaio 1893 deceduto)
- Tommaso de Stefano † (10 gennaio 1893 - 24 marzo 1898 nominato arcivescovo di Trani e Barletta (e Nazareth e Bisceglie))
- Pasquale Berardi † (24 marzo 1898 - 21 aprile 1921 nominato arcivescovo di Gaeta)
- Placido Ferniani † (28 marzo 1922 - 1925 deceduto)
- Domenico Del Buono † (24 luglio 1925 - 16 gennaio 1929 deceduto)
- Andrea Taccone † (27 agosto 1929 - 30 aprile 1949 dimesso)
- Marcello Mimmi † (30 aprile 1949 - 16 marzo 1950) (amministratore apostolico)
- Aurelio Marena † (16 marzo 1950 - 21 novembre 1978 dimesso)
- Salvatore Isgrò † (21 novembre 1978 - febbraio 1981) (amministratore apostolico)
- Aldo Garzia † (febbraio 1981 - 30 settembre 1982) (amministratore apostolico)
- Andrea Mariano Magrassi, O.S.B. † (30 settembre 1982 - 30 settembre 1986 nominato arcivescovo di Bari-Bitonto)
Sede di Bari-Bitonto
- Andrea Mariano Magrassi, O.S.B. † (30 settembre 1986 - 3 luglio 1999 dimesso)
- Francesco Cacucci (3 luglio 1999 - 29 ottobre 2020 ritirato)
- Giuseppe Satriano, dal 29 ottobre 2020
Statistiche
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | secolari | regolari | numero | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
Arcidiocesi di Bari (-Canosa) | |||||||||||
1950 | 486.600 | 487.500 | 99,8% | 234 | 124 | 358 | 1.359 | 208 | 837 | 56 | |
1959 | 532.000 | 535.000 | 99,4% | 220 | 180 | 400 | 1.330 | 250 | 1.300 | 70 | |
1969 | 625.000 | 628.746 | 99,4% | 199 | 235 | 434 | 1.440 | 332 | 1.604 | 82 | |
1980 | 630.000 | 640.655 | 98,3% | 194 | 181 | 375 | 1.680 | 2 | 268 | 1.128 | 94 |
Arcidiocesi di Bari-Bitonto | |||||||||||
1990 | 650.000 | 680.000 | 95,6% | 231 | 180 | 411 | 1.581 | 21 | 283 | 1.202 | 120 |
1999 | 600.000 | 710.000 | 84,5% | 251 | 175 | 426 | 1.408 | 40 | 255 | 893 | 123 |
2000 | 600.000 | 710.000 | 84,5% | 251 | 175 | 426 | 1.408 | 46 | 257 | 1.010 | 124 |
2001 | 690.000 | 710.000 | 97,2% | 228 | 166 | 394 | 1.751 | 48 | 239 | 909 | 124 |
2002 | 690.000 | 710.000 | 97,2% | 211 | 158 | 369 | 1.869 | 58 | 226 | 790 | 124 |
2003 | 699.700 | 720.000 | 97,2% | 210 | 180 | 390 | 1.794 | 59 | 289 | 718 | 126 |
2004 | 712.000 | 720.000 | 98,9% | 207 | 165 | 372 | 1.913 | 62 | 259 | 711 | 125 |
2006 | 732.277 | 740.900 | 98,8% | 207 | 155 | 362 | 2.022 | 66 | 246 | 791 | 125 |
2010 | 746.987 | 753.071 | 99,1% | 200 | 153 | 353 | 2.116 | 66 | 202 | 593 | 126 |
2012 | 745.898 | 753.987 | 98,9% | 195 | 143 | 338 | 2.206 | 73 | 209 | 552 | 126 |
2015 | 736.801 | 749.141 | 98,4% | 196 | 155 | 351 | 2.099 | 73 | 418 | 406 | 126 |
2018 | 739.533 | 752.923 | 98,2% | 196 | 155 | 351 | 2.106 | 73 | 418 | 406 | 126 |
Note | |
Fonti | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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